Protesi evita la tracheotomia dopo cancro alla laringe

Allo studio in Francia una laringe artificiale per i malati di cancro che hanno subito l’asportazione di questo organo. Secondo i ricercatori dell’ospedale universitario di Strasburgo, guidati da Christian Debry, la protesi potrebbe evitare al paziente la tracheotomia, cioe’ la procedura che prevede un’incisione permanente nella trachea per assicurare la respirazione. ”Anche se nel 90% dei casi il paziente guarisce dal cancro, il ‘buco’ nella gola rende difficile la completa riabilitazione sociale e professionale del malato” spiega Debry. Per piu’ di 30 anni la ricerca si e’ concentrata sullo studio del trapianto, ma l’impresa si e’ rivelata quasi impossibile per la difficolta’ di far ricrescere le terminazioni nervose. In piu’, l’uso di farmaci immunosoppressori anti-rigetto e’ stato collegato al rischio di recidiva del tumore. Le protesi studiate finora erano disegnate esclusivamente esclusivamente per ridare al paziente la possibilita’ di parlare, ma non eliminavano la tracheotomia. 

Per mettere a punto una laringe artificiale il team francese – riferisce la Reuters on line – ha dovuto studiare un nuovo materiale bio-compatibile che fosse in grado di rendere possibili tutte le funzioni dell’organo umano. Nel 1997 Debry ha brevettato un materiale biocompatibile composto da plastica e titanio che ha dato ottimi risultati nei test sugli animali. Da marzo inizieranno i trial di biocompatibilita’ su 15 pazienti. Buoni anche i risultati delle protesi sperimentate su ratti e maialini, un sistema di valvole che permettono di respirare, produrre suoni e inghiottire. La ricerca si indirizza adesso su una protesi che ricalchi la fisiologia della laringe umana. Secondo Debry, che ha creato una societa’ destinata a produrre le protesi, saranno necessari ancora due anni di test sugli animali prima di capire se si potra’ arrivare all’impianto sull’uomo.
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Scoppio in un sito nucleare ad Avignone: un morto. “Per ora no fughe”

E’ esplosa una fornace nell’impianto di Marcoule non lontano nel Sud della Francia. E’ allarme per la possibile fuga radioattiva

Nimes, 12 set. (TMNews) – L’esplosione in un sito nucleare nel Sud della Francia è costato la vita a una persona e altre 3 sarebbero rimaste ferite, secondo la televisione France 3 – Languedoc-Roussillon. L’incidente si è prodotto in una fornacedi un centro di smaltimento di scorie radioattive. I pompieri hanno stabilito un perimetro di protezione per il rischio di fughe

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radioattive attorno al sito nucleare, non lontano da Avignone. Le autorità francesi hanno precisato cheal momento non sono state rilevate fughe di materiale tossico.

La fornace è esplosa all’interno del sito nucleare aMarcoule (Gard) nel centro di trattamento di scorie radioattive. Pompieri e forze dell’ordine sono sul posto, riferisce la prefettura, evocando il rischio di fuga radioattiva. L’incidente è avvenuto nel sito di Centraco della società Socodei, filiale dell’Edf, a Codolet, ha precisato alla France Presse un portavoce del Commissariato all’energia atomica (CEA). “al momento non vi sono fughe all’esterno”, ha aggiunto. E’ stato definito intanto un perimetro di sicurezza attorno al sito.

La protezione civile italiana ha fatto sapere di stare monitoando i livelli di radioattività in Italia, attraverso l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e i vigili del fuoco.

 

Vizi da tassare

In Francia alcol e fumo tassati per ridurre il deficit di bilancio. L’oncologo Tirelli lancia la proposta applicabile anche in Italia. Voi che ne pensate? Dite la vostra rispondendo al nostro sondaggio

fumo sigarett -

La Francia ha deciso di puntare su tasse anti-crisi benefiche per la salute, che, oltre a dare respiro alle casse dello Stato, rendano meno appetibili anche i vizi poco salutari. Tra le misure per la riduzione del deficit di bilancio, infatti, il primo ministro François Fillon ha in programma l’aumento del prezzo del tabacco del 6% entro l’anno e una tassa, a partire probabilmente dal 2012, su alcol e bibite.

“In tempi di misure economiche da adottare urgentemente – commenta Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Tumori di Aviano – colpisce l’atteggiamento francese di aumentare le tasse sul fumo, cercando così di contrastare un’epidemia, non solo planetaria, ma che ci vede primatisti mondiali dei tumori della laringe, come riportato in questi giorni al congresso nazionale della Società italiana di otorinolaringologia. 

L’incidenza di questa forma di cancro, specie nel Nord-est del nostro Paese, è la più alta nel mondo. La causa principale di questo triste primato è il fumo di sigaretta, che determina un rischio di ammalarsi 10 volte superiore, insieme all’alcol, altro importante fattore di rischio che, se associato al fumo, ne potenzia la pericolosità. 

La fascia d’età più a rischio è quella compresa tra i 60 e i 70 anni, ma si possono registrare casi anche in età inferiore. Come sempre, la prevenzione resta tuttora l’arma più efficace nella lotta ai tumori perché consente di eliminare i fattori di rischio, in questo caso il fumo di sigaretta. In queste ultime ore in cui il Governo sta decidendo misure economiche per fare cassa – conclude Tirelli – sarebbe opportuno, come in Francia, contrastare fumo e superalcolici aumentando le tasse e cercando di dissuadere i comportamenti a rischio per i tumori e le malattie cardiovascolari”.

Voi che ne pensate? Dite la vostra commentando e rispondendo al sondaggio on line

LE CAMPAGNE ANTIFUMO NEL MONDO

 

campagna fumo

Sta sollevando polemiche in Francia la nuova campagna pubblicitaria dell’Associazione diritti dei non fumatori, che equipara il consumo di tabacco alla sottomissione sessuale. Le immagini delle pubblicità sono inequivocabili: un giovane, con la sigaretta tra le labbra, sguardo rivolto in alto verso un adulto che gli tiene le mani sulla testa all’altezza del suo ventre. “Con la sigaretta ci impongono la peggiore delle sottomissioni”, ha spiegato Marco de la Fuente, responsabile dell’agenzia BDDP & Fils, incaricati della pubblicità, “Abbiamo quindi deciso di realizzare un immagine simbolo forte. Quello che mostriamo non è una violenza sessuale, ma una fellatio”