VIVA IL RESPIRO

 

Nel 1994 il regista Sandro Baldoni diresse un film a

tre episodi dal titolo “Strane Storie”. Nel primo episodio

il protagonista (Ivano Marescotti) si sveglia una mattina

con attacchi violenti di tosse e difficoltà a respirare.

Bussano alla porta due uomini in tuta che gli notificano

la “chiusura dell’aria” per non avere pagato in tempo

la bolletta. Proprio così, la bolletta dell’aria.

“Quanto tempo ho?…”, chiede angosciato.

“Se fa in fretta, in venti minuti ce la fa a raggiungere

la centrale dell’aria”, rispondono compunti e distaccati

i funzionari.

L’uomo si veste alla meglio e va, si trascina per

strada, l’autobus tarda, prende un taxi, una manifestazione

lo rallenta, arriva infine a destinazione.

Annaspando raggiunge lo sportello dopo che un signore, morendo, gli cede il

posto nella fila. Con burocratica lentezza l’impiegata di turno verifica che la

pratica sia in ordine, corredata di bolli e timbri. È a posto, ma ha difficoltà a dare

il resto… l’uomo annaspa, l’ossigeno è quasi del tutto esaurito, ma ecco che alla

fine l’aria viene ripristinata in extremis. L’uomo inspira profondamente e rumorosamente

ad occhi sbarrati. Ce l’ha fatta.

Esce dunque in strada, si abbandona ad occhi chiusi appoggiato a un cancello

e, per godere di quell’attimo di felicità, si accende una sigaretta.

Il racconto è paradossale e racchiude tutte le contraddizioni della nostra umanità.

Tutti gli esseri viventi si ritraggono per istinto da qualsiasi fonte di fumo.

L’homo sapiens ha violato questa elementare legge della natura e della conservazione

della Vita. Giunto alla massima evoluzione intellettiva e creativa, contro

ogni legge biologica, è riuscito a ficcarsi del fumo concentrato nelle delicatissime

vie respiratorie definendolo un… piacere.

Questo “piacere” è considerato da decenni, da parte dell’Organizzazione

Mondiale della Sanità, la prima causa di morte evitabile al mondo. Ogni anno

cancella dal pianeta oltre 5 milioni di persone per malattie gravi e invalidanti che

opprimono il respiro e danneggiano gravemente i bronchi e i polmoni, incapaci

di difendersi in quanto la natura li ha programmati per ricevere aria, non fumo.

VIVA IL RESPIRO

In Italia le morti indotte dal fumo di sigaretta ogni anno sono 80.000, di cui 30.000 solo per

tumori al polmone.

Per questo motivo il tabacco è considerato il principale fattore di rischio per malattie

respiratorie, cardiovascolari e tumorali.

In altri termini, provoca più decessi e invalidità di incidenti stradali, alcol, aids, droghe,

omicidi e suicidi messi insieme.

fonte lilt

BRASILE Anti-tabacco nel paese sollecita regolamentazione


Anche se il paese ha forti restrizioni nei confronti tabacco da fiuto, anche se la sua implementazione non è possibile per mancanza di un regolamento. Nel frattempo, lo Stato spende milioni di dollari a servire salvadoregni affetti da malattie legate al fumo.

 

Dr. Mario Meléndez, allenatore della Pan American Health Organization (OPS) in El Salvador, si lamenta che nel nostro paese, pur avendo una severa legge contro il tabacco da fiuto, non ancora redatto il regolamento per la sua applicazione, che consente una impatto reale nella lotta contro il fumo e tutti gli effetti negativi sulla salute causa.

Melendez ha detto che il divieto di fumo passata nel giugno 2011 soddisfa tutti gli standard internazionali stabiliti dalla Convenzione quadro contro il tabacco da fiuto firmato nel 2003 da 193 paesi, con l’eccezione di El Salvador.

“Nonostante non aver firmato l’accordo che abbiamo una legge ottima, ma anche bisogno di stabilire questo impegno internazionale,” ha detto.

Ha spiegato che la legislazione non sortito gli effetti desiderati sul paese e che si nota quando, per esempio, le sigarette sono ancora venduti per unità in ceste e bancarelle, rendendo più facile per i minori di acquisire l’abitudine da secoli giovane come 10 anni.

“Nella riduzione di spazi senza fumo è avanzata. Finora hanno visitato più di 150 ristoranti e compatibili “, ha detto.

Punti vitali

Melendez ha spiegato che tra i punti principali della legge contro il tabacco da fiuto è quello di regolare e stabilire senza fumo, fare la differenza tra gli spazi adeguati per i fumatori e non fumatori e per limitare sempre più spazio per i consumatori di sigarette un minor numero di persone che intendono smettere di fumare Non ingoiare il fumo involontariamente e soffrono di malattie causate da inquinamento da fiuto.

Globalmente si calcola che ogni anno circa 6 milioni di persone per malattie causate dal tabacco, ma 600 000 di loro non hanno mai usato la droga.

La legge approvata in El Salvador regola anche la pubblicità, promozione e sponsorizzazione di attività che promuovono il fumo per evitare che più persone, soprattutto bambini piccoli, sono envicien, ma questo continua.

Gli sforzi stanno andando in molte direzioni. Il più visibile è nelle confezioni a partire dal prossimo mese di agosto, le compagnie del tabacco che distribuiscono le sigarette nel Paese sarà richiesto di stabilire le due facce principali delle immagini potente pacchetto di alcune delle malattie causate dal fumo.

50% di quello spazio sarà utilizzato per nuovi fumatori più consapevolmente analizzare i risultati della loro decisione ci sono più di 50 tipi di tumori che sono collegati al fumo, dicono gli esperti.

Melendez ha detto che attualmente inclusa nella confezione leggenda: “Il fumo è dannoso per la salute”, che è insufficiente. Da agosto le confezioni avranno la didascalia e la foto dice: “Questo prodotto contiene MATA nicotina, catrame e monossido di carbonio, per ottenere aiuto 2528-9700, FOSALUD o MINSAL al 2581-1987.

L’intenzione è quella di “smettere di chiarire ulteriormente i rischi connessi all’utilizzo di tabacco”, ha detto il rappresentante della OPS.

Un altro fronte sul controllo del tabacco è quello di rendere più costoso il prodotto, aumentando le imposte sulle società del tabacco. Nel caso di El Salvador, la legge ha istituito una tassa del 55% del valore del prodotto, ma è ancora considerato insufficiente.

Situazione salvadoregna

In una radiografia della pandemia del tabacco in El Salvador, i numeri sono allarmanti.

Secondo l’indagine condotta del fumo nel nostro paese nel 2009, il 33% di quelli tra i 13 ei 15 anni hanno dichiarato di aver consumato tabacco da fiuto. Di questi, il 45% lo ha fatto prima dei 10 anni.

Melendez descritto i dati come molto allarmante perché indicano che il consumo di tabacco è associato con l’età più giovane del paese. 

Secondo PAHO, 11,7% dei salvadoregni sono fumatori attivi, ma non ha statistiche sul numero di persone colpite da fumo di sigaretta.

Si presume che un fumatore spende in media mensile per le sigarette del 10% del loro bilancio familiare, che colpisce non solo la loro salute ei loro parenti, ma anche l’economia familiare.

Il fumatore, in un grado intermedio di dipendenza da nicotina possono consumare da due a cinque sigarette al giorno e per tutta la sua vita da trascorrere tra i $ 5 miliardi di $ 10 000.

Inoltre, il consumo di tabacco ridotto di circa 12 anni di vita di una persona e promuove i loro anni più tardi passerà con una malattia cronica degenerativa e abitudine al fumo.

Dettagli PAHO che i fumatori tra i 45 ei 50 anni soffrono influisce direttamente il consumo di tabacco-produttiva mezza età, e sono vittime di cancro nei polmoni, pelle, lingua, laringe, malattie respiratorie, enfisema, attacchi di cuore e cervello, tra gli altri.

La spesa per trattamento di pazienti con malattie legate al consumo di tabacco da fiuto raddoppiare il gettito fiscale dell’imposta sul tabacco. Meno del 50% dei trattamenti vengono annullati i contributi al sistema di tesoreria, il resto è coperto con fondi pubblici dalle casse dello Stato, si stima.

Opporsi tabacco

Eduardo Ortiz è un Advisor per lo sviluppo sostenibile e la salute ambientale di PAHO. Ha detto che in tutti i paesi, tra cui El Salvador, c’è grande opposizione dalle leggi antifumo del tabacco contro a causa delle perdite economiche che provocano questi.

“Nel caso di El Salvador, non producono tabacco, ma ciò non impedisce le due principali società (British American tobbaco e Philip Morris), esercitano la loro opposizione alla legge sul controllo del tabacco da fiuto”, ha detto.

Il principale “interferenza” contro il regolamento snuff esercitata dalle società sono diretti influenza politica, definire e promuovere gruppi di persone a favore dei fumatori, mascherare attività aziendali di responsabilità sociale con la sponsorizzazione di attività culturali e sportive, la presentazione di studi per tabacco da fiuto e l’asserita perdita di posti di lavoro dalla normativa di settore. “El Salvador se si mangia meno tabacco da fiuto, il paese andrà in bancarotta”, ha detto Ortiz 


Come smettere di fumare

Mario Melendez, OPS, ha detto che non è facile smettere di consumo di tabacco a causa dell’alto livello di dipendenza che crea. Anche il tabacco è usato per fermare il consumo di altre droghe come la cocaina e marijuana.

Ha spiegato che ci sono salvadoregni solo per suscitare la loro prima sigaretta, che è considerato un segno di dipendenza da nicotina produce nell’uomo.

A livello mondiale esistono trattamenti molto efficaci contro il fumo, ma anche molto costosi.

Il tasso di successo di un fumatore a livello internazionale è del 20%, vale a dire che per ogni 10 persone che cercano di uscire solo due farcela.

Melendez ha spiegato in America centrale solo El Salvador riportato buoni risultati per riabilitare i fumatori. Le percentuali di successo superiori al 30%, ha detto. Nel sistema sanitario pubblico ci sono quattro cliniche di prevenzione e cessazione di tabacco in cui i pazienti sottoposti a terapia comportamentale di smettere di usare nicotina. 

I centri si trovano in ospedale e Rosales Saldana (nei piani Renderos) a San Salvador, San Juan de Dios a Santa Ana, e Zamorán dell’unità sanitaria a San Miguel. Oltre alle cliniche dell’Istituto salvadoregno della sicurezza sociale e Fondo di solidarietà per la salute (Fosalud).

Il medico spiega che il primo passo è quello di prendere la libera decisione di non essere più un fumatore e individuare le cause e le motivazioni del perché la gente vuole smettere di fumare.

Più tardi, ha detto, il fumo ti fa vedere l’impatto economico che il vizio produce in famiglia e le principali malattie che provoca.

I pazienti ricevono sostituti delle sigarette, come cerotti o gomme alla nicotina, perché non è consigliabile di smettere improvvisamente. Anche con alcuni pazienti può essere utilizzato antidepressivi.

Nuovo trattamento

Come parte delle scoperte mediche per combattere la dipendenza al tabacco da fiuto, il gruppo Novartis ha lanciato questo mese nel paese chiamato trattamento Breezhaler Onbrize al fine di contrastare la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), una delle principali malattie causate da l’esposizione al tabacco da fiuto o di consumo.

Il trattamento migliora in modo significativo il flusso d’aria e riduce la sofferenza di altre malattie come bronchite ed enfisema polmonare.

L’arrivo della procedura medica paese rappresenta un passo avanti nella lotta contro le malattie causate dal consumo di tabacco, ma il problema può risiedere con il costo elevato del trattamento.

I funzionari della sanità raccomanda che il modo più efficace per combattere il tabacco è la prevenzione, così chiamano i fumatori a smettere e quelli che hanno solo interesse, anche per provare.

 

Ecco alcune immagini che avviseranno sul consumo del tabacco da fiuto dal mese di agosto i pacchetti di sigarette vendute nel nostro paese:

 

 

 

 http://www.lapagina.com.sv/nacionales/67488/2012/06/08/Lucha-contra-el-tabaco-en-el-pais-urge-de-reglamento

La prevenzione primaria-Lotta al tabagismo

 

 

Consiste nell’individuazione dei fattori di rischio che possono generare l’insorgenza della malattia e nella loro riduzione o eliminazione. Si attua attraverso l’educazione sanitaria e una corretta informazione. Per questo la LILT promuove il Codice europeo contro il cancro. Inoltre ha redatto una serie di opuscoli dedicati a corretti stili di vita, ai principali fattori di rischio e ai tumori piu diffusi.

Lotta al tabagismo

 

lotta al tabagismoSmettere di fumare è un grosso passo verso la longevità. Il primo punto del Nuovo Codice Europeo contro il Cancro testualmente recita: “Non fumare; se fumi, smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori”. Se nessuno fumasse, il cancro ai polmoni sarebbe una malattia quasi inesistente e sarebbe di gran lunga ridotta anche l’incidenza del cancro della bocca e della vescica (esposta alle sostanze tossiche eliminate attraverso le urine). La LILT, da sempre, si occupa di educare per “debellare” la dipendenza dal fumo ed informare sui danni causati dalla sigaretta.

La linea verde SOS. LILT 800 998877 offre un reale supporto a chi voglia abbandonare la dipendenza dal fumo: sono ormai più di 4.253 i corsi già realizzati dalla LILT, finalizzati alla disassuefazione dal fumo e condotti con successo mediante l’adozione di una metodica innovativa che esclude qualsiasi ricorso a medicine, offrendo al contrario molto spazio alle motivazioni personali, all’introspezione, all’ascolto delle dinamiche psicologiche che favoriscono e mantengono la cattiva abitudine alla sigaretta.

Smettere è essenziale, sono sufficienti pochi dati statistici per capire i reali danni del fumo:

 

  • solo nel nostro paese il fumo è considerato il responsabile di circa il 30% delle morti per tumore;
  • nel mondo, secondo un recente studio firmato da esperti della Cancer Research Epidemiology Unit dell’Università di Oxford, il 75% dei casi di cancro alla cavità orale, alla faringe e all’esofago può essere attribuito al consumo di tabacco e la percentuale si innalza ad oltre l’80% per il tumore ai polmoni;
  • il consumo di tabacco aumenta la probabilità di essere colpiti dal cancro ai polmoni dalle trenta alle sessanta volte.

Inoltre il fumo è il principale responsabile anche di altre patologie quali:

  • l’infarto;
  • l’ictus;
  • le bronchiti croniche ostruttive ed altri disturbi dell’apparato respiratorio.

… e per chi non fuma, attenzione ai danni del fumo passivo!

Ultimamente, l’Unità per la Prevenzione dei danni del fumo dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, sulla base dei dati forniti dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), ha evidenziato che la concentrazione di benzene rilevata a Milano era 6,7 volte in meno rispetto a quella rilevata in una stanza di 45 metri cubi dove si erano fumate 6 sigarette!

 

Fumo e gravidanza: per neonati più sani chiudere con le sigarette

Fumo-gravidanza1Le future mamme fumatrici che smettono con il vizio durante la gravidanza danno alla luce bambini sani e con lo stesso peso di quelli nati da mamme non fumatrici. È quanto emerge da uno studio presentato da Nick Macklon dell’University of Southampton (Regno Unito) nel corso dell’European Society of Human Reproduction and Embryology svoltosi a Stoccolma(Svezia), da cui emerge che gli effetti negativi del fumo, per il bebè in arrivo, si possono «cancellare» se si smette con il vizio durante la gestazione.

 

Un ridotto peso alla nascita è l’effetto più comune del fumo materno durante la gravidanza a cui si aggiungono, in alcuni casi, anche il rischio di parti prematuri e di disturbi connessi allo sviluppo cerebrale. Le madri fumatrici, spiegano i ricercatori, sono sempre state incoraggiate a smettere di fumare una volta rimaste incinte anche se, fino ad oggi, c’erano poche evidenze che rinunciare all’ultimo momento potesse avere effetti positivi sul nascituro.

 

Il risultato arriva da uno studio condotto su 50 mila donne in gravidanza seguite all’University Medical Centre di Southampton tra il 2002 e il 2010: i ricercatori hanno identificato sette gruppi di donne – non fumatrici, che avevano smesso da più di un anno prima del concepimento, che avevano smesso da meno di un anno prima del concepimento, che hanno smesso una volta che la gravidanza è stata confermata, che hanno continuato a fumare 10 sigarette al giorno, tra le 10 e le 20 al giorno, più di 20 al giorno – e hanno incrociato i dati raccolti con i parametri dei neonati.

 

Dopo aver corretto i risultati ottenuti per altri fattori noti per influenzare le caratteristiche dei neonati alla nascita – età gestazionale, età e peso della madre e classe socio-economica – i ricercatori hanno scoperto che i bambini le cui madri avevano smesso di fumare nel periodo «periconcezionale» – ovvero intorno al momento in cui pensavano di essere rimaste incinte o non appena la gravidanza è stata confermata – sono nati con un peso alla nascita significativamente più alto dei bambini le cui mamme avevano continuato a fumare, e paragonabile a quello dei nati da donne che non avevano mai fumato. «Non solo il peso alla nascita era molto più alto di quanto non fosse nei bambini nati da madri che avevano continuato a fumare  – spiega Macklon – ma abbiamo anche scoperto che i neonati hanno raggiunto la stessa età gestazionale e la medesima circonferenza della testa di quelli nati da donne che non avevano mai fumato».

di Miriam Cesta (12/07/2011)

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/13333-fumo-e-gravidanza-per-neonati-piu-sani-chiudere-con-le-sigarette?refresh_ce

Fumo: studio Ieo per verificare efficacia sigaretta elettronica

Saranno coinvolti 126 pazienti, per 2 mesi, con follow-up a 6 mesi: è stato presentato oggi all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano il nuovo protocollo scientifico  per valutare l’efficacia dell’uso della sigaretta elettronica nella cessazione della dipendenza dal fumo.

Secondo le prime osservazioni dello IEO la sigaretta elettronica può essere uno strumento di straordinaria efficacia, almeno per innescare la fase iniziale del percorso di disassuefazione, quella della dipendenza psicologico-gestuale. Proprio per questo si è deciso di avviare un protocollo scientifico in collaborazione tra Istituto Europeo di Oncologia, Istituto San Raffaele e Centro Cardiologico Monzino che si prefigge di testare l’utilità dell’impiego della sigaretta elettronica in pazienti affetti da tumore o da infarto miocardico recente, fumatori di almeno 10 sigarette al giorno da almeno 10 anni, come elemento aggiuntivo all’attività di counselling normalmente esercitata da personale medico dedicato: “Oggi – spiega Carlo Cipolla, Direttore dell’Unità di Cardiologia e Centro Antifumo dell’IEO –  annunciamo l’avvio di un protocollo scientifico che testerà la sigaretta elettronica nel contesto più difficile: quello di malati importanti che si trovano nella necessità ‘immediata’ di dover smettere di fumare, senza avere il tempo di poter accedere e seguire un protocollo completo che richiede mesi di terapie combinate”.

 http://salute24.ilsole24ore.com/articles/13218-fumo-studio-ieo-per-verificare-efficacia-sigaretta-elettronica

IL MIO OBIETTIVO Voglio smettere

Consigli / Motivazione

La motivazione è la parola chiave per disassuefarsi dal fumo.

Smettere di fumare è per te l’inizio di una vera sfida; è anche un vero apprendistato che richiede una buona conoscenza di se stessi e una reale autostima.

Non appena deciderai di smettere di fumare, esamina con attenzione le tue abitudini di vita e il consumo, per capire i momenti principali della giornata in cui le sigarette sembrano essere indispensabili.

Analizza le tue motivazioni e gli interessi che ti spingono a smettere di fumare, quindi scegli il momento più favorevole per iniziare. Fai attenzione, le vacanze non sono forse il periodo ideale per smettere di fumare, poiché lo stress causato dal rientro al lavoro rappresenta il maggior rischio di ricaduta.

Consigli / Alimentazione

Hai deciso di smettere di fumare. Ti sei impegnato a combattere una difficile sfida che richiederà coraggio e ottimismo!Il miglior modo per ottenere risultati positivi è smettere di colpo. Anche se sembra difficile, il risultato sarà più veloce e più convincente.Nei primissimi giorni, ti sentirai davvero meglio.È preferibile assumere un sostituto della nicotina piuttosto che ridurne gradualmente il consumo.

Attenzione, il cibo può essere una minaccia reale. L’aumento di peso dovuto all’abbandono delle sigarette è molto relativo; tuttavia, si corre il rischio di compensare la mancanza della sigaretta, mangiando di più e cedendo agli spuntini.Fai attenzione

Sin dai primi giorni senza fumare, il tuo senso del gusto e dell’odorato ritroverà a pieno le sue capacità. Fanne un dono, riscoprendo il piacere del cibo e in particolare degli ortaggi, bilanciando i tuoi pasti. Evita il più possibile cioccolata e caffé in quanto stimolano il desiderio del fumo, come anche tutti i cibi altamente calorici ed evita gli alcolici. Qualora fosse necessario, non esitare a consultare un dietologo.

Se avverti i sintomi d’astinenza da nicotina e senti il desiderio di fumare una sigaretta, bevi un bicchiere d’acqua, mangia della frutta, mastica un chewing gum senza zucchero o delle caramelle.

Consigli / Esercizio

Poiché per smettere di fumare la forza di volontà non è sempre sufficiente, dovrai saperla affiancare ad altre azioni concrete.

Approfitta di questa decisione per stabilire dei buoni propositi e mantenerli!

Praticare dello sport ti aiuterà sicuramente a dimenticare le sigarette.Le tue capacità respiratorie trarranno rapidamente vantaggio dall’assenza del fumo di sigaretta e potrai riscoprire le sensazioni piacevoli di un’attività sportiva.

Individuale o di squadra, in un club o in palestra, lo sport è un alleato efficace; l’attività fisica non solo allontanerà il desiderio di nicotina evitando cosi l’aumento di peso, ma soprattutto ti terrà occupato in un’attività e ti darà dei nuovi interessi, tutto ciò è incompatibile col fumo.

Per essere efficace, la pratica sportiva dev’essere costante e regolare. Ma diventerà presto un vero momento di benessere…

tratto da Per una vita senza tabacco

Consigli / Aiuto

Smettere di fumare è una decisione personale che richiede una vera motivazione, molta forza di volontà ma soprattutto un vero sostegno.

Fai sapere a chi ti circonda, familiari, amici o colleghi, che vuoi smettere di fumare e non vergognarti di chiedere il loro aiuto o almeno il loro sostegno.

Coloro che non hanno mai fumato o hanno smesso saranno in grado di ascoltarti, avvicinali e prediligi la loro vicinanza. Quanto a coloro che fumano, se provano dell’affetto per te avranno il riguardo di non fumare in tua presenza. Se questo non dovesse accadere, non lasciarti dissuadere ed evita la loro compagnia.

Per smettere di fumare, potrai ricevere sostegno dai centri medici e dalle associazioni.
Gli specialisti ti daranno consigli, indirizzi, suggerimenti per non ritornare sui tuoi passi. Non esitare a contattarli.

Smettere di fumare è una decisione individuale,ma non sei solo ad affrontare la sfida e a vincerla!

Consigli / Una vera strategia

Prima di decidere il momento giusto per smettere di fumare, dovrai tracciare un preciso schema del tuo consumo di tabacco:
– Qual è il momento della giornata in cui sei più tentato a fumare?
– A che ora fumi la tua prima sigaretta?
– Perché fumi e perché vuoi smettere?
Ecc.

Annota tutte queste domande/risposte per conoscere esattamente la tua motivazione e i mezzi che vorresti adottare per raggiungere il tuo obiettivo.Nei primissimi giorni, noterai anche tutti gli effetti benefici che ne derivano: respirazione, senso del gusto e dell’odorato, vantaggio economico…

Fai arieggiare e dai una bella pulita ai posti in cui fumavi: casa, ufficio, auto…

Liberati di accendini, fiammiferi, pacchetti di sigarette e foto in compagnia di un fumatore (tanto più se nella foto ci sei anche tu!)

Non conservare pacchetti di sigarette di scorta in un cassetto, ma piuttosto tieni a portata di mano un sostituto della nicotina da utilizzare solo in caso di emergenza!

Annota tutti i suggerimenti che ti aiuteranno a resistere al desiderio di fumare e adattali al tuo stile di vita.E soprattutto, stai in allerta senza mai colpevolizzarti!

Consigli / Suggerimenti in caso di emergenza!

Avverti un irresistibile desiderio di fumare? Cerca di resistere e adotta tutti i suggerimenti che ti aiuteranno a evitarlo.
– Concentrati su un argomento piacevole.
– Tieni la mente occupata con una rivista.
– Mangia un pezzo di frutta, mastica un chewing gum o una caramella senza zucchero, bevi un bicchiere d’acqua…
– Tieni le dita occupate (gioca con una matita, disegna, scrivi, fai esercizi di riscaldamento…)
– Fai qualche passo, vai da un vicino non-fumatore e parlagli del tuo desiderio di fumare.
– Respira lentamente, fai degli esercizi di riscaldamento e di stretching (collo, schiena, polsi…)

Con il passare dei giorni, troverai da solo altri suggerimenti, altre distrazioni e vedrai che è facile scambiarsi dei buoni consigli tra non fumatori…

IL MIO OBIETTIVO Voglio smettere di fumare

Perché e come smettere?

Quando smetti con il tabacco, riacquisti il gusto e l’olfatto in pochi giorni.

Quando smetti con il tabacco, riacquisti una respirazione più regolare e naturale.

Quando smetti con il tabacco, riacquisti un ritmo di vita più stabile, un sonno davvero ristoratore.

Quando smetti con il tabacco, riacquisti la serenità e il gusto dimenticato per la vita: lo stress, l’ansia e l’irascibilità provocati dalla perdita del vizio spariscono rapidamente (i metodi terapeutici possono aiutarti) e i vantaggi relativi prendono subito il sopravvento sui lati spiacevoli.

Quando smetti con il tabacco spendi meno soldi e ne risparmi pure. “Mettere via” il denaro che inizialmente veniva speso in tabacco per un progetto a cui teniamo è una buona motivazione.

L’aumento di peso osservato durante la perdita del vizio si stabilizza in media entro tre mesi.

Quando smetti con il tabacco, la pelle e i capelli riacquistano un aspetto più sano, oltre al fatto che le dita, i denti e l’alito non mostrano più i segni del vizio.

Quando smetti con il tabacco, riacquisti il tuo posto in società; la comparsa di numerosi posti dove non si fuma ti permette di vivere una vita sana e normale, evitando la tentazione permanente del tabacco.

Non importa che tu sia un fumatore regolare, occasionale, più giovane o più anziano, è sempre il momento giusto per smettere di fumare, anche se devi provarci più volte.

Oggi esistono numerosi metodi efficaci. È possibile prendere in considerazione l’aiuto medico o di associazioni, prima o dopo avere deciso.

Consigli / Motivazione

La motivazione è la parola chiave per disassuefarsi dal fumo.

Smettere di fumare è per te l’inizio di una vera sfida; è anche un vero apprendistato che richiede una buona conoscenza di se stessi e una reale autostima.

Non appena deciderai di smettere di fumare, esamina con attenzione le tue abitudini di vita e il consumo, per capire i momenti principali della giornata in cui le sigarette sembrano essere indispensabili.

Analizza le tue motivazioni e gli interessi che ti spingono a smettere di fumare, quindi scegli il momento più favorevole per iniziare. Fai attenzione, le vacanze non sono forse il periodo ideale per smettere di fumare, poiché lo stress causato dal rientro al lavoro rappresenta il maggior rischio di ricaduta.

Testimonianze

 

Esiste il fumo di terza mano. Fa male lo stesso E’ quello che si deposita sugli oggetti negli ambienti chiusi dove si fuma

ROMA – Le insidie del tabacco non finiscono mai: non c’é infatti solo il pericolo per i fumatori e quello del fumo passivo, ma ad essere pericoloso (e ignorato) è anche il fumo di terza mano, ovvero quello che si deposita su qualunque superficie di ambienti interni in cui si fuma, mobili scrivania, letti, tende, e anche sui vestiti. Il pericolo di questo ‘fall out’ di nicotina bruciata è che, reagendo con inquinanti indoor, forma potenti agenti cancerogeni, le nitrosamine. E’ quanto rivelato da uno studio diretto da Hugo Destaillats dell’Indoor Environment Department del Lawrence Berkeley National Laboratory di Berkeley e pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Per anni si è parlato di fumo passivo ed è stato un susseguirsi di studi che dimostravano quanto fa male, soprattutto ai bambini. Di recente è stato anche pubblicato uno studio, di ricercatori italiani, secondo cui il fumo passivo fa male persino ai fumatori stessi con un peso rilevante, che equivale a fumare 2,6 sigarette in più al giorno se si fumano 14 bionde al dì. I fumatori più attenti alla salute dei propri cari credono di risolvere il problema ‘fumo passivo’ fumando fuori, o arieggiando le stanze in cui si è fumato. Ma questa accortezza, per quanto importante, risulta pressoché inutile contro un’altra insidia del fumo, finora poco o nulla indagata e di cui quasi non si conosceva l’esistenza, il fumo di terza mano. Così chiamato per la prima volta circa un anno fa da ricercatori Usa, (poiché in inglese si parla di fumo di seconda mano per indicare quello che noi chiamiamo passivo), il fumo di terza mano non è altro che la ‘ricaduta’ di nicotina, e altre sostanze bruciate della sigaretta fumata, su qualunque superficie di casa o in generale di ambienti chiusi.

Questo ‘fall out’, resiste settimane e anche mesi (molto più del fumo passivo quindi), si va a mischiare con la polvere domestica e, se intorno a sé trova altri inquinanti interni, reagisce con alcuni di essi formando le nitrosamine, agenti cancerogeni. I ricercatori hanno visto che ciò accade in particolare quando i residui del fumo reagiscono con l’acido solforoso che é un comune inquinante indoor, che si sviluppa soprattutto da apparecchiature non ben ventilate. Gli esperti hanno misurato, usando delle superfici sperimentali, l’aumento di nitrosamine quando quelle superfici sono esposte a fumo di terza mano e calcolato un incremento di dieci volte di queste molecole cancerogene. Nessuna superficie é al riparo, persino i vestiti, cosicché anche se si è fumato fuori, rientrando a casa gli abiti si fanno portatori di fumo di terza mano. Secondo gli esperti è importante tenerne conto e i più esposti sarebbero proprio i bimbi più piccoli che sono più a contatto con le superfici domestiche, dai tappeti al tavolo, su cui si deposita il fumo di terza mano e quindi le nitrosamine, che poi vengono inalate.

tratto http://www.ansa.it

Ma com’è possibile che ci sia lo zucchero nel tabacco?

La prima azienda consumatrice di zucchero al mondo è l’industria alimentare, e questo appare anche ovvio. Ma non tutti sanno quale sia la seconda azienda consumatrice di zucchero: l’industria del tabacco.
Certo, non ci sono altre grandi aziende che possano impiegare questo elemento, ma fa riflettere comunque il dato che l’industria del tabacco sia una ‘grande’ consumatrice di zucchero. Che poi venderà sotto forma di sigarette, sigari, tabacchi per pipa.

Ma com’è possibile che ci sia lo zucchero nel tabacco?
Fin dalle origine della produzione del tabacco è stato impiegato lo zucchero, o meglio si creava zucchero naturale, simile alla glassa e alla resina delle piante, durante il processo di essiccazione delle piante di tabacco. In aggiunta a questo naturale processo spesso i produttori di tabacco hanno impiegato dello zucchero nella produzione del tabacco stesso.

Perché è grave l’impiego di zucchero nella produzione di tabacco?
L’impiego dello zucchero chimico e la presenza di dolcificanti densi naturali nel processo di essiccazione delle foglie di tabacco sono nocivi per la salute e principale causa di tumore a gola e polmoni. La viscosità del composto infatti ostruisce le vie arteriose, le vene, complicando la respirazione del fumatore.

Quella dello zucchero nel tabacco è una leggenda metropolitana?
No, non lo è. Tanto è vero che negli anno ’70 in Inghilterra la questione era sulle prime pagine dei giornali. Discussa da medici, produttori di tabacco ed opinione pubblica. E ‘quando nel 1972 il governo britannico annunciò l’imminente pubblicazione della lista dei tassi di catrame e nicotina delle sigarette inglesi il London Sunday Times pubblicò un commento polemico in prima pagina. Criticavano il fatto che questi elenchi sono spesso ingannevoli e citavano studi che dimostrano che i tabacchi inglesi fatti essiccare ad aria calda, e quindi ricchi di zucchero, possono comportare un serio rischio di malattie polmonari gravi, anche se contengono poco catrame e poca nicotina.’ (Da SugarBlues. Il mal di zucchero di W. Dufty.Macro ed. pag. 232)
Su un’altra rivista britannica, del marzo 1973, dal nome Notizie del mondo medico apparve la notizia che in media nelle sigarette veniva aggiunto un 5% di zucchero in più rispetto al già 20% di zucchero (saccarosio) presente naturalmente nel tabacco. La percentuale sale fino al 20% per i sigari e persino un 40% per il tabacco da pipa. Per questo motivo il sigaro se aspirato fa ancora più male, perché è quasi per il 50% zucchero. Così come certe merendine fatte con zucchero come ingrediente principale, soltanto che nel caso dei fumatori la cosa si aggrava perché viene fumato.
Inoltre, proprio perché è saccarosio, quello presente nelle sigarette, nei sigari e nel tabacco crea dipendenza. E questo contribuisce alla dipendenza già creata dalla nicotina, la droga che porta il fumatore a non poterne fare a meno. Ma è solo una dipendenza come le altre. Eliminata la sostanza, dopo poco tempo non se ne sente più la mancanza fisicamente, anzi si sta meglio e si vuol continuare a stare meglio. Resta una dipendenza psicologica, alla quale più si dà importanza più cresce, meno la si considera centrale e più svanisce, lasciando spazio ai benefici sul corpo: si è più belli, rilassati, giovani, scattanti, felici, energici.
La consapevolezza sullo zucchero nelle sigarette l’ho avuta da quando ho letto il libro sopra citato, prestatomi da Andrea: SugarBlues. Il mal di zucchero di W. Dufty e di cui si parla anche nell’articolo: