26 marzo 1923 – L’Italia inizia la costruzione di quella che sarà la prima autostrada del mondo, la Milano-Laghi

Autostrada dei Laghi

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La cosiddetta Autostrada dei Laghi è il risultato della necessità, sentita negli anni venti del XX secolo, di unire Milano alle vicine città di ComoVarese e con le zone turistiche del Lago di Como e del Lago Maggiore. Oggi si compone di tre autostrade ufficialmente classificate come A8 (intera estensione), A9 (intera estensione) e A8/A26 (per il tratto GallarateSesto Calende) gestite da Autostrade per l’Italia dal 1962[1]; i relativi percorsi si sviluppano totalmente entro il territorio della Regione Lombardia.

Riproduzione schematica del percorso (in grassetto) dell’Autostrada dei Laghi nel 1926


Fu l’ingegnere Piero Puricelli, conte di Lomnago che, primo in Italia, concepì l’idea dell’autostrada cioè “vie per l’automobile” riservate al traffico veloce e con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione. Un’idea davvero avveniristica, perché le auto in circolazione a quell’epoca erano poche. Nel 1923 circolavano complessivamente sulle strade italiane 84.687 autoveicoli, di cui 57mila automobili, 25mila autocarri e 2.685 autobus. Ma già nel 1921 Piero Puricelli, imprenditore di costruzioni stradali e industriali, aveva fondato la Società Anonima Autostrade e ottenuto le autorizzazioni per fare dichiarare “di pubblica utilità” alcuni suoi progetti, e quindi per poter cominciare a realizzarli concretamente. Nonostante i ritardi burocratici e legali (oltre tremila la massa degli espropri) aveva portato a compimento il primo esempio di autostrada moderna in appena 15 mesi.
Storia

Inaugurazione 21 settembre 1924

Il 21 settembre del 1924 viene inaugurato a Lainate il primo tratto, da Milano a Varese (attualmente classificato come A8), di quella che diverrà l’autostrada dei Laghi e che sarà la prima autostradapedaggio realizzata in Italia. Il nastro inaugurale fu tagliato da una Lancia Trikappa del garage di casa Savoia con a bordo Vittorio Emanuele III, accompagnato da Puricelli, e seguita dal lungo corteo di automobilisti invitati.

I lavori per la Milano-Varese costarono 90 milioni di lire e, nei calcoli preventivi, si era fatto assegnamento su un transito giornaliero di mille auto. La cifra venne raggiunta e raddoppiata nel 1938.

La nuova strada era ad una sola corsia per senso di marcia e a una sola carreggiata (larga dagli 11 ai 14 metri di cui 8 o 10 pavimentanti[2]), più che sufficienti per ospitare il passaggio delle poche decine di auto che vi circolavano ogni giorno. Il percorso era per lo più rettilineo (il più lungo di 18 km), le curve non avevano un raggio inferiore ai 400 metri, le pendenze non erano superiori al 3%. Il calcestruzzo ad alta resistenza, materiale usato per la pavimentazione dell’autostrada, era composto da lastre spesse dai 18 ai 20 cm[2].

Il trasporto dei materiali necessari per la costruzione dell’autostrada, in particolare riguardo il pietrisco (il quale veniva estratto dalle cave Puricelli di Busischio in Lombardia), avveniva attraverso treni fino alle stazioni più vicine ai vari cantieri[2].

Non c’era un vero e proprio casello, ma il pagamento del pedaggio avveniva nell’area di servizio e sosta, che era obbligatoria. I caselli erano 17 e vennero costruiti 100 km di nuove strade di raccordo. L’autostrada era inizialmente chiusa la notte, dall’1.00 alle 6.00[2].

Meno di un anno dopo, il 28 giugno 1925, fu inaugurato il tratto da Lainate a Como (attualmente classificato come A9), per una lunghezza di 24 chilometri e un costo di 57 milioni. Sempre nel 1925 fu realizzato il tratto GallarateSesto Calende, di 11 chilometri, classificato ora come A8/A26.

Dal 1924 in avanti, a Lainate cominciarono ad arrivare tecnici da varie nazioni per studiare e copiare questa nuova strada veloce per auto, a pagamento. Era nata qui la “madre” di tutte le autostrade a pedaggio che hanno poi invaso il mondo. Tuttavia l’Autostrada dei Laghi venne costruita senza una una normativa precisa in quanto la prima definizione normativa ufficiale risale solo al 1933 con il Regio Decreto n. 1740 del 1933 che definiva le autostrade come strade riservate ai soli autoveicoli[3].

Il tratto Como-Chiasso è stato aperto al traffico il 10 settembre 1960.

Dati del cantiere

  • 219 manufatti in cemento realizzati per la costruzione;
  • 2 milioni di m3 di terra movimentati;
  • 5 betoniere statunitensi (Koehring-Paving) per il confezionamento e la stesura del calcestruzzo (fino ad una produzione massima giornaliera di 1200 m3 di conglomerato)
  • 4000 operai impiegati mediamente al giorno [2]

Il presunto primato mondiale

Si discute sull’appartenenza del record di “prima autostrada al mondo”, tra l’autostrada dei Laghi e l’AVUS di Berlino. I fautori della preminenza[4] tedesca si basano sulle date di progettazione (1909) e di apertura (1921) antecedenti alle date italiane; i fautori della preminenza italiana[5] portano come argomenti il fatto che il percorso italiano sia stato studiato ex-novo senza sfruttare tracciati preesistenti (come del resto anche la AVUS) e con lo scopo precipuo di agevolare il traffico automobilistico[6] mentre la AVUS nasce con il doppio scopo di strada e di pista di prova, come dice il suo stesso nome Strada per il traffico (V) e per le prove (U) delle Automobili. A ulteriore sostegno del primato dell’autostrada dei Laghi viene anche portato il fatto che, ancora oggi, in diverse parti del mondo, i tratti con queste caratteristiche vengono chiamati con il nome di derivazione italiana di autostrada.[7]

Curiosità storiche

  • Nel 1925, il pedaggio della tratta Milano-Varese era di 9 lire per le moto, 12 lire per veicoli fino a 17 CV fiscali, 17 lire per veicoli tra 17 e 26 CV fiscali, di 20 lire per veicoli oltre 26 CV fiscali e da 40 a 60 lire per gli autobus a secondo della lunghezza. Uno sconto del 20% veniva praticato per il biglietto di andata e ritorno.
  • Nel 1926 si contarono 421.406 passaggi di veicoli, con una media giornaliera di 1.115 unità.
  • Fino al 1946, i casellanti avevano l’obbligo di vestire la divisa aziendale e di salutare militarmente al passaggio, in entrata e in uscita, di ogni veicolo.

 

Car pooling

L’autostrada dei laghi è la prima e unica autostrada italiana che utilizza il sistema del car pooling. Questo sistema consente, in determinate fasce orarie, di risparmiare sul pedaggio autostradale a patto che l’auto sia occupata da almeno 4 persone.

Autostrada A8

L’autostrada A8 collega MilanoVarese con un percorso di 42,6 km.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Autostrada A8 (Italia).

Autostrada A9

L’autostrada A9 collega LainateComo e alla Svizzera con un percorso di 32,4 km.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Autostrada A9 (Italia).

Autostrada A8/A26

L’autostrada A8/A26, conosciuta attualmente come diramazione GallarateGattico collega l’A8 all’A26 con un percorso di 23,2 km (il tratto aperto nel 1925 era più corto e collegava l’A8 a Sesto Calende).

26 marzo 1923 – L’Italia inizia la costruzione di quella che sarà la prima autostrada del mondo, la Milano-Laghiultima modifica: 2010-03-26T15:03:00+01:00da weefvvgbggf
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