25 Marzo 1957 – Alle 18:46 a Roma si firma il trattato istitutivo del Mercato comune europeo (MEC): ne fanno parte Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo

Mercato Europeo Comune

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Creato a Roma il 25 marzo 1957.Il Mercato Europeo Comune (MEC) è il precursore dell’Unione europea.

Previsto dai Trattati di Roma – entrati in vigore il 1º gennaio 1958 – ha conosciuto un periodo transitorio di dodici anni, conclusosi il 31 dicembre 1969. Il mercato comune europeo era l’area dei paesi della comunità europea su cui si realizza la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali.

Dopo il fallimento di progetti di integrazione di più ampio respiro (come la CED), si scelse di continuare, in ottica funzionalista, a procedere con l’integrazione nel settore economico, meno soggetto alle resistenze dei governi nazionali. L’istituzione della CEE e del conseguente mercato unico si orientano in questo senso.

Il mercato comune si basa su quattro libertà (art. 3):

  • libera circolazione delle persone
  • libera circolazione dei servizi
  • libera circolazione delle merci
  • libera circolazione dei capitali

Esso ha creato uno spazio economico unificato, con condizioni di libera concorrenza tra le imprese e permettendo di ravvicinare le condizioni di scambio dei prodotti e dei servizi.

Nonostante l’eliminazione delle barriere tariffarie, avvenute in Europa già negli anni ’60, negli anni ’80 la circolazione delle merci ha continuato ad essere rallentata e ostacolata dalla presenza di barriere e vincoli di tipo non tariffario. Con il termine “costo della non Europa” ci si riferiva alla perdita di benessere sociale determinata dalla mancata eliminazione di tali vincoli. La presenza di barriere non tariffarie era legata alla persistenza, nei diversi Stati membri, di norme tecniche diverse, alla presenza di normative differenziate che riguardavano i trasporti e le regolamentazioni dei mercati di capitali, alla scarsa trasparenza delle procedure per gli appalti pubblici, che segmentavano la domanda gestita dagli Stati su base nazionale, e da altri ostacoli di carattere amministrativo e doganale.

Foibe: dalla Francia al Quebec siti, blog e profili facebook 24 ore a lutto per la tragedia italiana

 

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III edizione della manifestazione virtuale promossa da CasaPound Italia

Roma, 4 febbraio – Dalla Francia al Quebec, passando per Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo e Svizzera: in vista del giorno del ricordo, il web, sotto la spinta dell’Italia, si mobilita e grida che » la verità non può essere infoibata» . Non si fermano infatti le adesioni alla terza edizione della manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera, nella ‘Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati’. E così mercoledi’ 10 febbraio alle 11 centinaia tra siti internet, blog e forum e migliaia di profili Myspace e Facebook, corredati dal Tricolore, osserveranno un’ora di silenzio e manterranno il lutto per le ventiquattr’ore successive per tenere viva la memoria della feroce pulizia etnica che fece 15mila vittime oltre 60 anni fa e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Una manifestazione che vuole essere una sorta di marcia silenziosa, dove le fiaccole sono le coscienze di tanti singoli e comunità che trovano espressione in un’operazione semplicissima: il cambio di avatar come atto che testimonia una presa di coscienza su una tragedia troppo a lungo dimenticata.

» Manifesta con noi, dai voce alla tua volonta’ di ricordare» , si legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web.
» Sensibilizzare e Agire – spiega CasaPound Italia – questi i due verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale ‘10 Febbraio: La verita’ non puo’ essere infoibata’. Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i piu’ scomodi, che vede un Paese uscire con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verita’ storica di una delle piu’ grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un’operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa. Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunita’ italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia» .

CasaPound Italia, si legge ancora, » riconosce come propria la cultura che si fa azione. E’ per questo che l’Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a sostegno della verita’ storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; e’ per questo che anche la rete, canale tra i piu’ importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione’. In un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l’affermazione ‘La verita’ non puo’ essere infoibata’ e’ un atto rivoluzionario» .

www.casapounditalia.org

Il 10 febbraio dall’Italia, dalla Francia, dal Québec, una catena silenziosa sul web

 

Il 10 febbraio dall’Italia, dalla Francia, dal Québec, una catena silenziosa sul web

Foibe: dalla Francia al Québec siti, blog e profili facebook 24 ore a lutto per la tragedia italiana 
III edizione della manifestazione virtuale promossa da CasaPound Italia 

Dalla Francia al Quebec, passando per Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo e Svizzera: in vista del giorno del ricordo, il web, sotto la spinta dell’Italia, si mobilita e grida che ”la verità non può essere infoibata”. 
Non si fermano infatti le adesioni alla terza edizione della manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera, nella ‘Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati’. E così mercoledì 10 febbraio alle 11 centinaia tra siti internet, blog e forum e migliaia di profili Myspace e Facebook, corredati dal Tricolore, osserveranno un’ora di silenzio e manterranno il lutto per 
le ventiquattr’ore successive per tenere viva la memoria della feroce pulizia etnica che fece 15mila vittime oltre 60 anni fa e dell’esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. 
Una manifestazione che vuole essere una sorta di marcia silenziosa, dove le fiaccole sono le coscienze di tanti singoli e comunità che trovano espressione in un’operazione semplicissima: il 
cambio di avatar come atto che testimonia una presa di coscienza su una tragedia troppo a lungo dimenticata. 
”Manifesta con noi, dai voce alla tua volontà di ricordare”, si legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web. 
”Sensibilizzare e Agire – spiega CasaPound Italia – questi i due 
verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale ’10 Febbraio: La verità non può essere infoibata’. Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i più scomodi, che vede un Paese uscire 
con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verità storica di una delle più grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un’operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa. Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia”. 
CasaPound Italia, si legge ancora, ”riconosce come propria la cultura che si fa azione. E’ per questo che l’Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a 
sostegno della verità storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; è per questo che anche la rete, canale tra i più importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione’. In un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l’affermazione ‘La verità non può essere infoibata’ è un atto rivoluzionario”.