12 Febbraio 1951 – La diciassettenne Soraya Esfandiary Bakhtiari sposa lo Scià d’Iran Reza Pahlavi nel Palazzo Golestan di Teheran.

Soraya Esfandiary Bakhtiari

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Sua Altezza Imperiale la Principessa Soraya di Persia

Sorāyā Esfandiyāri Bakhtiyāri (persiano ثریا اسفندیاری ﺑﺨﺜﻴﺎﺭیIsfahan22 giugno 1932 – Parigi25 ottobre 2001) è stata la seconda moglie di Mohammad Reza Pahlavi, l’ultimo Shāh di Persia.


Soraya era figlia di Khalil Esfandiari Bakhtiyari, un importante membro della tribù dei Bakhtiyariambasciatore d’Iran nellaRepubblica Federale Tedesca. La madre, Eva Klein, era una tedesca di origini russe. Soraya aveva anche un fratello, Bijan Esfandiari Bakhtiyari.
Biografia

Il 12 febbraio 1951, all’età di 17 anni, Soraya (donna molto bella per i canoni dell’epoca, con una notevole somiglianza ad Ava Gardner), sposò lo SciàTeheran. Il loro matrimonio ebbe fine il 6 aprile 1958, quando lo Scià la ripudiò dopo che fu evidente che non avrebbe potuto dargli dei figli. Lo stesso Scià diede annuncio della separazione pubblicamente, visibilmente affranto.

Nonostante il matrimonio combinato fosse sfociato in una grande passione, come ammise la stessa Soraya nell’autobiografia Il palazzo della solitudine, la sua vita a palazzo era molto difficile e faticosa, a partire dalla lontananza continua del marito, fino alla generale condizione che soffriva in quanto donna. La principessa era vittima di una discriminazione ben lontana dallo stile di vita che aveva vissuto in Europa, dove aveva sognato di fare l’attrice. A complicare la situazione, vi era la notevole pressione che subiva dalla famiglia reale, ansiosa di veder assicurato un erede al trono.

Dopo la separazione, che le lasciò comunque il titolo di Sua Altezza Imperiale la Principessa d’Iran, si trasferì in Francia, desiderosa di riprendere la sua carriera d’attrice. Recitò nel film del 1965 I tre volti, e si innamorò del regista italiano Franco Indovina. Dopo la morte di Indovina, avvenuta in un incidente aereo, Soraya trascorse il resto della sua vita in completa solitudine, girovagando per l’Europa soggiornando in incognito spesso anche a Taormina dove fu anche ospite del dietologo delle dive Gailord Hauser e partecipando ad alcuni eventi mondani (festival del cinema in particolare). Nonostante fosse ormai una vera diva del jet-set, era diventata celebre per la sua depressione.

Morì per cause naturali all’età di 69 anni, e venne seppellita a Monaco.

Curiosità

  • Dopo essere stata ripudiata, alla Regina Soraya (il titolo di imperatrice non era già più in uso in Iran) vennero dati i soprannomi di “principessa dagli occhi tristi” e “principessa triste”.
  • Nel 1965 ha recitato nel film I tre volti accanto ad Alberto Sordi.
  • Nel 1991 Soraya ha scritto un libro autobiografico dal titolo Il palazzo della solitudine (Le Palais des Solitudes).
  • I suoi beni furono venduti ad un’asta a Parigi. Tra questi anche il suo abito da sposa, creato da Christian Dior, valutato 1,2 milioni di dollari.
  • La vita di Soraya ha ispirato romanzi e anche canzoni, come Je Veux Pleurer Comme Soraya (Voglio piangere come Soraya) di Françoise Mallet-Jorris e come “L’amore ha i tuoi occhi”, struggente motivo eseguito in italiano da Bruno Filippini.

Filmografia

Bibliografia

Sorāyā Esfandiyāri Bakhtiyāri. Il palazzo della solitudine. Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1992. ISBN 88-04-35325-2