Come curare la laringiteCome curare la laringite

Come curare la laringite

La laringite è un’infiammazione della laringe e puó essere acuta o cronica. Si considera acuta se dura un paio di giorni, cronica se dura piú di due settimane. In entrmabi i casi le cause sono le stesse, ma nel caso di quella cronica le cause sono píú splamate nel tempo.

Generalmente è una patologia che è dovuta a una ferita, alla presenza di corpi estranei, polvere dell’aria, un colpo di freddo locale, gas irritanti, vapori molto caldi, sforzi vocali prolungati o propagazione di catarro faringeo o tracheale.

La persona che soffre di laringite presenta fastidio e bruciore alla gola, cosa che porta a tossire molto. Puó manifestarsi tosse violenta e frequente, la voce si fa roca a causa dell’ingrossamento della mucosa delle corde vocali e puó comparire anche la febbre.Además en la laringitis crónica podemos encontrar carraspera y pequeños esputos que cuestan de arrancar.

Nella laringite cronica possono fare la comparsa anche catarro e voce rauca e tosse secca e insistente.Nell’articolo vi spieghiamo come curarvi da questo fastidioso disturbo.

Istruzioni

Nei primi giorni dalla compersa del disturbo bisogna seguire una dietta latteo-vegetariana e bere acqua tiepida mischiata con succo di limone o spremute d’arancia e agrumi in generale.

Bisogna evitare che penetri polvere in gola e tutti gli ambienti chiusi e soffocanti. Se non potete fare a meno di stare in un posto del genere, abbiate la premura di mettervi strati di garza, panni umidi o mascherine sulle vie orali, sia bocca che naso.

Bisogna respirare sempre dal naso, in questa maniera l’aria che inaliamo viene purificata e si scalda prima di arrivare ai polmoni.

Bisogna evitare di parlare troppo e di tossire. Inoltre è utile soffiarsi spesso il naso per irritare la mucosa e provocare una reazione.

Un buon rimedio puó essere di lasciare nella stanza una pentola di acqua bollita con infusione di eucalipto, per facilitare l’espettorazione e manentere la stanza umidificata.

Altro rimedio utile e fare inalazioni al petto e alla testa. Aggiungete eucalipto o camomilla all’acqua. La durata dell’aerosol dovrá essere di circa 5 minuti e alla fine realizzate delle frizioni fresche nelle stesse parti.

In alternativa potete prendere due cucchiai al giorno di un preparato per pulire l’intestino e porteggere la flora batterica.

Per farlo dovrete mescolare e battere: mezza tazza di succo di cipolla cruda, 2 cucchiai di miele e succo di limone. Successivamente mettete il miscuglio a bagno maria perchè rimanga tiepido.

Se desideri leggere più articoli che parlano di come curare la laringite, ti consigliamo di entrare nella nostra sezione Malattie di naso e bocca.

Di cosa hai bisogno?

  • pentola
  • acqua
  • frutta fresca
  • eucalipto
  • camomilla
  • garze
  • fazzoletto
  • miele d’api

Consigli

  • Potete ripetere le inalazioni varie volte al giorno
  • Ricorda che l’ambiente troppo secco non va bene
  • Bisogna prendere molta vitamina C, agrumi e arance in particolare.

Per saperne di più: http://salute.uncome.it

Tracheostomie e tracheostomizzati – I parte -Cenni di anatomia

 



 


 
 
 
 
 
CENNI DI ANATOMIA
 
 

 

Laringe

 

Organo della fonazione, situato all’estremità superiore della trachea e  davanti alla faringe. E’ una complessa cavità vestibolare che si apre nella trachea provenendo dalla faringe.

La laringe consta di nove pezzi cartilaginei.  Le  principali strutture cartilaginee sono le seguenti:

·         cartilagine tiroidea volgarmente detta “pomo di adamo”

·         l’epiglottide

·         la cricoide, che è la più bassa delle nove cartilagini

·          Le aritenoidi

L’epiglottide durante la deglutizione copre come un coperchio l’apertura superiore della laringe favorendo  in questo modo il passaggio di cibi e liquidi nell’ipofaringe-esofago; le aritenoidi portano a chiusura il piano glottico (formato dalle corde vocale vere), impedendo ad ogni atto di deglutizione il passaggio in trachea degli alimenti che  causerebbero altrimenti tosse, spasmo e soffocamento.

 La membrana mucosa che riveste  internamente la laringe, forma, circa a metà altezza, due sporgenze orizzontali antero-posteriori conosciute col nome di corde vocali false.

Le corde vocali vere invece, sono due sporgenze maggiori per dimensione delle corde vocali false, ma disposte al di sotto di esse e collegate al movimento delle aritenoidi.

La disposizione e la diversa tensione delle corde vocali vere genera  i diversi suoni della voce.

 

Trachea

 

E costituita da anelli cartilaginei incompleti, a forma di C aperti posteriormente.

E’ lunga  circa 15 cm e si estende dalla laringe ai bronchi.

Funge da passaggio dell’aria dall’esterno verso i polmoni, la sua ostruzione anche per poco tempo, causa asfissia e morte.

 

 

 

Tracheostomia

 

Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente, è un abboccamento della cute ai margini di apertura della trachea e viene eseguita per situazioni di lunga permanenza. Si tratta di un procedimento elettivo eseguito in anestesia locale o generale.

 

 

Si differenzia dalla tracheotomia che consiste in  una apertura chirurgica della trachea che ha lo scopo di creare una nuova via aerea bypassando la glottide, per poter introdurre dall’esterno una cannula ( E’ una semplice breccia tra cute e trachea) e può essere eseguita d’urgenza o programmata, temporanea, permanente o profilattica.

 

 

Le indicazioni principali a questi tipi di intervento sono:

 

·         tutti i casi di emergenza che comportano una grave insufficienza respiratoria (importanti lesioni cranio-cerebrali, del massiccio facciale e della laringe)., corpi estranei, paralisi delle corde vocali

 

·          interventi di chirurgia parziale e ricostruttiva della laringe, grosse demolizioni del cavo orale e dell’oro-ipofaringe.

·         alcuni casi di flogosi acuta della laringe con edema importante che non risponde alla terapia medica.

 

 

La tracheostomia si propone i seguenti scopi:

Realizzare una comunicazione diretta tra aria ambiente e vie aeree inferiori ,superando eventuali ostacoli.

Ridurre lo spazio morto anatomico e migliorare la ventilazione alveolare.

Consentire una accurata pervietà delle vie aeree permettendo una valida pulizia tracheo-bronchiale

Stabilire una netta e completa separazione tra vie aeree e digestive

Rendere possibile un corretto e sicuro collegamento del paziente ad un ventilatore automatico

Diminuire le resistenze al flusso di gas del ventilatore stesso

Permettere nei pazienti coscienti la ripresa di una normale alimentazione per via orale.

La tracheostomia e’ quindi preferibile in quei pazienti che richiedono una ventilazione meccanica prolungata.

http://infermierincontatto.beepworld.it/tracheostomia.htm

 

Le cause della raucedine e i rimedi migliori

Cosa fare in caso di raucedine e come evitarne la comparsa: piccoli accorgimenti per salvaguardare la nostra voce.

La raucedine non va considerata un problema incurabile, anche se in certi periodi dell’anno può cronicizzare e ripetersi più frequentemente, specialmente con l’arrivo dei primi freddi, o in situazioni particolari, come quando si parla a lungo e a voce molto alta. Si tratta solitamente di un’alterazione della voce, unadisfonia temporanea che può essere provocata da fattori tra i più disparati: le cause della raucedine possono essere molteplici e dipendere sia da farmaci, sia da infiammazioni o irritazioni delle corde vocali, quando non da patologie ben più gravi.

Le cause più frequenti della raucedine sono:

  • laringiti: le infiammazioni della laringe possono essere acute, quindi provocate da un virus, o croniche, legate ad altre manifestazioni patologiche.
  • reflusso laringofageo: chi soffre di problemi digestivi può avere una risalita dei succhi gastrici nella gola, che causano irritazione e problemi vocali.
  • affaticamento della voce: dovuto ad un cattivo utilizzo delle corde vocali per un tono di voce troppo alto tenuto sul lungo periodo, o a causa di urli prolungati (come dopo i concerti dal vivo).
  • noduli o polipi alle corde vocali: sono lesioni benigne che colpiscono prevalentemente chi utilizza la voce per lavoro, come i cantanti: si curano con la terapia della voce e con interventi di microchirugia.
  • emorragia alle corde vocali: recentemente balzata alla ribalta perché ha colpito la popstar Adele, l’emorragia può esere causata da uno sforzo eccessivo e va curata con assoluto riposo vocale.
  • tumore della laringe: la patologia più grave di tutte.
  • paralisi alle corde vocali: si solito si manifesta con problemi a respirare e a deglutire; la raucedine ne può essere una spia d’allarme.
  • utilizzo di farmaci: influiscono sull’idratazione delle mucose, provocando la raucedine.

rimedi migliori per contrastare la raucedine o evitarne la comparsa sono di solito molto naturali e consistono in piccoli accorgimenti da seguire quotidianamente: oltre a bere molta acqua, che aiuta le mucose a rimanere correttamente idratate e le corde vocali  lubrificate, vale la pena riscaldare la voce quando si sa di dover parlare a lungo o in luoghi dove non è possibile avere una corretta amplificazione. Inoltre evitate gli alcolici e la caffeina e, se lo fate, smettete di fumare: è dimostrato che il fumo provoca l’insorgenza dei polipi alle corde vocali e peggiora l’irritazione della laringe.

OSPEDALE DI TREVIGLIO – Sabato 29 Giugno 2013 – Convegno sul Tumore alla Laringe

Azienda Ospedaliera Treviglio

OSPEDALE DI TREVIGLIO – Sabato 29 Giugno 2013 – Convegno sul Tumore alla Laringe

Prevenzione, Cura, Riabilitazione e Rieducazione alla Parola – Evento organizzato dalla sezione AILAR di Treviglio

 

 

Sabato 29 giugno 2013

 

 

IL TUMORE

 

ALLA LARINGE

 

Prevenzione, Cura, Riabilitazione

 

e Rieducazione alla Parola

 

 

 

OSPEDALE DI TREVIGLIO (BG)

Piazzale Ospedale,1 – 24047  Treviglio

ore 9,00 – Sala Convegni

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

 

 

ore 9.15

Saluto del Direttore Generale

 

 

ore 9.30

LA PREVENZIONE E LA CURA

DEL TUMORE ALLA LARINGE

Dr. Maurizio Bizzoni, primario ORL

Ospedale di Treviglio

 

 

ore 10

LE NUOVE FRONTIERE NEL CAMPO

DELLA RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE

LARINGECTOMIZZATO

L TUMORE ALLA LARINGE

Dr. Nico Paolillo, specialista ORL

Ospedale L. Mandic di Merate

 

 

ore 10.30

L’AILAR DA 35 ANNI PROTAGONISTA

NELLA RIEDUCAZIONE ALLA PAROLA

Roberto Leoni, Presidente AILAR

Sezione di Treviglio

 

 

ore 11

INTERVENTI

 

 

ore 12.30

CONCLUSIONI

Prof. Primo Mino Parolari

Presidente Onorario AILAR

No Tobacco Day: e se tutti smettessero di fumare?

In Italia i fumatori diminuiscono: nel 2011 erano il 22,7% degli ultra 15enni, il 20,8% nel 2012. Ma sono sempre tanti: 10,8 milioni. E se smettessero? Sarebbero più longevi e più fertili. E più belli!

 

Come smettere di fumare? In gruppo, aiutati dagli esperti di uno dei 380 centri anti-fumo, è più facile. I vantaggi per la salute sarebbero veramente enormi. Abbiamo calcolato la riduzione dei tumori incrociando i dati epidemiologici dell’Associazione italiana registri tumori con la stima dei tumori da fumo pubblicata nel 2011 dai ricercatori londinesi della Queen Mary University. Ecco come cambierebbero umore e stato di salute dei fumatori se smettessero di fumare. Oggi.
Da una campagna anti-fumo del 2011, in Inghilterra: nonostante la crudezza della comunicazione, che parla direttamente all'ego maschile, i produttori di tabacco non sono riusciti a bloccare la campagna.

Da una campagna anti-fumo del 2011, in Inghilterra: nonostante la crudezza della comunicazione, che parla direttamente all’ego maschile, i produttori di tabacco non sono riusciti a bloccare la campagna.

 

Cervello, umore, pelle e occhi. Si ridurrebbero: l’incidenza della depressione, la mortalità (-5.611 casi) e le disabilità per malattie cerebrovascolari come ictus e aterosclerosi (-819 casi).
Occhi. Calerebbe del 40% il rischio di cataratta e di 3 volte quello di degenerazione maculare. Per non parlare dei vantaggi estetici: la pelle del viso invecchierebbe più lentamente, l’irsutismo si ridurrebbe del 5,6%, si appianerebbero le rughe intorno alla bocca e sparirebbe il reticolo venoso superficiale delle gote e del naso. 
 
Bocca, gola, denti e alitosi. Scenderebbero (-6.000) i decessi per tumori di labbra, bocca, faringe e laringe. Si risparmierebbero impianti e dentiere: la piorrea (espulsione dei denti dovuta alla placca batterica) è infatti agevolata dal fumo che riduce le difese immunitarie.
Piorrea. Il rischio di piorrea espulsiva sarebbe ridotto di 3 volte per chi fumava fino a 10 sigarette al giorno; di 6 per chi superava le 30. Inoltre la dentina sarebbe più bianca, il sorriso più gradevole e l’alito non saprebbe di posacenere.

 

Bronchi, polmoni, cuore e sangue. Ogni anno ci si risparmierebbe la maggior parte dei decessi per tumore al polmone (-32.956), quelli per bronchiti acute ed enfisemi (-12.935), polmoniti e influenze (-1.592), oltre ai decessi per Bpco o broncopneumopatia cronica ostruttiva (-2.244), patologia sviluppata da un fumatore su due.
Cuore. Ma si ridurrebbero anche i decessi per ipertensione (-2.135), malattie cardiache (-18.000) e 477 persone non si ammalerebbero di leucemia. 
 
Stomaco, colon, pancreas, fegato… Si ridurrebbero i tumori dello stomaco (-3.000), del colonretto (-4.000), del pancreas (-3.300), del fegato (-3.000), della vescica (-9.000), del rene (-1.976). Calerebbero i decessi per rottura degli aneurismi dell’aorta addominale (-2.033 morti), la dilatazione a palloncino di un’importantissima arteria la cui rottura è più frequente nei fumatori.
Diabete. Si ridurrebbe inoltre il rischio di insufficienza renale cronica, e di diabete, aumentato (79%) nei fumatori anche leggeri.

Questo articolo è tratto da Focus Extra 60 (primavera 2013), un numero speciale di Extra tutto dedicato agli "e se..." più curiosi e sorprendenti.

Questo articolo è tratto da Focus Extra 60 (primavera 2013), un numero speciale di Extra tutto dedicato agli “e se…” più curiosi e sorprendenti.

 

Riproduzione femminile.Calerebbero i tumori della cervice uterina (-158) e dell’ovaio (-4.900); non sarebbero necessarie molte fecondazioni artificiali perché il fumo è associato nella donna a un aumento dell’infertilità del 60%.
Gravidanza. Meno intoppi anche in gravidanza: al fumo sono correlati il 70% delle morti fetali; il 60-90% dei parti prematuri; la riduzione del peso alla nascita dei neonati (in media -200 g). Inoltre, il fumo causa un’anticipazione di 3 anni della menopausa. 
 
Riproduzione maschile. Nell’uomo smettere di fumare riduce del 15% il rischio di disfunzione erettile (impotenza): il fumo infatti favorisce la formazioni di ateromi non solo nei vasi del cuore, ma anche in quelli del pene impedendo la congestione necessaria per l’erezione.
Seme. Inoltre il fumo riduce il volume, la densità dello sperma oltre il numero e la motilità degli spermatozoi. Ma danneggia anche la morfologia e, direttamente o indirettamente, il Dna dello spermatozoo. 
 
Apparato scheletrico. Il fumo riduce la densità ossea e favorisce l’osteoporosi; le fumatrici 60enni hanno un rischio maggiore di frattura del collo del femore del 17%; nelle 70enni aumenta del 41%; nelle 80enni del 71%: quindi è sempre l’età giusta per smettere. Circa una frattura di anca su 8 è oggi attribuita al fumo.
Mortalità. Inoltre poiché in Italia la frattura del femore è correlata a una mortalità del 6% nel mese successivo al ricovero, il fumo è responsabile di circa 500 decessi precoci fra le donne anziane. 
 
Benefici anche per i bambini. Gli under 14 esposti al fumo passivo dei genitori sono circa 4 milioni. Si risparmierebbero i danni ai polmoni in sviluppo.
Conseguenze. Se tutti smettessero di fumare, inoltre, i bambini oggi figli di fumatori avrebbero una riduzione del rischio di otiti dell’orecchio medio, cioè fra il timpano e l’orecchio interno (-48%), di asma (-21%) e di dispnea, cioè di respirazione difficoltosa con fame d’aria (-24%) e di sindrome catarrale, cioè un eccesso di produzione di catarro (-35%). 
 
Fumo passivo e incidenti. In Italia i fumatori passivi sono 15 milioni, pari al 26,5% della popolazione. Ci si risparmierebbero i tumori al polmone da fumo passivo (-4.000 casi), ma anche quelli alle vie aeree superiori.
Al volante. Anche gli incidenti stradali si ridurrebbero della quota attribuita a distrazione per accensione o spegnimento della sigaretta, stimata nel 15% (cioè -32.000) del totale; in proporzione si ridurrebbero anche i morti (-600) e gli infortuni (-45.000) con i danni permanenti che derivano.

Inquinamento. Cancro: più 9% negli uomini e più 7% nelle donne nei siti a rischio

Questi gli ultimi dati dello studio Iss-Airtum che saranno presentati domani a Siracusa. Nel corso della prima fase dello studio, diagnosticati 57.391 casi di tumore negli uomini e 49.058 nelle donne. Numeri in eccesso, in ambedue i casi, rispetto alla media dell’incidenza dei tumori in Italia.
 
08 MAG – Secondo i dati prodotti nel corso della prima fase di questo studio, nei Siti d’interesse nazionale (Sin) sono stati diagnosticati 57.391  casi di tumore negli uomini e 49.058 nelle donne. Questo dato, confrontato con quello previsto in base all’incidenza del pool dei Registri italiani distinti per macro-area (Registri dell’Italia Centrosettentrionale e Centromeridionale), mostra un eccesso del 9% negli uomini e del 7% nelle donne. A questo dato contribuiscono in particolare, in entrambi i generi, i tumori maligni di esofago, colon-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, laringe, polmone, pelle (melanomi), rene e vie urinarie, vescica e linfoma non Hodgkin. Negli uomini, inoltre, si osservano eccessi di mesotelioma e tumori maligni di prostata, testicolo ed encefalo; fra le donne, tumori maligni della mammella, del sistema linfoemopoietico nel suo complesso e, in particolare, della leucemia mieloide cronica. Si osserva in entrambi i generi un deficit di tumori gastrici. Fra gli uomini si rileva un deficit di leucemie totali, linfoidi, anche croniche; fra le donne, deficit di tumori della tiroide, del corpo dell’utero e dei tessuti molli.

Questi dati preliminari emersi dalla prima fase dello studio sull’incidenza dei tumori nei Sin condotto dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum), verranno presentati domani a Siracusa nel corso della XXXVIII Riunione del Gruppo per la Registrazione e l’Epidemiologia del cancro nei paesi di Lingua Latina (Grell).

Compito del gruppo di lavoro Iss-Airtum è ora capire quale sia il contributo dell’inquinamento ambientale all’incremento specifico osservato. “Infatti – ha  spiegato Pietro Comba del Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’Iss – tutti i tumori considerati possono essere causati da numerosi e diversi agenti attinenti sia all’ambiente, sia all’alimentazione e agli stili di vita. Quindi, per comprendere a fondo il significato di questi dati, è necessario confrontarli con altre due variabili: i dati di caratterizzazione ambientale, che indicano il livello di contaminazione delle diverse matrici (aria, acqua e suolo), e quelli cosiddetti di esposizione, che esprimono quanto la popolazione sia stata esposta a possibili fattori di rischio”.

“Entrambe queste analisi sono in corso di elaborazione – ha aggiunto Emanuele Crocetti, Segretario dell’Airtum – e solo quando tutte queste informazioni saranno complete sarà possibile valutare pienamente quanto le condizioni ambientali incidano realmente sia sull’aumento del rischio di ammalarsi di alcuni tipi di tumore, sia sulla diminuzione dell’incidenza di altri, per esempio, nel caso dei tumori gastrici”.

L’attività del Gruppo di Lavoro procede ora su diverse direttrici: la caratterizzazione ambientale dei Sin, la valutazione delle evidenze disponibili nella letteratura scientifica sul nesso causale intercorrente fra le esposizioni presenti nei siti contaminati e l’incidenza delle sedi tumorali analizzate, le tecniche di analisi dei dati, le questioni connesse allo studio dei tumori infantili ed adolescenziali (700 casi individuati complessivamente in questo studio), il tema specifico dei mesoteliomi da amianto e l’applicazione di metodi d’indagine innovativi.

L’obiettivo del progetto collaborativo è chiarire quale sia la quota di casi di tumore in eccesso nei Sin e quali possano essere gli agenti chimici e le vie di esposizione responsabili, con la finalità di meglio mirare gli interventi di risanamento ambientale per perseguire un’efficace prevenzione. Per valutare in futuro l’auspicata riduzione dell’incidenza dei tumori nei siti contaminati, sarà opportuno che il progetto evolva in un sistema di osservazione permanente.
Entro la fine del 2013 è prevista la pubblicazione di un documento contenente le analisi definitive.

 
08 maggio 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.ilfarmacistaonline.it/studi-e-rapporti/articolo.php?articolo_id=14791

Chirurgia laser contro i tumori della laringe

 

Il dott. Arturo Poletti tiene il primo corso pratico di chirurgia microendoscopica della laringe, targato Humanitas

Il trattamento dei tumori della laringe si è evoluto in maniera sostanziale: alla chirurgia a cielo aperto si è affiancata la possibilità di effettuare la chirurgia trans orale microscopica, utilizzando il laser a CO2, nell’intento di garantire, per quanto possibile, la preservazione delle funzioni dell’organo, fondamentali per la qualità di vita del paziente.

Con l’obiettivo di diffondere maggiormente la conoscenza delle tecniche più innovative e permettere ai giovani di impratichirsi con queste metodiche, si è da poco concluso un corso pratico di chirurgia microendoscopica della laringe, dedicato agli specialisti della chirurgia testa-collo e organizzato da Humanitas Cancer Center. Ne abbiamo parlato con il dott. Arturo Poletti, Responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, direttore scientifico del corso insieme al suo Collaboratore dott. Giovanni Cugini.

Dott. Poletti, quali sono i principali vantaggi di questa tecnica?

Si tratta di una metodica applicabile ad un numero selezionato di pazienti, cui la patologia è stata diagnosticata precocemente. Si interviene con approccio microscopico trans orale, ovvero attraverso la bocca, utilizzando (al posto dei taglienti a freddo) un laser a CO2, che viene comandato da un joystick posizionato al di fuori del campo chirurgico. Questa procedura, grazie alla sua mini invasività permette di ridurre i tempi di ricovero, come pure la successiva rieducazione (quando questa si rende necessaria). L’obiettivo è cercare di conservare quanto più possibile la funzione d’organo della laringe, il cui corretto funzionamento è importantissimo per garantire la qualità della vita dei pazienti. 

Perché organizzare un corso pratico per specialisti?

Questa metodica rappresenta uno standard terapeutico. Con l’obiettivo di divulgare e permettere ai giovani chirurghi di impratichirsi con la strumentazione, abbiamo deciso di dare la possibilità ad una decina di specialisti di fare esperienza di lavoro con microscopio e laser a CO2. Contiamo di replicare quanto prima una nuova edizione del corso, per poter far fronte all’alto numero di richieste che ci sono pervenute.

IL PUNTO TUMORI DA ALCOL: LE SOCIETÀ PRODUTTRICI CHIAMATE A RISPONDERE IN TRIBUNALE

Al via a giugno a Genova tre cause per tumori a seno, laringe e fegato, per proseguire la battaglia per etichette informative sui prodotti alcolici. Testino (Sia): “Portiamo in tribunale la questione accantonata dalla Commissione Ue a causa delle lobby”

alcolici

GENOVA – “Il rapporto causale tra alcol e cancro è certo e i tre casi di tumori che stiamo per portare in tribunale lo provano”. Il professore Gianni Testino, vice presidente nazionale della Società italiana di alcologia (Sia), Coordinatore del Centro Oncologico della Regione Liguria e Direttore dell’Unità operativa Alcologia dell’Istituto Scientifico per la Ricerca sul Cancro dell’Ospedale San Martino di Genova, insieme all’Associazione nazionale utenti di servizi pubblici (Assoutenti) e allo studio di avvocati “Conte e Giacomini” di Genova, sta portando in tribunale la sua battaglia per l’inserimento sulle etichette delle bevande alcoliche, sia della dicitura “favorisce il cancro”, sia dell’indicazione delle sostanze contenute nella bevanda.

I tre casi di tumore che saranno portati in tribunale a giugno (“abbiamo già tradotto le evidenze scientifiche in documenti giuridici, dobbiamo solo completare la raccolta dei testimoni”) proseguono la battaglia di Testino iniziata con una petizione al Parlamento Europeo sull’inserimento per legge dell’obbligo di etichettatura dettagliata per i prodotti alcolici, così come per gli altri prodotti alimentari. “Nonostante la petizione sia stata ritenuta ricevibile dal Parlamento Europeo, la richiesta è stata di fatto accantonata quando la questione è passata alla Commissione con l’incarico di effettuare un’indagine specifica sul problema, afferma Testino, di fatto le lobby dell’alcol, con le loro immense risorse economiche hanno avuto la meglio”.

“Eppure i dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) parlano chiaro – afferma Testino – : sono attribuibili all’alcol circa 40 per cento tumori del fegato, 18 per cento di quelli alla mammella, 20 per cento dell’intestino”. “Inoltre, in alcune regioni italiane circa il 60 per cento tumori vie aereo-digestive superiori è da alcol”. “Secondo l’Ocse invece – sottolinea Testino -, ogni anno in Italia ci sono 310 nuovi casi di cancro ogni 100.000 abitanti con una media superiore agli altri paesi dell’Ue e di questi 35 per cento sono da alcol, e 2 per cento da amianto”.

Testino, insieme ad Assoutenti aveva portato in tribunale, per la prima volta in Italia, un caso di tumore nel 2011, “nonostante la causa stesse andando bene abbiamo però dovuto interromperla per motivi legati a ragioni di salute della donna – afferma il vice presidente della Società Italiana di Algologia -, con questi nuovi casi intendiamo concludere il processo”. La richiesta che Testino rivolge ai produttori di bevande alcoliche ma soprattutto al Ministero della Salute è che sulle confezioni di vino, birra e superalcolici sia indicato che l’etanolo (contenuto in tutti i prodotti alcolici) è causa di cancro e siano segnalate le sostanze conteute, così come richiesto per altri alimenti. In particolare si fa riferimento a Arsenico, Benzene, Acrilamide, Nitroderivati, Formaldeide, Crilamide, Etilcarbamato (tutte sostanze del gruppo 1, ovvero con massima potenza cancerogena sull’umano, dell’Oms), che possono essere contenute o meno nelle bevande alcoliche. Testino sottolinea come queste informazioni sono fondamentali nella scelta consapevole del prodotto da parte del consumatore.

3-4 Primi esercizi con sillabe semplici

 

Il ritmo,l’intonazione e l’accento sono tre espedienti che useremo negli esercizi e che è bene acquisire.È utile esercitarsi ad associare i movimenti ritmici del collo a destra e sinistra conl’I-E.C.(=INIEZIONE-ERUTTAZIONE

CONTROLLATA),muovendo il capo dall’alto in basso per le plosive P e T,e dal basso in alto per la Ch,Q e K.

Le consonanti plosive sono la CH o Q,la K,la P e la T.

Queste consonanti pronunciate con dei movimenti accentuati delle labbra (P),della lingua contro gli incisivi ( T ) e della lingua che si appiatisce nella bocca: causano un movimento di qualche centimetro cubo di aria verso la faringe e quindi una piccola vibrazione che diventa una vocale.Naturalmente si inizia con un fonema composto da una sillaba e poi bisillabi e trisillabi.

 

Po’ to co po’ può

pà ta ca papa pàpà

pì ti chi

pù tu cu

pè te che

etc..

 

 

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