I MORTI SUL LAVORO SONO OMICIDI

 

L’ESTATE RALLENTA I RITMI DEL LAVORO MA NON ARRESTA LA TRAGEDIA DELLE MORTI BIANCHE. TRA GIUGNO E LUGLIO SONO STATE 100 LE VITTIME NEL NOSTRO PAESE. 308 DALL’INIZIO DELL’ANNO.

 

Nonostante l’estate e il rallentamento del ritmo delle attività produttive, il bilancio delle morti bianche non si arresta. Sono 308 le vittime del lavoro registrate nei primi sette mesi del 2012 contro le 300 del 2011 con un incremento del 2,7 per cento. E ancora: nei soli mesi di giugno e luglio sono morti 100 lavoratori. Come fossero deceduti in due mesi tutti i dipendenti di una media azienda.

Questi i primi dati che emergono nella più recente indagine condotta dagli ingegneri dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre.

Continuano così a definirsi sempre più nitidamente i contorni delle situazioni peggiori nel nostro Paese con la Lombardia che conta 41 morti bianche, seguita dall’Emilia Romagna (40), dalla Toscana (30), dal Veneto 24, dalla Campania (23) e dal Piemonte (20).

Mentre per incidenza di vittime rispetto alla popolazione lavorativa – si tratta quindi della misurazione del rischio effettivo – è l’Abruzzo a guidare la classifica con un indice di 34,4 contro una media nazionale pari a 13,5. Seguono Trentino Alto Adige e Molise (27,7) e Basilicata (27).

Tra le province italiane è Modena a far rilevare il maggior numero di vittime sul lavoro con 17 decessi da gennaio a luglio. Seconda è Brescia (13 – 2 in più rispetto a fine giugno), terza Salerno con Torino (10). Il più alto rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa viene invece registrato a Grosseto (93,5). Seguono: Modena (55,9), Nuoro (52,9), Pescara (51), Avellino (48,3), Benevento (45,7).

La principale causa di morte registrata dall’Osservatorio è quella provocata da una caduta dall’alto (22,7 per cento delle morti), seguita dal ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (22,1 per cento); al terzo posto lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti dall’alto (17,5 per cento).

Ancora in agricoltura il maggior numero di morti bianche con 37,8 per cento del totale delle vittime sul lavoro; nel settore delle costruzioni invece è deceduto il 24,8 per cento dei lavoratori. L’8,1 per cento degli eventi mortali, invece, è stato rilevato nel commercio e nelle attività artigianali; mentre il 6,2 nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni;

Il dettagliato studio dell’emergenza condotto dagli esperti dell’Osservatorio Vega Engineering (tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com) continua quindi con la nazionalità delle vittime. Si scopre così che gli stranieri deceduti sul lavoro sono il 12,9 per cento del totale. I rumeni i più numerosi. Mentre le fasce d’età più colpite sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni (77 vittime), quella dei 35 – 44enni (63 morti), degli ultrasessantacinquenni (62). Rispetto alla popolazione lavorativa l’indice di incidenza più preoccupante è proprio quello degli ‘over 65’ (165); segue il 21,9 della fascia 55-64 e il 12,3 dei 45-54.

 

Informazioni per la stampa

Ufficio Stampa: Dott.ssa Annamaria Bacchin

Tel 0413969013 – bacchin@vegaengineering.com

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SICUREZZA SUL LAVORO E SANZIONI


RAFFAELE GUARINIELLO A MESTRE:

 

 “LA COLPA DELL’INEFFICIENZA SANZIONATORIA RISPETTO ALLE AZIENDE POCO ATTENTE ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E’ ANCHE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA E DELLA LENTEZZA DELLA MAGISTRATURA CHE PORTA ALLA PRESCRIZIONE DEI REATI”.

 

 QUESTO UNO DEI COMMENTI A MARGINE DEL SEMINARIO ORGANIZZATO A MESTRE DA VEGA FORMAZIONE IN COLLABORAZIONE CON IPSOA, VEGA ENGINEERING E AIESIL DAL TITOLO “GLI OBBLIGHI IN TEMA DI SICUREZZA DEL LAVORO”.

 

 

“Una priorità che viene troppo spesso trascurata all’interno delle aziende. Eppure le norme che disciplinano la sicurezza nei luoghi di lavoro ci sono e sono gli strumenti principali per prevenire gli infortuni e i decessi. Purtroppo poi, accanto all’incoscienza di una parte dell’imprenditoria esiste anche una carenza di rigore dal punto di vista sanzionatorio che invece, se rafforzato, potrebbe aiutare a migliore la cultura della tutela del lavoratore”.

Queste le parole del procuratore Raffaele Guariniello a margine del seminario organizzato recentemente a Mestre da Vega Formazione in collaborazione con Ipsoa, Vega Engineering e Aiesil dal titolo “Gli obblighi in tema di sicurezza del lavoro”;questo l’autorevole commento del magistrato che con le sentenze dei processi Eternit e Thyssen Krupp ha ottenuto nel primo caso la condanna dei vertici dell’azienda per disastro ambientale doloso e omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche in riferimento agli oltre 3000 morti provocati dall’amianto; nel secondo una condanna per omicidio volontario del vertice della multinazionale dall’amianto; nel secondo una condanna per omicidio volontario del vertice della multinazionale.

“In parte – ha proseguito Guariniello – la colpa dell’inefficienza sanzionatoria è degli organi di vigilanza e della lentezza della Magistratura che porta anche alla prescrizione dei reati. La metodologia di indagine, poi, deve essere più penetrante per arrivare a capire se un infortunio sia un fatto episodico o se sia una politica aziendale, una scelta strategica”.

Così il magistrato che più di tutti negli ultimi decenni ha lottato in prima linea per rendere Giustizia alle vittime innocenti del lavoro nel nostro Paese ha descritto a Mestre una delle emergenze più tragiche nel nostro Paese; perché di lavoro si muore quotidianamente .

la formazione in questo senso diventa un passaggio fondamentale per interrompere il tragico bollettino delle morti bianche. “Purché – ha sottolineato Raffaele Guariniello – sia programmata e realizzata con la massima serietà e competenza con strumenti e metodologie per verificare che l’apprendimento sia effettivo”.

Serietà e competenza sui quali punta Vega Engineering da oltre due decenni in prima linea su questo fronte. “Solo negli ultimi anni – spiega l’ingegner Pier Luigi Dalla Pozza direttore di Vega Engineering – sono stati migliaia i lavoratori coinvolti nei nostri programmi di aggiornamento e formazione tra cui dirigenti, Rspp, Aspp, addetti alla sicurezza provenienti da tutta Italia. Il nostro obiettivo è quello di continuare a diffondere la cultura della sicurezza facendoci interpreti e traduttori, anche con l’aiuto di figure autorevoli come quella del dottor Guariniello, di norme e burocrazie talora complesse ma indispensabili per la dignità e per la tutela dei lavoratori”.

Fondamentale poi per Raffaelle Guariniello è che la diffusione di una corretta ed efficiente prevenzione giunge anche dall’analisi dei dati sugli infortuni con particolare riferimento alle indagini condotte dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering.
“Ho letto con interesse i risultati dell’Osservatorio Vega Engineering – ha spiegato il procuratore – perché sono preziosi mezzi di indagine che consentono di porre una lente d’ingrandimento sul problema; perché evidenziano ad esempio in alcune aree del Paese numeri molto bassi di infortuni mortali che lasciano perplessi. Sarebbe interessante capire se questi incidenti davvero non accadano”.

Intervista Dott. Raffaele Guariniello

Intervista Ing. Pier Luigi Dalla Pozza

Contributi video Seminario “Gli obblighi in tema di sicurezza del lavoro” – 27/04/2012 Mestre (VE)

Dott.ssa Annamaria Bacchin

 

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