IN MIGLIAIA MANIFESTANO PER LA SICUREZZA, TRA LORO L’ASSOCIAZIONE DELLE VITTIME DI VIAREGGIO Amianto killer, al via il processo di Torino Due ex dirigenti della Eternit imputati per omissione dolosa di cautele per la morte di quasi 3 mila persone

 

Alcuni dei manifestanti all'esterno del tribunale di Torino per l'avvio del processo Eternit (Emmevi)
Alcuni dei manifestanti all’esterno del tribunale di Torino per l’avvio del processo Eternit (Emmevi)

TORINO – L’amianto finisce sul banco degli imputati per la morte di quasi 3 mila persone e con esso alla sbarra, al tribunale di Tornino, siedono due ex alti dirigenti della società Eternit Spa, lo svizzero Stephan Ernest Schmidheiny, 61 anni, e il belga Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 87 anni, che ricoprivano incarichi ai vertici della società e sono imputati per omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e disastro colposo.

 

RIFLETTORI SU TORINO – E’ un procedimento storico quello che va in scena nel capoluogo piemontese, su cui sono puntati i riflettori di tutto il mondo. Molti i giornalisti stranieri intervenuti all’udienza, che avrà la copertura di almeno 21 emittenti televisive italiane e straniere. All’esterno del tribunale sono in tanti, almeno un migliaio, a manifestare chiedendo giustizia e invocando norme restrittive sull’utilizzo dei materiali pericolosi. Tra i manifestanti ci sono anche gli attivisti dell’Assemblea 29 giugno 2009, l’assoicazione nata dopo la strage ferroviaria di Viareggio della scorsa estate: «Siamo qui perchè siamo per la sicurezza – spiega una portavoce dell’assemblea -. A sei mesi dalla strage non c’è ancora nessun indagato».

LE VITTIME DELL’AMIANTO – I morti per i quali è stata aperta l’inchiesta oggetto del processo erano dipendenti della Eternit o residenti delle zone in cui sorgevano i quattro stabilimenti di Casale Monferrato e Cavagnolo in Piemonte, Rubiera in Emilia e Bagnoli in Campania. Le cause di morte sono mesoteliomi pleurici, asbestosi e tumori polmonari insorti a causa della polvere di amianto respirata da operai e residenti nei dintorni delle fabbriche. Legambiente ha annunciato lo scorso aprile l’intenzione di costituirsi parte civile, insieme ad ammalati, alle famiglie dei morti e, fra gli altri enti, alla Regione Piemonte. Nonostante siano in corso operazioni di bonifica del territorio, l’amianto, largamente usato come materiale di coibentazione nell’edilizia, si può ritrovare ancora oggi in molti edifici privati e in alcune strutture pubbliche.

«GIUSTIZIA PER I POSTERI» – Paolo Filippi, il presidente della provincia di Alessandria, costituitasi parte civile, chiede «giustizia per le generazioni future». «Questo processo arriva oggi alla prima udienza – ha ricordato Filippi – perchè a metà degli anni Ottanta il comune di Casale Monferrato vietò con una ordinanza l’uso dell’amianto. Partì allora questo lungo percorso, durato oltre 20 anni. Essere qui significa che nonostante tutto crediamo nella giustizia italiana».

 

 


10 dicembre 2009

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IN MIGLIAIA MANIFESTANO PER LA SICUREZZA, TRA LORO L’ASSOCIAZIONE DELLE VITTIME DI VIAREGGIO Amianto killer, al via il processo di Torino Due ex dirigenti della Eternit imputati per omissione dolosa di cautele per la morte di quasi 3 mila personeultima modifica: 2009-12-10T16:02:00+01:00da weefvvgbggf
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