Come si fa a smettere di fumare?

Come si fa a smettere di fumare?

Non esiste un sistema per smettere che vada bene per tutti, anche perché diverse sono le motivazioni che spingono i fumatori e le modalità dell’abitudine al fumo, così come le caratteristiche psicologiche e fisiche, gli stili di vita e il tipo di attività professionale, e perfino le varianti genetiche da cui può dipendere una maggiore o minore predisposizione alla dipendenza fisica.

La semplice forza di volontà molte volte non basta, neppure con l’aiuto dei tanti libri in commercio. Se si vuole provare da soli, è importante stabilire degli obiettivi precisi, come ad esempio un giorno adatto a spegnere l’ultima sigaretta, nel quale non si prevedano eventi particolarmente stressanti, non si debbano frequentare ambienti che possono indurre in tentazione e nel quale ci si possa dedicare ad altre attività piacevoli che possano distrarre dal desiderio di fumare. Programmare un’attività fisica che sia congeniale, per esempio, aiuta molto.

Se però il fai-da-te fallisce, non bisogna scoraggiarsi. Conviene rivolgersi al proprio medico di famiglia o a uno dei centri antifumo accreditati, dove si utilizzano metodi per smettere di fumare certificati dalla letteratura internazionale, si può trovare un aiuto competente e un supporto utile nei momenti di difficoltà, ricordando che smettere non è facile, mentre facilissimo è ricadere. La maggior parte degli ex fumatori non è riuscita a liberarsi dalla sigaretta se non dopo ripetuti sforzi, e a ogni nuovo tentativo le probabilità di riuscita aumentano.

Non bisogna temere di ricorrere agli aiuti che si possono acquistare in farmacia. Ai sintomi dell’astinenza provocati dalla dipendenza fisica indotta dalla nicotina (agitazione, stanchezza, irritabilità, insonnia o difficoltà di concentrazione) si può rimediare utilizzando i prodotti sostitutivi (cerotti, inalatori o gomme da masticare), che liberano una quantità di sostanza sufficiente a eliminare i disturbi, riducendone gradualmente la necessità.

Sotto controllo del medico questi mezzi possono essere utilizzati anche in gravidanza, perché i loro possibili effetti negativi sono comunque inferiori a quelli del fumo, che oltre alla nicotina contiene molte altre sostanze tossiche per il feto.

Se questi non bastano, ci si può rivolgere al proprio medico che saprà indicare i medicinali più adatti.
In molti casi si è rivelato utile anche il supporto di uno psicologo adeguatamente formato.
Della validità delle sigarette elettroniche come mezzo per abbandonare il fumo, invece, nonostante i proclami della pubblicità, non ci sono ancora prove. Sono però iniziati studi per verificare se anche questi dispositivi possono sostenere la volontà di smettere.

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