2-2 La respirazione


 

La Respirazione avviene,d’ora in poi,dall’orifizio situato alla base del collo od orifizio tracheale. E’ bene non esibire lo stoma e proteggerlo con il filtro respiratorio;eviterete che durante i colpi di tosse le vostre mucosità vengano proiettate addosso a chi vi sta di fronte.

Questa modificazione anatomica deve essere accettata conoscendone tutti i riflessi nella vita quotidiana. La soppressione della glottide quindi del meccanismo di chiusura dell’albero respiratorio impedisce di bloccare il respiro (chiudendo la bocca e gonfiando le guance),di conseguenza si ha l’impressione che manchi l’aria salendo le scale o si pensa di non poter più sollevare carichi pesanti e di non essere resistenti ad alcuno sport. Se immaginassimo di sollevare un oggetto pesante ci ricorderemo che involontariamente chiudiamo la bocca gonfiamo le guance volendo quasi impedire all’aria di uscire;tutto ciò permette di sostenere e terminare lo sforzo più facilmente.

Occorre imparare a trattenere l’aria diversamente,poiché chiudere la bocca non impedisce all’aria di uscire dal tracheostoma e bisogna compensare questo deficit anatomico con la regolazione addominale della respirazione. Anche quando dormiamo la nostra respirazione è normalmente addominale,cioè respiriamo in economia e senza sforzi. Il ventre partecipa alla respirazione gonfiandosi e sgonfiandosi ritmicamente. Questi movimenti addominali possono essere appresi e controllati anche quando siamo svegli:si tratta di coinvolgere nell’esercizio un altro muscolo non visibile,il diaframma,permettendogli di contrarsi e di abbassarsi ritmicamente ed ampiamente. Ne otterremo una maggiore tolleranza agli sforzi,un più grande senso di calma ed un miglior autocontrollo,utile all’apprendimento della voce esofagea.

Per completezza elenchiamo le altre due modalità respiratorie:

  • la respirazione toracico-superiore è tipica di quelle situazioni affettive-emotive,come quella che osserviamo sobbalzando ad un forte rumore. L’inspirazione è provocata dal rialzamento della parte anteriore del torace, generata dai muscoli del collo. L’espirazione risulta dal ritorno alla posizione iniziale, dopo rilasciamento dei muscoli del collo;

  • la respirazione vertebrale rappresenta il terzo tipo di funzione respiratoria tipica del respiro profondo. E’ provocata da un movimento di estensione-flessione della colonna vertebrale. Il movimento scapolare crea un’apertura delle costole aumentando la potenza della inspirazione; se si esegue il movimento contrario, chiudendo le spalle e curvando la schiena, si ottiene un’espirazione più ampia.

L’uso di un umidificatore e di uno ionizzatore è utile e può essere necessario in alcune condizioni climatiche ed ambientali. Infatti le regioni con ampie escursioni igrometriche nel periodo estivo (sbalzi di umidità frequenti) e in inverno gli ambienti scarsamente umidificati (non ventilati,riscaldati con termosifoni e arredati con moquette) facilitano le malattie del raffreddamento.

2-2 La respirazioneultima modifica: 2011-03-14T14:23:00+01:00da weefvvgbggf
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