Scontrini detraibili per combattere il “nero”. In arrivo il conflitto d’interessi fiscale

Approvata col pacchetto di delega fiscale la misura che dà la possibilità di scaricare scontrini e ricevute. Un vantaggio per le famiglie e un duro colpo al sommerso

scontrini detraibili

 
SONDAGGIO 
CON IL VIDEO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE 

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Il reddito che dichiari è coerente col tuo tenore di vita? Verificalo

Un conflitto di interessi buono esiste e potrebbe essere introdotto in Italia per legge. E’ il conflitto di interessi fiscale cioè la contrapposizione dell’interesse del venditore con quello del compratore. Come si ottiene? Rendendo detraibilicon la dichiarazione dei redditi gli scontrini e lericevute di un’ampia serie di spese. Un meccanismo simile a quello che esiste ora per lespese mediche. Potrebbe essere un arma vincente nella lotta al “nero” di commercianti, artigiani e professionisti.

L’introduzione di questo meccanismo, di cui si parla da tempo, è contenuta nel disegno di legge delega fiscale che ha avuto ora il via libera della Commissione Finanze del Senato. L’approvazione definitiva del pacchetto di misure fiscali è prevista entro Natale. Toccherà poi al governo darne attuazione concreta nella cornice della delega parlamentare, stabilendo esattamentequali spese saranno detraibili e quali no.

Se posso scaricare lo scontrino lo richiedo

Il meccanismo è elementare: bisogna in sostanza trattare le famiglie e i contribuenti privati come le imprese. Ogni azienda paga le tasse sul proprio utile, cioè sui ricavi meno i costi. Quando le famiglie potranno, allo stesso modo, abbattere il proprio carico fiscale detraendo (dall’imposta) o deducendo (dal reddito imponibile) alcune spese di base, anche parzialmente, avranno tutto l’interesse a richiedere scontrini e ricevute quando pagano.

Il fisco compenserebbe la perdita di gettito per i maggiori sgravi con l’emersione di un’enorme quantità di operazioni. Si recupererebbe, per esempio, buona parte dell’Iva evasa (che attualmente in Italia è stimata attorno ai 28 miliardi) senza l’impiego di un solo finanziere. E un meccanismo già funzionante con ottimi risultati in alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti.

Le spese detraibili potrebbero essere ad esempio quelle legate alla gestione della casa (riparazioni, acquisti significativi) e dell’auto (meccanico) o alla cura della persona. In fase applicativa il Governo potrà prevedere “opportune fasi applicative” e “eventuali misure di copertura”. Si spera senza vanificare lo spirito del provvedimento. (A.D.M.)

economia.virgilio.it

cos’è lo “SCONTRINO NON FISCALE”

Se avete in mano uno “scontrino non fiscale” (ai sensi dell’articolo 1 comma 429 legge 311/2004), non stupitevi e non spaventatevi e non arrabbiatevi.
Sta girando online un avviso che dice di arrabbiarsi con il governo che protegge le multinazionali che in Italia non pagano l’IVA.
E’ pura disinformazione!
…infatti…

I supermercati e i grandi magazzini (dall’Ikea all’Auchan) possono optare per la trasmissione telematica (sistema più effciente e puntuale e preciso) all’agenzia delle entrate della somma complessiva degli incassi giornalieri.
L’Italia infatti non é un paradiso fiscale per nessuno e anche le grandissime catene di distribuzione versano l’IVA e pagano le tasse, anche se attraverso modalità diverse.
Quindi non emettono uno “scontrino fiscale” insieme all’acquisto bensì il documento “interno” dell’immagine.
Rimane comunque (ovviamente) l’obbligo di emettere la fattura se il cliente la chiede.

Ecco il comma di riferimento della legge 311/2004:
429. Le imprese che operano nel settore della grande distribuzione possono
trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate, distintamente per
ciascun punto vendita, l’ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri
delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi di cui agli articoli 2
e 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e
successive modificazioni.


altri dettagli
eventuali ulteriori infos
e ancora

http://www.cubosphera.net/

Bollette, l’aumento dell’Iva al 21% vale anche per il passato

bolletta

la stangata

tremontiIva, l’aliquota su dell’1%. Record dei prezzi: aumenti del 7%

Gli aumenti interessano soprattutto l’abbigliamento, la musica e i dvd

L’aumento dell’Iva, che dal 17 settembre è passato dal 20 al 21%, per le bollette della luce e del gas ha valore retroattivo. Cosa significa? Che si applica anche ai consumi precedenti allo scorso settembre. Discorso diverso, invece, per i conguagli: se il periodo dei consumi è precedente al 17 settembre, il gestore deve restituire al cliente la cifra dovuta applicando l’aliquota al 20%.

La regola è stabilita dall’agenzia delle Entrate, anche se ha avuto poca visibilità. Ecco perché molti consumatori che si sono rivisti recapitare bollette calcolate con l’Iva al 21% per consumi precedenti hanno sollevato proteste e si sono rivolti alle associazioni di tutela.

In realtà la legge parla chiaro: ai fini dell’applicazione dell’Iva non è determinante il periodo al quale i consumi si riferiscono, ma la data in cui la fattura viene emessa. Come ha anche chiarito l’agenzia delle Entrate. Ma solo per le normali bollette: perché, come spiega la circolare n. 45/2011, “nel caso in cui l’utente abbia diritto ad una restituzione, l’aliquota Iva delle note di accredito deve essere quella originariamente applicata”.

http://economia.virgilio.it/tasse/bollette-aumento-iva.html

Dalla benzina alle sigarette, ecco l’elenco dei prodotti che aumentano da domani

 

Domani entra in vigore l’aumento dell’Iva al 21%. Tanti i prodotti che vedranno aumentare il prezzo, più cara anche la benzina che aumenterà di 1,2-1,3 centesimi al litro.

Ecco un elenco dei principali beni per i quali aumenta l’imposta di consumo dal 20 al 21% (Fonte: Ufficio studi Confcommercio Imprese per l’Italia)
– Televisori e prodotti per l’home entertainment -Macchine fotografiche e videocamere

– Computer desktop, portatile, palmare e tablet – Autocaravan, caravan e rimorchi

– Imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento barche – Strumenti musicali
– Giocattoli, giochi tradizionali ed elettronici – Articoli sportivi
– Manifestazioni sportive e parchi divertimento – Stabilimento balneare
– Piscine, palestre e altri servizi sportivi – Articoli di cartoleria e cancelleria
– Pacchetti vacanza
– Automobili, ciclomotori e biciclette
– Trasferimento proprietà auto e moto
– Affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto – Pedaggi e parchimetri
– Apparecchi per la telefonia fissa, mobile e telefax – Servizi di telefonia fissa, mobile e connessioni internet – Tabacchi
– Abbigliamento e calzature
– Rasoi elettrici, taglia capelli, phon – Articoli per la pulizia e per l’igiene personale – Profumi e Cosmetici
– Gioielleria e orologeria
– Valigie e borse e altri accessori
– Servizi di parrucchiere
– Servizi legali e contabili
– Mobili e articoli per illuminazioni
– Biancheria e tessuti per la casa
– Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forno – Piccoli elettrodomestici per la casa
– Piatti, stoviglie e utensili per la casa – Detergenti e prodotti per la pulizia della casa – Carburanti
– Caffè
– Bevande gassate, succhi di frutta e bevande analcoliche – Liquori, superalcolici, aperitivi alcolici – Vini e spumanti.