Batman 1939-2012: dal fumetto al grande schermo 73 anni di successi

Un tripudio annunciato per il terzo capitolo della saga di Christopher Nolan che ci dà modo di rivedere come sono cambiati ed evoluti i personaggi dell’uomo pipistrello dalla carta al mondo di celluloide

 

Era tra i film in scaletta più attesi per la finedell’estate. dopo numerosi rimandi, dovuti ai continui cambi cast e di sceneggiatura che hanno alimentato la fama di trilogia maledetta, ecco finalmente arrivare l’ultimo capitolo di Batman ‘Il cavaliere oscuro – Il ritorno’ diretto da Christopher Nolan. La pellicola, prodotta da Legendary Pictures e Warner Bros, è il capitolo conclusivo della trilogia iniziata nel 2005 con ‘Batman Begins’ e proseguita nel 2008 con ‘Il cavaliere oscuro’, entrambi diretti da Nolan e con protagonista Christian Bale. Attualmente con un incasso globale di oltre 1 miliardo 246mila dollari, ‘The dark knight rises’ sta per entrare nella top ten dei film più visti e con i maggiori incassi di sempre. Senza svelare troppo sulla trama, densa di colpi di scena, ci preferiamo soffermarci su come i personaggi apparsi in questa trilogia si siano evoluti dalla carta stampata, passando dal piccolo al grande schermo senza tralasciare i videogames.  E l’inizio non si può non iniziare sul fronte dei buoni con il padrone di casa.  

1939, L’ESORDIO DELL’UOMO PIPISTRELLO NEI FUMETTI. Il personaggio ha esordito nei fumetti nel maggio 1939 sul numero 27 della rivista ‘Detective Comics’, diventando una delle icone più importanti del fumetto supereroico. Un po’ antipodico a Superman, è perché non possiede superpoteri, e per il carattere più duro alle volte molto risoluto, è uno dei personaggi più amati anche se spesso accusato di essere troppo violento e addirittura ‘cripto fascista!’ Il Batman che un po’ tutti abbiamo conosciuto all’inizio è quello televisivo, sia dei cartoni animati che dei telefilm, che vide Adam West vestire i panni dell’Uomo Pipistrello, un eroe che trovava spazio anche per il sorriso, vestendo una ridicola calzamaglia bluette e attillata che faceva intravedere un po’ di pancetta, mentre i suoi avversari ideavano piani sempre più astrusi e macchinari decisamente assurdi e giganteschi. Nonostante tutti questi elementi creassero spesso una miscela al limite del ridicolo o del farsesco, la serie ebbe un enorme successo e ancora oggi viene citata con affetto dagli appassionati del personaggio.

L’ADATTAMENTO PER IL GRANDE SCHERMO.Nonostante sia diffusa la convinzione che il primo adattamento del personaggio sia stato Batman di Tim Burton, la serie di film su Batman comprende ben dieci pellicole di cui la prima con protagonista Lewis Wilson (1943), poi Robert Lowery (1949), Adam West (1966), Michael Keaton (1989 e 1992), Val Kilmer (1995), George Clooney (1997) e da Christian Bale. I primi tre film riprendevano la visione “buonista” del Cavaliere oscuro, ma sarà con Keaton che torneremo ad un Batman di nuovo col costume nero, un po’ più cupo e violento, fedele alla linea. Con il duo Bale- Nolan si sceglie la psicologia del Batman voluto da Frank Miller ottenendo un successo enorme di critica e pubblico. Per quanto riguarda la spalla del dinamico duo, ossia Robin il Ragazzo Meraviglia, egli ebbe un grande successo sul piccolo schermo interpretato da Burt Ward. Anche se il suo personaggio risultato molto femmineo, e quasi inutile forse per questo al cinema ebbe vita molto, Robin venne utilizzato solo nei film di Joel Schumacher (‘Batman Forever’ e ‘Batman & Robin’). In entrambe le occasioni venne interpretato da Chris O’Donnell, attore decisamente più anziano rispetto al personaggio originale.

ALFRED, DALLA CARTA ALLA CELLULOIDE  IMPECCABILE COME SEMPRE. E poi lui, il fido Alfred, maggiordomo tuttofare nonché tutore di Bruce Wayne che ha avuto invece una vita assai particolare. È il primo caso,infatti, in cui un personaggio dei fumetti viene influenzato dalla sua controparte in celluloide poiché nelle prime apparizioni del fumetto Alfred appariva come un uomo in sovrappeso e senza capelli. Nella primissima serie televisiva, invece, venne interpretato da William Austin il quale aveva un fisico magro e sportivo e dei baffi sottili. Il successo della serie spinse gli autori del fumetto a modificare l’aspetto di Alfred così da assomigliare all’Alfred interpretato da Austin. Nelle pellicole dal 1989 al 1997 sarà il noto volto di Hammer Michael Gough ad impersonare il maggiordomo, anche se non molto somigliante poiché con troppi capelli, gli occhiali e privo di baffi. Mentre ne ‘Il Cavaliere oscuro’, è un magistrale Michael Caine, anche se fisicamente non somigliante, ad interpretare Alfred che nei film di Christopher Nolan assume uno spessore umano e psicologico notevole.

DA HAMILTON A HINGLE, PASSANDO PER GARY OLDMAN, L’EVOLUZIONE DEL COMMISSARIO GORDON. E chiudiamo con il commissario James ‘Jim’ Gordon che è forse tra i comprimari più importanti di Batman. Neil Hamilton interpretò il personaggio nel celebre telefilm degli anni sessanta però era fisicamente inadatto e anche il suo ruolo era marginale quasi comico. Nei film diretti da Tim Burton e Joel Schumacher, Gordon è interpretato da Pat Hingle ma anche qui la fisicità non quadra e lo spessore del personaggio non è ben sviluppato. Ma sarà Gary Oldman nell’ultima trilogia ad impersonare la sua ascesa da semplice poliziotto a commissario che rientra in toto nell’aspetto e nella psicologia del personaggio di Miller. 

JOKER, IL PRIMO DI TUTTI I CATTIVI. Il primo attore ad impersonarlo in un live-action è stato Cesar Romero, che ne diede un’impronta clownesca, ma sempre inquietante, mentre nel Batman del 1989 diretto da Tim Burton, il Joker è stato interpretato da Jack Nicholson. La nascita del personaggio è simile a quella narrata dal fumetto ma, invece di essere un comico fallito, gli sceneggiatori decisero di fare subito del Joker un criminale incallito responsabile della morte dei genitori di Bruce Wayne. Alle interpretazioni sopra citate, va ricordata anche quella magistrale dello scomparso attore australiano Heath Ledger ne ‘Il cavaliere oscuro’ che gli è valsa la vittoria ai BAFTA, ai Golden Globe e al Premio Oscar come miglior attore non protagonista. I critici hanno paragonato questa interpretazione all’Hannibal Lecter di Anthony Hopkins.

LE QUATTRO VITE DI CATWOMAN. Anche se non si può realmente definire una villain, quanto piuttosto un’antagonista, la sinuosa Selina Kyle, ladra femme fatale, ebbe per prima il volto Lee Ann Meriwether film del 1966, tratto dalla serie televisiva omonima e il suo alterego si chiama Miss Kitka Karensha. Fu poi la volta di  Michelle Pfeiffer nel film del 1992, un personaggio rappresentato come una donna sola, infelice e frustrata, spinta al crimine dal proprio capo, Max Shreck, che aveva tentato di ucciderla per coprire il suo piano di costruire una centrale elettrica per rubare l’energia di Gotham City. Nel 2004, i panni della donna gatto li veste Halle Berry, una versione che si discosta molto dal fumetto soprattutto per  una questione ‘etnica’ Selina non era afroamericana. Il film, com’era prevedibile, fu un fiasco al botteghino e presso i fan del fumetto e l’attrice si portò a casa il Razzie Award come peggior attrice. Nell’ultimo film di Nolan tocca ad Anne Hathaway che, al di là della fisicità, dal punto di vista caratteriale è forse tra le più fedeli al fumetto.

DUE FACCE, DAI CATROON ALLA CORTE DEL CAVALIERE OSCURO. 
Per quanto riguarda il personaggio di Due Facce, alias Harvey Dent, totalmente estraneo alla serie tv, venne riesumato dai cartoon. In ‘Batman Forever’ ha il volto di Tommy Lee Jones, co-antagonista insieme al Ridler interpretato da Jim Carrey. Ottima l’interpretazione e le origini del personaggio. Nel secondo capitolo della trilogia di Nolan, Due Facce sarà interpretato da Aaron Eckhart, indubbiamente una grande recitazione, ma con uno sviluppo narrativo ben diverso dal fumetto. 

SPAVENTAPASSERI, UN PERSONAGGIO IN CERCA DI FORTUNA. 
Lo Spaventapasseri, alias Jonathan Crane, doveva essere uno degli antagonisti di Batman Triumphant, film poi cancellato a causa del flop di Batman & Robin. Però lo psicologo pazzo apparve, interpretato da Cillian Murphy, nel primo film della nuova trilogia. Murphy ha voluto evitare il look classico del personaggio preferendo un abbigliamento più semplice per donargli più realismo. Benché diverso dalla controparte di carta e non sviluppato col dovuto spessore, Crane compare in tutti e tre i film guadagnandosi una certa visibilità.

RA’S AL GHUL, CON LIAM NEESON IL SUCCESSO MEDIATICO. è uno dei principali e più pericolosi antagonisti di Batman soprattutto perché è uno dei pochi nemici dell’Uomo-Pipistrello che conosce la sua vera identità. Il personaggio di Ra’s al Ghul non ha mai avuto molto risalto mediatico finquando non è apparso in una versione a cartoni animati all’interno della serie animata Batman, doppiato in italiano da Mario Scarabelli. E fu scelto lui come villain del primo episodio della serie di Nolan con il volto di Liam Neeson. Benché per carattere e atteggiamenti, nonché nella fisicità, sia fedele al fumetto vengono eliminate alcune sue caratteristiche come l’immortalità ottenuta grazie al pozzo di Lazzaro. 

BANE, L’UTLIMO CATTIVO CHE CHIUDE LA TRILOGIA. Ora è il turno di Bane, megacattivo dell’ultima pellicola che chiude la trilogia de ‘Il Cavaliere oscuro’. Come molti altri suoi colleghi egli appare prima nella serie animata e poi nel film del 1997, diretto da Joel Schumacher, interpretato dal wrestler Robert Swenson. Rispetto al fumetto, viene rappresentato come un tirapiedi dalla scarsa intelligenza, brutale e capace di pronunciare solamente qualche parola, semplificando molto le sue origini e il suo carattere, cosa che ha contribuito all’insuccesso del film. In questa sua ultima incarnazione, invece, ha un ruolo fondamentale e ad interpretarlo è l’attore britannico Tom Hardy, solo che qui il look risente molto di alcuni Signori dei Sith di lucasiana memoria come Darth Malgus e il più famoso Darth Vader visto che deve indossare sempre un congegno per respirare che gli fa inalare del gas antidolorifico a causa di una vecchia ferita. Però questa è forse l’interpretazione più veritiera e adatta al personaggio di carta. 

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