Foibe: dalla Francia al Quebec siti, blog e profili facebook 24 ore a lutto per la tragedia italiana

 

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III edizione della manifestazione virtuale promossa da CasaPound Italia

Roma, 4 febbraio – Dalla Francia al Quebec, passando per Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo e Svizzera: in vista del giorno del ricordo, il web, sotto la spinta dell’Italia, si mobilita e grida che » la verità non può essere infoibata» . Non si fermano infatti le adesioni alla terza edizione della manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera, nella ‘Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati’. E così mercoledi’ 10 febbraio alle 11 centinaia tra siti internet, blog e forum e migliaia di profili Myspace e Facebook, corredati dal Tricolore, osserveranno un’ora di silenzio e manterranno il lutto per le ventiquattr’ore successive per tenere viva la memoria della feroce pulizia etnica che fece 15mila vittime oltre 60 anni fa e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Una manifestazione che vuole essere una sorta di marcia silenziosa, dove le fiaccole sono le coscienze di tanti singoli e comunità che trovano espressione in un’operazione semplicissima: il cambio di avatar come atto che testimonia una presa di coscienza su una tragedia troppo a lungo dimenticata.

» Manifesta con noi, dai voce alla tua volonta’ di ricordare» , si legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web.
» Sensibilizzare e Agire – spiega CasaPound Italia – questi i due verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale ‘10 Febbraio: La verita’ non puo’ essere infoibata’. Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i piu’ scomodi, che vede un Paese uscire con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verita’ storica di una delle piu’ grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un’operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa. Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunita’ italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia» .

CasaPound Italia, si legge ancora, » riconosce come propria la cultura che si fa azione. E’ per questo che l’Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a sostegno della verita’ storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; e’ per questo che anche la rete, canale tra i piu’ importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione’. In un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l’affermazione ‘La verita’ non puo’ essere infoibata’ e’ un atto rivoluzionario» .

www.casapounditalia.org

Il 10 febbraio dall’Italia, dalla Francia, dal Québec, una catena silenziosa sul web

 

Il 10 febbraio dall’Italia, dalla Francia, dal Québec, una catena silenziosa sul web

Foibe: dalla Francia al Québec siti, blog e profili facebook 24 ore a lutto per la tragedia italiana 
III edizione della manifestazione virtuale promossa da CasaPound Italia 

Dalla Francia al Quebec, passando per Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo e Svizzera: in vista del giorno del ricordo, il web, sotto la spinta dell’Italia, si mobilita e grida che ”la verità non può essere infoibata”. 
Non si fermano infatti le adesioni alla terza edizione della manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera, nella ‘Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati’. E così mercoledì 10 febbraio alle 11 centinaia tra siti internet, blog e forum e migliaia di profili Myspace e Facebook, corredati dal Tricolore, osserveranno un’ora di silenzio e manterranno il lutto per 
le ventiquattr’ore successive per tenere viva la memoria della feroce pulizia etnica che fece 15mila vittime oltre 60 anni fa e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. 
Una manifestazione che vuole essere una sorta di marcia silenziosa, dove le fiaccole sono le coscienze di tanti singoli e comunità che trovano espressione in un’operazione semplicissima: il 
cambio di avatar come atto che testimonia una presa di coscienza su una tragedia troppo a lungo dimenticata. 
”Manifesta con noi, dai voce alla tua volontà di ricordare”, si legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web. 
”Sensibilizzare e Agire – spiega CasaPound Italia – questi i due 
verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale ’10 Febbraio: La verità non può essere infoibata’. Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i più scomodi, che vede un Paese uscire 
con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verità storica di una delle più grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un’operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa. Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia”. 
CasaPound Italia, si legge ancora, ”riconosce come propria la cultura che si fa azione. E’ per questo che l’Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a 
sostegno della verità storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; è per questo che anche la rete, canale tra i più importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione’. In un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l’affermazione ‘La verità non può essere infoibata’ è un atto rivoluzionario”.