6 Marzo 1951 – Inizia il processo a Ethel e Julius Rosenberg

Caso Rosenberg

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Ethel e Julius Rosenberg

Il caso Rosenberg fu una vicenda che, negli anni della Guerra fredda e in pieno maccartismo, coinvolse i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg e colpì profondamente l’opinione pubblica mondiale quando i due vennero processati, giudicati colpevoli e condannati a morte come spie dell’Unione Sovietica.

Specificamente, i coniugi Rosenberg furono accusati di cospirazione attraverso lo spionaggio e incriminati per aver passato ad agenti sovietici dei segreti sulle armi nucleari.

L’indagine che li portò alla sedia elettrica nel penitenziario di Sing Sing dello Stato di New York il 19 giugno 1953 aveva preso l’avvio poco più di due anni prima dalla scoperta di testi sospetti battuti amacchina da Ethel Greenglass, coniugata in Rosenberg, nell’ufficio della società di shipping dove lavorava come segretaria.

Seguirono dapprima la denuncia, il 6 marzo 1951, e quindi l’arresto, il 29 marzo sempre del 1951.

L’accuratezza delle imputazioni è rimasta sempre controversa sebbene decenni dopo la declassificazione delle decifrazioni delle comunicazioni sovietiche da parte del Progetto Venona abbia indicato che Julius Rosenberg era effettivamente coinvolto nello spionaggio.

In loro nome è stato istituito nel 1990 il “Rosenberg Fund for Child”, un fondo con attualmente oltre diecimila associati che si occupa dell’assistenza e del recupero dei figli dei perseguitati per attivismo politico.

Il medesimo anno in cui i due coniugi furono giustiziati, il pittore italiano Renato Guttuso immortalò i loro volti in un disegno a matita su carta che intitolò semplicemente Julius ed Ethel Rosenberg.

Il cantante Bob Dylan nel 1983 compose per loro una canzone, “Julius and Ethel”, che però non fu inclusa nell’album in uscita quell’anno né pubblicata ufficialmente.

Il caso Rosenberg è anche il tema della canzone dei Metallica “The Shortest Straw”, dall’album …And Justice for All.

1979 – L’Unione Sovietica invade l’Afghanistan per appoggiare il governo filo-sovietico della nazione.

Invasione sovietica dell’Afghanistan
Parte della Guerra fredda
Evstafiev-afghan-apc-passes-russian.jpg
Truppe sovietiche in Afghanistan. Foto di Mikhail Evstafiev
Data: 24 dicembre 1979 – 2 febbraio 1989
Luogo: Afghanistan
Esito: Ritirata sovietica
Casus belli: Intervento sovietico a sostegno della fazione del PDPA facente capo a Karmal contro la fazione di Amin
Schieramenti
AfghanFlag1980.png Afghanistan
Flag of the Soviet Union.svg Unione Sovietica
Mujaheddin
con il supporto di:
Flag of the United States.svg Stati Uniti
Flag of the United Kingdom.svg Regno Unito
Flag of Pakistan (bordered).svg Pakistan
Flag of Iran.svg Iran(non provato ufficialmente)
Flag of Saudi Arabia.svg Arabia Saudita
Flag of the People's Republic of China.svg Repubblica Popolare Cinese(non provato ufficialmente)
Comandanti
Flag of the Soviet Union.svg Boris Gromov
Flag of the Soviet Union.svg Pavel Grachev
Flag of the Soviet Union.svg Valentin Varennikov
Abdul Haq
Jalaluddin Haqqani
Gulbuddin Hekmatyar
Mohammed Khalis
Ismail Khan
Ahmad Shah Massoud
Abdul Ali Mazari
Sibghatullah Mojaddedi
Effettivi
Afghanistan: 329.000 (1986)
Unione Sovietica: 80.000-104.000 alla volta, 620.000 uomini in totale
45.000 (1983), 159.000 (1986)
Perdite
Unione Sovietica: 13.833 morti e 53.753 feriti 1.500.000 morti