Lo speech tracheo-esofageo è reso possibile dalla creazione di una fistola (o shunt) che mette in comunicazione la trachea con l’esofago. In tal modo, l’aria che entra tramite il tracheostoma passa attraverso la fistola e permette la vibrazione del segmento faringo-esofageo, producendo quindi una sonorità.
Chiaramente, questo meccanismo si avvicina di più alla respirazione fisiologica rispetto a quanto avverrebbe ricorrendo al laringofono o allo speech esofageo.
Inoltre, le caratteristiche qualitative e quantitative della nuova sonorità prodotta sono migliori: in particolare, la durata fonatoria è l’aspetto che più beneficia di questo meccanismo, permettendo la produzione di frasi più lunghe e con meno interruzioni.
Anche il trattamento logopedico si riduce sensibilmente nella durata. In genere, infatti, il raggiungimento di una buona sonorità avviene nel giro di 10 sedute: ciò non sarebbe assolutamente possibile ricorrendo allo speech esofageo.