Abercrombie: le persone grasse non entrino nei nostri negozi!

L’amministratore delegato del noto marchio di abbigliamento non vuole che i suoi clienti vedano donne che non possano indossare i suoi abiti stretti e modellati

Vietato l’ingresso alle persone grasse nei negozi Abercrombie & Fitch. E non solo per una questione di taglie, che, come ben sappiamo, non vanno oltre la L per le donne, ma anche, e sopratuto per una questione di immagine. Pare infatti che Mike Jeffries, 68 anni, attuale presidente e amministratore delegato dal 1992, non voglia persone grasse nei suoi negoziGli uomini sono un’eccezione: se palestrati, potranno trovare una bella XXL ad aspettarli. Lo rivela Robin Lewis nel suo libro The New Rules of Retail (Le nuove regole della vendita al dettaglio) a proposito del capo di Abercrombie. Al portale economico Business Insider ha infatti raccontato che “Mike Jeffries vuole vedere solo persone magre e belle nei suoi negozi“. In pratica, “non vuole che i suoi clienti vedano donne che non possano indossare i suoi abiti stretti e modellati”. 

Il concetto di Jeffrey è molto semplice: sono benvenute solo le persone che sono effettivamente sexy nei capi Abercrombie. In altre parole, sottolinea Lewis: “Coloro che indossano la sua moda devono sentirsi come se appartenessero ai “ragazzi fighi””. La strategia di Abercrombie è stata già in passato accusata di essere “discriminatoria”: nel 2006, in un’intervista col magazine online Salon, lo stesso a.d. spiegava che “in ogni scuola ci sono i ragazzi fighi e popolari, e poi ci sono i bambini non così “cool”. E, dovendo essere sinceri, noi ci occupiamo dei ragazzi fighi, quei ragazzi attraenti che hanno un certo tipo di atteggiamento e con un sacco di amici. Molte persone, semplicemente, non entrano nei nostri vestiti e non ci entreranno mai.Escludiamo della gente? Certamente”.

Certo, una visione piuttosto “particolare”! C’è da dire che l’azienda non è la sola a pensarla così nel mondo della moda. Anzi: la maggior parte dei marchi di abbigliamento mette oggi sul mercato taglie improponibili alla maggior parte delal gente comune e si fanno tuttora molte battaglie perchè questa “promozione dell’anoressia” venga supertata.

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