I dati sui sequestri di cibo confermano quanto annunciato dalla Cia: da una parte ci sono i consumatori che vengono truffati, dall’altra gli agricoltori onesti che vengono derubati.
Il bilancio dell’attività dei primi quattro mesi dei Carabinieri dei Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma, conferma l’allarme lanciato dallaCia, Confederazione italiana agricoltori: «ormai a tavola vince l’economia dell’inganno. L’agroalimentare “made in Italy” ogni giorno viene rapinato da falsi e tarocchi. Un “business” illegale, dominato dalla criminalità organizzata, che ha raggiunto cifre da capogiro: decine di miliardi di euro».
I dati sui sequestri di cibo chiariscono il fenomeno: più di 3.000 alimenti sono stati ritirati dal mercato grazie a controlli costanti dei Nas, secondo quanto riportato nel resoconto dell’attività per la sicurezza alimentare del primo quadrimestre, da cui emerge che il 35% dei controlli riscontra qualche irregolarità.
Non stupisce come, per gli esperti della Cia, la situazione sia diventata sempre più insostenibile: se da una parte i consumatori vengono truffati, dall’altra agricoltori e industriali dell’agroalimentare vengono derubati. «È ora di porre rimedio – incalza la Cia – a questo “saccheggio” ai danni dei nostri prodotti tipici, di qualità e certificati».
Come? Per iniziare si terrà proprio in questi giorni a Bari il convegno “No all’economia dell’inganno”, al quale parteciperanno anche i rappresentanti dei Carabinieri, della Guarda di Finanza e della Forestale, dell’Agenzia delle Dogane, del Consiglio nazionale anticontraffazione, dell’Ispettorato per la qualità e la repressione frodi. Una presenza importante, che diventa veicolo di un messaggio chiaro: con la sicurezza in tavola non si scherza.
Sono proprio i Nas, ad esempio, ad aver evidenziato uno degli interventi più rilevanti dall’inizio del 2012, chiamato “Pasqua a tavola”: «L’operazione – spiegano i tecnici – ha visto impegnati oltre 600Carabinieri, che hanno riscontrato violazioni amministrative per quasi 1 milione di euro, sottraendo alla distribuzione commerciale oltre 2.800 tonnellate di prodotti alimentari pericolosi per la salute pubblica o comunque irregolari, per un valore di mercato di oltre 10 milioni di euro».
E dalle uova di cioccolato contraffatte si passa a formaggi e legumi: l’illegalità nel commercio alimentare è dietro l’angolo, e, come avvertono le autorità, è necessario pensare ad una strategia di difesa del made in Italy e della sicurezza alimentare dei cittadini.
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