Assicurazione auto, sconto sulla polizza con la scatola nera a bordo. I requisiti tecnici

Chi accetta la registrazione dei movimenti e della velocità della propria auto avrà “riduzioni significative” sulla polizza. Ecco come dovrà essere il dispositivo

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Automobili come i jet. Non è una questione di velocità ma di sicurezza. Quella che si ottiene con l’installazione della scatola nera a bordo della propria auto e che dà diritto anche a uno scontosull’assicurazione. Lo aveva previsto il primodecreto sviluppo del governo Monti nel gennaio 2012. Ora è stato approvato il primo provvedimento attuativo – il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del 25 gennaio 2013 – che fissa irequisiti tecnici dell’apparecchiatura.

Il Codice delle assicurazioni, modificato dal Dl Sviluppo, prevede che l’assicurato che acconsente all’istallazione di “meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo” avrà diritto a “riduzioni significative rispetto alle tariffestabilite”. Un modo per incentivare la sicurezza stradale e ridurre la sinistrosità a tutto vantaggio (anche) delle compagnie assicurative. Per questa ragione, oltre ad assumersi il costodell’installazione, la compagnia dovrà garantire unosconto sul premio.

Black box, le caratteristiche tecniche

Il decreto stabilisce che la scatola nera, sigillata e ancorata ad elementi fissi e rigidi del veicolo stesso, deve consentire:

• la localizzazione continuativa della posizione del veicolo;
• il calcolo della velocità e del “profilo accelerometrico del moto del veicolo”;
• la diagnostica in remoto dell’integrità e della funzionalità del dispositivo stesso e la tempestiva individuazione di malfunzionamenti o di tentativi di manomissione;
• l’integrità (con una percentuale superiore al 99%) e la trasmissione periodica sicura delle informazioni immagazzinate;
• la trasmissione wireless bi-direzionale con altri dispositivi installati a bordo del veicolo.

Tecnicamente, per soddisfare questi requisiti, i dispositivi elettronici devono essere dotati di unlocalizzatore Gps, un impianto di telefonia mobile Gprs, un “accelerometro triassiale”, due banchi di memoria (flash e Ram), una batteria ricaricabile, un’antenna per comunicare con gli apparati di bordo e per la diagnosi remota.

I passi successivi

Si tratta però solo del primo passo verso l’introduzione della scatola nera in macchina. Per diventare operativa a tutti gli effetti occorrono ancora altri provvedimenti:

• uno per individuare, tra quelli in commercio, i dispositivi con le suddette caratteristiche tecniche;
• un altro per disciplinare la trasmissione dei dati e l’utilizzo delle informazioni raccolte (con profili che riguardano la tutela della privacy);
• infine un provvedimento dell’Isvap che definisca i profili assicurativi e l’entità della riduzione del premio. (A.D.M.)

fonte

Rc auto: addio al bonus-malus, arriva il sistema francese. Come cambia la polizza

Una riduzione del 5% all’anno se non ci sono incidenti o premi triplicati per gli automobilisti peggiori. Costi trasparenti al posto dei “giochetti” all’italiana con le classi di merito

Un sistema che non avvantaggia realmente i clienti migliori, quelli che non fanno incidenti. La crisi del bonus-malus, il sistema per l’assicurazione Rc auto che calcola il premio attraverso “classi di merito“, è ormai chiara anche all’Isvap, l’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni. Al punto che il suo presidente, Giancarlo Giannini, nel corso della relazione annuale sull’attività assicurativa ne ha annunciato la fine.

Il bonus malus non è servito finora a incentivare i comportamenti virtuosi e a tenere basse le tariffe. “La raccolta premi Rc Auto infatti – ha spiegato il presidente dell’authority – nel 2010 è cresciuta del4,5% in valore e questo, in presenza di una sostanziale invarianza del parco veicoli, significa che sono i prezzi ad agire da elemento propulsivo. La tendenza è proseguita anche nel primo trimestre di quest’anno con un ulteriore incremento del 6% del valore dei premi raccolti”.

Le compagnie, secondo la stessa Isvap, hannoescogitato vari sistemi per negare un reale abbassamento delle tariffe per gli automobilisti virtuosi. Il sistema italiano di promozione/bocciatura annuale prevede un miglioramento (bonus) fino alla 1a classe di merito (la meno cara) o un peggioramento (malus) fino alla18a (la più cara). Si parte già da una classe iniziale (la 14a) già piuttosto svantaggiata. Inoltre questo meccanismo viene aggirato sempre più spesso dalle compagnie che, per non far arrivare troppo in fretta i clienti alla 1a classe di merito, hanno introdotto classi intermedie (ad esempio 3a o 3b), ritardando di fatto il miglioramento. 

Sconti reali col sistema alla francese

Per evitare questi giochetti e introdurre un reale vantaggio per i consumatori, il presidente dell’Isvap ha annunciato la sostituzione del bonus-malus all’italiana con una sistema “alla francese”. In Francia infatti le polizze costano mediamente 600 euro in meno rispetto all’Italia. 

La regola francese applica molto chiaramente, in assenza di incidenti, uno sconto di circa il 5% l’anno. Dopo circa 13 anni gli automobilisti diligenti arrivano a dimezzare realmente il premio. In caso di denuncia di sinistro è previsto un coefficiente che riporta verso l’alto la tariffa e che può arrivare, nell’ipotesi-limite di un sinistro all’anno, a moltiplicare il premio per 3 volte e mezzo. Insomma, vantaggi e sanzioni chiari, non aggirabili, che responsabilizzano davvero gli automobilisti.

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