Coppa d’Africa, nazionale del Togo torna a casa

La nazionale di calcio del Togo deve tornare a casa e non giocherà nel più grande torneo africano dopo che due membri della sua delegazione sono stati uccisi da un gruppo di separatisti in un’imboscata in Angola.

Lo ha detto oggi l’attaccante Emmanuel Adebayor, riferendo una decisione del governo togolese, nonostante i giocatori avessero annunciato in un primo momento di voler giocare contro il Ghana domani.

“Abbiamo avuto un incontro tra giocatori ieri e abbiamo detto che siamo calciatori e abbiamo deciso di fare qualcosa di bello per il nostro paese e giocare in onore di coloro che sono morti”, ha detto Adebayor alla radio francese Rmc.

“Sfortunatamente, il capo dello Stato e le autorità del Paese hanno preso una decisione diversa, così faremo i bagagli e torneremo a casa”, ha aggiunto il capitano del Togo, che è anche un giocatore del Manchester City.

Poco prima Gilbert Houngbo, primo ministro del Togo, aveva detto ai giornalisti nella capitale togolese, Tomé, che “se una squadra o alcuni si presentassero sotto i colori del Togo, sarebbe una falsa rappresentazione”.

Kodzo Samlan, segretario generale della federcalcio del Togo e addetto stampa della Confederazione del calcio africano (Caf), aveva detto che una decisione finale sarebbe stata presa dal governo togolese.

CERIMONIA INAUGURAZIONE

Nell’imboscata di venerdì sono morti l’addetto stampa della nazionale Stanislas Ocloo, l’assistente allenatore Amalete Abalo e un conducente. Sette persone sono rimaste ferite, incluso il portiere di riserva Kodjovi Obilale, che è ora ricoverato in condizioni stabili in un ospedale sudafricano.

L’attacco, compiuto da un gruppo separatista che il governo locale riteneva sciolto, ha gettato un’ombra su un evento che doveva mostrare un clima di pace in Angola dopo anni di guerra civile.

La Coppa delle Nazioni Africane doveva cominciare con fuochi d’artificio e champagne in uno stadio imponente nella capitale Luanda, dove i padroni di casa sfideranno il Mali nella partita inaugurale oggi.

L’Angola ha speso 1 miliardo di dollari per costruire gli stadi, strade e alberghi per l’evento, che riunisce le migliori nazionali africane. Il torneo biennale, che dura fino al 31 gennaio, sarà trasmesso in diretta televisiva in tutto il mondo.

Cabinda, teatro di attacchi da parte del gruppo Flec anche dopo la conclusione di una guerra civile durata 27 anni in Angola, fornisce metà della produzione petrolifera del Paese, che compete con la Nigeria come maggiore produttore africano.

Il presidente del Sudafrica Zuma è arrivato in Angola per assistere alla cerimonia inaugurale di oggi. Zuma ha sottolineato che il suo paese è pronto al 100% a ospitare i Mondiali, e ha detto che l’attacco non avrà ripercussioni sull’evento.

Quello contro la nazionale del Togo è il secondo attacco a opera di militanti contro un team sportivo in un anno. Nel marzo scorso, sei poliziotti e un autista morirono quando uomini armati attaccarono un pullman che trasportava il team di cricket dello Sri Lanka in Pakistan.

Nonostante le rassicurazioni sudafricane, esperti della sicurezza dicono che gli stranieri coinvolti nei Mondiali di giugno vorranno rivedere le misure di sicurezza. Il Sudafrica è la prima nazione africana a ospitare il più grande singolo evento sportivo del mondo.

Coppa d’Africa, nazionale del Togo torna a casaultima modifica: 2010-01-10T16:46:00+01:00da admin
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