Addio Vianello, uno dei volti più famosi della tv Sempre in coppia con la moglie Sandra Mondaini, aveva 87 anni

Addio Raimondo Vianello, è scomparso uno dei volti più noti della tv italiana, famoso conduttore e attore in coppia con la moglie Sandra Mondaini. Aveva 87 anni, il 7 maggio ne avrebbe compiuti 88. Era ricoverato dal 4 aprile, Sandra Mondaini gli è stata vicino fino all’ultimo.

Era nato a Roma, ma cresciuto in Dalmazia, a Spalato, dove il padre, ammiraglio nella Marina militare, era stato trasferito, a seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana come bersagliere nel 1945 fu detenuto dagli alleati nel campo di concentramento di Coltano assieme ad altri personaggi famosi come il poeta americano Ezra Pound, gli attori Dario Fo e Walter Chiari.

La sua carriera iniziò con il teatro di rivista subito dopo la guerra, negli anni Cinquanta passò al cinema come caratterista, recitando in diverse pellicole al fianco di attori celebri quali TotòUgo Tognazzi. E proprio con quest’ultimo scoprì la tvnel programma Un, due tre. Nel 1958 l’incontro con Sandra Mondaini, che sposò nel 1962, e l’inizio di uno storico sodalizio anche dal punto di vista professionale. Con lei Vianello diede vita a una delle coppie inossidabili della commedia italiana

Dopo varie trasmissioni in Rai negli anni Settanta come Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi… no, Io e la befana, arrivò a Mediaset con la Mondaini in varietà come Attenti a noi due, Attenti a noi due 2Sandra e Raimondo Show. Recitarono in coppia nella storica sit-com Casa Vianello (1988-2007) che fu trasformata anche in diversi film per la tv intitolati Cascina Vianello, con scenette, cliché comici, prese in giro delle tipiche situazioni delle coppie sposate da tanti anni che resteranno memorabili e che solo loro, complici e marito e moglie davvero nella vita, potevano inventare e recitare così bene.

Da solo Raimondo Vianello condusse inoltre le trasmissioni Zig zag (1983-1986) e Il gioco dei 9 (1988-1990), i programmi sportivi di Italia 1 PressingStudio tappa e nel 1998 il Festival di Sanremo.

funerali sono previsti sabato alle 11 nella chiesa di Dio Padre a Segrate. Niente camera ardente: lo hanno deciso i familiari. La camera mortuaria dove si trova la salma è nei sotterranei dell’ospedale S.Raffaele. Sarà aperta ai visitatori solo un’ora prima della cerimonia funebre.
La salma sarà portata a Roma e interrata nella tomba di famiglia al Verano.

Walter Chiari, pseudonimo di Walter Annicchiarico (Verona, 8 marzo 1924 – Milano, 20 dicembre 1991), è stato un attore, comico e conduttore televisivo italiano.

La morte improvvisa

Nel dicembre del 1991 Walter Chiari si era recato al Teatro Manzoni per applaudire il collega ed amico Gino Bramieri. All’inizio di quello stesso mese era stato ricoverato all’Ospedale San Carlo di Milano per un piccolo intervento chirurgico, peraltro senza alcun problema, e pochi giorni dopo dimesso.

Il 20 dicembre Walter Chiari aveva in programma una cena con l’impresario teatrale Libero Zibelli, suo amico da oltre vent’anni, il quale non vedendolo arrivare chiamò la stanza 50 del residence Siloe di Via Cesari, dove l’attore viveva da solo da tre anni dopo essersi separato anche da Patrizia Caselli. Non ricevendo risposta Zibelli, allarmato, si recò presso il residence e sfondò la porta, trovando il povero Walter esanime sulla poltrona con gli occhiali sul naso e la televisione ancora accesa.

L’autopsia rivelò che la causa della morte fu un infarto. Per ironia della sorte, poche ore prima di morire si era sottoposto ad un check-upcompleto, risultato perfettamente regolare. I funerali di Walter Chiari si svolsero presso la Chiesa di San Pietro in Sala, in Piazza Wagner, a due passi da quel Teatro Nazionale dove l’attore si esibiva spesso quando recitava a Milano, e vi partecipò una folla immensa che gli tributò un ultimo, lungo e scrosciante applauso. Sulla lapide dove riposa, presso il Cimitero Monumentale di Milano è incisa la battuta che a Dino Risiaveva confidato voleva fosse scritta: Non vi preoccupate, è tutto sonno arretrato.

Curiosità

  • A lui, ed al celebre Sarchiapone, è dedicato il concorso che si svolge ogni anno a Cervia in estate, riservato ai giovani comici emergenti. Dal 2006 il premio è rappresentato dal “Sarchiapone” in ceramica realizzato plasticamente da Francesco Annichiarico e graffita da Stefano Monteforte entrambi artisti di Grottaglie e sarà il simbolo delle successive edizioni.
  • Nel 1966 viene scelto come attore protagonista per il film They’re A Weird Mob (tradotto in italiano come Sono strana gente). È uno dei film fondamentali per la storia della cinematografia australiana, tratto da una famoso romanzo di John O’ Grady. Il regista Michael Powell vuole che sia Walter Chiari ad interpretare Nino Culotta, un giornalista italiano emigrato a Sydney, che pur conoscendo bene la lingua inglese, trova difficoltà di adattamento per il particolare slang australiano e le usanze del posto. Grazie all’enorme esperienza teatrale e cinematografica ed all’ottima conoscenza della lingua inglese, Chiari sarà protagonista di una riuscitissima prova interpretativa, riscuotendo un’enorme successo di pubblico e di critica.