Il recupero comunicativo per le persone laringectomizzate


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Attualmente i corsi di riabilitazione al linguaggio nel laringectomizzato, sono gestiti in modo sporadico da associazioni di volontariato così che il processo riabilitativo di questi pazienti è completamente affidato a maestri rieducatori operati in possesso di un diploma rilasciato dalle associazioni dei mutilati della voce. 

Poiché tali volontari necessitano di un adeguato processo formativo completo ed omogeneo che consenta loro di svolgere al meglio il lavoro di recupero e di garantire la formazione di nuove figure preparate a dare continuità al recupero delle abilità fonatorie e comunicative, dal 2006 il dr. Maurizio Magnani direttore unità di Otorinolaringoiatria e presidente dell’Ailar (Associazione Italiana Laringectomizzati onlus) ha formalizzato un corso di formazione per il recupero comunicativo ed assistenziale del paziente laringectomizzato. Questi pazienti hanno subito mutilazioni importanti della testa e del collo, in particolare a livello della laringe.

Le dinamiche ospedaliere e sanitarie tendono a ridurre i tempi di degenza, il malato è dimesso, sia pur in sicurezza, ma con necessità comunicative, psicologiche ed assistenziali importanti. 
L’Azienda Ospedaliera di Cremona è stata scelta da anni come sede permanente di formazione, che si articola su due diversi livelli. Un primo corso con nozioni basilari su anatomia, fisiologia, patologia e principali rudimenti per il recupero comunicativo. Il secondo, di gestione avanzata del recupero comunicativo ed assistenziale, è quello che si sta svolgendo oggi e domani presso l’aula magna Magda Carutti dell’Azienda Ospedaliera di Cremona.
Oltre alla preparazione di volontari operati, non sanitari, il corso prevede anche il coinvolgimento di figure professionali  quali infermieri, terapisti della riabilitazione, logopedisti, assistenti sanitari, tecnici di audiometria, interessati ad acquisire ulteriori competenze ed abilità specifiche. In aula si viene a creare una speciale simbiosi di intenti tra istituzionali e mondo del terzo settore. Perché questo mondo non sia spontaneistico, soprattutto con questa tipologia di pazienti è necessario sia propositivo, capace e formato.

Il convegno proposto dall’Azienda Ospedaliera di Cremona per il 15 e 16 aprile tratterà nozioni di tracheotomia, tracheotomia e cannula tracheale e della difficoltà di gestione di questi pazienti. Verranno passati in rassegna gli aspetti del ritorno alla vita quotidiana con suggerimenti per affrontarla in presenza di questa nuova disabilità. Dai consigli dietetici (prevenzione del ritorno del tumore), senza tralasciare gli aspetti psicologici. La dr.ssa Patrizia Sironi, del servizio di Psicologia dell’ospedale di Cremona tratterà nozioni di psicologia pratica per approcciare al meglio il nuovo paziente e discriminare sintomi predittivi di una sindrome depressiva, che a volte questo tipo di mutilazione comporta. Per valutare lo stato psicofisico partirà un’indagine che coinvolgerà tutti i centri di riabilitazione italiani, è stato predisposto un questionario con 20 domande che verrà sottoposto ad ogni paziente. Dall’analisi dei dati ci si aspetta emergano nuovi bisogni, che con i successivi momenti di formazione si cercherà di colmare.
Il dr. Magnani in particolare affronterà temi come la rieducazione dei sensi, voce e respiro dopo l’intervento subiscono un pesante cambiamento, se gli altri sensi migliorano è possibile aumentare la percezione della qualità della vita. La famiglia gioca un ruolo fondamentale per il paziente nel ritorno alla vita normale, a volte si assiste a veri e propri drammi dal punto di vista affettivo.

La mattina di sabato 17, presso la Scuola di Rieducazione Fonatoria, attiva dal 2000 presso l’unità di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Cremona, il dr. Magnani, il Maestro Giorgio Saiani ed altri maestri per la formazione sul campo dedicata ai volontari Ailar.

Il convegno vede anche il contributo e partecipazione di Fialpo con sede a Verona (Federazione Italiana delle Associazioni Laringectomizzati Pazienti Oncologici).

Secondo le statistiche ogni anno in Italia si eseguono circa 5.500 interventi di laringectomia e si stima che attualmente siano circa 50.000 gli individui laringectomizzati su tutto il territorio. Emerge quindi un sentito bisogno di approfondire la gestione e la riabilitazione dei pazienti laringectomizzati, da qui nascono le numerose iniziative formative portate avanti dal dr. Magnani. 
Approfondiamo con lui alcuni aspetti legati appunto a queste problematiche.

Dopo un intervento così demolitivo, come può avvenire il recupero comunicativo per il paziente?
«Se si è subito una laringectomia totale, quindi una mutilazione dell’organi vocale, è possibile surrogare la voce attraverso tre metodiche. La prima facendo ricorso alla voce esofagea: l’aria viene immagazzinata nella trachea, poi trasportata di nuovo verso l’esterno causando nel muscolo esofageo una vibrazione cha dà luogo all’emissione di un suono. Questa rappresenta la scelta migliore. Esiste poi, la possibilità di inserire una protesi tracheoesofagea, strada non sempre percorribile per tutti i pazienti e che comporta continua manutenzioni per evitare complicazioni. La terza possibilità è quella di utilizzare l’elettrolaringe/laringofono, solitamente chi non riesce a fare ricorso alla voce esofagea opta per questo strumento elettronico.
La riabilitazione include poi il recupero dell’olfatto e del gusto: vengono insegnate tecniche inspiratorie e di deglutizione che favoriscono l’afflusso di aria nella parte superiore delle fosse nasali».

Nel convegno si parla anche di alimentazione, quali sono le regole principali a cui si deve attenere un persona laringectomizzata?
«Innanzitutto no a fumo e alcol, che ad esclusione dei tumori professionali rappresentano un importante fattore di rischio. Sì invece a proteine nobili, ai legumi, al giusto mix di carboidrati, preferire i grassi vegetali a quelli animali.
Per la cottura dei cibi evitare la carbonizzazione (alla brace), preferire una cottura al forno o al vapore».

a cura dell’Azienda Ospedaliera di Cremona

http://www.e-cremonaweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8530&Itemid=238

LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Terza Parte) di Luciano Cremascoli

L’intervento chirurgico con la relativa perdita dell’uso della parola, appartiene ormai al passato anche se il ricordo è sempre ben presente e tale rimarrà. Anche se il tempo della riabilitazione per il recupero fonatorio, iniziato nella scuola di rieducazione dell’Ospedale di Crema, e continuato poi, per ragioni logistiche, presso la Sezione di Treviglio può considerarsi concluso anche se sia gli amici operati che i maestri rimarranno sempre con me ovunque io vada. A dire il vero nulla va considerato veramente concluso in quanto, un operato è, a mio parere, da paragonarsi ad un atleta, deve mantenersi sempre e comunque in allenamento se non vuol perdere quello che con fatica, tenacia e sacrificio ha conquistato, la nuova voce. Seguìti con particolare attenzione ed interesse i “corsi di formazione per il recupero comunicativo e l’assistenza del paziente laringectomizzato”, organizzati dal nostro Presidente Nazionale nonchè Primario di ORL presso l’Ospedale a Cremona,ed ottenuto relativo attestato, sarebbe giunto anche per me il momento, come da me desiderato, di dare al mio prossimo, gli operati come me, quello che hanno dato a me, i maestri rieducatori, di Crema prima e di Treviglio poi, ossia la possibilità di esprimermi di nuovo con voce propria e non solo a gesti o scritti cosa a cui mi stavo erroneamente e testardamente abituando. Alla fine dello scorso anno, il titolare della scuola di rieducazione di Crema, attività che svolge da oltre 30 anni, il sig. Antonio Barbaglio, classe 1928, tra l’altro mio primo maestro rieducatore, esprime la volontà di volersi ritirare a vita privata, dalla attività di rieducazione intendendo dedicarsi ad altro: ai propri nipoti, ad esempio. A questo punto la sede centrale della Associazione si rivolge al Presidente della Sezione di Treviglio, sig. Roberto Leoni, infatti da Marzo di quest’anno la Scuola di Crema è stata aggregata ed inserita a pieno titolo nell’organizzazione della Sezione di Treviglio.Roberto mi invita ad accettare l’incarico ed occupare quel posto che si è reso vacante. La proposta mi riempie di orgoglio ma nel contempo mi preoccupa non poco. Il fatto stesso di sostituire un maestro della levatura del sig. Antonio Barbaglio il quale, nella sua lunga carriera, si è occupato con grande competenza e serietà del reinserimento di decine di laringectomizzati, mi pone di fronte ad una domanda: “sarò all’altezza dell’incarico che mi viene assegnato?” Una certa tranquillità mi è data dalla  Sede dove sono destinato ad ‘esercitare’, ovvero presso l’Ospedale Maggiore di Crema. Ospedale dove 4 anni fa sono stato operato con successo. Tra l’altro sarò a stretto contatto con lo stesso reparto di otorinolaringoiatria di allora e sempre diretto dal Primario dott. Pasquale Blotta, il quale, con la sua ottima equipe di medici, la validissima capo sala sig.ra Marilena Facco e tutto il personale paramedico, del reparto stesso, formano una squadra che già a suo tempo pareva insuperabile in quanto capacità, efficienza e disponibilità verso il paziente. Tutto questo già mi rasserena e mi conforta, sono certo e sicuro che non mi verrà negato, qualora lo chiedessi, quell’aiuto necessario nello svolgimento del mio, non facile nuovo incarico. Nell’attesa di confrontarmi con coloro che chiamiamo nel nostro gergo ‘rieducandi’, sentirli di nuovo parlare e sorridere soddisfatti di se stessi e di ciò che apprenderanno e cioè:  parlare di nuovo.

 

 

Nella foto sopra io (al centro), il Dottor Pasquale Blotta (Primario di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Maggiore di Crema – Cr) e la Caposala dello stesso Reparto, Signora Marilena Facco. Prossimamente, ormai a due anni di distanza dal mio ‘insediamento’ quale Rieducatore presso la Scuola di Rieducazione alla Parola presso l’ORL dell’Ospedale Maggiore di Crema sarà mia premura pubblicare un ‘ragguaglio’ su questi due anni di ‘lavoro’ e delle sue soddisfazioni e, perché no, anche problematiche fortunatamente tutte risolvibili. Non avrà più nel titolo di testa “Parte Quarta”, parrebbe un’ennesima puntata di una noiosissima … telenovela.

P.S.: Questo articolo è stato da me scritto nel Marzo del  2009  e, come i due  precedenti, “LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Prima Parte)”  ‘postato’ qui il 22 gennaio scorso e “LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Seconda Parte)” il 1° febbraio, pubblicato a suo tempo sul periodico “La Nuova Voce” a cura della Sezione AILAR di Treviglio (Bg). Io sono stato Operato nell’Agosto del 2005 nel Reparto di Orl dell’Ospedale Maggiore di Crema (Cr) diretto dal Dr. Pasquale Blotta, lo stesso Ospedale dove attualmente mi occupo della Rieducazione alla Parola di coloro che hanno subìto lo stesso mio intervento chirurgico.

Alla prossima. Un saluto –

 

LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Seconda Parte) di Luciano Cremascoli

Sono passati ormai quasi tre anni da quel giorno in cui fui sottoposto ad un intervento di Laringectomia Totale con conseguente perdita dell’uso della parola e dopo circa 500 ore di Riabilitazione presso la Scuola di Rieducazione alla Parola di Treviglio dove, seguito da abili Riabilitatori, ho “reimparato” a parlare, quindi a comunicare verbalmente e, dopo 200 ore di “servizio” come Volontario presso la segreteria della Sezione, mi è stato proposto dal Presidente di Sezione Roberto Leoni, di partecipare al Corso di Formazione Permanente per il Recupero Comunicativo e per l’Assistenza del Paziente Laringectomizzato che si teneva presso l’Azienda Ospedaliera di Cremona e rivolto ad aspiranti Rieducatori nonché Infermieri, Assistenti sanitari, Fisioterapisti, e Logopedisti. Naturalmente ho accettato con grande entusiasmo ma, nonostante una buona dose di apprensione mi assalisse, puntualmente, il giorno ed all’ora stabiliti ho preso posto presso l’Aula Magna del nosocomio cremonese. Dopo la registrazione dei partecipanti si dava inizio ai lavori con il saluto del Direttore Generale. Quindi il “via” vero e proprio con l’introduzione del Dr. Maurizio Magnani, Primario di ORL presso l’Ospedale di Cremona, nonché Presidente Nazionale dell’Ailar, seguito dagli “interventi” dei Dott. Giampiero Roffi, Paolo Parisi, Grazia Pisano, Massimo Duca, Angelo Anni, e Patrizia Sironi. L’infermiera Professionale Cristina Clerici, il Rieducatore Umberto Tassini con Rita Ferri e Padre Luigi Motta con Don Franz Tabaglio. Ognuno dei quali ha sviluppato in modo chiaro e preciso la “materia” di loro competenza “aiutati”dalla proiezione di numerose diapositive dimostrative. Si è “spaziato” dal ruolo dall’Ailar stessa, alle Sindromi Aereo-faringee, dalla rieducazione del gusto e dall’olfatto agli aspetti psicologici, dal ruolo della famiglia a quello del rieducatore, dalla tecnica fonetico- comunicativa alla sessualità senza trascurare l’angolo della spiritualità nel contesto della patologia stessa. Insieme a me era presente ai lavori anche Lodovico Bertulessi, nostro associato ed infermiere presso l’Ospedale di Treviglio (Bg) il quale ha superato brillantemente insieme a tutti noi il “Test Attitudinale”, valido anche ai fini ECM (Educazione Continua in Medicina) che si è tenuto alla fine dei lavori e seguito dalla consegna da parte del Dr. M. Magnani degli “Attestati di Partecipazione”. Durante questi giorni, sia pur intensi, ho avuto modo di conoscere neo-rieducatori provenienti da tutta Italia, dal Piemonte al Friuli e dalla Valle d’Aosta alla Sicilia ognuno di loro con problematiche diverse e desiderosi di confrontarsi. Sono nate così delle amicizie che ci legavano da un solo obiettivo che andava oltre la semplice Rieducazione. Uno di questi dopo poco tempo mi ha mandato una e-mail con un “racconto” che mi ha fatto molto riflettere, ho fatto mio e qui trascrivo letteralmente: Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale. Ad uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora al giorno per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza. L’altro doveva restare sempre sdraiato. Infine i due fecero amicizia e cominciarono a parlare per ore e…di tutto. Ogni giorno l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra passava il tempo raccontando al compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere dalla finestra. L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose ed i colori del mondoesterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre ed i cigni giocavano nell’acqua ed i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano vicini ed abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era anche una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi ed immaginava la scena. In un caldo pomeriggio descrisse perfino una parata che stava passando. Sebbene l’altro non potesse vedere la banda, poteva sentirla, con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Una mattina l’infermiera trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto praticamente nel sonno. Portato via il corpo, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevo per vedere per la prima volta il mondo esterno dalla finestra. Essa si affacciava su un muro bianco. Quindi chiese all’infermiera che cosa poteva aver spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva

nemmeno vedere il muro,”forse voleva farle coraggio” disse.

EPILOGO: Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L’oggi è un dono. E per questo motivo che si chiama presente. Non limitatevi a leggere questo racconto ma mostratelo agli amici a cui volete augurare Buona Fortuna. Qui termina la ‘Seconda Parte’; prossimamente sarà la volta della terza ed ultima parte pubblicata de “La mia esperienza di Laringectomizzato” dopodiché … si vedrà. Probabilmente mi racconterò con le nuove – successive esperienze sull’argomento. Un saluto –

P.S.: Questo articolo è stato da me scritto nel Maggio 2008 e, come il precedente, “LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Prima Parte)”, pubblicato a suo tempo sul periodico “La Nuova Voce” a cura della Sezione AILAR di Treviglio (Bg). Io sono stato Operato nell’Agosto del 2005 nel Reparto di Orl dell’Ospedale Maggiore di Crema (Cr) diretto dal Dr. Pasquale Blotta, lo stesso Ospedale dove attualmente mi occupo della Rieducazione alla Parola di coloro che hanno subìto lo stesso mio intervento chirurgico.

http://lucianocremascoli.blogspot.com

LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Prima Parte) di Luciano Cremascoli

LARINGECTOMIA TOTALE (La mia esperienza – Prima Parte)

Il tutto inizia più di due anni fa quando, inaspettatamente e quasi improvvisamente, mi sono trovato in una sala operatoria d’ospedale uscendone parecchie ore dopo (9 o 10…) senza aver più l’uso della parola(naturalmente ero stato informato precedentemente) avendo subito l’asportazione totale della Laringe il che per uno come me abituato a parlare anche durante il sonno è tutto un dire. Sinceramente, la degenza in ospedale non è stata poi così traumatica in quanto il dolore fisico era neutralizzato dai farmaci somministratimi ed ero assistito con particolare attenzione dal personale Medico e Paramedico del reparto oltre che dai familiari. L’unico ostacolo non certo di poca importanza tra me e loro era la comunicazione limitata a cenni con il capo o gesti poco espressivi; l’unica alternativa possibile era l’utilizzo di carta e penna (ancora non sapevo usare il pc…) che non sempre riuscivano a trasmettere la mia volontà. Dimissioni dall’Ospedale seguite da radioterapia,

quindi, due settimane di convalescenza in una località marina. Durante questo soggiorno (in albergo, quindi a contatto con gente nuova) mi rendo conto che carta e penna non sono sufficienti alle mie necessità di comunicazione ed autonomia. Bisogna provvedere al più presto. Tornato alla “base” mi informo sulla scuola di Rieducazione alla Parola più vicina a casa (ero stato contattato durante il ricovero in ospedale da un rieducatore) quindi mi presento presso la sezione di Treviglio e vengo fatto accomodare nell’aula dove al centro della stessa sedeva un rieducatore (chiamato anche Maestro pure lui, come me, operato alla Laringe)ed intorno altri operati che seguivano le lezioni tra

cui anche un extracomunitario. Tra questi alcuni frequentavano da poche settimane, altri da qualche anno. Subito il Maestro mi ha spiegato i primi rudimenti del metodo di rieducazione invitandomi a

seguire le sue istruzioni con esercizi mirati. Naturalmente sia pure mi impegnarsi al massimo dalla mia bocca non usciva alcun suono, non avrei potuto nemmeno pretenderlo dal primo giorno…

Nel contempo però vedevo quelli che ormai ritenevo i miei compagni di percorso parlare e ciò mi dava fiducia e stimolo sino a quando dopo qualche giorno dalla mia bocca uscì un suono simile ad una “C”. A questo punto ho udito un lungo applauso di incoraggiamento da parte dei miei compagni

che mi ha particolarmente commosso con evidente soddisfazione oltre che mia, del Rieducatore. Era l’inizio del mio nuovo modo di parlare. Dopo quella prima “C” la strada non è stata più in salita come i primi giorni, sono seguite altre lettere dell’alfabeto, le prime parole, le frasi e via di seguito. Dopo di

me sono arrivati altri nuovi operati quindi, non ero più l’ultimo arrivato, questa era diventata per me non solo una scuola ma una seconda casa, una seconda famiglia. Si era e si è come si diceva da ragazzi: tutti per uno, uno per tutti, compresi i Maestri, seguiti dal Presidente, gli addetti alla Segreteria, la Psicologa, l’Assistente Spirituale ed altri. Ho partecipato a Convegni, commemorazioni,

festeggiamenti, gite di gruppo, soggiorno marino invernale ed altro, accompagnati anche da familiari ed amici, il cui unico scopo era… parlare, parlare, parlare per ritrovare quello che purtroppo ci era

stato tolto. Dopo mesi di frequenza ho superato anche l’ostacolo telefono, quello che mi incuteva

maggior panico, avevo il terrore di “bloccarmi” e non riuscire ad esprimermi ma anche questo ormai è acqua passata; come la prova microfono davanti ad una platea sia pur non molto numerosa e composta da addetti ai lavori appartiene a ieri. Ma il “lavoro” non finisce qui in quanto, a parte il fatto che chi subisce un intervento di questo tipo non riuscirà mai ad essere come prima, bisogna sempre cercare di migliorarsi e per poter fare questo non ci si deve far mancare l’allenamento continuo.

Questo è il mio intendimento senza dimenticare che la mia presenza può essere utile a quelli che sono venuti e verranno dopo di me. Ai nuovi arrivati vorrei far pervenire questa massima che ho sentito ed ho fatto mia: “QUELLO CHE IO ERO, TU SEI. QUELLO CHE IO SONO, TU SARAI.

Un saluto a tutti e… non arrendiamoci mai.

P.S.: Questo articolo è stato da me scritto nel Dicembre 2007 e pubblicato a suo tempo sul periodico “La Nuova Voce” a cura della Sezione AILAR – Associazione Italiana Laringectomizzati – onlus di Treviglio (Bergamo). Io sono stato Operato nell’Agosto del 2005 nel Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Maggiore di Crema (Cremona) diretto dal Dr. Pasquale Blotta lo stesso Ospedale dove attualmente mi occupo della Rieducazione alla Parola di coloro che hanno subìto lo stesso mio intervento chirurgico.

http://lucianocremascoli.blogspot.com/2011/01/laringectomia-totale-la-mia-esperienza.html

Ailar Milano

Associazione Italiana Laringectomizzati Onlus Milano

Ailar

Web: www.ailar.it
Email: redazione.ailar@virgilio.it
Data di costituzione: 20 dicembre 1957

Cosa facciamo

Sviluppo economico e coesione sociale

  • Formazione professionale
    Corsi di formazione di maestri rieducatori alla parola

Filantropia e Promozione del volontariato

  • Campagne di informazione e sensibilizzazione
    Contro alcol, fumo e inquinanti ambientali
  • Realizzazione di periodici o riviste
    Rivista trimestrale ‘Il Corriere dei Laringectomizzati’

Altre attività

  • Altro (specificare)
    Rieducazione alla parola di persone operate di tumore alla gola (asportazione laringe e corde vocali) con gestione sul territorio nazionale di circa 70 centri di recupero.


A chi ci rivolgiamo

  • Altro
    Sostegno ai laringectomizzati e malati oncologici testa e collo con assistenza psicologica ai pazienti e famiglie.


I progetti e le iniziative in svolgimento

  • Nel 2010 verranno effettuate le seguenti iniziative: – Corso di formazione di personale professionale per far acquisire conoscenze e competenze e abilità nel recupero fisiatrico, comunicativo e assistenziale ai pazienti laringectomizzati e malati oncologici di testa e collo (destinato a fisiatri, logopedisti,infermieri, assistenti sanitari, tecnici di audiometria) – Corso di corretta comunicazione tra maestro rieducatore e paziente laringectomizzato – Realizzazione di campagne contro alcol e fumo nelle scuole medie inferiori

Lavoriamo in rete con

  • Altre istituzioni pubbliche
    Convenzioni ospedaliere per scuole alla parola per i laringectomizzati
  • ASL
    Convenzioni per scuole rieducazione alla parola per i laringectomizzati
  • Altre organizzazioni di volontariato
    F.A.V.O. Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia sia Nazionale che Regionale

La nostra struttura

  • Numero dei dipendenti
    Part time 1
  • Numero dei religiosi
    2
  • Numero dei volontari
    Maestri rieducatori e personale vario 70
  • Numero dei soci (persone fisiche)
    Laringectomizzati e famigliari (nazionale) 3500

Sede

Via Friuli 28
20135 Milano (MI)
Tel: 025510819
Fax: 0254122104
Web: www.ailar.it
Email: redazione.ailar@virgilio.it

Ailar Treviglio

Associazione italiana Laringectomizzati – Sezione Mario e Gianni Francesconi – Treviglio

AILAR Treviglio

Web: www.ospedale.treviglio.bg.it/180.asp
Email: leoni.roberto44@tiscali.it
Data di costituzione: 1978

Cosa facciamo

Assistenza sociale

  • Accompagnamento e inserimento sociale
    Per le persone operate di laringectomia totale, tumore alla laringe, prima e dopo l’intervento.
  • Ascolto, sostegno e assistenza morale
    Ai loro familiari, informazione e sostegno psicologico.

Sviluppo economico e coesione sociale

  • Formazione professionale
    Corsi di abilitazione, di aggiornamento e perfezionamento della metodologia rieducativa alla nuova voce e alla parola per maestri rieducatori in attività.

Tutela dei diritti

  • Informazioni sui diritti
    A tutti i nostri operati, iscritti alla Associazione.

Cultura

  • Realizzazione di visite guidate
    Visite guidate in Città d’arte.

Ricreazione

  • Organizzazione di spettacoli di intrattenimento
    Concerto di Natale.
  • Attività ricreative
    Pranzo sociale e Festa dell’AILAR con musica dal vivo.
  • Organizzazioni di vacanze e/o soggiorni
    Soggiorno terapeutico invernale a San Bartolomeo al Mare per tre settimane.

Altre attività

  • Altro (specificare)
    Progetto SALUTE & BENESSERE – Micro massaggi, testa, collo, spalle e riflessologia plantare. Tutti i mercoledì in sede dalle 13 alle 18 – con Sara Villa, operatore in discipline bio naturali riflessologo.


A chi ci rivolgiamo

  • Diversamente abili
    Persone operate di tumore testa collo, laringectomizzati totali o parziali e ai loro familiari.


I progetti e le iniziative in svolgimento

    • PER TUTTO IL 2010 Progetto Salute & Benessere, tutti i mercoledì, su prenotazione, in sede, dalle ore 13 alle 18, micro massaggi testa, collo, spalle e riflessologia plantare, con personale qualificato, gratuito, per gli operati iscritti.
    • DOMENICA 11 LUGLIO Parco del Roccolo Treviglio, Festa AILAR, ore 11 Messa al campo, pranzo con gli Alpini e musica dal vivo.
    • DOMENICA 12 SETTEMBRE Visita alla Scuola di San Pellegrino, visita guidata al Casinò Municipale, pranzo al Ristorante 4 Cime di Zambla Alta.
    • 1 – 5 OTTOBRE Gita sulla Costa Amalfitana, Sorrento, Napoli, Ercolano, Isola di Capri, Cassino.
    • SABATO 6 NOVEMBRE Oratorio San Francesco di Treviglio, ore 9.30, Santa Messa in ricordo nostri defunti.
    • SABATO 18 DICEMBRE in collaborazione con la Sezione AILAR di MERATE, presso l’Auditorium della Cassa Rurale Treviglio, via Carcano 6, ore 20.30 CONCERTO di NATALE , al termine rinfresco offerto dall’Associazione.
    • VENERDI 24 DICEMBRE Chiesa dei Salesiani Don Bosco Treviglio, ore 21, Messa di Natale, brindisi, scambio degli auguri.
    • DOMENICA 23 Gennaio 2011 FESTA di San Biagio, ore 9 Santa Messa e Assemblea Generale dei soci, Auditorium Cassa Rurale Treviglio, Via Carcano 6, ore 13 pranzo sociale all’ex Verri di Caravaggio, La Nuova Fonte, pomeriggio danzante con orchestra.
    • VENERDI 28 GENNAIO 2011 Partenza, dalla sede, per il Soggiorno Marino a San Bartolomeo al Mare in Liguria, per tre settimane.

    Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni telefonare in sede – 0363 43333 – dalle ore 9 alle 12 dal Lunedì al Venerdì

Lavoriamo in rete con

  • ASL
    Azienda Ospedaliera Treviglio Caravaggio
  • Comune
    Comune di Treviglio, ULISSE, informagiovani
  • Provincia
    Da ora, speriamo, anche con la Provincia di Bergamo

La nostra struttura

  • Numero dei religiosi
    Assistente spirituale 1
  • Numero dei volontari
    In attività nelle 8 scuole di rieducazione e nella sede provinciale (fra cui dieci maestri rieducatori operati, un otorino, una psicologa, una logopedista) 30
  • Numero dei soci (persone fisiche)
    165 operati e 155 familiari o simpatizzanti 320

La nostra attivita’ di comunicazione e promozione

    • Pubblicazione periodico quadrimestrale “La Nuova Voce” distribuito gratuitamente ai nostri iscritti.
    • Materiale informativo e di prevenzione.
    • Gestione e distribuzione materiale sanitario ed ausili per l’igiene e pulizia dello stoma.
    • Due corsi di approfondimento ed aggiornamento, in loco, per maestri rieducatori in attività – Luglio – Ottobre.
    • Corso di formazione nuovi maestri rieducatori Cremona Aprile 2011.

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova: Via Crivelli 11
24047 Treviglio (BG)
Tel: 0363 43333
Fax: 0363 307147
Web: www.ospedale.treviglio.bg.it/180.asp
Email: leoni.roberto44@tiscali.it

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova TREVIGLIO 1: c/o Azienda Ospedaliera Treviglio Caravaggio P.le Meneguzzo 1- dalle ore 9.30 alle 11 Lunedì, Martedì, Giovedì
TREVIGLIO (BG)
Tel: 0363 42 46 79
Fax:

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova TREVIGLIO 2: c/o La SEDE Via Crivelli 11 – dalle ore 9 alle 11 Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì
24047 TREVIGLIO (BG)
Tel: 0363 43 333
Fax:

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova TREVIGLIO 3: c/o La SEDE Via Crivelli 11 – dalle ore 14 alle 16 Martedì e Giovedì
24047 TREVIGLIO (BG)
Tel: 339 26 44 102
Fax:

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova San PELLEGRINO TERME: c/o Villa SPERANZA Via San Carlo 32 Venerdì e Sabato dalle ore 9 alle 11
San PELLEGRINO TERME (BG)
Tel: 333 49 02 246
Fax:

Sede

Scuola di Rieducazione alla Voce nuova ROMANO di LOMBARDIA: c/o CENTRO SOCIALE RUBINI Via Rubini 9 – dalle ore 9 alle 11 Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì
ROMANO DI LOMBARDIA (BG)
Tel: 333 16 84 145
Fax:

NUOVA SCUOLA A TREVIGLIO

Nuova voce ai laringectomizzati  presso l’azienda Ospedaliera di Treviglio grazie alla realizzazione di un centro dove si svolgeranno i corsi di rieducazione alla parola (lunedi-martedi e giovedi dalle ore 9,30 alle 11,00). La scuola  vuole anche essere un punto di incontro e di informazione dove i pazienti ed i loro famigliari possono trovare aiuto e sostegno da persone che hanno avuto lo stesso problema.