Ho passato giorni nel primo anno che mi svegliavo solo per mangiare,lavarmi ed andare al bagno perché avevo paura di non respirare e non accettavo che dovevo respirare da un “buco” alla base del collo.
Fare finta che tutto andava bene in modo che chi mi stava vicino non stava male anche loro e ridevo anche se volevo piangere guardandomi allo specchio ogni volta che dovevo pulire la cannula o aspirare il catarro che nei primi mesi dopo l’operazione usciva in quantità industriale.
Ritornare a parlare con una voce che all’inizio odiavo anche perché non riuscivo a farmi capire e sopratutto non sentivo mia.
Ma se ne sono uscito più forte di prima è grazie all’associazione Ailar che mi ha fatto conoscere persone nella mia stessa situazione facendomi capire che non ero il primo e purtroppo nemmeno l’ultimo aiutandomi a modulare meglio la mia nuova voce tramite i maestri riabilitatori che sono laringectomizzati totale anche loro.
Grazie ancora all’Ailar con corsi di aggiornamento annuali sono diventato da un paio di anni anche io maestro riabilitatore ed aiuto i nuovi operati di Sesto San
Giovanni a tornare a ridere,vivere e a parlare.
Ma il grazie più grosso va ai miei genitori ed ai miei amici pochi ma buoni che non mi trattano come un “diverso” e che mi prendono per come sono pregi e difetti compresi.