Cancro laringeo, nuovo intervento Operazione meno invasiva per l’asportazione del carcinoma alla laringe

Il carcinoma alla laringe ogni anno in Italia colpisce circa 7000 persone ed è causa di morte per 1500 malati. Sembra prediligere il sesso maschile (rapporto di 9 a 1), con una frequenza crescente dopo i 50 anni. 
Le cause più frequenti sono rappresentate dall’uso del fumo di tabacco e l’assunzione di notevoli quantità di alcool. Altre cause sembrano essere la prolungata esposizione alle fibre di asbesto (meglio noto come amianto), agli anticrittogamici e ai pesticidi. Un ruolo importante sembra avere, inoltre, il contagio con il Papilloma Virus. Ma le cause più frequenti sono di natura genetica, e sarà dalla farmaco genetica e dalla genetica nutrizionale che in futuro arriveranno le nuove terapie farmacologiche. Questo il tema principale del Congresso nazionale della Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF), che si terrà a Riccione dal 19 al 22 maggio, durante il quale si svilupperà proprio il tema delle attualità in oncologia laringea. Tra gli aggiornamenti più importanti sicuramente quello che affronterà il problema, forse ancor oggi più grave e non del tutto risolto, rappresentato dalle gravi mutilazioni che sono la conseguenza della laringectomia totale, intervento altamente mutilante e spesso causa di isolamento e di emarginazione sociale. 
A tal riguardo è stato ideato un intervento che, pur asportando gran parte della laringe, permette la conservazione della voce e l’eliminazione del tracheostoma. Riportato sulla rivista scientifica Laryngoscope, è frutto dello studio di Giuseppe Rizzotto e Giovanni Succo, e in via di introduzione in tutti i più importanti centri oncologici europei. I risultati della ricerca saranno presentati durante il congresso. Ma non solo. “Come è tradizione – spiega Alberto Rinaldi Ceroni, presidente del congresso e presidente Sio – anche quest’anno ospiteremo una faculty italiana ed estera, quest’ultima numerosa e variegata per paesi di origine, entrambe di eccellenza professionale.
Saranno presenti i più autorevoli esponenti in ambito otochirurgico, roncochirurgico – uno per tutti Tucker Woodson, presidente della Società mondiale di chirurgia delle apnee ostruttive nel sonno- della chirurgia endoscopica del naso e dei seni paranasali e della chirurgia pediatrica”. 
Saranno poi trattate le più recenti innovazioni nell’ambito dei vari campi che costituiscono la specialità. “In particolare – prosegue Ceroni – David Terris, docente alla Georgia’s Health Sciences University, terrà una lezione magistrale sull’utilizzo e i vantaggi delle nuove tecnologie applicate alla chirurgia della tiroide”.

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Cosa provoca il carcinoma della testa e del collo?

Sappiamo che i carcinomi non sono infettivi. Il carcinoma della testa e del collo non può essere trasmesso come il raffreddore o la tosse. Tuttavia, sappiamo ben poco sulle sue cause.

Ad ogni modo, sappiamo che alcuni fattori aumentano le probabilità di sviluppare un carcinoma della testa e del collo, tra i quali:

  • Il fumo
  • Masticazione di tabacco, betel, pan o gutkha
  • Consumo elevato di alcool
  • Alimentazione poco equilibrata

In alcuni tumori maligni, sembra esserci un legame con alcuni fattori scatenanti specifici. Ad esempio, il carcinoma della rinofaringe è stato collegato al virus Epstein-Barr (EBV), un virus estremamente comune responsabile anche della febbre ghiandolare (mononucleosi). Da solo l’EBV non provoca il cancro e non è noto il motivo per cui in alcune persone è associato al tumore, mentre in altre solo ad un’infezione.

Sappiamo inoltre che il carcinoma della testa e del collo è più comune negli uomini e nelle persone di età superiore ai 55 anni.