Geroges Perros

Geroges Perros

Georges Poulot, detto Perros, è nato a Parigi il 31 agosto 1923. Attratto dal mestiere di attore, nel 1946 frequenta il conservatorio ed entra nella Comédie-Française, che lascia nel 1950, dopo il suo incontro con lo scrittore Jean Grenier. Divenuto lettore al T.N.P. per tramite di Gérard Philippe si avvicina a Jean Vilar e pubblica i suoi primi scritti nel 1953 sulla N.R.F. Lettore straordinario, allaccia amicizie con molti scrittori con i quali intrattiene spesso una fitta corrispondenza. Stufo di Parigi, si insedia a Douarnenez nel 1959. La Bretagna diviene allora la sua “provincia dell’anima”. “Uomo in movimento”, diviene una figura caratteristica della cittadina dove divide il suo tempo tra letture, passeggiate – “prendere aria era il suo mestiere” – e l’assidua frequantazione dell’agenzia di stampa locale e dei caffè del porto.
Nel 1969 diventa lettore ufficiale presso Gallimard. Impartisce anche appassionanti “lezioni d’ignoranza” alla facoltà di Brest, dove, privo com’è di titoli universitari, viene retribuito dal sacro fuoco della passione.
Ricoverato in ospedale e laringectomizzato nella primavera del 1976, ormai privo della parola, si rivolge ai suoi interlocutori grazie all’aiuto di una “lavagna magica”. Muore due anni dopo e riposa nel cimitero marinaro di Douarnenez-Tréboul. Luogo magico, magnifico, troppo bello per la morte.

Il est long à se déclarer, ce pays
On n’en perçoit pas tout de suite
Le tressaillement organique
On le trouve généralement beau
C’est une manière
De s’en débarrasser.
Il faut s’y enfoncer s’y perdre
Comme dans l’amour justement,
En connaître toutes les saisons
Et surtout celle-là où l’homme
Perd un peu de son ombre
Et surtout celle-là l’hiver
Qui rend les choses à leur nom.

da « Poèmes bleus », Gallimard 1962

Fatica a dichiararsi, questo paese
Non puoi percepirlo all’istante
Il sussulto organico
Generalmente è piacevole
E’ un modo come un altro
Per liberarsene.
Bisogna sprofondare e perdersi
Come tra le braccia di un’amante
Conoscerne tutte le stagioni
E soprattutto quella in cui l’uomo
Perde un po’ della sua ombra
E soprattutto quella invernale
Che restituisce le cose al loro nome

(libera versione di Lunastella)

Geroges Perrosultima modifica: 2008-09-24T13:52:00+02:00da weefvvgbggf
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