Settimana mondiale della tiroide dal 19 al 25 maggio

Dal 19 al 25 maggio si celebra la Settimana Mondiale della Tiroide, evento voluto e creato per sensibilizzare e informare i cittadini sulle malattie della ghiandola tiroidea, per prevenirle e saperne riconoscerne i sintomi.

In Italia 1 persona su 5 ha problemi tiroidei. Tra questi, il gozzo colpisce oltre 6 milioni di individui (cioè il 10% della popolazione italiana).

Tiroide: cos’è e a cosa serve

Giornata tiroide Health Around MeLa tiroide è una ghiandola endocrina  (di origine epiteliale che secerne ormoni) a forma di “farfalla”, grande circa dai 5 agli 8 cm di lunghezza, dai 3 ai 4 di larghezza e 2-3 di spessore, di peso variabile dai 10 ai 20 grammi negli adulti.
La tiroide si trova nella parte anteriore del collo più o nemo all’altezza della quinta vertebra cervicale, tra trachea, laringe ed esofago.

Tiroide: come funziona

La tiroide ha la funzione principale di produrre ormoni contenenti iodio che, tramite il sangue, raggiungono tutti gli organi influenzandone l’attività.
La tiroide produce due ormoni, la tiroxina (T3) e la triiodotironina (T4), che svolgono un ruolo fondamentale nel corretto funzionamento di quasi tutti gli apparati principali dell’organismo (sistema nervoso centrale, sistema nervoso simpatico, apparato respiratorio, apparato cardiovascolare, apparato scheletrico, apparato gastrointestinale, apparato riproduttivo, sistema emopoietico).

Tiroide: patologie

  • Ipertiroidismo

L’ipertiroidismo (o tireotossicosi) è una patologia legata, nella maggior parte dei casi, a una eccessiva produzione di ormoni tiroidei da parte della tiroide. L’ipertiroidismo è uno dei disturbi endocrini più frequenti e può manifestarsi a qualsiasi età, ma si riscontra soprattutto nelle donne in età fertile.
Le principali cause responsabili dell’ipertiroidismo sono  il morbo di Basedow (gozzo diffuso tossico), il morbo di Plummer (gozzo uninodulare tossico), il gozzo multinodulare tossico.
I sintomi, oltre a un aumento di volume della tiroide, possono interessare l’attività metabolica con perdita di peso, alterazioni della cute e dei capelli, insonnia, intolleranza al calore, aumento delle contrazioni cardiache.
Le terapie a disposizione per curare l’ipertiroidismo sono cure con farmaci anti-tiroidei o asportazione chirurgica totale o parziale della ghiandola o trattamento con iodio radioattivo.

  • Ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una patologia causata da un’inefficienza della tiroide: in questo caso la ghiandola non è in grado di sintetizzare una quantità di ormoni adeguata al fabbisogno dell’organismo e ciò comporta una riduzione di tutti i processi metabolici con conseguenti sintomi quali aumento di peso, stanchezza, astenia, depressione, stipsi, e un tipico gonfiore al volto chiamato mixedema.
La causa più frequente di ipotiroidismo è la tiroidite autoimmune.
I sintomi dell’ipotiroidismo dell’adulto sono trattati nella maggior parte dei casi con una terapia ormonale volta a sostituire e integrare la funzionalità tiroidea.

  • Tumori della tiroide

Il tumore della tiroide, è il più comune del sistema endocrino anche se rappresenta non più del 2-3% del totale dei carcinomi.
Meno del 5% dei tumori della tiroide, che si presentano sotto forma di noduli tiroidei, risulta essere maligno.
Il tumore della tiroide, a seconda della tipologia di cellule da cui è composto, può essere: papillare (il più frequente (70-80%), soprattutto nella fascia di età 30-50 anni, ma generalmente poco aggressivo), follicolare ( 5-15% di tutti i tumori della tiroide, più frequente negli anziani), midollare (5-10% dei tumori alla tiroide e colpisce prevalentemente dopo i 50 anni di età), anaplastico (è la forma più rara ma più pericolosa che si presenta nell’1-5% dei casi, colpisce prevalentemente gli anziani).

  • Gozzo

Il gozzo indica genericamente un aumento di volume della tiroide, che non è però indicativo di una specifica patologia, potendo verificarsi sia in caso di ipertiroidismo che di ipotiroidismo che in condizioni fisiologiche.
Gozzo semplice: è l’aumento di volume e di peso della ghiandola tiroidea, e si può verificare quando essa cerca di compensare la sua insufficiente produzione di ormoni tiroidei, a causa di una scarsa presenza di iodio;
Gozzo multinodulare: è l’evoluzione naturale del gozzo semplice, dovuta alla stimolazione della ghiandola a crescere determinata dalla carenza iodica che porta allo sviluppo accelerato di alcune cellule all’interno della tiroide che formano noduli;
Gozzo uninodulare tossico (morbo di Plummer): seppur raro, è determinato dalla presenza di un tumore benigno all’interno della tiroide che cresce e produce autonomamente ormoni tiroidei;
Gozzo multinodulare tossico: si tratta di un gozzo che presenta al suo interno uno o più noduli in grado di crescere e produrre ormoni tiroidei in modo autonomo e che può portare all’ipertiroidismo;
Gozzo diffuso tossico (morbo di Basedow): è una malattia autoimmune ed è la causa più frequente di ipertiroidismo nelle aree iodio-sufficienti, può svilupparsi a qualsiasi età ed è molto più frequente nelle donne.

  • Tiroiditi

Le tiroiditi sono infiammazioni della tiroide.
La forma di tiroidite più comune è la tiroidite di Hashimoto, appartiene al gruppo delle tiroiditi autoimmuni ed è la causa più comune di ipotiroidismo nei paesi occidentali.
A causa di un’anomalia del sistema immunitario i linfociti aggrediscono le cellule della ghiandola tiroidea, provocandone un’infiammazione e una riduzione della funzionalità.
Un altra forma di tiroidite è la tiroidite subacuta, una patologia detta tiroidite di De Quervain, che si manifesta con infiammazione della ghiandola tiroidea, probabilmente di origine virale provoca febbre, dolore al collo e malessere diffuso.

Tiroide: sintomi di malfunzionamento

I sintomi delle malattie tiroidee sono generalmente aspecifici, ma quelli a cui le patologie della tiroide sono riconducibili sono:

  • alterazione di peso: in quanto gli ormoni tiroidei influenzano il metabolismo di grassi e carboidrati e il corretto funzionamento dell’apparato digerente. In caso di ipotiroidismo, si verifica un aumento di peso nel 57% dei casi, mentre nell’ipertiroidismo il 52-85% dei pazienti  preseta un sensibile dimagrimento;
  • debolezza e stanchezza: perdita di energia e forza muscolare, possono spesso essere segnale di un malfunzionamento della tiroide, e sono sintomi presenti nella quasi totalità delle patologie ipotiroidee;
  • alterazioni della sfera psico-intellettiva: ai casi di ipotiroidismo sono spesso associati disturbi della memoria, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, pensiero rallentato, mentre nell’ipertiroidismo sono frequenti insonnia, nervosismo e sbalzi di umore;
  • intolleranza caldo e freddo: la produzione dell’ormone tiroideo T3 è importante nella termoregolazione, per questo i soggetti colpiti da ipotiroidismo sono nel 90% dei casi intolleranti al freddo, mentre viceversa i pazienti ipertiroidei presentano un’elevata sensibilità al caldo;
  • secchezza della pelle e fragilità delle unghie: cute, unghie e capelli, sono tra le prime parti del corpo a essere interessate da eventuali squilibri degli ormoni tiroidei. Nel 97% delle persone affette da ipotiroidismo la superficie cutanea è fredda, secca e ruvida e le ferite tardano a rimarginarsi, mentre nel 76% dei casi le unghie sono fragili e crescono lentamente e i capelli appaiono deboli e opachi;
  • disturbi intestinali: gli ormoni tiroidei svolgono un’azione stimolante sulla muscolatura intestinale, quindi in caso di ipotiroidismo può manifestarsi stipsi nel 60% dei casi, mentre in caso di ipertiroidismo si ha un aumento delle contrazioni intestinali.

Tiroide: esami

Ecografia tiroide Health Around Me

Per ricercare eventuali malfunzionamenti della tiroide il medico più consigliare vari esami fra i quali test di laboratorio, con un comune prelievo di sangue, per la valutazione della funzionalità tiroidea (il test di dosaggio del TSH è comunemente ritenuto l’esame più accurato per analizzare l’attività della ghiandola tiroidea). Il TSH  è un ormone che stimola la tiroide a produrre gli ormoni T3 e T4; se il valore è ridotto, significa che la ghiandola sta funzionando troppo (ipertiroidismo), in caso contrario, se presenta valori elevati, la tiroide sta lavorando troppo poco (ipotiroidismo).
Se i risultati dei test di laboratorio evidenziano valori non corretti, l’endocrinologo potrà approfondire la valutazione, prescrivendo esami strumentali come ecografia, scintigrafia e agoaspirato (o biopsia tiroidea).

fonte

Settimana mondiale della tiroide dal 19 al 25 maggioultima modifica: 2014-05-21T15:33:58+02:00da weefvvgbggf
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