Lunedì, se il vostro Pc è infetto non potrà collegarsi a Internet

 

Pc con Windows, ma anche Mac, tablet, smartphone. Se il vostro computer è stato colpito potrete avere una brutta sorpresa: il web non esisterà più. Anche per colpa dell’Fbi. Ecco come verificare se siete stati contagiatidal nostro corrispondente ANGELO AQUARO

 

NEW YORK – L’Apocalisse non può più attendere. A partire dalle prime luci di lunedì, centinaia di migliaia di computer di tutto il mondo sono a rischio infezione. Addio Internet: chiunque cercherà di avventurarsi sui siti più famosi di tutto il mondo, da Facebook ad Apple, passando per gli indirizzi perfino dell’Fbi, sarà sbattuto fuori dal world wide web. Www non più: fuori. E la cosa incredibile è che a sbatterci fuori sarà proprio l’Fbi: e per giunta per conto del tribunale di New York.

Sembra la trama di un cyberthriller e invece è realtà. E stavolta neppure la sempre più grande tribù dei Macdotati potrà ritenersi al sicuro. I computer Apple, si sa, sono molto meno esposti dei cugini rivali che girano su Windows agli attacchi dei pirati. E invece stavolta il virus è pronto colpire non solo i pc Windows e i computer della Mela ma perfino gli iPad, gli iPhone e itablet di tutti i tipi. 

La ragione è semplice: il malware ha già preso possesso dei computer infettati e scatterà appena i pc o i tablet tenteranno di collegarsi al web, agendo sull’indirizzo Dns, quello cioè che ci consente di indirizzarci per le autostrade del web. 

Ma come si è arrivati fin qui? E perché dagli Usa all’Europa nessuno può dormire tranquillo? Il Lunedì Nero dei computer arriva da lontano. È il novembre scorso quando l’Fbi annuncia di aver sgominato una pericolossima centrale di hacker che opera dalla Russia agli Stati Uniti, passando per l’Europa. I banditi sono riusciti a impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo, mettendo su un’associazione criminale da 14 milioni di dollari. 

Non si tratta però di un ‘semplice’ virus che si attacca ai nostri pc trasformandoli in tanti bot, strumenti di una botnet, quella rete appunto di computer infettati che viene orchestrata dai delinquenti web per dirottarli su siti particolari o succhiare informazioni (e denaro). In questo caso il malware viene chiamato DnsChanger perché cambia appunto l’indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un Internet parallelo disegnato dagli hacker in cui i siti non sono quello che appaiono. Cerchi un prodotto Apple? Vieni rimandato su un sito pirata. Vuoi scaricare un film da Netflix? Idem.

Quando scatta l’operazione antihacker l’Fbi è costretta così a ‘ricostruire’ il mondo Internet dei computer infetti mettendo in piedi una serie di server alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata. Naturalmente si tratta di una misura temporanea: decisa appunto dal tribunale di New York perché da qui parte l’operazione anti-pirateria. La misura temporanea finisce però proprio questo lunedì: 9 luglio. Da questo momento in poi, insomma, i nostri computer non saranno più protetti: ma visto che i siti pirata sono già stati bloccati, la conseguenza sarà il blocco totale di Internet. Non riusciremo più a collegarci. Black Out. Buio completo. Che fare? 

Negli Stati Uniti le grandi compagnie come At&T hanno già preannunciato di aver predisposto server di emergenza per ridirigere il traffico dei computer colpiti. E da Facebook a Google si è pure scatenata una campagna di sensibilizzazione. Basta un semplice test su un sito predisposto per l’occasione,www.dcwg.org 1 (la cui pagina italiana è curata da Telecom ed è raggiungibile a quest’indirizzo 2), per scoprire se il pc o il Mac è infetto o meno. Se il sito si illumina di verde vuol dire che il computer è pulito. Altrimenti…

Per la verità gli esperti giurano che in rete sono disponibili una serie di tool e software che permettono di ripulire il computer infetto. Ma nessuno sa ancora calcolare con esattezza quanti pc potranno essere colpiti dal blackout. Una stima della rivista specializzata PcWorld parla di 275mila computer ancora infetti in tutto il mondo. Solo 45mila sarebbero quelli a rischio negli Usa. Il che per noi è naturalmente una brutta notizia: perché molto più pericolosa sarebbe quindi la situazione dall’Asia all’Europa. Certo, insistono gli esperti, poche centinaia di migliaia di computer sono nulla rispetto ai milioni colpiti da Zeus, SpyEye e gli altri virus in giro per il mondo. E certo: saranno anche nulla. Ma sai che sorpresa se lunedì accendi il computer e scopri che l’Apocalisse si è scatenata proprio sulla tua nullità?

Le bufale dei bambini sofferenti su Facebook

Sempre più spesso su FB girano appelli con foto di bambini e neonati bisognosi di cure, gli utenti sono invitati a condividere questi appelli poiché per ogni condivisione FB donerà dei soldi che serviranno per operazioni e medicine. Occorre cautela nel far girare queste notizie, non bisogna credere a tutto ciò che leggiamo su internet, anche se muniti di buone intenzioni, la condivisione aiuta a far diventare una bufala molto popolare. Facebook o altre associazioni ospedaliere non doneranno denaro per ogni condivisione perché sono storie che contengono informazioni false sulle condizioni dei bambini e le loro malattie.

Questi tipi di messaggi sono stati diffusi per anni, prima via e-mail e più recentemente attraverso i messaggi dei social network, in molti casi le foto dei bambini sono state caricate su Facebook senza permesso o consenso dei genitori. Le bufale su Facebook addolorano le famiglie dei bimbi che probabilmente sono morti o fanno arrabbiare le famiglie che hanno bambini che stanno male veramente Perché non condividere? Condividendo si diffonde disinformazione, in secondo luogo le bufale aumentano la notorietà di una pagina facendo alzare il loro valore, in tanti non sanno ma le pagine su FB possono avere un prezzo. Infine la maggior parte dei falsi allarmi sono postati da truffatori che approfittando del buon cuore e della sensibilità di alcuni utenti, chiedono l’invio di denaro da destinare al bambino. Se vedete dei vostri amici condividere una foto di un bambino bisognoso di cure, avvertite che si tratta di storia falsa, invitate a non commentare né a cliccare su mi piace e a segnalare su Face Book.

 

Di seguito alcuni appelli falsi presenti su FB

 

Bambino bisognoso di un intervento al cuore,

la foto risale al 2008 ed il bambino faceva parte di un gruppo di 15 bambini inseriti in un progetto internazionale chiamato ” I bambini di Chernobyl ”operati al cuore da cardiochirurghi volontari. L’immagine originale la trovate quihttp://chernobyl.typepad.com/chernobyl_childrens_proje/kids_lifesaving_surgeries_/

 

 

Un appello che ha scatenato molte emozioni fra gli utenti di FB è la foto di una bimba con emangioma sul viso. Nell’appello bufala si leggeva che la bimba fosse affetta da cancro.

 

 

In questa foto si vede una mamma felice appoggiata alla sua bimba che è in attesa di un trapianto di cuore. Questa informazione non è corretta, In realtà la bambina ebbe un trapianto di cuore nel 2007, morì nel 2008 .

 

 

Questa foto mostra un neonato sdraiato sulla pancia, una mano protettiva si appoggia sulla sua schiena. In realtà questa foto si trova in rete perché inserita nei siti che si occupano di malattie neonatali.

 

 

 

Questa foto ci mostra una bimba di 14 mesi dal volto gravemente ustionato, è in cura con uno dei migliori specialisti dell’ospedale di Cracovia. Purtroppo i suoi genitori non hanno soldi e gli utenti sono invitati a condividere l’appello perché per ogni condivisione FB donerà 3 centesimi per diversi interventi chirurgici che la bimba dovrà sostenere. La foto con lo stesso appello iniziò a girare in rete dal 2007/2008, Yahoo avrebbe pagato 3 centesimi per ogni e-mail inviata ai propri amici, quattro anni più tardi la ritroviamo su FB. La bambina ha già sei- sette anni, è nata in Polonia, si chiama Ola, i suoi genitori non sapevano nulla di questo appello bufala e sono rimasti molto indignati davanti alla foto della loro bimba su internet.

 

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Top Eleven Football Manager, su Facebook

Top Eleven Football ManagerCome potete notare del bel titolo cari amici oggi si parla di un calcio manageriale, gioco che troviamo su Facebook, il social più popolare di questi tempi. Se siete appassionati del genere non potete farvelo scappare. Sto parlando si Top Eleven Football Manager.


Siete chiamati nel non facile compito digestire una squadra di calcio, allenarla, personalizzarla per renderla imbattibile. Nelle prime fasi del gioco abbiamo una sezione dedicata alla personalizzazione del team, possiamo infatti scegliere il nome della squadra e dello stadio, i colori sociali e della maglia e successivamente potrete inpostare una formazione ed iniziare ad allenarvi sfidando un’amico in una partita amichevole.

Perno focale del gioco è il campionato, con le 14 squadre previste le cui regole nel dettaglio le troviamo all’interno del gioco. Per quanto riguarda gli incontri abbiamo per esempio la possibilità di assisstere “dal vivo” al match decidendo in tempo reale i cambi e le nuove tattiche da adottare. Se il giorno della partita non sarete connessi, potete semplicemente darne disposizione in anticipo.

Altro aspetto campale per quanto riguarda il gioco è la buona gestione delle finanze, con il calcio mercato, la possibilità di siglare accordi con gli sponsor o di ingrandire il nostro stadio per poter vendere un numero maggiore di biglietti. Un manageriale calcistico a tutto tondo che si ramifica in varie direzioni per dare al giocatore la sensazione di guidare il proprio team verso le più alte vette del successo.

Top Eleven Football Manager rimane comunque un gioco di facile utilizzo e molto intuitivo adatto anche a chi non ha mai sentito parlare di calcio manageriale. Il suggerimento principale rimane quindi quello di provare, testare, giocare e passare qualche ora di sano svago con questo titolo. Poi fatemi sapere. Trovate il link per giocare di seguito.

Gioca a Top Eleven Football Manager su Facebook!

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Top Eleven: il gioco in cui sarete manager calcistici

Per tutti gli amanti del giochi di calcio segnaliamo il recente rilascio su App Store di “Top Eleven“, il gioco che farà diventare gli utenti manager del calcio. Dopo il salto vediamo meglio di che si tratta.

Con “Top Eleven”, disponibile gratuitamente, gli appassionati di calcio potranno giocare al più popolare evento sportivo online con oltre 3.500.000 persone che si divertono ogni giorno.

Il giocatore potrà creare la sua squadra di calcio virtuale e giocare contro gli amici e altri giocatori nelle partite di Categoria, Cup, Champions League o amichevoli.

Le funzionalità principali includono:

  • Gestione della propria squadra e delle risorse finanziarie, con la possibilità di acquistare e vendere giocatori in un entusiasmante sistema di aste online.
  • Preparazione della propria squadra per le partite, con la possibilità di definire le formazioni, allenare e preparare mentalmente i propri giocatori e di curare specifiche doti tecniche per migliorare la performance di ogni singolo giocatore.
  • Possibilità di assistere alle partite dal vivo, effettuare sostituzioni e di impartire determinati ordini durante la partita.
  • Possibilità di seguire le squadre degli amici e di organizzare con loro partite amichevoli.
  • Possibilità di gestire la stessa squadra e di giocare la stessa partita contemporaneamente su iPhone, Facebook or TopEleven.com.

Chi fosse particolarmente interessato può:

E’ possibile visionare altri screenshot o procedere al download da App Store direttamente da questo link!

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4 Febbraio 2004 – Nasce Facebook

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

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Facebook.svg Facebook
URL facebook.com
Tipo di sito Rete sociale
Registrazione Gratuita
Proprietario Facebook, Inc.
Creato da Mark Zuckerberg
Lancio 4 febbraio 2004
Fatturato Green Arrow Up.svg 550 milioni di dollari (nel 2009)

Green Arrow Up.svg 1.1 miliardi di dollari (stima 2010) [1]

Green Arrow Up.svg 3.7 miliardi di dollari (2011)[2]

Stato corrente del sito Attivo
Slogan Facebook ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita.

Facebook è un sito web di reti sociali, di proprietà di Facebook, Inc., ad accesso gratuito. È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google[3].

Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo soggetto (facebook) che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale della facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus.

Il 1 febbraio 2011 Facebook presenta alla SEC i documenti per l’offerta pubblica di vendita, e il conseguente collocamento in borsa previsto per il mese di maggio 2011. Secondo tali dati, al 31 dicembre 2011 il social network ha 845 milioni di utenti attivi, che si collegano al sito almeno una volta al mese.[2]

Facebook e la gente che usa questa piattaforma

giovannilanzo.it/ ha aggiunto una nuova foto.

 ·  ·  · 18 ore fa · 

«Facebook-dipendenza»: 4 genitori su 5 hanno paura che il figlio ne sia affetto

Quattro genitori su cinque temono che i loro figli diventino “Facebook-dipendenti”. È quanto emerge da un’indagine sull’impatto delle tecnologie digitali sul benessere umano, condotta dagli esperti della Nominet Trust, un’organizzazione britannica che promuove progetti sul web diretti a combattere gli svantaggi sociali.

Dopo aver intervistato 1000 genitori il team ha rilevato che quattro su cinque temono che i figli sviluppino una dipendenza da Facebook, uno su tre è convinto che internet abbia il potere di cambiare il loro modo di pensare se usato senza la supervisione di qualcuno e, infine, l’80% crede che i social network siano in grado di prendere il controllo della vita dei ragazzi.

Gli analisti hanno poi sottoposto i risultati del test a Paul Howard Jones, docente di neuroscienze dell’Università di Bristol (Gran Bretagna) che, dopo averli studiati, ha concluso che non esistono evidenze neurologiche che dimostrino che il web sia in grado di “stravolgere” la mente dei giovani più di altri fattori. Al contrario, ha rilevato che internet rappresenta, da una parte, una risorsa preziosa per l’apprendimento e, dall’altra, uno strumento capace di rafforzare i rapporti sociali.

Martirano lombardo Eternit parliamo di calcio

Informazioni di base

Informazioni
[Mortality in the cohort of the asbestos cement workers in the Eternit plant
L’amianto è un minerale fibroso dannoso per la salute umana.http://www.nonsoloamianto.com/effetti-salute-eternit.htm 
Descrizione
Effetti sulla salute 

L’amianto è un minerale fibroso dannoso per la salute umana. Tali fibre possono essere liberate per effetto di corrosione (con conseguenti lesioni e rotture) o attraverso la lavorazione di particolari materiali. Particolarmente nocivo è il fibrocemento (meglio conosciuto come “eternit”), una mistura di amianto e cemento particolarmente friabile e quindi soggetto a danneggiamento o frantumazione. 
L’esposizione, anche di breve durata, alle fibre di amianto aumenta…(visualizza altro)

Sito Web

Ansia da Facebook: i bambini non pensano ai rischi della Rete

Facebook

Ansia da Facebook: 
i bambini non pensano 
ai rischi della Rete

Sanno che la Rete nasconde molte insidie, in alcuni casi hanno ricevuto molestie virtuali da “cyber-scocciatori”, ma i più piccoli proprio non hanno timore di usare i nuovi media. Almeno non quanto genitori ed insegnanti. Lo rivela una ricerca della Monash University, in Australia, che non ha preso come esempio un campione a caso, ma studenti, genitori e docenti di scuole vittoriane: educazione impeccabile e un po’ rigida. Eppure tra i 1.000 giovanissimi intervistati – avevano tra 7 e 10 anni – ben il 93,4% usa Facebook. Quasi la metà (48,8%) vi vede qualche forma di trabocchetto, un quarto (28,3%) non teme per la propria sicurezza, il 19,6% usa il motto “lo fanno tutti”. Ben il 72,4% dice di aver sopportato durante la navigazione contatti sgraditi da sconosciuti. Insomma, consapevoli dei pericoli, ma un po’ incoscienti. Più impauriti i genitori e gli insegnati, per i quali le nuove tecnologie portano numerosi rischi: cyberbullismo, pettegolezzi, stalking le più citate.

“Mentre i rischi posti dai comportamenti di abuso, come il bullismo on line e l’adescamento sono sottolineati sia da parte dei media che dei legislatori, relativamente poca attenzione è data ai potenziali rischi legali che i bambini e i giovani possono incontrare quando si utilizzano siti di social networking”, spiega Michael Henderson, uno dei co-autori del sondaggio. Tra questi, l’esperto cita i problemi connessi alla privacy, alla diffamazione o alla divulgazioni di notizie della vita privata senza consenso.