Nasce con un tumore alla gola, ma lotta per sopravvivere! (ATTENZIONE IMMAGINI FORTI)

Alla piccola Jenna Smith è stato diagnosticato un tumore al collo quando era ancora nel grembo materno, ma grazie ai medici ora è in via di guarigione.

bambina con tumore


 

Unimamme, ci è già capitato di parlarvi di parti difficili e situazioni in cui genitori alle prime armi hanno dovuto affrontare drammi riguardanti i loro bambini appena nati e la storia della piccola Jenna, fortunatamente a lieto fine, è una di queste.

Due anni prima di Jenna, la sua mamma Lisa, un trentottenne inglese, aveva dovuto subire un drammatico aborto.

Rimasta nuovamente incinta Lisa è stata sopraffatta dalla gioia, anche perché fino alla 32°esima settimana i medici le avevano assicurato che andava tutto bene.

È stato in quel periodo che, dopo un’ulteriore ecografia, Lisa e suo marito sono rimasti devastati dalla notizia che la loro bimba aveva un problema molto grave: un’enorme massa nel collo che sembrava proprio un tumore.

 

neonata intubataneonata malata in ospedale


Purtroppo, ulteriori analisi hanno confermato la diagnosi e così la gravidanza di Lisa si è trasformata in un susseguirsi di preoccupazioni e ansie per la salute della sua bambina.  “È stato tremendo, non sapevamo se la nostra bimba sarebbe sopravvissuta” ha aggiunto Lisa ricordando quei drammatici momenti.

Alla 34°esima settimana le si sono rotte le acque ed è stata portata d’urgenza in ospedale.

 


Il parto è stato traumatico, i dottori infatti han dovuto praticare un buco nella gola della piccola per consentirle di respirare.

Lisa ricorda: “è stato spaventoso, stavano operando Jenna mentre lei non era ancora completamente venuta al mondo.

genitori e neonata


 

Inizialmente i medici hanno pensato che si trattasse di tumore benigno e così i genitori della bimba si sono sentiti un po’ sollevati credendo di poterla portare a casa di lì a poco, ma ulteriori analisi hanno dimostrato il contrario e così per loro e Jenna è cominciato un duro iter.

“Quando ho visto quanto era grande il suo tumore sono rimasta sconvolta” ha affermato la mamma della bimba.

bimba con tutina


La piccina ha dovuto quindi affrontare cicli di chemioterapia per impedire che il tumore al collo si espandesse. “Jenna era sempre stanca ed esausta per via della chemioterapia ma nonostante ciò sorrideva” ha aggiunto Lisa.

Ora la bimba ha nove mesi e, dopo la rimozione del tumore grande come una palla da tennis, prosegue le cure in ospedale, ma il tumore è in remissione.

neonata sorride


 

“Noi siamo molto orgogliosi di lei, per fortuna una volta cresciuta non si ricorderà quello che ha passato” dichiara il padre.

famiglia


 

Certamente i genitori troveranno il mondo di spiegarle quanto sia stata fortunata a sopravvivere al cancro.

Unimamme, e voi non trovate che sia bellissima questa piccola guerriera?

fonte

Intervento pionieristico in Polonia, malato di tumore sopravvive al trapianto di gola

Dopo un intervento durato 17 ore l’equipe medica gli ha trapiantato laringe, trachea, esofago, tiroide e tutti i muscoli

Il dottor Adam Maciejewski con il paziente Michael
Il dottor Adam Maciejewski con il paziente Michael
Redazione Tiscali
Un polacco 37enne, malato di tumore alle corde vocali, è sopravvissuto ad un delicato e lunghissimo intervento chirurgico che gli ha permesso di avere una intera gola nuova. L’uomo, rispondente al nome Michael, dal 2009 era affetto da un tumore particolarmente aggressivo, che gli impediva di deglutire, parlare e persino di respirare. Grazie al dottor,Adam Maciejewski,medico chirurgo presso l’ospedale di Gliwice, e ad un intervento durato 17 ore, l’equipe medica gli ha trapiantato laringe, trachea, esofago, tiroide e tutti i muscoli.
Michael ha avuto un recupero inaspettato – A circa un mese di distanza da quell’intervento, avvenuto lo scorso 11 aprile, il 37enne è tornato a fare una vita assolutamente normale. L’uomo oggi è in grado di parlare, respirare e persino mangiare. “Grazie a tutti per il supporto”, ha detto commosso nel corso di una conferenza stampa. I medici, felici per Michael e soddisfatti per l’importante risultato ottenuto, non si aspettavano un recupero così repentino, tanto da aver imposto al paziente un recupero più cauto. Il team protagonista di questo pionieristico intervento è lo stesso che nel 2013 effettuò il primo trapianto di faccia al mondo.

Ryuichi Sakamoto ha annullato i suoi impegni: un cancro alla gola ha colpito il compositore

 

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Sakamoto, 62 anni, intende sottoporsi alle cure a New York, ma non ha comunicato stadio della malattia e il tipo di cura cui si sottoporrà

Un cancro alla gola, alla faringe, che necessita di trattamento: l’annuncio di Ryuichi Sakamoto dopo che il grande compositore giapponese ha annullato tutti gli impegni del 2014 con una lunga lettera dedicata ai fan e ai collaboratori. Sakamoto scusandosi chiede di avere “pazienza” in seguito ai risultati medici ottenuti a New York su quello che appariva come “semplice fastidio” alla gola. Sakamoto, 62 anni, intende sottoporsi alle cure a New York, ma non ha comunicato stadio della malattia e il tipo di cura cui si sottoporrà, anche se circolano indiscrezioni sulla sua piena contrarieta’ ad accettare le sedute di chemioterapia.

“Sono profondamente dispiaciuto di causare tanti disagi a così tante persone. La prima ricchezza, tuttavia, è la salute e questa doveva essere la mia decisione. Ritornerò con un corpo di nuovo sano”, scrive il compositore della colonna sonora de L’ultimo imperatore (premiata con un Oscar e un Grammy) e de Il tè nel deserto, due grandi lavori di Bernardo Bertolucci, nonchè di Merry Christmas, Mr.Lawrence, diretto dal giapponese Nagisa Oshima in cui interpretò il giovane capitano Yonoi, in un film con David Bowie, Takeshi Kitano e Tom Conti.

Fonte

Dramma Villanova

Dramma Vilanova, deve lasciare Messi & C di nuovo senza guida
20 luglio 2013 — pagina 53 sezione: SPORT

Più corpi che parole, dicono tutto gli occhi pesti di Messi e la testa piena di pensieri rampicanti del capitano Puyol. Tito Vilanova lascia. L’ allenatore che si era preso sulle spalle il club più bello, la pesante eredità dell’ epopea Guardiola, non ce la fa. Troppo malato, deve curarsi. Il cancro alla gola non lo molla. C’ è tutto il Barça alla conferenza stampa alla Ciutat Esportiva del club, anzi c’ è tutta Barcellona che pochi chilometri più in là saluta l’ inizio dei mondiali di nuoto. Festa e dolore, tutto in una notte. Entrano in sfilata muta i giocatori nella sala delle conferenze stampa della Ciutat Esportiva, quella dove da anni si celebrano successi e imprese. Stavolta no, stasera è una processione tetra, un groviglio di sguardi angosciati, muscoli improvvisamente fiacchi. Nessuna domanda, nessuna risposta ai giornalisti che riempiono la stanza. Stanno lì a fare da testimoni alla notizia che non volevano, alla storia che non doveva finire così. Proteggono col loro esserci, il presidente Sandro Rosell e il direttore sportivo Andoni Zubizarreta cui tocca l’ annuncio, due minuti scarsi di discorso, tutto in catalano: «Dopo i test di routine si è presentata per il nostro tecnico la necessità di seguire un trattamento medico che è incompatibile con il lavoro di allenatore». Pausa. Silenzio. «È un colpo molto duro per noi, durissimo, ma supereremo anche questa». L’ ultima Liga vinta, ma dietro alle spalle una strada fatta di partenze, mancanze, nostalgie, lutti e malattie (Abidal). Non sarà più difficile del solito, ma facile no, adesso. «Nei prossimi giorni, probabilmente già all’ inizio della prossima settimana, annunceremo il nome del nuovo allenatore». Si parla di Joan Francesc Ferrer Rubi, ex allenatore del Girona, arrivato quest’ anno come assistente di Vilanova. Si fanno anchei nomi di Bielsa, di Luis Enrique, di Vilas-Boas. Ma non è questa l’ ora per pensare al dopo. «È un momento difficile per il Barcellona, per Vilanova e la sua famiglia. Chiediamo ai media di avere rispetto della privacy di Tito». Si sono riuniti nello spogliatoio nel pomeriggio, hanno parlato e deciso: niente viaggio in Polonia oggi, avrebbero dovuto giocare un’ amichevole con il Lechia di Danzica. Adesso si gioca un’ altra gara. Per Vilanova, 44 anni, una vita trai blaugrana, quella più dura. Contro il tumore che lo ha colpito due anni fa. Due interventi (il primo a novembre 2011), quando era ancora il vice di Guardiola. Ad aprile 2012 è sua la panchina dopo l’ addio di Pep, ma dentro il maledetto lavorava. Seconda operazione poco prima dello scorso natale, in America, la squadra lasciata nelle mani di Jordi Roura. Lui a guidare a distanza, tra una chemio e l’ altra, ma era lontana, ferita, la forza del Barça. Il campionato vinto lo stesso e di distacco sul Real di Mourinho, ma troppa fatica nell’ Europa dominata negli anni, fuori dalla Champions per mano del Bayern in semifinale. Fuori, Vilanova, dalla famiglia che amava di più. Da quella di Guardiola. Da mesi si parlava della loro separazione. Della strana, silenziosa distanza. Nonostante fossero entrambi, per ragioni largamente diverse, negli Stati Uniti. Tito per sopravvivere, Pep per trovare un’ altra vita. Nei giorni scorsi l’ ex numero uno, ora al Bayern, ha accusato la sua vecchia società di averlo attaccato usando la malattia di Vilanova. Tito, zittoa lungo, ha lasciato finalmente andare l’ amarezza: «Con Pep ci siamo visti la prima volta che sono andato a New York. Ma quando sono stato lì in cura per due mesi non ci siamo visti, e non per colpa mia. È mio amico, e avevo bisogno di lui». È rimasto solo, nella partita più brutta che c’ è. (a. r.) – DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA

Douglas, magro e tirato, affronta la malattia e l’ex moglie Prima apparizione dopo l’annuncio del tumore

michael douglas malatoMagrissimo, volto tirato, Michael Douglas esce allo scoperto dopo l’annuncio, qualche settimana fa, del tumore alla gola che lo ha colpito. L’attore è stato fotografato all’uscita dalla sua casa di New York, dopo che ha iniziato la cura di chemioterapiache gli è stata ordinata per combattere il cancro. L’attore, 65 anni, probabilmente nei prossimi giorni entrerà in un clinica per proseguire le cure.

Douglas, sposato con la collega Catherine Zeta-Jones, aveva detto di essere ottimista a proposito della sua malattia, ma la battaglia sembra appena iniziata. In questi giorni, fra l’altro, è impegnato in un’altra battaglia, quella con l’ex moglie Diandra Luker, che pretende la metà dei guadagni del suo ultimo film, Wall Street: i soldi non dormono mai. Secondo gli accordi stabiliti per il divorzio a lei spettavano metà dei compensi ricevuti da Douglas durante il loro matrimonio: il fatto di aver riportato sullo schermo il personaggio di Gordon Gekko secondo lei le dà diritto a ricevere il 50% dei 10 milioni di dollari ricevuti da Michael per il sequel.

Intanto la sua collega di Attrazione FataleGlenn Close, al magazine OK ha affermato che nei prossimi mesi Michael dovrà mostrare molto coraggio e ha aggiunto: “Mia madre ha appena avuto una importante operazione per combattere il cancro, bisogna solo combattere e pensare positivo. L’unica cosa che posso dire è: coraggio Michael!”.