Le malattie più in alto sulla scala della ricerca di Telethon

Il percorso che porta alla cura di una malattia genetica è molto lungo: potremmo immaginarlo come una scala, in cui il primo gradino è l’individuazione del difetto genetico che causa la malattia. Nel secondo gradino si studiano a fondo i geni-malattia alterati, cercando di comprenderne il funzionamento normale nell’organismo e i meccanismi che, se alterati, portano alla malattia. Grazie a queste informazioni si possono ideare strategie, come nuovi farmaci o terapie genetiche, che compensino il difetto e testare la loro efficacia in modelli cellulari (terzo gradino) o animali (quarto gradino). Infine, è soltanto quando una terapia si dimostra efficace negli animali che si può salire sul quinto gradino della scala, quello della fase clinica, in cui la cura viene sperimentata su gruppi sempre più grandi di pazienti per valutarne sicurezza ed efficacia.

  • Ada-Scid: è la prima malattia ereditaria al mondo ad essere stata curata con la terapia genica. La strategia di cura è stata messa a punto all’Hsr-Tiget di Milano e il primo successo è stato raggiunto nel 2002: da allora 14 bambini affetti sono perfettamente guariti grazie a questa terapia. Grazie a un accordo siglato nell’ottobre 2010 tra Telethon, Istituto scientifico San Raffaele e la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline la terapia genica per l’Ada-Scid potrà diventare un farmaco a tutti gli effetti ed essere così fruibile da pazienti di tutto il mondo.
  • Amaurosi congenita di Leber: dal 2007 è in corso presso il Children’s Hospital di Philadelphia un trial clinico di terapia genica per una delle forme di questo tipo di cecità ereditaria (quella dovuta a mutazioni nel gene RPE65), che vede coinvolti anche il Tigem e la Seconda Università di Napoli. Ad oggi, i risultati ottenuti su 12 pazienti (di cui 5 italiani) sono molto positivi: il trattamento è risultato sicuro e capace di ripristinare parte delle capacità visive dei pazienti, soprattutto se intrapresa precocemente. Nel 2011 il trial continuerà su altri pazienti, anche italiani, per confermare definitivamente l’efficacia della terapia genica.
  • Sindrome di Marfan: nel 2008 ha preso il via uno studio clinico per valutare l’efficacia di una nuova combinazione di farmaci nella prevenzione del principale rischio per chi soffre di questa malattia genetica che colpisce l’impalcatura del nostro organismo: la rottura dell’aorta. Prevenire la rottura del più importante vaso sanguigno dell’organismo può avere un impatto enorme sulla qualità della vita dei pazienti.
  • Malattia di Pompe: nuovo approccio terapeutico per questa grave malattia metabolica di origine genetica che colpisce i muscoli, in particolare il cuore: è stato dimostrato nel modello animale che affiancando la terapia enzimatica sostitutiva, già disponibile da alcuni anni, con dei farmaci “aiutanti” si può migliorarne notevolmente l’efficacia. Alla luce di questi risultati, prende il via una sperimentazione sull’uomo della terapia combinata.
  • Leucodistrofia metacromaticasindrome di Wiskott-Aldrich: ha preso il via nel 2010 sta presso l’Hsr-Tiget di Milano il primo trial clinico di terapia genica per queste due gravi malattie genetiche, alla luce dei risultati positivi ottenuti nel modello animale. A beneficio della ricerca è stata siglata, nell’ottobre del 2010, l’alleanza tra Telethon, San Raffaele di Milano e la multinazionale farmaceutica Gsk.
  • Encefalopatia etilmalonica: primo successo di un trattamento farmacologico per questa grave malattia mitocondriale, testato per la prima volta su 5 piccoli pazienti all’Istituto neurologico Besta di Milano. La terapia, relativamente semplice e poco costosa, si è dimostrata capace di attenuare gli effetti devastanti di questa patologia metabolica.
  • Miopatia di Bethlemdistrofia muscolare congenita di Ullrich: la somministrazione di ciclosporina A, farmaco che si era già dimostrato in grado di curare la malattia nel modello animale, ha dato risultati promettenti. In uno studio pilota, il farmaco ha stimolato la rigenerazione muscolare in un piccolo numero di pazienti. I ricercatori sono al lavoro per disegnare uno studio clinico in proposito: un farmaco analogo della ciclosporina A ha mostrato in laboratorio di avere gli stessi effetti terapeutici, ma non gli effetti collaterali. Si accorciano dunque i tempi per passare al trial sull’uomo.
  • Distrofia muscolare di Duchenne: attualmente sono in corso studi preclinici per valutare l’efficacia di diversi approcci terapeutici per questa grave malattia neuromuscolare, dalla terapia cellulare a quella farmacologica (con inibitori delle deacetilasi, inibitori della miostatina), oltre alla cosiddetta tecnica dell’exon-skipping. L’indicazione che sta emergendo è che un “attacco da più fronti” è probabilmente la migliore strategia contro questa malattia.
  • Beta talassemia: presso l’Hsr-Tiget di Milano è stata dimostrata l’efficacia della terapia genica con vettori lenti virali in cellule di pazienti talassemici. A beneficio della ricerca è stata siglata, nell’ottobre del 2010, l’alleanza tra Telethon, San Raffaele di Milano e la multinazionale farmaceutica Gsk: entro il 2012 previsto l’avvio della sperimentazione sull’uomo della terapia genica.
  • Malattia di Krabbe: dimostrata l’efficacia della terapia genica nel modello animale all’Hsr-Tiget di Milano. Grazie all’accordo siglato con Gsk nell’ottobre del 2010 tra due anni possibile il trasferimento del risultato all’uomo.
  • mucopolisaccaridosi di tipo II: al Tigem di Napoli curata completamente la malattia nel modello animale, compresi i sintomi cerebrali, grazie alla terapia genica: un passaggio essenziale in vista di un trasferimento di questi risultati sull’uomo.
  • Sindrome di Stargardt: ricercatori del Tigem di Napoli hanno messo a punto una tecnica di trasferimento genico in grado di trasportare anche geni di grosse dimensioni come quello responsabile di questa malattia ereditaria della vista.
  • Deficit di fattore VII: dimostrata in laboratorio l’efficacia di un approccio terapeutico altamente innovativo per la cura di questo difetto ereditario della coagulazione del sangue. Somministrando un piccolo segmento di Rna è possibile “ingannare” il macchinario cellulare preposto alla produzione delle proteine e farlo funzionare correttamente nonostante l’errore genetico.
  • http://www.telethon.it

Le malattie più in alto sulla scala della ricerca di Telethonultima modifica: 2011-01-27T16:50:00+01:00da weefvvgbggf
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