«No mammi»: la cogenitorialità si esalta con la divisione dei ruoli?

Al papà trenini e macchinine, alla madre bagnetto, pappa e pannolini. La formula per far venir su bene i bambini senza “sfasciare” la coppia potrebbe apparire un po’ antiquata, invece secondo uno studio dell’Università Statale dell’Ohio, negli Usa, aiuta a centrare entrambi gli obiettivi. Parola di Sarah Schoppe-Sullivan: “Non esiste una ricetta esatta per tutte le coppie – assicura – e non è vero in assoluto che il padre non debba essere coinvolto nelle cure al bambino”. Eppure, lo studio pubblicato su Developmental Psychology certifica che i padri troppo volenterosi nelle faccende domestiche e nelle attenzioni prestate alla prole potrebbero fare più danni che altro. Lo hanno stabilito i ricercatori con un esperimento “familiare” su 112 coppie con un bambino di 4 anni. I risultati hanno dimostrato che le coppie formate da papà che hanno giocato di più con i piccoli erano più coese a un anno dalla prima indagine.

Al contrario, se i papà si erano cimentati in attività casalinghe e nella cura dei bambini, la misura di co-genitorialità era più bassa. I risultati dello studio sono rimasti gli stessi quando i ricercatori hanno confrontato famiglie con due o un solo reddito, oltre a numerosi fattori demografici come l’istruzione del padre o le ore di lavoro, il reddito familiare, il numero dei familiari o la durata del rapporto.

di Cosimo Colasanto (22/08/2011)

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