INQUINAMENTO, IL VERO PERICOLO E’ DENTRO CASA

 

INQUINAMENTO, IL VERO PERICOLO E' DENTRO CASA

Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica britannica “The Lancet Respiratory Medicine”rivela che l’aria che respiriamo nelle nostre case può rivelarsi molto pericolosa. Secondo la ricerca, un terzo della popolazione mondiale rischia di avere problemi di salute o di morire prematuramente a causa dell’inquinamento domestico, che secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) sarebbe all’origine di oltre 4 milioni di decessi nel 2012; un dato più alto dei 3,7 milioni di morti causati dall’inquinamento atmosferico esterno.

Tra le attività “incriminate” dai ricercatori, c’è la preparazione dei pasti, l’uso del riscaldamento e della luce elettrica. Sarebbero particolarmente a rischio oltre 600 milioni di famiglie, principalmente in Asia e Africa, che preparano i loro pasti o riscaldano le loro case utilizzando combustibili solidi come il carbone o il legno, che producono fumo e sono altamente inquinanti, soprattutto quando gli ambienti sono poco ventilati. Specialmente donne e bambini sono particolarmente sensibili agli effetti tossici di questo genere di inquinamento e sono di fatto esposti alle concentrazioni più elevate.

Tra le malattie più direttamente legate all’inquinamento domestico vi sono le infezioni respiratorie, le bronchiti croniche, l’asma e i tumori ai polmoni o alla gola: ad aggravare il problema, il fatto che la maggior parte dei casi si registrano in Paesi in via di sviluppo dove è molto limitato e oneroso l’accesso alle cure per questo tipo di patologie. Anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha condotto di recente uno studio sull’inquinamento domestico, in cui gli autori della ricerca hanno raccolto numerosi suggerimenti per tutelare la salute delle persone coinvolte nella cura della casa. In questo studio, si tende subito a smettere di considerare l’inquinamento solo come un fenomeno esterno alle nostre abitazioni, sulla base del fatto che quello domestico è dalle 65 alle 200 volte superiore a quello esterno. Questo comporta che un ambiente apparentemente sicuro come la casa può nascondere numerosi pericoli.

Di fatto le sostanze pericolose con cui veniamo in contatto quotidianamente tra le mura domestiche sono oltre 150 e tutte possono avere effetti negativi per la salute e l’ambiente. Per esempio, la polvere delle abitazioni è una miscela eterogenea di sostanze tra le quali si possono riconoscere muffe, granuli di polline, scarti alimentari, residui di sostanze vegetali e sintetiche, forfora di animali domestici. La componente allergenica predominante è però costituita dagli acari (Dermatophagoides Pteronyssinus, Dermatophagoides farinae ed Euroglyphus Maynei) e la riduzione della loro concentrazione negli ambienti domestici va considerata, quindi, come il principale trattamento per la prevenzione e cura delle malattie allergiche a essi dovute.

Prestare, dunque, attenzione all’aria che respiriamo nella nostra casa è una sana abitudine per garantire il nostro benessere. È buona regola arieggiare bene la casa ogni mattina e ogni sera prima di andare a dormire. Alcuni amano riposare con la finestra aperta per garantire un migliore apporto di ossigeno e non dimentichiamo che anche se viviamo in città, possiamo “migliorare” l’atmosfera della nostra abitazione usando oli essenziali, erbe e incensi preziosi, scelti con attenzione e di ottima qualità.

Inoltre, lo scenario descritto nei due studi è reso ancora più allarmante dal fatto che ormai gli esseri umani trascorrono il 95% del loro tempo all’interno di edifici e in luoghi chiusi. Purtroppo, il tempo che passiamo a contatto con la natura è insufficiente e il corpo e la psiche ne risentono. Del resto, per migliaia di anni l’uomo ha vissuto in un ambiente naturale al quale il corpo umano si è adattato profondamente allo stesso modo delle piante e degli animali.

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