Guariniello: inchiesta su sigarette elettroniche. Rischi non segnalati

Secondo la Procura di Torino, le confezioni di ricariche non riporterebbero le informazioni relative ai danni per la salute del consumatore. Le sigarette elettroniche sono vietate in alcuni paesi compresa la Cina, dove sono state inventate

sigaretta elettronicaFonte: Shutterstock
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Denunciata una cinese: riusciva con lo smartphone ad alterare i software delle macchinette

Era nell’aria ed è arrivata. Il Pm della Procura diTorino Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiestarelativa alle sigarette elettroniche. In particolare il pubblico ministero ha ipotizzato il reato di immissione in commercio di prodotti pericolosi per un importatore di ricariche. Le confezioni non riporterebbero informazioni relative ai danni per la salute del fumatore.

L’ISS, Istituto Superiore di Sanità, interpellato da Guariniello per valutare l’effettiva dannosità delle sigarette elettroniche, ha delineato il profilo di tre fumatori tipo: moderato, medio e forte che avrebbero nella simulazione un’oscillazione di consumo dai 5 ai 20 utilizzi giornalieri con una media di tre aspirazioni a volta. Secondo l’ISS per ognuno dei tre profili di fumatori l’assunzione giornaliera di nicotina sarebbesuperiore ai limiti ritenuti accettabili dall’autorità europea per la sicurezza alimentare, fissato in 0,0008 mg/kg. 

L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea anche che le sigarette elettroniche sono già vietate in alcuni paesi, dall’Australia al Canada, dal Brasile alla Turchia. Anche in Cina è in vigore il divieto, nonostante sia il paese in cui sono state inventate dieci anni fa. L’indicazione dell’ISS è chiara: «Si ritiene opportuno che tali effetti dannosi per la salute siano comunicati al consumatore con apposite avvertenze sulla confezione della articolo in commercio».

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Per Elsa Fornero i giovani sono “choosy”. Ma la figlia ha ben due posti fissi. Come mai? E’ stata raccomandata? Non è monotono il posto fisso?

Per Elsa Fornero i giovani sono “choosy”. Ma la figlia ha ben due posti fissi. Come mai? E’ stata raccomandata? Non è monotono il posto fisso?

Per Elsa Fornero i giovani sono “choosy”. Ma la figlia ha ben due posti fissi. Come mai? E’ stata raccomandata? Non è monotono il posto fisso?

Dopo l’uscita di Elsa Fornero secondo la quale i giovani italiani sono troppo schizzinosi e si dovrebbero accontentare del lavoro che trovano sul web si è scatenata una vera rivolta nei suoi confronti e non sono mancate battute ironiche nei confronti del ministro. In particolare in molti si sono occupati della carriera professionale di Maria Deaglio, figlia della Fornero, che all’età di 37 anni è titolare di due posti fissi: uno come professore associato di Genetica medica alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino (dove insegnano sia il padre che la madre) e l’altro come responsabile della ricerca alla Hugef, una fondazione che si occupa di genetica, genomica e proteomica umana. 

 

La figlia della Fornero non è schizzinosa? Per lei il posto fisso non è monotono come sostenuto dal governo Monti? E’ raccomandata?

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