Colonizzazione batterica e micotica delle protesi fonatorie

– Alterazioni e malfunzionamento della protesi

AA.VV.

Uno dei problemi fonte di maggior preoccupazione per l’Otorinolaringoiatra che si occupa di ripristino vocale con protesi fonatorie a dimora è quello delle colonizzazioni della protesi stessa da parte di miceti e/o batteri. La protesi colonizzata, oltre a divenire una possibile fonte di infezioni, tende a ridurre notevolmente la propria vita sia per le alterazioni prodotte dai microrganismi sul materiale di cui è composta, sia perché le colonie batteriche e micotiche tendono ad interagire con la funzionalità dello sportellino situato sul versante laringeo della valvola, provocando quindi il suo malfunzionamento e, di conseguenza, inalazione di liquidi e solidi nelle vie aeree.
La riduzione della vita media della protesi valvolare rende più frequente la necessità di sostituzione della stessa, con aggravio di disagi per il paziente e costi per il Sistema Sanitario.
Nel 1998 su Acta Otorhinolaryngologica Italica, organo ufficiale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria (SIO), è stato pubblicato un lavoro a firma Nazionale, Robbiano, Gaido, Bussi et al., che hanno esaminato i risultati colturali delle protesi fonatorie di 15 pazienti laringectomizzati.
Successivamente gli Autori hanno saggiato la sensibilità dei microrganismi isolati nei confronti dei più comuni antibiotici ed antimicotici, in modo da formulare un protocollo terapeutico ed uno preventivo con cui hanno trattato tutti i soggetti cui veniva impiantata una valvola fonatoria.
In tal modo Nazionale e coll. hanno ottenuto un aumento della vita media delle valvole fonatorie, che è passato da 6 a 9 mesi, dimostrando ancora una volta come durata e funzionalità di una valvola fonatoria siano largamente influenzate dalla velocità della sua colonizzazione micotica e batterica.

Colonizzazione batterica e micotica delle protesi fonatorieultima modifica: 2010-07-30T09:31:40+02:00da weefvvgbggf
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