Ministero Salute vieta uso vaccini Novartis: “Effetti collaterali” Quattro prodotti antinfluenzali dell’azienda potrebbero presentare “aumentata reattogenicità”

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vaccino 110jpgVaccini antinfluenzali: stop Novartis, ma in farmacia non lo sanno

Nel centro di Roma: “Nessuna comunicazione Federfarma”

Roma, 24 ott. (TMNews) – Divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini dell’utilizzo di quattro vaccini antinfluenzali tutti prodotti dall’azienda Novartis. I vaccini sono Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato e Fluad. E’ quanto hanno disposto il ministero della Salute e l’Aifa, agenzia italiana per il farmaco.

“Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito”, spiega il ministero in una nota. L’Aifa, sulla base della documentazione presentata dall’azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche “circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate”.

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la situazione e il ministero fornirà ulteriori informazioni sulla situazione nel corso della giornata.

SALUTE 09/07/2011 – ONDATE DI CALORE

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09/07/2011 – ONDATE DI CALORE: I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Le 12 regole per affrontare il gran caldo

Affrontare le ondate di calore con i consigli degli esperti del Ministero della Salute – Foto: ©photoxpress.com/PaulPaladin

Dal Ministero della Salute ecco il vademecum da seguire per affrontare le ondate di calore senza problemi
Le ondate di caldo, o calore, sono una realtà che ritornano puntuali praticamente ogni anno e, come ogni anno, è bene poterle affrontare nel migliore dei modi per non dover incorre in problemi di salute, anche seri. I soggetti più a rischio, si sa, sono i bambini e gli anziani, e a loro deve essere pretata la massima attenzione.

Per trovarsi preparati alla situazione, il Ministero della Salute offre una serie di 12 consigli validi per tutti. Vediamoli, di seguito, uno per uno.
1. Non di uscire di casa nelle ore più calde (dalle 11,00 alle 18,00);

2. Bere almeno due litri d’acqua al giorno, anche se non se ne avverte il bisogno. Fatto salvo diversa prescrizione medica;

3. Consumare pasti leggeri e frazionarli durante l’arco della giornata. In particolare, mangiare quotidianamente frutta e verdura fresche. Fare attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili;

4. Evitare di bere alcolici e limitare l’uso di bevande contenenti caffeina;

5. Limitare l’attività fisica intensa, in particolare nelle ore più calde;

6. Indossare indumenti leggeri in fibra naturale, non aderenti e di colore chiaro. Proteggere la testa dal sole diretto con un cappello e gli occhi con occhiali da sole;

7. Durante le ore del giorno schermare le finestre esposte al sole diretto mediante tende, persiane o veneziane;

8. Mantenere chiuse le finestre durante il giorno e aprirle di sera quando l’aria esterna è più fresca;

9. Se necessario, abbassare la temperatura corporea con bagni e docce evitando tuttavia di utilizzare acqua troppo fredda e di bagnarsi subito dopo il rientro da ambienti molto caldi. Queste azioni possono essere potenzialmente pericolose per la salute;

10. Se necessario, rinfrescare gli ambienti in cui si soggiorna con ventilatori o condizionatori, seguendo alcune regole: non posizionare il ventilatore troppo vicino alla persona e non utilizzarlo in caso di temperature superiori ai 32° C e, in ogni caso, bere molta acqua per evitare il rischio di disidratazione. Se si usano i climatizzatori evitare di regolare la temperatura interna a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. La temperatura dell’ambiente domestico per il benessere fisiologico è di 24-26° C. quando s’indossino abiti leggeri e non si fa attività fisica intensa. Non accendere il forno e altri elettrodomestici quali scaldabagno, lavatrice ecc. in concomitanza del climatizzatore, per evitare consumi energetici eccessivi

11. In auto, usare tendine parasole. Se si dovesse entrare in una vettura rimasta a lungo sotto il sole, per prima cosa aprire gli sportelli per ventilare l’abitacolo e poi iniziare il viaggio con i finestrini aperti o il condizionatore acceso per abbassare la temperatura interna. Evitare di lasciare anche per poco tempo persone o animali nell’auto chiusa in sosta, perché la temperatura all’interno dell’abitacolo si innalza rapidamente anche se la temperatura esterna non è particolarmente elevata e può causare anche un colpo di calore, specialmente nei bambini piccoli;

12. Prestare particolare attenzione alla corretta conservazione domestica dei farmaci. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni. Conservarli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Durante la stagione estiva riporre in frigo i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25 – 30° C. Ricordare che luce, aria, umidità e sbalzi di temperatura possono deteriorare il prodotto prima del previsto. In caso di dubbio, consultare sempre il proprio farmacista.

I consigli si concludono con l’invito a seguire con attenzione i soggetti più a rischio e vulnerabili. In caso di bisogno consultare gli operatori sanitari, il proprio medico o, in emergenza, chiamare il 118.
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Batterio Escherichia Coli, nessun caso di infezione nel nostro Paese. Lavare verdura e frutta cruda prima di consumarla

“La situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata – ha dichiarato il Ministro della Salute professor Ferruccio Fazio a proposito dell’infezione di Escherichia coli – Abbiamo allertato le Regioni, le strutture sanitarie e gli uffici sanitari alle frontiere, responsabili dei controlli sulle importazioni alimentari. Nei giorni scorsi, quando le autorità sanitarie tedesche avevano comunicato che i responsabili della diffusione del batterio potessero essere i cetrioli, ne avevamo sequestrate diverse partite, per un totale di 16 quintali, prontamente dissequestrate quando tutte le analisi hanno dato risultati negativi. Abbiamo un efficiente sistema di sorveglianza sindromica, in grado di segnalare e curare tempestivamente eventuali casi. Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania. Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata. Queste particolari precauzioni non sono necessarie per la popolazione italiana, per la quale sono sufficienti le normali norme igieniche già ampiamente pubblicizzate: lavare le mani, la frutta e la verdura prima di mangiarla. Lunedì prossimo affronteremo il caso nel vertice dei Ministri della Salute europei già previsto a Lussemburgo e mercoledì terremo una riunione con gli assessori regionali alla Sanità”.

Il batterio

L’Istituto Superiore di Sanità, sede del Laboratorio Europeo di Riferimento per l’Escherichia coli in campo veterinario, su richiesta della Direzione Generale di Sanità Pubblica della Commissione Europea (DG Sanco) è pienamente coinvolto nelle indagini sull’epidemia. In particolare, è stato rapidamente messo a punto un metodo specifico per la ricerca del ceppo epidemico VTEC O104:H4 negli alimenti, metodo distribuito ai Laboratori Nazionali di Riferimento degli Stati Membri e, a livello nazionale, agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, che in Italia svolgono la maggior parte dei controlli ufficiali sugli alimenti.

Il laboratorio dell’ISS, insieme al Laboratorio di Riferimento Europeo per il settore medico a Copenaghen, ha anche analizzato i caratteri di patogenicità del batterio responsabile del focolaio epidemico in Germania, stabilendo che si tratta di una variante rispetto a quelli classici associati alla SEU (Sindrome Emolitico Uremica) soprattutto nei bambini.

“Le analisi condotte consentono di definire meglio la natura di questo ceppo – spiega Alfredo Caprioli, Direttore del Laboratorio Europeo di Riferimento – che non può essere considerato un “mutante”, ossia un batterio con un gene modificato, ma piuttosto un ceppo originato dall’acquisizione di nuovi geni per meccanismi di ricombinazione naturale frequenti tra i batteri”.

In relazione al ceppo analizzato, il Presidente dell’ISS Enrico Garaci ha precisato: “Il fatto che il ceppo epidemico sia resistente a molti antibiotici non costituisce un fattore di rischio: per questa particolare infezione, infatti, la terapia antibiotica non è consigliata e, anzi, può risultare controproducente, causando un aumento del rilascio della tossina nel lume intestinale da parte dei batteri uccisi dall’antibiotico, con conseguente aumento della concentrazione di tossina nel sangue e aumento del danno renale”.

Il Ministero della Salute informa infine che è stata segnalata la presenza di un batterio di E.coli produttore di tossine su un salame di cervo prodotto in Italia, sul quale si sta procedendo ad effettuare le necessarie indagini: qualsiasi correlazione con l’epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza.

Norme di prevenzione

Non è giustificato l’allarmismo verso il consumo in Italia di ortaggi crudi, visto anche che le indagini di laboratorio non hanno supportato l’ipotesi dei vegetali contaminati quale fonte di infezione.

Le consuete norme igieniche per la sicurezza alimentare sono sufficienti a evitare infezioni: lavarsi frequentemente le mani dopo aver maneggiato alimenti, lavare a fondo le verdure, evitare il consumo di carne cruda, lavare bene coltelli, taglieri e altri utensili usati per la preparazione dei cibi, evitare di utilizzare senza lavare lo stesso tagliere e/o utensile per più alimenti e lavare bene le mani prima di manipolare i cibi e dopo aver usato la toilette.

Le persone che hanno recentemente soggiornato in Germania devono prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e nel caso di diarrea emorragica rivolgersi al proprio medico.

fonte: comunicato stampa n 132 – 3 giugno 2011
http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=1564&tipo=new