Morsi e punture: interventi di pronto soccorso

tratto da CiDiMu.it
Il caldo sta arrivando e con lui anche sgradevoli risvegli.

redazione

In attesa delle tante agognate vacanze estive, vi rendiamo disponibile un piccolo prontuario del pronto soccorso nel caso in cui doveste “incappare” in poco piacevoli sorprese

Ape
La sua temuta puntura provoca dolore e gonfiore e si risolve con l’estrazione del pungiglione cui si aggiungono applicazioni di ghiaccio e pomata a base di corticosteroidi.
Importante: cercate di estrarre l’aculeo servendovi di una lama di coltello; la rimozione con le pinze provocherebbe una pressione sul sacco velenifero e la totale inoculazione del veleno. 
Sintomatologia:

  • edema generalizzato
  • broncocostrizione
  • crampi addominali
  • nausea
  • vomito
  • vertigini
  • ipotensione
  • shock anafilattico

Malmignatta
Si tratta di un piccolo ragno (7/15mm) nero lucente con addome sferico punteggiato da 13 piccole macchie rosse. La puntura procura una piccola macchia rossastra il cui diametro tende ad allargarsi. Si ha dolore e ingrossamento delle linfoghiandole regionali dopo 10-60 minuti dalla puntura. Dopo qualche ora compare una zona pallida di circa 5cm di diametro delimitata da un colore rosso-bluastro intorno. Successivamente si può manifestare un eritema pruriginoso più o meno generalizzato. 
Sintomatologia

  • ipotensione
  • tachicardia
  • disturbo del ritmo cardiaco
  • crampi muscolari
  • Alcuni consigli
  • Effettuate un’immediata disinfezione locale
  • Procedete all’applicazione di pomate cortisoniche e, nei casi più gravi, ad antistaminici e corticosteroidi
  • In caso di necessità recatevi immediatamente al più vicino ricovero ospedaliero

Medusa:
Anche un minimo contatto con questo curioso animale è sufficiente a provocare tanto bruciore e arrossamento. Per alleviare il dolore che segue “all’incontro fatale” è vivamente consigliato il ricorso a impacchi di acqua marina ammoniaca e ghiaccio. Se i tentacoli restano attaccati rimuoverli delicatamente con una spugna o un guanto; applicate antibiotici locali per evitare infezioni.

Morsi e punture: interventi di pronto soccorso
Il caldo sta arrivando e con lui anche sgradevoli risvegli.

redazione

Riccio di mare:
La sua puntura provoca un dolore acuto; occore prestare particolare attenzione a liberarsi dagli aculei dal momento che sono facilmente spezzabili e difficili da rimuovere. La pinzetta o lo spillo utilizzati per l’operazione di rimozione devono tassativamente essere disinfettati o sterilizzato a fiamma. E’ consigliabile tenere un fazzoletto imbevuto di olio applicato sulla zona colpita per un’intera notte o applicare polpa di papaia per facilitare l’estrazione. Nel caso in cui si dovesse constatare la formazione di eventuale pus è bene ricorrere all’impiego di antibiotici locali.

Vipera:
Il morso della vipera produce una sintomatologia immediata; dopo due/sei ore l’edema si estende a tutto l’arto colpito creando bolle e linfangite. Nei casi più gravi si possono manifestare: emorragie, reazioni allergiche, cefalee, difficoltà respiratorie. E’ indispensabile mantenere calmo il paziente avvalendosi anche di sedativi: immobilizzare l’arto colpito, applicare un bendaggio un po’ compressivo per rallentare la circolazione linfatica (per non far diffondere il veleno) senza però alterare la circolazione arteriosa.

Vespa:
La vespa presenta un pungiglione lungo e dritto in grado di colpire ripetutamente quando non resta conficcato nella pelle. L’aggressione di uno sciame è impressionante ma comunque non pericolosa, a meno che si tratti di soggetti allergici o sensibilizzati da punture precedenti; in casi di questo tipo una puntura soltanto potrebbe essere mortale. La reattività personale e la quantità di veleno dà l’entità di risposta alla puntura; gli effetti più ricorrenti sono:

  • edemi
  • arrossamenti
  • prurito
  • Consigli: una crema antistaminica o cortisonica è risolutiva del dolore, sono utili anche impacchi di acqua e aceto e applicazioni locali di cipolla cruda o di ravanello.

Zecca:
Si tratta di una puntura che spesso passa inosservata. Generalmente al ritorno di una passeggiata nei boschi o in campagna ci si accorge della presenza di un piccolo corpo nero di 3-4mm. conficcato nella pelle. Se rimane attaccata per lungo tempo si gonfia di sangue assumendo la forma di una piccola oliva grigio scuro. Consigli:

  • disinfettare subito con alcool o con etere
  • cercare di estrarla possibilmente a meno di 12 ore dopo la puntura
  • in seguito disinfettare abitualmente
  • Il danno della puntura consiste principalmente nella trasmissione di una serie malattie (1 caso per 100 punture) la cui incubazione può durare fino a tre 3 settimane; la comparsa di febbre dopo questo lasso di tempo deve sempre spingere a consultare il proprio medico di fiducia.