E’ morta Mariangela Melato Scomparsa a 71 anni in una clinica romana, era malata da tempo. Il ricordo di amici e colleghi

E’ morta Mariangela Melato. L’attrice, nata a Milano nel 1941, è deceduta a 71 anni in unaclinica romana, come ha reso noto il Teatro Stabile di Genova con cui collaborava da tempo, combatteva da anni contro una brutta malattia. 

IL RICORDO DI AMICI E COLLEGHI – Gabriele Lavia, direttore del Teatro Argentina di Roma, intervistato da Sky Tg24, sull’attrice e sua grande amica ha detto commosso: “L’ho sentita qualche giorno fa con un sms, non amava farsi sentire stanca e sofferente. Era una grande attrice, aveva una carica umana, la conosco da quando ha cominciato, aveva una marcia in più. Credo che si possa paragonare solo ad Anna Magnani, aveva una poesia, quando era sul palcoscenico c’era solo lei, non aveva scuola, tecnica, era unica”. “Sono affranta” ha dichiarato Lina Wertmüller, “non sapevo che si fosse aggravata. Conoscevo la sua lotta per il tumore, ma non che fosse a questo punto senza ritorno. Oro sto andando alla clinica per salutarla”. Pippo Baudo l’ha ricordata così: “Perdo un’amica, una donna unica che per il nostro Paese è stata un’autentica portabandiera, la più grande attrice che ha avuto l’Italia nella seconda metà del Novecento. Ci siamo sentiti spesso al telefono negli ultimi mesi, ci facevamo forza a vicenda, dicendoci che non dovevamo mollare (…) Sono stordito dal dolore. Ciao Mariangela ti porterò sempre nel cuore, tutti noi ti dobbiamo tantissimo”.

Pupi Avati, il regista con cui debuttò nel cinema nel 1969 ha detto: “Quando disse la prima battuta fu subito una folgorazione. Il suo modo di recitare mi dava un’emozione nuova. Le dissi subito che era la più brava di tutti noi e lì cominciò anche la nostra amicizia”. Innumerevoli anche i commenti sui social network: “Addio a Mariangela Melato. Bellissima anima” ha scritto Roberto Saviano. La cantanteGiorgia l’ha ringraziata “per quello che hai fatto per come lo hai fatto e quello che hai lasciato, per essere stata Artista e Donna eccezionale, con eleganza intelligenza e talento puro”. Eleonora Giorgi ha detto: “Mariangela Melato ci ha lasciati… immenso dolore, e mancanza, per la meravigliosa persona, leggiadra, intelligente e profonda artefice di ironie sottili ed affettuose, evocatrice di densi sentimenti… immensa perdita per l’espressione artistica del nostro paese, che la vedeva e la vede essere la migliore attrice italiana degli ultimi cinquant’anni! Cara Mariangela, quante risate, quanto divertimento, quanto mi mancherai… riposa in pace, cara Mariangela, ti voglio bene”. E Fiorella Mannoia ha aggiunto:”Mariangela Melato, una Donna. Un esempio di dignitá e talento. Grazie”.


Il sindaco di Milano Giuiano Pisapia ha commentato così: “Questa mattina ci ha lasciato una grande persona e una grande attrice. Mariangela Melato, che a Milano è nata e di cui è’ cittadina benemerita, ha saputo esaltare il teatro e il cinema attraverso le sue numerose e importanti presenze sceniche sia con ruoli drammatici, sia in commedie” e Stefano Boeri, assessore alla Cultura di Milano ha aggiunto: “Con Mariangela Melato scompare una protagonista del cinema e del teatro italiano. Una donna di grande intelligenza e sensibilita’, interprete memorabile di “pezzi” della nostra storia nel cinema, in teatro e in televisione”.

LA VITA E LA CARRIERA – La sua carriera si è sempre divisa tra il teatro, il cinema e la televisione: recitare era la sua passione e la sua ragione di vita come disse lei stessa in un’intervista radiofonica: “Recitare è un bisogno, come quello di amare o di andare in bagno”. Con il teatro iniziò alla fine degli anni ’60, portando in scena L’Orlando Furioso di Luca Ronconi, ma oltre ai personaggi forti e alle tragedie come Medea e Fedra, ebbe successo anche con opere più leggere, come la commediamusicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente. Negli anni ’70 la Melato si affermò come grande attrice anche sul grande schermo, alternando interpretazioni drammatiche, come in La classe operaia va in paradiso di Elio Petri a commedie come Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller, Casotto e Mortacci di Sergio Citti ai film per Monicelli, all’indimenticabile ruolo in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, sempre della Wertmuller. Tra le sue ultime interpretazioni ci sono L’amore ritorna di Sergio Rubini e Vieni via con me di Carlo Ventura. Negli anni ’90 lavorò anche in tv con film e trasposizioni di alcune delle sue opere teatrali più importanti, ma dal ’93 la sua carriera è legata quasi esclusivamente al Teatro Stabile di Genova, con cui ha portato in scena grandi successi.

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