Gas killer nelle auto. Meno emissioni, ma più rischi in caso di incidente

L’europarlamentare M. Rivasi denuncia con preoccupazione la sostituzione dei vecchi gas refrigeranti per auto con una nuova miscela più eco, ma potenzialmente tossica e corrosiva.

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Un climatizzatore per auto potenzialmente letale: è pesante la denuncia mossa in questi giorni dalla parlamentare europea Michèle Rivasi, eletta in Francia nelle liste di Europe Ecologie, che tramite il proprio sito avverte i cittadini sulla pericolosità del gas HFO-1234yf, prodotto dalla società Honeywell e approvato dall’Agenzia Usa per la protezione ambientale e dall’europea SAE, Society of Automative Engineers.

Sebbene il gas in questione rappresenti un’alternativa ecologica ai prodotti attualmente utilizzati, secondo la parlamentare Rivasi il problema starebbe nella pericolosità in caso di incidente: sottoposta a temperature elevate, ed entrando successivamente in contatto con acqua, la miscela potrebbe, secondo quanto denunciato da M. Rivasi, trasformarsi in un acido letale. Questa reazione metterebbe ad estremo rischio automobilisti e soccorritori, che il più delle volte sono chiamati ad intervenire proprio con l’acqua.
 
Il tema, che è stato oggetto di una conferenza a Strasburgo, inizia a preoccupare gli addetti ai lavori, anche se non sono ancora usciti chiarimenti o ulteriori specifiche in merito.
La situazione è complessa, dato che il gas in questione rappresenterebbe un passo in avanti nell’affrontare un altro, grosso, problema: il riscaldamento globale. La decisione di sostituire gli attuali sistemi di climatizzazione auto con il gas HFO-1234yf è infatti maturata in risposta alla Direttiva europea 2006/40/CE, recante disposizioni in merito alla necessità di modificare i sistemi di climatizzazione per i veicoli leggeri, azione volta a ridurre l’impatto dei gas sprigionati dalle auto.
Ecco dunque la mossa dell’industria automobilistica, che ha deciso di lavorare ad una sostituzione dell’attuale HFC-134a con il HFO-1234yf; gas che, come accennato sopra, è stato approvato dalla Society of Automative Engineers e ora, quindi, potrebbe essere installato in tutti i sistemi di MAC, mobile air conditioning.
 
Ed il problema sollevato da Michèle Rivasi è proprio questo: la caratteristica ecologica dell’innovativo gas rischia di essere un volano per la sua diffusione, a dispetto della sua pericolosità. In caso di incidente, la miscela gassosa, sottoposta ad elevate temperature, rischia di trasformarsi in fluoruro d’idrogeno, a sua volta alterabile, se a contatto con semplice acqua, in acido fluoridrico, estremamente tossico e corrosivo. La questione è ancora aperta, e la stessa Michèle Rivasi ha presentato un’interrogazione al Parlamento europeo volta a chiarire la posizione della Commissione di fronte all’immissione sul mercato di questo gas.