29 Novembre 1877 – Thomas Edison dimostra per la prima volta il funzionamento del fonografo.

Fonografo

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Edison con il suo primo fonografo (1878)

Il fonografo è uno dei primissimi strumenti pensati per poter registrare e riprodurre il suono, progettato da Thomas Edison, l’inventore della lampadina.

Storia del Fonografo

Nasce l’idea

Circa trent’anni dopo l’invenzione del telegrafo, Edison era riuscito nel 1877 a realizzare un ripetitore telegrafico in grado di incidere i punti e le linee del codice morse, su un disco, disegnando una traccia a spirale con una piccola punta, in modo che uno stesso messaggio potesse essere ripetuto più volte senza l’intervento dell’operatore. Il 17 luglio dello stesso anno egli si accorse che se il disco ruotava ad una velocità sufficientemente alta, la puntina emetteva vibrazioni che ricordavano il timbro della voce umana. Fu l’idea che fece accendere nell’inventore il desiderio di applicare un principio simile per poter registrare la voce umana.

In precedenza già Édouard-Léon Scott de Martinville era riuscito a registrare la voce umana su fogli di carta anneriti[1][2] fin dal 9 aprile 1860, anche se altre registrazioni dello stesso è probabile risalissero al 1853. Ma si trattava di uno strumento (formato da un corno e uno stilo) in grado solo di registrare ma non di riprodurre: forse ideato con il solo scopo di archiviazione.

Il primo prototipo

Un brevetto di Edison del 18/05/1880

Edison annunciò l’invenzione del fonografo il 21 novembre. Il primo schizzo del Fonografo apparso sui diari di Edison risale al 12 agosto 1877 e il 6 dicembre dello stesso anno ne diede una dimostrazione pratica ai propri collaboratori.

Essi si trovavano di fronte ad un oggetto costituito da un rullo di ottone (cilindro fonografico) di circa 10 cm di diametro e di lunghezza, sostenuto da un asse filettato. Sul cilindro era tracciato un solco a spirale di 2,5 mm di larghezza e la superficie del cilindro era ricoperta da un foglio di stagnola. Durante la registrazione, il cilindro ruotava e la stagnola veniva sfiorata dalla puntina collegata alla membrana vibrante. La puntina, seguendo le oscillazioni della membrana, incideva una traccia profonda nella stagnola che, tesa sopra al solco, poteva cedere sotto la pressione. Per la riproduzione, il processo sarebbe stato inverso, con l’unica differenza che in questo caso veniva utilizzata una seconda membrana, molto più elastica, posta all’altra estremtià dell’apparecchio. Il solco nella stagnola con le sue variazioni di profondità, faceva vibrare la membrana restituendo il suono registrato. Il funzionamento era quindi alternativamente di registratore o riproduttore.

Per nulla scoraggiato dallo scetticismo dei collaboratori, Edison iniziò così a girare la manovella che metteva in moto il sistema e parlando in direzione del diaframma pronunciò la seguente frase: “Mary had a little lamb” (“Mary aveva un agnellino”). Una volta riportato il cilindro al punto di partenza, sistemò l’ago sulla seconda membrana nel solco impresso nella stagnola dalla prima, riprese a girare la manovella e il fonografo ripeté un suono vagamente simile alla frase pronunciata poco prima. La qualità era pessima, ma le basi erano state poste.

Sfruttare il mercato esistente

Fonografo del 1877

Il 19 febbraio 1878 Edison ottenne il brevetto della propria invenzione e insieme ad alcuni finanziatori creò la “Edison Speaking Phonograph Company”, non per vendere le macchine direttamente al pubblico, ma per installarle nelle fiere di paese e nei luna park, dove il pubblico avrebbe potuto farle funzionare utilizzando dei gettoni. Questa scelta fu fatta alla luce della necessità di migliorare ancora molto la qualità della registrazione prima che questa potesse diventare realmente utile per gli uffici per i quali Edison l’aveva pensata. In questo modo si poteva cominciare a sfruttare la curiosità creata dalla novità e cominciare a diffondere una certa conoscenza delle possibilità della nuova invenzione.

Edison intravedeva per il Fonografo un futuro, non tanto per la registrazione della musica, ma soprattutto per la dettatura di lettere negli uffici, la creazione di libri per non vedenti e l’insegnamento della dizione. Addirittura, senza saperlo, aveva ipotizzato la prima segreteria telefonica, di seguito un suo pensiero: “Un abbonato del telefono può installare su un apparecchio un Fonografo che, a ogni chiamata, comunicherà all’ufficio centrale che è uscito, e che sarà di ritorno ad una certa ora. Allo stesso modo un abbonato, chiamandone un altro e non trovandolo a casa, potrà fare la sua comunicazione e registrarla sul Fonografo della persona chiamata“.

Questo indirizzamento prettamente “professionale” del Fonografo era giustificato dal fatto che Edison contava sull’esistenza di migliaia di uffici a cui la propria invenzione avrebbe permesso di aumentare i profitti riducendo i tempi necessari a compiere alcune operazioni. La registrazione di musica, al contrario, sarebbe stato un mercato totalmente nuovo ed Edison, che pochi anni prima era rimasto “scottato” dall’insuccesso ottenuto dal suo innovativo sistema di voto elettronico, non era più disposto a rischiare puntando risorse su un mondo sconosciuto.

Nasce un concorrente

Fonografo di Pathé con rulli

Nel 1880 ai laboratori Bell, Chichester Bell (il cugino di Alexander Graham Bell, per molti anni considerato l’inventore del telefono) e Summer Tainter presentarono un prototipo di fonografo, chiamato grafofono, in cui il foglio di stagnola era stato sostituito da uno strato di cera. Grazie all’utilizzo di un braccio snodabile che riduceva la pressione della puntina sulla cera il solco aveva una larghezza di soli 0,7 millesimi di millimetro, quindi il passo dell’incisione si riduceva a soli 0,16 mm, aumentando la durata della registrazione fino ad oltre i 2 minuti.

Successivamente, a metà degli anni ottanta, un ingegnere tedesco che aveva lavorato ai laboratori Bell come collaboratore dei due inventori citati poco fa, Emile Berliner pensò di utilizzare un disco al posto del cilindro in cui la puntina invece di oscillare verso l’alto e il basso, oscilla a destra e a sinistra. Tale invenzione venne chiamata Grammofono e il brevetto venne ottenuto da Berliner nel novembre 1887. L’incisione laterale consentiva di evitare che la forza di gravità smorzasse le oscillazioni della puntina e quindi garantiva una migliore qualità di riproduzione; d’altro canto il disco aveva il difetto della velocità angolare costante e la conseguente variabilità della velocità lineare. Questo impediva la corretta riproduzione delle frequenze più alte, che necessitavano di un’elevata velocità di oscillazione della puntina, ma che al centro del disco non poteva avvenire data la ridotta velocità lineare.

Tuttavia i vantaggi derivati dall’utilizzo del disco, sopperivano decisamente a questo svantaggio. Tra questi è da ricordare il fatto che il disco poteva essere riprodotto in più copie identiche in maniera molto più semplice di quanto si potesse fare con i cilindri di Edison.

La reazione di Edison

Quando Berliner presentò la sua invenzione, Edison non accettò nemmeno come ipotesi l’uso del disco al posto del cilindro: un po’ per ragioni tecniche (il problema della velocità lineare variabile), ma forse soprattutto per orgoglio. Adottare il disco avrebbe significato ammettere che qualcuno aveva trovato una soluzione tecnicamente migliore della sua, ma soprattutto che qualcuno aveva interpretato il mercato meglio di lui: e questo, proprio, Edison non lo avrebbe mai ammesso. Ma nel 1893 Edison dovette arrendersi all’evidenza. Il grammofono era molto più venduto del fonografo e quest’ultimo faticava ad inserirsi negli uffici per i quali era stato pensato. Fu così che anche Edison cominciò a mettere in commercio i primi cilindri pre-incisi per l’ascolto domestico di brani musicali.

Tentando di riguadagnare il terreno perso, Edison compì molti studi e investimenti per migliorare il Fonografo: nel 1889 venne inventato da un altro inventore l'”Industructible Cylinder Record” un cilindro di grande resistenza meccanica. Poi fu adottata una tromba che consentiva l’ascolto collettivo. Nel 1908 arrivò il cilindro “Amberol”, in una speciale mescola di celluloide e prodotti fenolici che permetteva di ridurre il passo del solco e raddoppiare la durata dell’incisione. Nel 1912 un ulteriore miglioramento arrivò con una nuova puntina di diamante che permetteva di ottenere una qualità del suono decisamente superiore a quella del disco.

1 ottobre 1880-Thomas Edison apre la prima fabbrica di lampadine.

Thomas Alva Edison

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

(Reindirizzamento da Thomas Edison)

Thomas Edison.jpg

Thomas Alva Edison

Thomas Alva Edison (Milan, 11 febbraio 1847West Orange, 18 ottobre 1931) è stato un inventore e imprenditore statunitense.

Per primo seppe applicare i principi della produzione di massa al processo dell’invenzione. Edison era considerato uno dei più prolifici inventori del suo tempo, avendo ottenuto il record di 1.093 brevetti a suo nome. Collezionò brevetti in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Germania.

Giovinezza

Avviò la Motion Picture Patents Company, che era l’insieme dei nove maggiori centri cinematografici (più noti come Edison Trust). La rivista americana Life magazine, in un’edizione speciale doppia, mise Edison al primo posto tra le “100 persone più importanti negli ultimi 1000 anni”, evidenziando che la sua lampada ad incandescenza “illumina il mondo”. Sebbene Heinrich Goebel l’avesse preceduto con meno successo con una lampada a bulbo, fu Edison che rese possibile l’era moderna commercializzando la sua “invenzione”.

Thomas Edison era nato a Milan (Ohio) ed era cresciuto a Port Huron. Parzialmente sordo fin dall’adolescenza, divenne operatore del telegrafo nel 1860. Alcune delle sue prime invenzioni sono collegate con il telegrafo, incluso un nuovo tasto telegrafico.

Lavorò per un periodo della sua giovinezza vendendo spuntini e dolciumi nelle ferrovie, nella macellazione di suini e iniziando un’attività di vendita di verdure. Intorno al 1860, Edison stampò e distribuì il The Weekly Herald: il primo periodico composto e stampato su un treno. The Times pubblicò un articolo su Edison e il suo giornale. Edison fece domanda per il suo primo brevetto, un registratore di voto elettrico, nel 1868.

Maturità

Thomas Edison incominciò la sua carriera d’inventore a Newark con il tasto telegrafico e migliorando apparecchiature telefoniche, ma l’invenzione che per prima gli fece guadagnare una grande fama fu il fonografo nel 1877.

Edison e il grammofono.

Mentre la registrazione di suoni non riproducibili era stata ottenuta da Leon Scot de Martinville (Francia, 1857), e altri contemporaneamente (degno di nota Charles Cros) stavano considerando la nozione che le onde sonore potevano essere registrate e riprodotte, Edison fu il primo che costruì un apparecchio che metteva in pratica queste teorie, e questo fu talmente inaspettato per la gente comune da apparire quasi magico. Edison divenne noto come “Il mago di Menlo Park“, dal nome della città del New Jersey dove risiedeva.

Il suo primo fonografo registrava su sottili fogli cilindrici di stagno, aveva una bassa qualità sonora, e distruggeva la traccia durante la riproduzione tanto che si poteva ascoltare la registrazione una sola volta. Un modello riprogettato che usava cilindri di cera fu prodotto subito dopo da Alexander Graham Bell. La qualità del suono era ancora bassa e le riproduzioni erano limitate per l’usura della traccia di registrazione, ma l’invenzione divenne popolare. Il grammofono venne inventato da Emile Berliner nel 1887, ma nei primi anni la fedeltà del suono era peggiore del cilindri fonografici messi sul mercato dalla Edison Records.

Menlo Park

Le più importanti invenzioni di Edison avvennero nel laboratorio di ricerca Menlo Park, realizzato nella omonima città del New Jersey. Fu il primo istituto approntato col preciso scopo di produrre costantemente innovazioni tecnologiche e di migliorarle.

La maggior parte delle invenzioni diedero fama ad Edison di inventore, benché egli, nella maggior parte dei casi, si limitasse a soprintendere alle operazioni dei suoi impiegati. Oltre a ciò, va precisato che Edison, essendo anche abbastanza ricco, acquistasse da altre inventori, scoperte inerenti ad esempio modifiche al suo fonografo, che poi, opportunamente perfezionate o modificate dai suoi collaboratori, venivano successivamente brevettate a suo nome.

Anche quando la qualità delle invenzioni non era straordinaria, egli dimostrò abilità nel brevettarle e nel battere i suoi concorrenti per il suo ascendente e per la migliore presentazione sul mercato. Per esempio, Edison non ha inventato la lampadina elettrica. Numerosi progetti erano già stati elaborati da Alessandro Cruto, Joseph Swan, Henry Woodward, Mathew Evans, James Bowman Lindsay, William Sawyer e Heinrich Goebel. Edison riprese le caratteristiche di questi precedenti lavori ed indirizzò i suoi dipendenti verso l’obiettivo di realizzare una lampada che avesse una durata maggiore.

Dopo aver comprato il brevetto di Woodward ed Evans del 1875, i suoi impiegati sperimentarono con un gran numero di differenti materiali allo scopo di aumentare la durata delle lampade. Nel 1879 raggiunsero l’obiettivo di rendere il prodotto commercializzabile. Mentre i primi inventori avevano prodotto l’illuminazione elettrica in laboratorio, Edison fu capace di portarla nelle case e negli uffici con una produzione di massa di lampade a lunga durata e creando un sistema per la generazione e distribuzione dell’elettricità.

L’era della luce elettrica

Thomas Edison nel 1878.

Thomas Edison nel 1889.

Nel 1878, diede il nome di “filamento” al filo che diventa incandescente al passaggio della corrente elettrica.

Nello stesso anno creò la Edison Electric Light Company a New York con adeguato sostegno finanziario (inclusi J.P. Morgan e Vanderbilt).

Edison collegò le lampade in parallelo, cosa che determina la suddivisione della corrente elettrica su più circuiti. Con questa configurazione il guasto di una lampada non comporta lo spegnimento di tutte le altre collegate, cosa che avviene se le la loro connessione viene fatta in serie.

Il 31 dicembre 1879 inaugurò l’illuminazione ad incandescenza al suono delle fanfare in Menlo Park (New Jersey).

Il 27 gennaio 1880 registrò il brevetto negli Stati Uniti per la lampada elettrica ad incandescenza.

Il 13 febbraio 1880 fu il primo ad osservare l’Effetto Edison (Emissione termoionica).

L’8 ottobre 1883 l’ufficio brevetti degli Stati Uniti dichiarò che il brevetto di Edison non era valido in quanto basato sul lavoro di William Sawyer. Il contenzioso continuò fino al 6 dicembre del 1889 quando un giudice emise una sentenza in cui fu accolto il suo reclamo (relativo al miglioramento di “un filamento di carbone ad alta durata”). La ricerca, esposta in A Streak of Luck di Robert Conot (1979), dimostra che Edison e i suoi avvocati nascosero informazioni importanti al giudice eliminando da un taccuino le pagine relative al periodo 7-21 ottobre 1879.

Edison non riuscì a brevettare la sua lampada nel Regno Unito. Dopo aver perso la battaglia legale con Joseph Swan, essi formarono una società (la “Ediswan”) per commercializzare l’invenzione. Questa impresa e la relativa eredità tecnologica divennero parte della General Electric nel 1892.

Nel 1880 Edison brevettò il sistema di distribuzione dell’energia elettrica. I primi investitori e utenti della rete furono nel 1882 Pearl Street Station e New York (USA).

Il 25 gennaio 1881 Edison e Alexander Graham Bell formano la Oriental Telephone Company.

Il 4 settembre 1882 Edison attivò il primo sistema di distribuzione dell’energia al mondo, fornendo 110 volt in corrente continua (DC) a 59 utenti nella parte bassa di Manhattan, attorno al suo laboratorio di Pearl Street.

Il 19 gennaio 1883 il primo sistema d’illuminazione elettrica standardizzato che trasportava l’energia con linee aeree entrò in servizio a Roselle nel New Jersey.

Molto del lavoro che portò al miglioramento delle lampade elettriche fu realizzato da uno dei collaboratori di Edison, Lewis Latimer, un afroamericano.

L’epoca della guerra delle correnti

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Guerra delle correnti.

Negli anni iniziali della distribuzione dell’energia elettrica, la corrente continua di Edison era lo standard per gli Stati Uniti e Edison non era disposto a rinunciare alla rendita del suo brevetto.

Durante quella che è comunemente definita l’epoca della “Guerra delle correnti“, l’immigrato serbo Nikola Tesla ed Edison divennero avversari. Edison difendeva il sistema di distribuzione in corrente continua (DC) contro la più efficiente corrente alternata (AC) che Tesla aveva brevettato a Graz in Austria. Edison (o, secondo notizie non certe, uno dei suoi impiegati) utilizzò la tattica del cattivo uso dei brevetti di Tesla per costruire la prima sedia elettrica per lo stato di New York, allo scopo di indurre l’idea che la corrente alternata fosse mortale.

Il mito popolare è che Edison abbia inventato la sedia elettrica, nonostante fosse contro la pena capitale, al solo scopo di convincere l’opinione pubblica che la corrente alternata fosse più pericolosa della corrente continua, e che quindi fosse la scelta logica per la sedia elettrica. In realtà la sedia fu soprattutto opera di pochi suoi dipendenti, in particolare di Harold P. Brown, che lavorava a Menlo Park (sebbene Edison certamente controllasse il suo operato). Edison fece una campagna per scoraggiare l’uso della AC, campagna che oggi si chiamerebbe di disinformazione.

Edison presenziò personalmente a parecchie esecuzioni di animali, soprattutto gatti e cani randagi, a beneficio della stampa per dimostrare che il suo sistema DC era più sicuro del sistema AC. La serie di esecuzioni ebbe il suo culmine con l’uccisione mediante elettrocuzione dell’elefantessa Topsy. Alla fine Edison ha perso la sua battaglia in difesa della corrente continua di fronte ai dispositivi a corrente alternata: il sistema polifase proposto da Tesla e da altri, come Charles Proteus Steinmetz (della General Electric).

I sistemi di distribuzione AC permettono enormi miglioramenti nella sicurezza, nell’efficienza e nella flessibilità. Dagli anni cinquanta, i sistemi di trasmissione ad alta tensione in corrente continua (HVDC) sono poco utilizzati se non in casi particolari come l’interconnessione di sistemi di potenza sottomarini.

L’uomo al lavoro

Edison speech, 1920s.ogg

Edison parla della lampadina elettrica (in inglese)

La storia della lampada elettrica è paradigmatica: molte delle invenzioni di Edison erano miglioramenti di idee altrui. Miglioramenti ottenuti con un approccio diligente ed una visione industriale sviluppata in gruppi di lavoro.

Egli era il capo indiscusso del team ma generalmente non condivideva il credito delle invenzioni.[non chiaro] Di sé stesso diceva: “il genio è l’uno per cento di ispirazione e il novantanove per cento di traspirazione”. Nikola Tesla a proposito del metodo di Edison nella risoluzione dei problemi diceva: “se Edison deve cercare un ago in un pagliaio procede con la diligenza dell’ape nell’esaminare paglia per paglia fino a quando trova l’oggetto della sua ricerca. Ero testimone dispiaciuto di tale comportamento, sapendo che un po’ di teoria e di calcoli avrebbero evitato il novanta per cento del suo lavoro“.

In un incontro verso la fine del 1885 di Edison, Edward H. Johnson (presidente della Edison Illuminating Company), Charles Batchellor (collaboratore di Edison) e Nikola Tesla, uno del gruppo suggerì di indovinare i loro pesi e Tesla fu indotto a salire uno scalino di una scala. Edison indovinò che Tesla pesava 69 kg (preciso all’oncia: 28.35 g). Johnson confidenzialmente riferì a Tesla che Edison aveva sviluppato questa abilità di indovinare i pesi delle persone a Chicago, dove aveva lavorato per lungo tempo nella macellazione e pesava migliaia di maiali al giorno.

Invenzioni “multimediali”

Inizialmente si era pensato che Thomas Edison avesse inventato la macchina da ripresa cinematografica, ma è stato dimostrato che tale invenzione si deve a William Kennedy Laurie Dickson nei laboratori di Edison. Tuttavia la sua influenza sulla storia della cinematografia va oltre quella di un semplice stimolatore di idee.

Fu molto attivo nella produzione di film e a lui si deve lo standard della pellicola (35 mm di larghezza pari a 1 pollice e 3/4, con 4 fori sul bordo di ogni immagine). Fece diventare il cinema un mass medium e non solo una curiosità da varietà. Realizzò il primo studio cinematografico, il Black Maria nel New Jersey. Qui realizzò il primo film brevettato Lo starnuto di Fred Ott (Fred Ott era un suo impiegato).

La Francia gli ha reso omaggio prima nominandolo Cavaliere e poi Comandante della Legion d’onore (rispettivamente nel 1878 e nel 1889). Il 30 settembre 1890 Edison ottenne i brevetti:

  • US437422 per la telegrafia
  • US437423, US437424, US437426 per il fonografo
  • US437425 per il registratore fonografico
  • US437427 per un “Method of Making Phonograph Blanks
  • US437428 per un “Apparecchio propulsore per automobili elettriche

Nel 1891 Thomas Edison costruì il “cinetoscopio“: attraverso un piccolo foro nell’apparecchio (delle dimensioni di un armadio) si vedeva un breve filmato per un penny come altre curiosità presenti nelle “sale giochi” di allora. Questo era importante per Edison perché cercava un modo per intrattenere la gente che stava ascoltando la musica del suo fonografo. Adesso la gente per pochi spiccioli si metteva la cuffia, ascoltava la musica e si vedeva il filmato.

« Mary aveva un agnellino. »
(La prima frase incisa su un disco su cui poggiava la puntina del fonografo brevettato da Edison)

Più tardi, lo stesso anno, il 29 dicembre Edison brevettava la radio (“trasmissione elettrica di segnali“). Il 9 agosto 1892 ricevette il brevetto per il telegrafo bidirezionale.

Gli ultimi anni

A West Orange (New Jersey) l’11 febbraio 1893 Edison terminò la costruzione del “Black Maria”, il primo studio cinematografico. Tuttavia la Corte d’appello degli Stati Uniti decretò il 10 marzo 1902 che Edison non aveva inventato la macchina da ripresa cinematografica e non poteva esercitare il diritto di monopolio sul suo uso.

Nel 1894 Edison sperimentò l’aggiunta del suono alle immagini dei film: il risultato (cinetofono) sincronizzava in maniera approssimativa le immagini del cinetoscopio con il suono del fonografo a cilindro.

Nell’aprile del 1896, il vitascopio di Edison e Thomas Armat furono usati per un film in pubblica visione a New York City. Thomas Edison richiese il brevetto per la sua ultima applicazione, “Holder for Article to be Electroplated“, il 6 gennaio 1931 e morì verso la fine dell’anno.

Il brevetto venne concesso due anni dopo nel 1933.

Note sulla vita privata

Thomas Edison era ateo. Si sposò due volte, la prima nel 1871 con Mary Stilwell (18551884), con cui ebbe tre figli – Marion Estelle, Thomas Jr. e William Leslie – prima che lei morisse all’età di 29 anni, probabilmente per febbre tifoide.

Si sposò una seconda volta con Mina Miller (18651946), ed ebbe altri tre figli: Madeleine, Charles (che prese in mano l’impresa paterna) e Theodore Miller.

Comprò una casa (detta “Glenmont”) nel 1886 come regalo di nozze per Mina a West Orange nel New Jersey (dove sono tuttora conservate le ceneri di Thomas e Mina Edison). I 13,5 acri (55.000 m²) della proprietà sono affidati al “National Park Service” come “Edison National Historical Site”.

Le sue invenzioni

Miglioramenti del lavoro di Edison

  • Lewis Latimer brevettò un metodo migliorativo nella produzione del filamento delle lampade.
  • Nikola Tesla sviluppò la distribuzione dell’energia elettrica in corrente alternata, che permise la trasmissione dell’elettricità su distanze più lunghe rispetto al metodo di Edison (in corrente continua).
  • Emil Berliner sviluppò il grammofono, che essenzialmente è un fonografo migliorato: usa un disco piatto (dove i suoni sono registrati su una spirale) al posto del cilindro di Edison.
  • Arturo Malignani brevettò nel 1894 un sistema per creare il vuoto all’interno delle lampade ad incandescenza che la stessa Edison italiana acquistò, per poi rivenderla all’americana, e che al momento risulta essere il metodo utilizzato per la fabbricazione di lampadine a vuoto ed a gas rarefatti di tutto il mondo.

Tributi alla sua memoria

  • La città di Edison nel New Jersey e il “Thomas Edison State College” (un collegio conosciuto a livello nazionale per studenti adulti) a Trenton nel New Jersey portano il suo nome per onorarlo.
  • Nella città che porta il suo nome c’è una “Memorial Tower” e un museo in suo onore.
  • Dal 1969, per le sue ricerche nel campo dell’elettricità, anche utilizzabili in campo automobilistico, è stato inserito nell’Automotive Hall of Fame.
  • Sulla Luna è stato chiamato con il suo nome il cratere Edison.