Congedo di paternità, arrivano le regole dell’Inps Un permesso retribuito in aggiunta o in alternativa al congedo della madre. Solo 3 giorni ma pur sempre un piccolo passo verso l’Europa

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RIFORMA DEL LAVORO 

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Apprendistato, contribuenti minimi ecc. I nuovi ingressi nel mondo del lavoro: le regole

NUOVO DECRETO DELLA FORNERO 

La paternità è un diritto, soprattutto per i lavoratori dipendenti. Stiamo parlando dei congedi introdotti dalla riforma del lavoro Fornero in attuazione di una direttiva Ue del 2010. Ora anche in Italia abbiamo un congedo di paternità obbligatorioche in altri paesi europei, soprattutto quelli scandinavi, esiste già da tempo. Un piccolo passo verso le pari opportunità e la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. L’Inps ha emanato ora una circolare che fissa le regole operative.

Congedo obbligatorio e facoltativo

Il padre lavoratore dipendente ha diritto adassentarsi dal lavoro per 3 giorni complessivientro il 5° mese di vita del bambino. In particolare il lavoratore dispone di:

• 1 giorno di congedo obbligatorio: può essere utilizzato anche durante il congedo di maternità della madre del bambino (è un diritto autonomo e aggiuntivo del padre);

• 2 giorni di congedo facoltativo: possono essere utilizzati solo se la madre lavoratrice non usufruisce di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo di maternità.

In entrambi i casi il lavoratore conserva il diritto al 100% della retribuzione.

I congedi si applicano anche in caso di adozione e affido entro il 5° mese dall’ingresso del minore in famiglia (o in Italia nel caso di adozione internazionale).

Per usufruirne

Per poter usufruire dei giorni di congedo il padre deve comunicare le date in forma scritta al datore di lavoro con almeno 15 giorni di anticipo. I congedi non possono essere frazionati ad ore.

Nel caso di congedo facoltativo il padre lavoratore deve allegare alla richiesta una dichiarazione della madre di non fruizione del congedo di maternità a lei spettante per un numero di giorni equivalente (dichiarazione da presentare anche al datore di lavoro della madre). L’Inps verificherà la correttezza dei comportamenti dei due genitori.