Il cancro della laringe testo originale del settembre 1998 – tradotto e validato nel dicembre 2000

Trattamento

Il tipo di trattamento da adottare per il cancro della laringe dipende da diversi fattori, tra cui la localizzazione, le dimensioni e l’eventuale estensione del tumore ad altri organi. Il medico terrà inoltre conto delle caratteristiche personali di ciascun paziente, come ad esempio l’età, le condizioni generali di salute e la reazione emotiva manifestata nei riguardi della possibile forma di trattamento.

Molti dei pazienti affetti da tumore desiderano sapere tutto quanto è possibile sulla malattia e le opportunità di trattamento, in modo da divenire pienamente partecipi circa le decisioni da prendere sulle cure mediche. Inoltre, il paziente potrà chiedere al medico maggiori dettagli sulla possibilità di partecipare ad uno studio di ricerca su nuovi metodi di trattamento. Troverete maggiori informazioni nella sezione dedicata agli Studi clinici.

E’ consigliabile che i pazienti discutano in maniera molto approfondita con il medico le possibili opportunità di trattamento, in quanto le conseguenze potrebbero modificare l’aspetto o il modo di respirare e parlare di una persona. Per tale motivo, in molti casi al colloquio con il medico curante si aggiunge la visita presso un logopedista.

I pazienti affetti da cancro della laringe avranno numerosi dubbi sulla propria malattia. Le persone più indicate a fornire chiarimenti in merito sono il medico curante e l’équipe ospedaliera. Tra le informazioni più frequentemente richieste troviamo l’estensione del cancro, i possibili metodi di trattamento, le probabilità di guarigione di quest’ultimo e il costo delle cure. Ecco alcune domande da porre al medico:

· Quali sono le opzioni di trattamento?

· Esiste uno studio sperimentale adatto al mio caso?

· Quali benefici ci si attende da ogni tipo di trattamento?

· Quali sono i rischi e i possibili effetti collaterali di ogni tipo di trattamento?

· In che modo riuscirò a parlare dopo il trattamento?

· Il mio aspetto subirà modifiche?

· Dovrò modificare le normali attività? Per quanto tempo?

· Quando potrò riprendere il lavoro?

· Con quale frequenza dovrò sottopormi a visite di controllo?

Quando una persona viene a sapere di avere un cancro, choc e stress sono reazioni naturali. Questi sentimenti potrebbero impedire al paziente di pensare con chiarezza ai quesiti da porre al medico al riguardo. Spesso può essere di aiuto preparare un elenco di domande. Eventualmente, per ricordare meglio i suggerimenti del medico, è consigliabile prendere appunti durante la visita. Alcuni pazienti ritengono utile farsi accompagnare da un parente o un amico che partecipi alla discussione, prenda appunti o semplicemente ascolti.

Ulteriori pareri

La scelta del trattamento può essere complessa. Prima di iniziare, potreste desiderare di avere un secondo parere specialistico per confermare la diagnosi e rivedere le opzioni di trattamento. Potreste ottenere un appuntamento soltanto dopo una o due settimane, ma ricordate che un piccolo ritardo non ridurrà le possibilità di successo della terapia.

Vi sono diversi modi per reperire il nominativo di un medico a cui richiedere un secondo parere:

· Il medico di base potrà suggerire il nome di uno specialista;

· Potete chiamare il Servizio di Informazione Oncologica Nazionale “SOS Tumori” al numero verde 800-422.412 o scrivere una e-mail all’indirizzo di posta elettronica quesitomedico@sostumori.org;

· E’ possibile reperire nominativi di medici presso l’ospedale più vicino o la facoltà di medicina dell’Università;

· Presso tutte le ASL esistono inoltre gli elenchi degli ambulatori e dei centri oncologici con relativi specialisti.

Metodi di trattamento

I metodi di trattamento più comunemente applicati per il cancro della laringe sono la radioterapia (detta anche terapia radiante) o la chirurgia. Si tratta di due forme di terapia locale: ciò significa che l’area trattata è solo quella interessata dalla neoplasia. Per alcuni pazienti si fa ricorso alla chemioterapia, che si definisce come una terapia sistemica, cioè in cui le sostanze antiblastiche si diffondono nell’organismo attraverso il circolo ematico. Il medico applicherà uno di questi metodi o una combinazione di essi, a seconda delle necessità del paziente.

In alcuni casi, il paziente viene inviato dal medico presso colleghi specializzati nei vari tipi di trattamento del cancro. Spesso diversi specialisti lavorano in un’équipe, che può comprendere: un chirurgo, un otorinolaringoiatra, un oncologo un oncologo radioterapista, un logopedista, personale infermieristico e un dietista. La collaborazione di un dentista potrà risultare importante per il team medico, in particolare se il paziente viene sottoposto a radioterapia.

La radioterapia impiega radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali e impedirne la crescita. I raggi vengono indirizzati verso il tumore e l’area circostante. Quando è possibile, il medico suggerisce questa terapia in quanto è in grado di eliminare il tumore senza che il paziente perda l’uso della voce. Il trattamento radioterapico può essere somministrato in combinazione con quello chirurgico per ridurre le dimensioni di un tumore prima di un intervento o per distruggere le cellule neoplastiche rimaste nell’area colpita dopo l’operazione. Inoltre, la radioterapia può rivelarsi utile per trattare quelle neoplasie per cui la rimozione tramite intervento chirurgico non è possibile o nel caso di pazienti per i quali un’operazione è controindicata. Se un tumore asportato chirurgicamente si sviluppa di nuovo, si ricorre in genere alla radioterapia.

Di solito la radioterapia viene somministrata per 5 giorni alla settimana per un periodo di 5 o 6 settimane. Al termine, il sito tumorale viene spesso “bombardato” con una dose extra di radiazioni.

La chirurgia da sola come la radioterapia è indicata per i pazienti al momento della prima diagnosi. Allo stesso modo la chirurgia è impiegata quando il tumore non risponde alla radioterapia e quando si ripresenta dopo la radioterapia. In certi casi la radioterapia da sola e la chirurgia da sola ottengono uguali risultati, in altri è invece preferibile ricorrere o all’una o all’altra.

Quando un paziente necessita di un intervento chirurgico, il tipo di operazione dipende largamente dalle dimensioni e dall’esatta localizzazione del cancro.

Se un tumore delle corde vocali è di piccole dimensioni, il chirurgo potrà fare uso del laser, un intenso raggio di luce che sostituisce il bisturi nell’intervento di asportazione del tumore.

L’operazione effettuata per rimuovere parzialmente o totalmente la laringe viene detta laringectomia. In entrambi gli interventi il chirurgo effettua una tracheostomia, creando un’apertura artificiale, dettastoma, nella parte anteriore del collo. (Lo stoma può essere temporaneo o permanente). L’aria entra ed esce dalla trachea e dai polmoni attraverso questa apertura. Una cannula tracheale aiuta a mantenere aperta la nuova via aerea.

Una laringectomia parziale non compromette la voce del paziente. Il chirurgo rimuove parzialmente la laringe (solo una corda vocale, parte di essa o solo la parte della laringe al di sopra delle corde vocali) e lo stoma praticato è temporaneo. Dopo un breve periodo di convalescenza, la cannula tracheale viene rimossa e lo stoma richiuso. Il paziente potrà allora respirare e parlare come prima dell’operazione, anche se in alcuni casi la voce potrà risultare rauca o debole e potrà esserci la necessità di rieducarsi alla deglutizione.

Durante una laringectomia totale, invece, l’intera laringe viene asportata e lo stoma praticato è permanente. Il paziente, chiamato anche laringectomizzato, respirerà attraverso lo stoma e dovrà imparare a parlare in modo diverso.

Se il medico ritiene che il cancro abbia cominciato a diffondersi, rimuoverà anche i linfonodi del collo e una porzione del tessuto circostante, in quanto si tratta del primo punto a cui il cancro laringeo si estende.

La chemioterapia consiste nell’uso di farmaci per distruggere le cellule tumorali. Il medico opterà per un solo tipo di farmaco o per una combinazione di medicinali diversi. In alcuni casi gli antiblastici vengono somministrati per ridurre le dimensioni di un tumore prima di sottoporre il paziente a radioterapia o ad intervento chirurgico. Inoltre, la chemioterapia è impiegata nei casi in cui il cancro si è diffuso ad altri organi. In caso di malattia inoperabile alla diagnosi, il trattamento di scelta risulta essere una combinazione di chemioterapia e radioterapia (in genere 1 settimana di chemioterapia seguita da 2 di radioterapia e così via per 10 settimane circa).

I farmaci antitumorali per la cura del cancro laringeo vengono di solito somministrati per via endovenosa. Generalmente la chemioterapia viene effettuata nei reparti di day hospital. A volte invece, in relazione al farmaco usato, al piano di trattamento e alle condizioni generali del paziente, può essere necessario un breve periodo di ricovero. Troverete utili informazioni su questo tipo di trattamento nella sezione del nostro sito dedicata alla Chemioterapia.

Studi clinici

I ricercatori stanno conducendo studi allo scopo di trovare metodi di cura per il cancro della laringe più efficaci e con minori effetti collaterali. Quando studi di laboratorio dimostrano che un metodo è promettente, i medici cominciano ad utilizzarlo per curare i pazienti inseriti negli studi clinici. Tali studi sono condotti per trovare risposte a questioni scientifiche ancora insolute e per scoprire nuovi approcci più efficaci e con minori effetti collaterali. I pazienti che partecipano a studi clinici danno un importante contributo alla scienza medica e possono avere l’opportunità di beneficiare di un trattamento più efficace rispetto a quelli usualmente in vigore.

Attualmente sono in corso numerosi studi clinici per predisporre nuovi trattamenti per il cancro laringeo. I medici stanno studiando nuovi protocolli di somministrazione per la terapia radiante, nuovi farmaci antitumorali, nuove combinazioni di farmaci e combinazioni di vari tipi di trattamento. I ricercatori cercano di aumentare l’efficacia della radioterapia somministrando il trattamento due volte al giorno anziché una volta sola. Si stanno inoltre studiando farmaci chiamati “radiosensibilizzanti” che rendono le cellule cancerogene più sensibili alle radiazioni.

Chi è stato colpito da un tumore della laringe è soggetto ad un rischio più elevato di contrarre nuovamente un cancro della laringe oppure di sviluppare il cancro del polmone, della bocca, della gola, della faringe e dell’esofago. I medici stanno investigando su nuovi metodi di prevenzione. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia di una sostanza simile alla vitamina A nell’impedire lo sviluppo di un nuovo tumore.

I pazienti interessati a partecipare ad uno studio clinico possono parlarne con il proprio medico o consultare la sezione del nostro sito dedicata agli Studi clinici.