Tagli alle agevolazioni fiscali, la stretta finale. Quanto valgono i benefici e quale si salverà

In arrivo il verdetto finale sui tagli alle 600 agevolazioni fiscali esistenti. Una stangata sui redditi più bassi che costerà più di 700 euro a famiglia

manovra tagli
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La partita è di quelle decisive anche se si sta giocando nell’ombra. In palio ci sono la bellezza di160 miliardi di euro, l’equivalente di 4 manovrelacrime e sangue. Troppi perché uno Stato sull’orlo del collasso finanziario come il nostro possa farne a meno. E così la prima delle due manovre estive ha decretato un taglio lineare alle agevolazioni fiscali e ha messo al lavoro un gruppo di tecnici per decidere su quali di questedovrà cadere la scure. Ora sta per arrivare il verdetto: sono circa 600 le agevolazioni esaminate, comprese quelle regionali e degli enti locali.

Ma cos’è un taglio lineare? Semplicemente una riduzione di tutti gli sgravi nella medesima percentuale. Riduzione che dovrebbe partire nel 2013 con un modesto 5% per balzare l’anno successivo al 20%. L’unico modo per scongiurare questi tagli indiscriminati è approvare una riforma tributaria entro il 30 settembre del prossimo anno, come prevede la stessa manovra. Ma con gli attuali chiari di luna della politica italiana la cosa appare poco probabile.

Paga di più chi guadagna meno di 20mila euro all’anno

E’ chiaro che tagliare a tutti nella stessa misura – cioè indipendentemente dal livello di reddito – significa concretamente tagliare di più a qualcuno, cioè ai redditi più bassi. Ecco alcuni esempi tratti da un’elaborazione fatta dal Sole 24 Ore sui dati forniti dalla Corte dei Conti sull’aumento del carico fiscale per le diverse fasce di reddito:

•  con un reddito inferiore a 10mila euro all’anno i tagli sono ininfluenti;
•  con un reddito tra 10mila e 20mila euro all’anno si pagherà tra il 2 e il 2,5% in più di Irpef (il picco massimo si avrà con un reddito attorno ai 13mila euro e circa il 2,6% di aumento dell’Irpef).

L’aumento dell’Irpef si riduce poi con l’aumentare del reddito:

•  con 40mila euro di reddito, l’aumento è di circa l’1,1%;
•  con 80mila euro di reddito, l’aumento è di circa lo 0,6%;
•  oltre i 200mila euro di reddito, l’aumento è solo dello 0,3%.

Nei fatti è un ribaltamento del principio di progressività fiscale (in soldoni: chi guadagna di più paga di più) sancito dall’art. 53 della Costituzione.

Alcuni esempi di “stangata”

Sempre a livello di ipotesi ecco quanto peserebbe il taglio del 20% su alcune importanti agevolazioni per una famiglia media (valori in euro):

Agevolazione fiscale
Valore attuale
Valore “tagliato” Differenza
 Detrazione per lavoro dipendente 1.332 1.065 – 267
 Detrazione per figli e coniuge a carico 892 714 -178
 Deduzione dei contributi obbligatori 415 332 -83
 Deduzione della rendita catastale della prima casa 126 101 -25
 Detrazione degli interessi del mutuo 328 262 -66
 Detrazione delle spese mediche 166 133 -33
 Detrazione sulle ristrutturazioni edilizie (36%) 410 328 -82
 Totale
3.669
2.935
– 734

(A.D.M.)