Calcioscommesse, il Chievo patteggia. L’Atalanta rischia la penalizzazione

Doni e Manfredini rischiano una squalifica di tre anni

Primo atto del processo sportivo sullo scandalo calcioscommesse oggi all’hotel Parco dei Principi. Sono 18 i club (due di serie A, tre di B, 11 Lega Pro e 2 Dilettanti) e 26 i tesserati che saranno sottoposti al giudizio della Disciplinareper i reati contestati dal procuratore federale,Stefano Palazzi, nell’ambito delle partite soggette a combine: divieto di scommesse, associazione finalizzata alla commissione di illeciti e violazione della lealtà sportiva. 

paoloni


Il Chievo ha patteggiato, così come il calciatore Micolucci (Ascoli): 80 mila euro di ammenda per il club, 14 mesi di squalifica per il giocatore dell’Ascoli. 

Il collegio giudicante della Disciplinare ha accolto le richieste di patteggiamento per la società Chievo Verona e per il giocatore dell’Ascoli, Vittorio Micolucci, in merito al loro coinvolgimento nel processo sportivo sul calcioscommesse. Respinte le richieste di patteggiamento dei giocatori Claudio Furlan (Portogruaro) e Federico Zaccanti (Chiavari). I veronesi avevano tesserato il calciatore Stefano Bettarini: per il club veneto l’accusa di responsabilità oggettiva ha portato solo a un’ammenda.

LE SQUADRE COINVOLTE – A essere state deferite lo scorso 26 luglio per responsabilità diretta sono il Ravenna e l’Alessandria, mentre il reato di responsabilità oggettiva riguarda Benevento, Ravenna, Virtus Entellas, Sassuolo, Reggiana,Piacenza, Ascoli, Cus Chieti, Cremonese, Pino di Matteo C5, PortogruaroHellas Verona, Atalanta e Chievo.

I NOMI – I ventisei tesserati (giocatori, dirigenti, tecnici ed ex) soggetti al deferimento sono: Erodiani, Parlato, Bellavista, Buffone, Bressan, Gervasoni, Micolucci, Signori, Sommese, Tuccella, Furlan, Bettarini, Fabbri, Gibellini, Santoni, Manfredini, Tisci, Doni, Deoma, Zaccanti, Veltroni, Rossi, Ciriello, Quadrini e Saverino. I deferimenti sono stati posti in essere sulla base degli atti dell’indagine condotta dalla procura di Cremona e della successiva attività istruttoria.

LO SCANDALO
 – Lo scandalo sul calcioscommesse arrivò alla ribalta delle cronache lo scorso 2 giugno quando la polizia della città lombarda eseguì 16 arresti, facendo seguito all’indagine avviata dopo la denuncia contro ignoti sporta dalla Cremonese per i malori accusati da alcuni suoi giocatori in seguito alla partita vinta contro la Paganese per 2 a 0 il 14 novembre 2010. Secondo l’accusa fu l’allora portiere Marco Paoloni a sciogliere nell’acqua delle borracce dei compagni un ansiolitico per falsare il risultato del match.
Quello sulle partite truccate sarà un processo veloce per permettere il regolare svolgimento dell’inizio del campionato: lunedì prossimo arriverà la sentenza della Disciplinare, mentre quella definitiva da parte della Corte di giustizia sportiva entro ferragosto.

ATALANTA E CHIEVO A RISCHIO
 – Rischiano soprattutto l‘Atalanta che, oltre alla responsabilità oggettiva, sarà giudicata anche per il coinvolgimento di alcuni suoi giocatori, a iniziare dal capitanoCristiano Doni. Per i bergamaschi in ballo la promozione in A, anche se i giudici potrebbero protendere verso una forte penalizzazione in termini di punti in classifica.

A titolo personale rischiano invece la squalifica minima di tre anni molti giocatori ed ex tra cui Beppe Signori, Thomas Manfredini, Cristiano Doni e Marco Paoloni.

http://sport.virgilio.it/