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Il misterioso caso della Rana-Toro
Nell’estate di 45 anni fa tutti i giornali italiani ed esteri si interessarono di un fatto di cronaca che portò per mesi la città di Sesto San Giovanni alla ribalta. Pubblichiamo il servizio che il quotidiano “Libero” realizzò il 7 luglio 2005.
Gas CS, l’arma anti-manifestanti e i suoi effetti tossici
Il composto chimico gas CS (orto-cloro-benziliden-malononitrile), utilizzato contro i dimostranti inVal Susa ripetutamente nel 2011 e 2012, e a Genova nel 2001, viene sintetizzato facendo reagire due composti chimici: 2-clorobenzaldeide e malononitrile:
Vediamo le caratteristiche degli ingredienti. Il malononitrile ha una scheda preoccupante:
- Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
- Altamente tossico per gli organismi acquatici
- Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli
- Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
- In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico
- Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
- Non disperdere nell’ambiente.
- Classificazione di pericolosità: Corrosivo, provoca ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
La Clorobenzaldeide ha una scheda anch’essa inquietante:
- Non respirare la polvere/i fumi/i gas/ la nebbia/ i vapori/gli aerosol
- Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati
- Contattare immediatamente un Centro Antiveleni e un medico
Allora, l’unione di queste due sostanze tossiche e pericolose, provocherebbe la nascita di una sostanza innocua? In realtà, il CS ha tutte le caratteristiche tipiche dei composti urticanti e tossici, pericolosi per uomo e ambiente.
In base alla legge 18 aprile 1975, n.110 i gas CS sono classificati come armi da guerra di terza categoria, ossia “armi chimiche”. Per quanto riguarda l’uso bellico, la Convenzione di Parigi, ratificata dall’Italia nel 1997, proibisce l’utilizzo del CS in ogni scenario bellico. “…e ovviamente in tempo di pace su dimostranti civili”, sarebbe la logica conseguenza. Purtroppo, questo “e ovviamente” non è scritto esplicitamente, e infatti il gas CS fa parte dell’equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991.
Gli effetti del gas sono i seguenti:
- Occhi. Effetto lacrimogeno e urticante
- Apparato respiratorio. Irritazione delle prime vie aree. Ma anche laringite, tracheite, irritazione bronchiale con tosse e catarro copioso. In casi severi la laringite può comportare laringospasmo1 e l’irritazione delle basse vie aeree può comportare ARDS2. Nella letteratura medica vengono inoltre riportati numerosi casi di soggetti pluriesposti che hanno manifestato disturbi come tosse prolungata e difficoltà respiratorie per molti mesi.
- Pelle. Il contatto provoca sensazione di bruciore e, in casi di esposizioni prolungate, si può giungere a vere e proprie ustioni.
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Tratto Gastrointestinale. Nausea, vomito, inappetenza, diarrea, dolori addominali, epatopatia acuta.
Benché classificata come un’arma non letale per il controllo delle rivolte, sono stati dimostrati quindi effetti tossici3. Molti studi hanno poi associato l’esposizione al CS con aborti spontanei; la metabolizzazione del CS rende possibile riscontrare cianuro all’interno dei tessuti4.
Amnesty International ritiene necessaria una revisione indipendente dell’ impiego di agenti chimici da parte delle forze dell’ordine. Se l’esposizione a Genova 2001 è stata massiccia ma singola, l’esposizione prolungata in Valsusa potrebbe essere più pericolosa:
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Per gli operatori di polizia i gas CS sono strumento di lavoro e quindi il contatto continuato potrebbe avere, nel lungo periodo, effetti oggi sconosciuti5
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Per i manifestanti della Valsusa potrebbe esserci lo stesso scenario di esposizione ripetuta. Ricorre ora un anno dal primo uso, e le esposizioni sono state decine e decine, con migliaia di lacrimogeni.
L’esposizione prolungata e a dosi massicce, in sostanza, potrebbe trasformare sia i poliziotti che i manifestanti in un gruppo di alto-esposti al gas CS, cavie involontarie, potenzialmente rendendo palesi sull’uomo gli effetti anche a lungo termine. Credo che tutto ciò sia assolutamente da evitare.
1 Il laringospasmo è una condizione patologica delle vie aeree superiori, dovuta alla contrazione spasmodica dei muscoli della laringe, che blocca di fatto la possibilità di respirazione inducendo panico e paura da soffocamento.
2ARDS (sindrome da distress respiratorio) rappresenta un danno diffuso dei capillari alveolari determinante grave insufficienza respiratoria con ipossiemia arteriosa refrattaria alla somministrazione di ossigeno. E’ una condizione molto grave, una vera emergenza clinica che se non trattata può portare a morte il paziente.
3I. Solomon ed altri, Arch. Toxicol. 77 (2003) 601-604. E. Karaman ed altri, Eur. Arch. Otorhinolaringol. 266 (2009) 301-304.
4H. Howard ed altri, “Tear Gas: Harassing Agent or Toxic Chemical Weapon?” Journal of the American Medical Association 4 agosto 1989.
5 Nell’articolo Watson, K. and Rycroft, R. (2005), Unintended cutaneous reactions to CS spray. Contact Dermatitis, 53: 9–13 si illustrano I casi di 7 poliziotti inglesi con gravi reazioni cutanee in seguito ad esposizione a CS.
2 Febbraio 2007 – Durante il derby Catania-Palermo di Serie A, avvengono tragici scontri tra tifosi e forze dell’ordine, in cui perde la vita Filippo Raciti
Filippo Raciti
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Filippo Raciti (Catania, 17 gennaio 1967 – Catania, 2 febbraio 2007) è stato un poliziotto italiano.
Ispettore capo della Polizia di Stato, è morto in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia diultras catanesi contro la Polizia intervenuta per sedare i disordini alla fine del derby siciliano di calcioCatania – Palermo[1][2].
Nato a Catania, Raciti entrò nella Polizia di Stato nel giugno del 1986 come allievo agente ausiliario. Svolse la maggior parte della sua carriera in servizi esterni di ordine pubblico, per i quali era istruttore. Dopo aver prestato servizio, per quasi due anni, presso la Questura di Catania, all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dal dicembre 2006 era stato trasferito al X Reparto Mobile. Aveva servito per quasi vent’anni nella Polizia di Stato, proprio al X Reparto Mobile. Viveva ad Acireale con la moglie Marisa Grasso e i figli Fabiana e Alessio[3].Biografia
Una settimana prima della sua morte, Raciti testimoniò circa i fatti riguardanti un tifoso fermato per intemperanze, ma lo stesso venne poi rilasciato dal magistrato inquirente. Secondo quanto raccontato da uno dei suoi colleghi, il teppista, appena rilasciato, andò a ridere in faccia all’ispettore in segno di scherno.[4]
Raciti morì a Catania il 2 febbraio 2007, due ore circa dopo il termine della partita, a seguito di un trauma epatico[5] causato dall’impatto di un corpo contundente non individuato, sul quale sono tutt’ora in corso delle indagini[6], e non, come detto subito dopo il decesso, per le esalazioni dello scoppio di una bomba carta lanciata all’interno della vettura in cui si trovava.[7]
I mass-media rivelarono la possibilità che Raciti fosse stato investito dallo sportello del fuoristrada (Land Rover Discovery) dei colleghi che si muoveva in retromarcia, e da cui era disceso a causa del denso fumo che aveva invaso il veicolo. Le immagini della emittente televisiva SKY che ritraevano tale momento hanno attestato la infondatezza di questa ipotesi, visto che il Land Rover ha indietreggiato a velocità insignificante .[8]
La morte di Raciti suscitò forte emozione in tutto il paese e causò l’interruzione di tutti i campionati di calcio in Italia per una settimana e l’annullamento di un’amichevole della Nazionale.[9] Un intenso dibattito sulla messa a norma degli stadi è scaturito dopo l’incidente ed ha causato la disputa degli incontri di calcio a porte chiuse fino al completamento dei lavori necessari alla messa in sicurezza degli impianti non a norma.
Raciti è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria, consegnata alla moglie l’11 maggio 2007, in occasione del 155º anniversario della Polizia di Stato[10].
Il 17 febbraio 2007 gli è stato intitolato lo stadio di Quarrata, in provincia di Pistoia.
Tra il 28 febbraio e il 1º marzo 2009 è stata fatta una maratona in suo onore, che partiva dallo Stadio Angelo Massimino di Catania ed arrivava allo Stadio Renzo Barbera di Palermo. L’iniziativa ha visto protagonista l’ex atleta Salvatore Antibo.[11]
Onorificenze
Medaglia d’oro al valor civile alla memoria
Note
- ^ (EN) «Italian league halted by violence». BBC. URL consultato in data 03/02/2007.
- ^ (EN) «Italian football suspended after police fatality». Guardian Unlimited. URL consultato in data 03/02/2007.
- ^ Polizia di stato – un giorno triste. URL consultato il 03/02/2007.
- ^ (EN) «Italian football rocked by new troubles». The Telegraph. URL consultato in data 05/02/2007.
- ^ (EN) «Hooligans kill a policeman, throwing Italy soccer into a void». International Herald Tribune. URL consultato in data 08/02/2007.
- ^ «Discovery fatale». L’espresso. URL consultato in data 05/04/2007.
- ^ «Raciti ucciso da corpo contundente». Adnkronos. URL consultato in data 04/02/2007.
- ^ «Discovery fatale». L’espresso. URL consultato in data 06/08/2008.
- ^ «Dalla Bbc alla Cnn: la notizia degli scontri dilaga sui siti web». Il Sole 24 Ore. URL consultato in data 05/02/2007.
- ^ Orgoglio e commozione alla cerimonia d’apertura. URL consultato il 11/05/2007.
- ^ Staffetta Memoria Raciti: il resoconto Mediagol.it