La Grecia non paga e la tedesca Merck sospende le consegne di farmaci antitumorali agli ospedali

La tedesca Merck Serono non fornisce più l’erbitux agli ospedali greci, a causa dei mancati pagamenti da parte dello Stato. Ne da’ notiziaReuters. Il farmaco è attualmente somministrato a persone colpite da diversi tipi di cancro e, nel solo 2010, ha portato nelle casse dell’azienda tedesca una cifra superiore agli 1,3 miliardi di euro ai quali vanno ad aggiungersi i quasi 900milioni fatturati nel 2011. D’ora in poi, fanno sapere dal quartier generale di Bonn, chi ne ha bisogno potrà comprarlo direttamente nelle farmacie, glissando sul fatto che la cura può arrivare a costare anche 4mila euro al mese.
La Merck non è la prima azienda farmaceutica ad adottare misure tanto drastiche. Un anno fa la stessa decisione è stata adottata dalla svizzera Roche e, nel 2010, è stata la danese Novo Nordisk a sospendere le forniture, questa volta di insulina, dopo una diatriba sui prezzi di vendita, conclusasi con l’invio di prodotti di costo (e qualità) inferiore.
 
Si tratta quindi dell’effetto visibile di un male i cui sintomi si protraggono da tempo: durante tutto il 2010 e i primi sei mesi del 2011 la Repubblica Ellenica ha pagato solo un terzo dei 2miliardi di euro di medicinali acquistati per i propri ospedali e, all’inizio del 2012, ha saldato parte del debito residuo con titoli di Stato. Ironia della sorte: la sanità greca è messa in ginocchio proprio da un’azienda che batte bandiera della nazione che ne sta guidando il risanamento.
Tali estreme decisioni non costituiscono più neppure un precedente, giacché sembrano essere “armi di ricatto” usate con discreta disinvoltura dalle farmaceutiche. Nonostante ciò la Merck comunica che non ci sono altri Paesi oltre alla Grecia da inserire nell’elenco dei cattivi pagatori.



fonte:.ilsole24ore.com