Escherichia coli, situazione sotto controllo

Ricercatore“Nessun allarme in Italia, non ha senso rinunciare a frutta e verdura. Basta seguire le normali regole di igiene”. Lo ha ribadito il Ministro della Salute prof. Ferruccio Fazio a proposito dell’infezione di Escherichia coli che sta colpendo soprattutto la Germania, anche riferendo al Senato e al Consiglio dei Ministri il 9 giugno. Il Ministro ha invitato a non diffondere allarmi infondati, che possono generare inutili preoccupazioni tra i cittadini, modificare in modo negativo stili e costumi di vita e avere conseguenze molto gravi per i produttori agricoli alimentari.

Le autorità tedesche hanno indicato come veicolo dell’infezione alcuni tipi di germogli.
Il 31 maggio le stesse autorità tedesche hanno smentitto ufficialmente l’ipotesi dei cetrioli prodotti in Spagna quale fonte di contagio.
Il 15 giugno la Francia ha denunciato un focolaio a Bordeaux causato dallo stesso ceppo di E. coli riscontrato in Germania.
Studi congiunti tra Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) indicano che attualmente una partita di germogli di fieno greco proveniente dall’Egitto rappresenta il collegamento più probabile fra i casi registrati in Francia e il precedente focolaio in Germania.
Il 6 luglio 2011 la Commissione Europea ha disposto il blocco dell’importazione dall’Egitto di semi di fieno greco e altri semi e ortaggi fino al 31 ottobre 2011.

Nessun caso in Italia
Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte del ceppo di batterio E.coli enterotossico, né nella popolazione italiana residente né in turisti provenienti dalla Germania.

Cosa fare
Le consuete norme igieniche per la sicurezza alimentare sono sufficienti a evitare infezioni: lavarsi frequentemente le mani dopo aver maneggiato alimenti, lavare a fondo le verdure, evitare il consumo di carne cruda, lavare bene coltelli, taglieri e altri utensili usati per la preparazione dei cibi, evitare di utilizzare senza lavare lo stesso tagliere e/o utensile per più alimenti e lavare bene le mani prima di manipolare i cibi e dopo aver usato la toilette.
Le persone che hanno recentemente soggiornato in Germania devono prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e nel caso di diarrea emorragica rivolgersi al proprio medico.
Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, è raccomandato ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura, germogli e frutta crude.

Controlli
Il Ministero della Salute ha allertato le Regioni, le strutture sanitarie e gli uffici sanitari alle frontiere, responsabili dei controlli sulle importazioni alimentari.
I Carabinieri dei NAS hanno intensificato i controlli sui rivenditori di frutta e verdura circa l’apposizione del cartellino indicante il luogo di origine della merce posta in vendita. Tutti gli esami sui cetrioli sequestrati dai Nas nei primi giorni dell’allarme hanno dato esito negativo e i prodotti sono stati dissequestrati.
E’ attivo un efficiente sistema di sorveglianza sindromica, in grado di segnalare e curare tempestivamente eventuali casi.
L’Istituto Superiore di Sanità, sede del Laboratorio Europeo di Riferimento per l’Escherichia coli in campo veterinario, su richiesta della Direzione Generale di Sanità Pubblica della Commissione Europea (DG Sanco) è pienamente coinvolto nelle indagini sull’epidemia.
E’ stato rapidamente messo a punto un metodo specifico per la ricerca del ceppo epidemico VTEC O104:H4 negli alimenti, metodo distribuito ai Laboratori Nazionali di Riferimento degli Stati Membri e, a livello nazionale, agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, che in Italia svolgono la maggior parte dei controlli ufficiali sugli alimenti.

Data ultimo aggiornamento: 7 luglio 2011