11 Maggio 1930 – La nazionale di calcio dell’Italia batte 5-0 l’Ungheria a Budapest e conquista la sua prima Coppa Internazionale

Coppa Internazionale

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La Coppa Internazionale (nella prima edizione anche Coppa Antonín Švehla; nell’ultima edizione anche Coppa Dr. Gerö) è stata la prima competizione per squadre nazionali di calcio regolarmente disputata in Europa continentale mettendo di fronte le compagini nazionali dell’Europa centrale e costituisce un importante precursore del Campionato europeo per nazioni. Se ne disputarono sei edizioni, dal 1927 al 1960.


Storia

La prima coppa, in cristallo di Boemia

Negli anni venti il gioco del calcio stava uscendo dal suo periodo pionieristico e, come molti altri sport, andava superando i confini delle singole nazioni nel tentativo di organizzare competizioni che mettessero a confronto in maniera organica e sistematica le scuole dei rispettivi paesi. Hugo Meisl, dirigente ed allenatore della federazione austriaca aveva già ideato ed organizzato la Mitropa Cup, competizione per squadre di club, vera e propria antesignana della Coppa dei campioni. Sempre lui concepì ed organizzò un’analoga competizione per squadre nazionali: la Coppa internazionale (Europapokal der Fußball-Nationalmannschaften).

Gli anni d’oro [modifica]

I quattro membri fondatori della competizione furono AustriaItaliaCecoslovacchiaUngheria, vale a dire quelle federazioni le cui squadre nazionali dominavano al tempo il calcio continentale europeo, il torneo eleggeva la migliore formazione nazionale dell’ Europa centrale. A queste squadre si associò anche la Svizzera.

Questa competizione rappresentò in qualche modo la consacrazione delle massime potenze calcistiche europee di allora. Infatti, ad eccezione del campionato del mondo del 1930 in Uruguay, i nomi delle cinque partecipanti al torneo (Svizzera inclusa) erano sempre comparsi sul podio delle più importanti manifestazioni degli anni ventitrenta: tornei olimpici e campionati del mondo di calcio.

Il calcio cosiddetto “danubiano”, fondato sul dinamismo dei ruoli e sul possesso di palla, era additato come esempio di stile e di eleganza, mentre quello italiano, forse più utilitaristico, era però destinato a mietere i maggiori allori planetari, laureandosi campione del mondo nel 1934 e nel ’38campione olimpico nel 1936. All’appello mancavano gli inglesi, che però si ostinavano a non partecipare ad alcuna competizione ufficiale, ad eccezione del tradizionale Home championship che li vedeva contrapposti alle altre nazionali britanniche.

Due volte Azzurri, una volta Wunderteam

Vittorio Pozzo, CT due volte vincitore della Coppa Internazionale

La prima stagione della coppa si svolse negli anni 1927 – 1930. La formula, che rimase immutata nelle edizioni successive, prevedeva la disputa di un doppio girone all’italiana: ciascuna delle squadre nazionali si incontrava due volte con le altre, disputando con ciascuna squadra una partita in casa ed una in trasferta. Il calendario degli incontri non era rigidamente prefissato né organizzato in “giornate”, dipendendo piuttosto dalle disponibilità delle varie federazioni ad organizzare ogni singolo match. La vincente di ogni partita totalizzava due punti, mentre il pareggio dava luogo alla spartizione della posta. Risultava vincitrice del trofeo la squadra che al termine del doppio ciclo di incontri possedeva più punti in classifica.

La prima edizione fu vinta dall’Italia, che precedette di un unico punto la squadra austriaca.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Coppa Internazionale 1927-1930.

In palio per il vincitore c’era una particolare coppa in cristallo di Boemia donata dall’ex primo ministrocecoslovacco Antonín Švehla, per cui nella prima edizione fu nota anche come “Coppa Švehla”. Il primo esemplare del trofeo si ruppe cadendo a terra poco dopo essere stato vinto dagli italiani. Secondo un aneddoto riportato da più fonti pare che Vittorio Pozzo ne conservasse sempre una scheggia in tasca come portafortuna personale.

Il torneo ebbe un enorme successo e ne fu subito organizzata una seconda edizione, disputata nel biennio 1931 – 1932, nella quale ilWunderteam austriaco rese la pariglia all’Italia vincendo il torneo e relegando gli Azzurri al secondo posto.

La terza edizione fu ancora appannaggio dell’Italia, e fu ancora una lotta a due con la forte nazionale d’oltralpe. La nazionale italiana perse con l’Austria a Torino per 2 – 4 nel febbraio del 1934, ma seppe ottenere una decisiva vittoria per 0 – 2 (doppietta di Silvio Piola al suo esordio in azzurro) a Vienna tredici mesi dopo. La quarta invece venne interrotta dopo le prime partite a causa dell’annessione dell’Austria da parte dellaGermania nazista. Negli anni successivi, anche a causa delle vicende belliche, il torneo non fu più disputato.

Rinascita e tramonto

Già pochi mesi dopo la conclusione della guerra i paesi europei che avevano precedentemente animato il torneo si attivarono per rilanciarlo: la nuova edizione, la quinta, venne disputata a partire dal 1948. Le difficoltà dovute agli anni dell’immediato dopoguerra imposero però una scansione eccessivamente dilatata delle partite. Era iniziata la guerra fredda: Ungheria e Cecoslovacchia andarono incontro a un cambiamento di regime e finirono oltre la cortina di ferro. Questi avvenimenti estranei al calcio resero estremamente difficile l’organizzazione della competizione. Ci vollero quasi cinque anni per completare il ciclo degli incontri: alla fine prevalse l’Ungheria di Ferenc Puskás (capocannoniere con dieci reti), che conquistò così il suo unico alloro. La nazionale italiana, reduce dalla tragedia di Superga non seppe andare oltre il penultimo posto, appena sopra alla Svizzera, tradizionale “materasso” del torneo.

La coppa internazionale venne disputata per la sesta e ultima volta sotto l’egida della neonata UEFA, includendovi anche la Jugoslavia. La competizione si trascinò stancamente per sei anni (1954 – 1960) alla fine dei quali prevalse una Cecoslovacchia in netta ascesa (sarebbe diventata vicecampione del mondo di lì a due anni). L’Italia fu ancora relegata al penultimo posto, migliore soltanto della debole Svizzera.

La coppa disputata in questo periodo è stata intitolata alla memoria del dottor Josef Gerö, dirigente della federcalcio austriaca scomparso nel1954. Questa intitolazione ha fatto sì che alcuni annuari statistici estendessero erroneamente la denominazione “Coppa dr. Gerö” anche alle edizioni disputate nell’anteguerra.

Con il completamento della sesta edizione, nel 1960, la coppa internazionale, che ormai aveva perso molto del suo significato ed interesse, venne sostituita da una competizione più organica: il Campionato d’Europa per Nazioni organizzata direttamente dalla federazione continentale.

Albo d’oro

Anni Classifica
Squadra vincitrice Punti Secondo posto Punti Terzo posto Punti
1927 – 1930
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Bandiera dell'Italia
Italia
11 Bandiera dell'Austria
Austria
10 Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
9
1931 – 1932
Dettagli
Bandiera dell'Austria
Austria
11 Bandiera dell'Italia
Italia
9 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
8
1933 – 1935
Dettagli
Bandiera dell'Italia
Italia
11 Bandiera dell'Austria
Austria
9 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
9
1936 – 1938
Dettagli
La competizione venne interrotta a causa dell’annessione dell’Austria alla Germania nazista il 12 marzo 1938.
1948 – 1953
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Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
11 Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
9 Bandiera dell'Austria
Austria
9
1954 – 1960
Dettagli
Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
16 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
15 Bandiera dell'Austria
Austria
11

Capocannonieri

Edizione Capocannonieri
Reti Cannoniere Squadra nazionale
1927-1930 6 gol Julio Libonatti
Gino Rossetti
Italia
Italia
1931-1932 8 gol István Avar Ungheria
1933-1935 7 gol Leopold Kielholz
György Sárosi
Svizzera
Ungheria
1936-1938 10 gol György Sárosi Ungheria
1948-1953 10 gol Ferenc Puskás Ungheria
1954-1960 7 gol Lajos Tichy Ungheria

Vincitori