Tiroide, riconoscere i sintomi. 6 possibili campanelli d’allarme

Malfunzionamenti o infiammazioni della tiroide possono avere gravi conseguenze, è quindi importante riconoscerne i sintomi


FOTOGALLERYScopri i disturbi alla tiroide e i sintomi

La tiroide è una ghiandola che ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo del corpo e tutte le sue funzioni grazie alla produzione di ormoni. E’ proprio dalla quantità di ormoni che vengono prodotti che possono nascere delle disfunzioni alla tiroide. La tiroide può produrre una quantità eccessiva di ormoni, in questo caso si tratterà di ipertiroidismo ed il corpo consumerà energia più velocemente del normale, o produrne pochi, in questo secondo caso si tratterà di ipotiroidismo e l’energia si consumerà più lentamente. Quest’ultimo è un disturbo che colpisce prevalentemente il sesso femminile con una più alta frequenza nella menopausa e in post menopausa ma si può manifestare fin dall’età pediatrica, nell’adolescenza e nell’età adulta. Inoltre questa ghiandola può anche subire infiammazioni, chiamate tiroiditi, o ingrandirsi, o produrre una o più tumefazioni, dette noduli, in alcuni casi si può trattare anche di tumori. Vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c’è un malfunzionamento della tiroide. 

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Abercrombie: le persone grasse non entrino nei nostri negozi!

L’amministratore delegato del noto marchio di abbigliamento non vuole che i suoi clienti vedano donne che non possano indossare i suoi abiti stretti e modellati

Vietato l’ingresso alle persone grasse nei negozi Abercrombie & Fitch. E non solo per una questione di taglie, che, come ben sappiamo, non vanno oltre la L per le donne, ma anche, e sopratuto per una questione di immagine. Pare infatti che Mike Jeffries, 68 anni, attuale presidente e amministratore delegato dal 1992, non voglia persone grasse nei suoi negoziGli uomini sono un’eccezione: se palestrati, potranno trovare una bella XXL ad aspettarli. Lo rivela Robin Lewis nel suo libro The New Rules of Retail (Le nuove regole della vendita al dettaglio) a proposito del capo di Abercrombie. Al portale economico Business Insider ha infatti raccontato che “Mike Jeffries vuole vedere solo persone magre e belle nei suoi negozi“. In pratica, “non vuole che i suoi clienti vedano donne che non possano indossare i suoi abiti stretti e modellati”. 

Il concetto di Jeffrey è molto semplice: sono benvenute solo le persone che sono effettivamente sexy nei capi Abercrombie. In altre parole, sottolinea Lewis: “Coloro che indossano la sua moda devono sentirsi come se appartenessero ai “ragazzi fighi””. La strategia di Abercrombie è stata già in passato accusata di essere “discriminatoria”: nel 2006, in un’intervista col magazine online Salon, lo stesso a.d. spiegava che “in ogni scuola ci sono i ragazzi fighi e popolari, e poi ci sono i bambini non così “cool”. E, dovendo essere sinceri, noi ci occupiamo dei ragazzi fighi, quei ragazzi attraenti che hanno un certo tipo di atteggiamento e con un sacco di amici. Molte persone, semplicemente, non entrano nei nostri vestiti e non ci entreranno mai.Escludiamo della gente? Certamente”.

Certo, una visione piuttosto “particolare”! C’è da dire che l’azienda non è la sola a pensarla così nel mondo della moda. Anzi: la maggior parte dei marchi di abbigliamento mette oggi sul mercato taglie improponibili alla maggior parte delal gente comune e si fanno tuttora molte battaglie perchè questa “promozione dell’anoressia” venga supertata.

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