Quali sono le opzioni di trattamento per il cancro della laringe?

Le persone affette da cancro della laringe precoce possono essere trattati con la chirurgia o la radioterapia. Le persone con tumore avanzato della laringe può avere una combinazione di trattamenti. Per esempio, radioterapia e chemioterapia sono spesso dato contemporaneamente. La terapia mirata è un’altra opzione per alcune persone con tumore avanzato della laringe.

La scelta del trattamento dipende principalmente dalla vostra salute generale, dove nella tua laringe il cancro ha iniziato, e se il tumore si è diffuso.

Si può avere un team di specialisti per pianificare il trattamento. Il medico può fare riferimento a uno specialista, o si può chiedere un rinvio. Gli specialisti che curano il cancro della laringe sono:

Orecchio, naso, e medici gola (otorinolaringoiatri)
Testa e del collo chirurghi generali
Oncologi medici
Oncologi di radiazione

Chirurgia

La chirurgia è un trattamento comune per le persone con il cancro della laringe. Il chirurgo può utilizzare un bisturi o laser. La chirurgia laser può essere eseguita con un laringoscopio. Tu e il tuo chirurgo può parlare dei tipi di intervento chirurgico, e che può essere di destra per voi:

Rimozione parte della laringe: Il chirurgo rimuove solo la parte della laringe che contiene il tumore.
Rimozione di tutti i laringe: Il chirurgo rimuove l’intera laringe e alcuni tessuti circostanti. Alcuni linfonodi della zona può anche essere rimosso.

Radioterapia

La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. E ‘una opzione per le persone con qualunque fase del cancro della laringe. Le persone con tumori piccoli possono scegliere la radioterapia al posto della chirurgia. Può anche essere utilizzato dopo la chirurgia per distruggere le cellule tumorali che possono rimanere nella zona.

La radiazione viene da una grande macchina fuori del corpo. Si può andare in ospedale o in clinica una volta o due volte al giorno, generalmente 5 giorni alla settimana per diverse settimane. Ogni trattamento dura solo pochi minuti.

La radioterapia finalizzata al collo può causare effetti indesiderati:

Mal di gola e difficoltà di deglutizione: La gola può diventare dolente, o si può sentire come se ci fosse un groppo in gola. Potrebbe essere difficile per voi da ingoiare.

Cambiamenti di voce: La tua voce può diventare rauca o debole durante la radioterapia. Il laringe può gonfiarsi, voce cambia causando. Il medico può suggerire farmaci per ridurre il gonfiore.

Cambiamenti della pelle nella zona del collo: La pelle del collo può diventare rosso o secca. Buona cura della pelle è importante. E ‘utile per esporre il collo per aria mentre anche lo protegge dal sole. Anche, evitare di indossare abiti che sfregano il collo, e non di rado la zona. Si consiglia di non utilizzare creme o lozioni sul collo senza il parere del medico. Questi pelle cambia di solito vanno via quando il trattamento si conclude.

Cambiamenti nella tiroide: La radioterapia può danneggiare la vostra tiroide (un organo nel vostro collo sotto la casella vocale). Se la vostra tiroide non fa abbastanza ormone tiroideo, si può sentire stanchi, aumento di peso, sento freddo, e hanno la pelle secca e capelli. Il medico può controllare il livello di ormone tiroideo, con un esame del sangue. Se il livello è basso, potrebbe essere necessario prendere le pillole di ormone tiroideo.

Fatica: Si può diventare molto stanco, specialmente nelle settimane successive di radioterapia. Il riposo è importante, ma di solito i medici consigliano alle persone di rimanere il più attivi possono.

Perdita di peso: Si può perdere peso se si è mangiato i problemi da un mal di gola e difficoltà a deglutire. Alcune persone possono avere bisogno di un tubo di alimentazione temporanea.

Alcuni effetti collaterali scompaiono dopo radioterapia finisce, ma altri durare a lungo. Sebbene gli effetti collaterali della radioterapia può essere sconvolgente, il medico di solito può trattare o controllarli. Aiuta a segnalare eventuali problemi che si stanno avendo in modo che il medico può lavorare con voi per alleviarli.

La terapia mirata

Alcune persone con tumore della laringe ricevere un tipo di trattamento noto come terapia mirata. Essa può essere somministrato insieme con radioterapia.

Cetuximab (Erbitux) è stata la prima terapia mirata approvato per il cancro della laringe. Cetuximab si lega alle cellule tumorali e interferisce con la crescita delle cellule tumorali e la diffusione del cancro. È possibile ricevere cetuximab in una vena una volta alla settimana per diverse settimane presso l’ufficio del medico, ospedale, o clinica.

Durante il trattamento, il team di cure mediche siano i sintomi di problemi. Alcune persone medicinale per prevenire una possibile reazione allergica. Gli effetti collaterali possono includere: rash, febbre, mal di testa, vomito, e diarrea. Questi effetti di solito diventano più mite dopo il primo trattamento.

http://www.medicinepg.com/it/1938.html

Robot per chirurgia mininvasiva: primi interventi in Italia

chirurgia mininvasivaI chirurghi hanno sempre più spesso la tecnologia come braccio destro: in questo contesto, pochi giorni fa al Centro Oncologico Fiorentino è stata eseguita un’asportazione di tumore alla prostata grazie ad un piccolo robot. Si tratta della prima operazione del genere in Europa: la pratica mininvasiva ha previsto unaminuscola incisione a livello ombelicale. Questi tipo di intervento comportano un’alta riduzione dei rischi operatori e un abbreviazione dei tempi di convalescenza post operatoria.
Ad inizio aprile anche all’ospedale Monaldi di Napoli è stato usato un robot, battezzato “Da Vinci” per un intervento tumorale, questa volta alla laringe.
La tecnologia non potrà certo sostituire la competenza nella diagnosi e l’abilità chirurgica, tuttavia gli impianti automatizzati permettono di avere una precisione che l’occhio umano non può raggiungere per limiti naturali.

fonte

Chirurgia mininvasiva: intervento sulla laringe. Un primato al Monaldi

Ancora un’affermazione della chirurgia partenopea: all’ospedale Monaldi, su un paziente affetto da un tumore maligno della laringe, effettuato il primo intervento in tutto il Mezzogiorno con la tecnica mininvasiva. Grazie al robot “Da Vinci”, utilizzato dal direttore della divisione Carlo Antonio Leone, già nella prima giornata il paziente ha recuperato la funzione respiratoria e l’alimentazione per le vie naturali. Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale è la terza divisione, dopo quella di Chirurgia generale di Francesco Corcione e quella di Urologia di Antonio Testa, a servirsi del robot di ultima generazione, che consente al chirurgo di operare a distanza attraverso una minitelecamera e piccolissimi strumenti collegati a bracci meccanici.
“ Si conferma – sottolinea il direttore generale dell’Azienda Monaldi Antonio Giordano – la straordinaria importanza che il robot ha in campo operatorio. Con il suo utilizzo, le tecniche chirurgiche assicurano risultati davvero all’avanguardia. L’azione congiunta degli specialisti del settore e del Da Vinci riduce al minimo i rischi di complicanze sempre possibili ed accorcia enormemente i tempi di trattamento post-operatorio. Questo strumento potrà rivelarsi nei prossimi mesi di grande utilità per ridurre i cosiddetti viaggi della speranza in altre strutture sanitarie e concorrere ad abbassare i costi con un sensibile aumento della qualità dell’offerta di salute.”
L’operatore si posiziona in una consolle dotata di monitor ad alta definizione e con effetto tridimensionale, che consente di osservare al meglio il campo operatorio. Attraverso un sistema di joystick utilizza quattro mani snodabili con una precisione millimetrica. “In campo otorinolaringoiatrico – dice Leone – l’uso del robot diventerà sempre più indispensabile nelle diverse branche, dalla chirurgia oncologica a quella delle apnee notturne”.

fonte

Il cancro della laringe testo originale del settembre 1998 – tradotto e validato nel dicembre 2000

Effetti collaterali del trattamento

Limitare gli effetti del trattamento anticancro alle sole cellule neoplastiche è difficile; le cellule e i tessuti sani potranno pertanto subire danni dando luogo ad effetti collaterali.

Gli effetti collaterali dei vari trattamenti possono variare e dipendono principalmente dal tipo di terapia e dai dosaggi somministrati. Inoltre, ogni paziente reagisce in modo diverso alle cure. I medici pianificano il trattamento di ogni paziente in modo da ridurre al minimo gli effetti collaterali. Oncologi, infermieri/e, dietisti e logopedisti forniranno spiegazioni sugli effetti collaterali del trattamento e suggeriranno i metodi più appropriati per affrontarli. Il dialogo con altri pazienti potrà risultare utile: un assistente sociale o un altro membro dell’équipe medica potranno organizzare incontri con altre persone che sono state sottoposte allo stesso tipo di trattamento.

Radioterapia

Durante la radioterapia la guarigione delle cure dentistiche può rappresentare un problema. Ecco perché i medici consigliano ai pazienti di iniziare questo tipo di trattamento con denti e gengive nelle migliori condizioni possibili e raccomandano di sottoporsi in anticipo ad un esame completo e a tutte le cure dentistiche necessarie. Regolari visite dal dentista saranno inevitabili anche in seguito, poiché la radioterapia farà aumentare la sensibilità della bocca, provocando irritazione e quindi dolore.

Il medico potrà consigliare l’uso di uno speciale colluttorio per ridurre la sensibilità all’interno della bocca e diminuire questo fastidioso disturbo.

Le radiazioni dirette alla laringe potranno provocare modificazioni della salivazione, riducendo la quantità di saliva secreta. Dato che la saliva normalmente protegge i denti, ciò potrà dar luogo alla formazione di carie dopo il trattamento. Un’adeguata igiene orale aiuterà a mantenere i denti e le gengive in buone condizioni e dare sollievo al paziente. Se lavare i denti o passare il filo interdentale fosse troppo doloroso, potete usare una garza, uno spazzolino morbido o uno speciale spazzolino con testina in spugna non formata da setole. Per mantenere la bocca fresca e prevenire la formazione di carie, si consiglia l’uso di un colluttorio composto da perossido diluito, soluzione salina e bicarbonato di sodio. Anche dentifrici o colluttori al fluoro saranno adatti allo scopo. Il dentista potrà inoltre prescrivere una cura preventiva a base di fluoro.

Se il calo della secrezione salivare genera una spiacevole sensazione di secchezza delle fauci, è consigliabile bere molto, oppure, in alcuni casi, utilizzare uno speciale spray (saliva artificiale) per contenere questo disturbo.

Per i pazienti affetti da cancro della laringe sottoposti a radioterapia e non ad intervento chirurgico lo stoma non viene praticato, in quanto saranno in grado di respirare e parlare come in precedenza, sebbene il tono vocale possa talvolta modificarsi e si verifichino abbassamenti di voce alla fine della giornata o in occasione di cambiamenti atmosferici. Questi fenomeni e la sensazione della presenza di un corpo estraneo all’interno del cavo orale sono causati dal gonfiore della gola sottoposta a radiazioni, che possono anche provocare dolore. Il medico suggerirà farmaci adatti a ridurre il gonfiore e ad alleviare il mal di gola.

Durante la radioterapia, i pazienti potranno sentirsi molto stanchi, specialmente nelle ultime settimane di trattamento. Il riposo in questi casi è importante, anche se di solito i medici consigliano ai pazienti di rimanere ragionevolmente attivi. Comunemente le radiazioni provocano arrossamenti e aridità della pelle nell’area trattata. Tale zona dovrebbe essere esposta all’aria il più possibile ma anche protetta dai raggi solari. E’ consigliabile inoltre indossare abiti larghi che non strofinino la pelle.

In questo periodo sulla zona interessata i peli non crescono; in ogni caso, gli uomini non dovranno radersi. Sarà importantissimo prendersi cura della cute in questo periodo; i pazienti riceveranno istruzioni su come tenere pulita la zona trattata, ma non dovranno applicare alcun prodotto prima della seduta di trattamento, né fare uso di creme o lozioni se non sotto stretto controllo medico.

Alcuni pazienti trovano fastidiosa l’aumentata sensibilità della lingua derivante dalla radioterapia; altri potrebbero perdere il senso del gusto o dell’odorato o sentire in bocca un sapore amarognolo, che potrà essere attenuato bevendo molti liquidi. Spesso il medico o il personale infermieristico potranno suggerire altri rimedi efficaci per eliminare questi problemi. Vale la pena ricordare che, nonostante gli effetti collaterali della radioterapia non scompaiano completamente, la maggior parte di essi diventano meno fastidiosi e che i pazienti in genere si sentono meglio dopo la fine del trattamento.

Chirurgia

Garantire quotidianamente il benessere dei pazienti è uno dei compiti fondamentali del personale ospedaliero. Per questo motivo, si somministrano farmaci in grado di alleviarne il dolore. Sentitevi quindi liberi di discutere con il medico la possibilità di sottoporvi ad una terapia antidolorifica.

Nei giorni successivi all’operazione il paziente non sarà in grado di mangiare o bere. Inizialmente liquidi ad alto contenuto calorico saranno somministrati per via endovenosa. Entro un paio di giorni, l’apparato digerente riprenderà gradualmente le normali funzioni, ma il paziente avrà ancora difficoltà a deglutire sino alla completa guarigione della gola e riceverà il nutrimento e i liquidi necessari attraverso un sondino (inserito durante l’intervento) che passa attraverso il naso, la gola sino a raggiungere lo stomaco. Quando il gonfiore della gola si riduce e la zona trattata guarisce, il sondino viene rimosso. In un primo momento, le difficoltà di deglutizione permarranno, ma potranno essere superate con la guida di un infermiere/a o di un logopedista. Poco a poco, il paziente potrà seguire nuovamente una dieta normale.

Dopo l’intervento chirurgico i polmoni e la trachea produrranno grandi quantità di muco, detto anche espettorato. L’infermiere/a lo aspirerà delicatamente con l’aiuto di un piccolo tubo di plastica inserito nello stoma. In breve, il paziente imparerà a tossire e ad aspirare il muco attraverso lo stoma senza alcun aiuto. Per un breve periodo sarà inoltre necessario aspirare la saliva attraverso la bocca perché il gonfiore alla gola ostacolerà la deglutizione.

Per diversi giorni dopo la laringectomia parziale il paziente respira attraverso lo stoma, che viene comunque rimosso entro breve; nelle settimane che seguono, lo stoma si chiude. Il paziente quindi respira e parla normalmente sebbene la tonalità della voce possa variare leggermente.

Dopo una laringectomia totale lo stoma è permanente. Il paziente respira, tossisce e “starnutisce” attraverso lo stoma e deve imparare a parlare in un modo diverso. La cannula tracheale rimane in sede per diverse settimane (sino alla guarigione della cute che circonda lo stoma) e alcuni pazienti continuano a utilizzarla sempre o parzialmente. Se la cannula viene rimossa, è sostituita di solito da unanello tracheostomico. Dopo un po’ di tempo alcuni laringectomizzati riescono a fare a meno sia della cannula che dell’anello tracheostomico .

Dopo la laringectomia, parte del collo e della gola potranno perdere sensibilità in seguito alla recisione dei nervi. Inoltre, successivamente all’intervento di asportazione dei linfonodi del collo, la spalla e il collo potrebbero rimanere deboli e rigidi.

Chemioterapia

Gli effetti collaterali della chemioterapia dipendono dalle dosi di farmaco assunte dal paziente. In generale, i farmaci antitumorali colpiscono le cellule che si dividono rapidamente, come le cellule ematiche che combattono le infezioni, quelle che rivestono l’apparato digerente e le cellule dei follicoli piliferi. Di conseguenza, gli effetti collaterali potranno includere una minore resistenza alle infezioni, inappetenza, nausea, vomito o dolore alla bocca. I pazienti potranno inoltre sentirsi privi di forze e perdere i capelli.

Effetti del trattamento sull’alimentazione

La perdita dell’appetito può risultare problematica per i pazienti sottoposti a trattamento per il cancro della laringe, che potranno non avvertire gli stimoli della fame a causa della condizione di stress e fatica.

I pazienti reduci da una laringectomia trovano difficoltà ad alimentarsi poiché tra le conseguenze dell’operazione vi è l’alterazione del gusto e dell’odorato. Anche la radioterapia tende a influenzare il senso del gusto, e uno degli effetti collaterali della chemioterapia è la perdita dell’appetito. Tuttavia, nutrirsi bene in questo periodo è molto importante. Un’adeguata alimentazione significa un apporto sufficiente di calorie e proteine utile a prevenire perdite di peso, recuperare energia e rigenerare tessuti sani.

Dopo l’intervento chirurgico, i pazienti dovranno imparare nuovamente a deglutire in modo corretto con l’aiuto di un infermiere/a o di un logopedista. Per alcuni risulta più facile assumere liquidi, mentre altri preferiscono i cibi solidi. Se l’alimentazione è resa difficile dalla secchezza delle fauci conseguente alla radioterapia, è consigliabile provare a ingerire cibi senza sale conditi con salse o sughi. Alcuni pazienti mangiano con piacere zuppe dense, budini e frullati ad elevato contenuto vitaminico. Inoltre, in molti casi è preferibile consumare diversi piccoli pasti e spuntini durante il giorno piuttosto che tre pasti abbondanti.

Riccione, 19-22 Maggio. Novantasettesimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale

Il Novantasettesimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale, presieduta da Alberto Rinaldi Ceroni, avrà luogo dal 19 al 22 Maggio al Palazzo dei Congressi di Riccione.
Di seguito le parole di presentazione dell’evento del Presidente della Società:

“Care Colleghe, cari Colleghi, benvenuti a Riccione. Ancora una volta è la Romagna ad accogliere la manifestazione più importante della nostra Società. Il 97° Congresso della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Ch. C.F, che ho avuto l’onore di organizzare, è denso di manifestazioni scientifiche che prevedono la trattazione degli argomenti più attuali nei vari ambiti della nostra Specialità. L’indubbio interesse del tema della Relazione Ufficiale, “Attualità in oncologia laringea”, affidato a Giuseppe Rizzotto, e della Tavola Rotonda ‘Le lesioni granulomatose destruenti naso-sinusali’, coordinata da Mario Bussi, contribuiranno al successo di questo Congresso rappresentando argomenti di sicura attrazione”.

“Per quanto riguarda il restante programma, abbiamo ritenuto che l’articolazione in numerose Tavole Rotonde potesse rendere più vivace e
proficua l’attività permettendo scambi di opinioni immediati. Non mancano inoltre i corsi monotematici, di taglio eminentemente pratico
ed orientato alla formazione iniziale, e momenti dedicati all’aggiornamento continuo medico ed infermieristico. Numerose sono le comunicazioni a tema, i posters ed i video. Sono poi stati previsti specifici spazi scientifici per la varie Società affiliate o aggregate alla SIO, e proposti simposi che mi auguro veramente in grado di incrementare le nostre conoscenze nei campi trattati”.

“Confesso che l’aspetto che mi ha colpito particolarmente, nella preparazione del programma, è stata l’accettazione immediata ed entusiastica di molti illustri Studiosi esteri: il piacere che hanno dimostrato nell’aderire all’invito è un segno indiretto della stima che l’Otorinolaringoiatria Italiana ha saputo conquistare. A questi prestigiosi Colleghi e Maestri sono affidate alcune delle ‘lectures’, e molti di loro parteciperanno a Tavole Rotonde allargando le possibilità di aperto confronto”.

“L’organizzazione, che ha prestato, come doveroso, particolare attenzione al significato scientifico del Congresso, è stata resa possibile dalla adesione delle Aziende che nonostante la difficile congiuntura economica non hanno voluto fare mancare il loro appoggio.
Spero che in questi giorni Riccione vi offra il meglio di sé: dalla possibilità di camminare per le sue strade dimenticando per qualche giorno l’auto,
alla particolare atmosfera, ancora lontana dal caotico affollamento estivo; dall’entroterra, ricco di luoghi suggestivi e poco esplorati, alla tradizione gastronomica della Romagna. Conto su tutto questo per indurvi a perdonare le nostre inevitabili mancanze”.

Mercoledì 19 Maggio

SALA GINEVRA A
Coordinatore di Sala: G.C. Modugno
Presidente: M. Montaguti
08.00-08.50 La terapia della ipoacusia improvvisa. Aspetti clinico-pratici e medico-legali
M. Montaguti, F. Ingravallo
09.00-09.50 I potenziali miogenici oculari evocati dalla vibrazione ossea
L. Manzari
10.00-10.50 Dalla Malattia alla Sindrome di Menière
D. Celestino
11.00-11.50 Progressi nella riabilitazione uditiva bionica
V. Colletti, L. Colletti
12.00-12.50 La labirintectomia chimica con Gentamicina nella Malattia di Menière:
tecnica e risultati a distanza
C.A. Leone, F. Mosca, D. Dall’Olio
13.00-13.50 La patologia da deiscenza della capsula labirintica: diagnosi e trattamento chirurgico
G.C. Modugno
SALA GINEVRA B
Coordinatore di Sala: G. Macrì
Presidente: G. Farneti
08.00-08.50 Prevenzione e trattamento delle complicanze della chirurgia endoscopica
G. Farneti
09.00-09.50 Evoluzione della chirurgia endoscopica naso-sinusale
P. Castelnuovo, P. Nicolai
10.00-10.50 La decompressione orbitaria endoscopica
E. Pasquini,V. Sciarretta, G. Macrì
11.00-11.50 La Sinusoplastica con Baloon: tecnica e indicazioni
G. Tortoriello, A. Dragonetti, E.Tremante
12.00-12.50 Il neuronavigatore
C. Carlucci
13.00-13.50 La chirurgia robotica in ambito ORL. Tecnica e indicazioni
F. Chiesa, C.Vicini, M. Iemma
CORSI MONOTEMATICI DI AGGIORNAMENTO

SALA COSTANZA A
Coordinatore di Sala: P.Schiavon
Presidente: R.La Rosa
08.00-08.50 Il naso torto
P. Schiavon, D. Minghetti
09.00-09.50 La chirurgia funzionale del naso. Quale tecnica per iniziare
A.V. Pucci, A. Palma, A. Denaro
10.00-10.50 Minimalismo e massimalismo chirurgico nella setto-rinoplastica
funzionale ed estetica
R. La Rosa
11.00-11.50 La chirurgia delle perforazioni settali
F. Ottaviani
12.00-12.50 “Last but not least”, l’esito estetico nella chirurgia della testa e del collo:
aspetti semplici di un problema non più banale
M. Bussi, L. Piccioni, S. Bondi
13.00-13.50 Ecografia in ORL
U.Cecchini
SALA COSTANZA B
Coordinatore di Sala: P.T. Cerasoli
Presidente: U. Caliceti
08.00-08.50 Il problema dei margini di resezione in chirurgia oncologica
U. Caliceti
09.00-09.50 I lembi rivascolarizzati in chirurgia oncologica
R. Pellini, S. Righini, E. Crosetti
10.00-10.50 La biopsia del linfonodo sentinella nei tumori N0 del cavo orale
M.Vigili, C. Grandi, L. Barzan
11.00-11.50 Recenti evidenze e prospettive cliniche della Target-Therapy in oncologia
della testa e del collo
G. Marioni, S. Blandamura, C. Staffieri, G. Ottaviano, A. Staffieri
12.00-12.50 La microchirurgia laser trans-orale nei carcinomi laringei
M. Lucioni, G. Peretti, M. Ansarin
13.00-13.50 Riabilitazione vocale post-laringectomia
S. Cocuzza, E. Scarano

SALA VIOLANTE A
Coordinatore di Sala: O. Piccin
Presidenti: A. Pirodda, G. Sorrenti
08.00-08.50 Attuali orientamenti diagnostico-terapeutici nell’OSAS
G. Sorrenti, O. Piccin, F. Milano
09.00-09.50 Il percorso diagnostico e terapeutico dell’OSAS in età pediatrica
R. Albera, E. Piumetto
10.00-10.50 Approcci e tecniche nella chirurgia della staffa
F. Galletti, N. Quaranta
11.00-11.50 La chirurgia del colesteatoma
G. Danesi, G. Panetti, R. Paladino
12.00-12.50 La chirurgia endoscopica dell’orecchio medio
L. Presutti, E. Cunsolo, D. Marchioni
13.00-13.50 Endoscopia delle ghiandole salivari
R. Speciale, A. Gallo
SALA VIOLANTE B
09.00-11.00 Direttivo AUORL
SALA POLISSENA A
09.00-11.00 Direttivo AOOI
11.00-13.00 Direttivo SIO
SALA POLISSENA B
09.00-11.00 Direttivo AIOLP
13.00-14.30 Direttivo AOICO

INAUGURAZIONE DEL CONGRESSO
SALA CONCORDIA
15.00-15.30 Inaugurazione Esposizione Tecnico-Scientifica
15.30-17.00 Relazione Ufficiale
ATTUALITÀ IN ONCOLOGIA LARINGEA
G. Rizzotto
17.00-18.00 Discussione ed interventi preordinati sulla Relazione Ufficiale
18.00-19.00 Saluto delle Autorità e del Presidente.
Consegna Premi SIO
19.00-20.00 CONFERENZA CONCERTO
Ludwig Van Beethoven e la sordità
G. Modugno
Riccione City Eye
20.00 Cocktail di Benvenuto

Giovedì 20 Maggio

Miscellanea internazionale
SALA CONCORDIA
Coordinatore di Sala: O. Piccin
TRADUZIONE SIMULTANEA
Presidente: S. Sellari Franceschini
08.30-09.00 LETTURA
Endonasal endoscopic surgery in prophylaxis and treatment of optic and olfactory nerve lesions
W. Draf
Presidente: S. Sellari Franceschini
09.00-09.30 LETTURA
Inverted papillomas: from diagnosis to endoscopic management
E. Serrano
Presidente/Presidents: A. Rinaldi Ceroni
09.30-10.30 TAVOLA ROTONDA International Federation of Orl Societies
AGGIORNAMENTO. FACCIA A FACCIA
IFOS ROUND TABLE
Moderatore/Moderator: D. Passàli
La sordità. Gli impianti: certezze,dubbi e speranze
Deafness: coclear implants. Doubts and hopes
C. Kim, V. Colletti
La rinopatia allergica: le nuove proposte terapeutiche sono efficaci?
Allergic Rhinitis: new therapeutical proposes, do they work?
R. Mosges, L. Bellussi

10.30-12.00 SIMPOSIO MONOTEMATICO in collaborazione con Schering-Plough
Versatilità dello steroide nasale nel trattamento della sintomatologia delle vie aeree superiori
Moderatore: P. Castelnuovo
G.W. Canonica, M. Gelardi, F. Pagella
Presidente: G. Farneti
12.15-13.45 TAVOLA ROTONDA
La patologia rinosinusale in età pediatrica
Moderatori: G. Farneti, E. Serrano
E. Pasquini, W. Draf, G. Felisati, P. Nicolai, P. Castelnuovo
Presidente: G. Farneti
13.45-15.15 TAVOLA ROTONDA
La fistola rinoliquorale e meningoencefaloceli
Moderatori: L. Presutti, P. Nicolai, G. Felisati, E. Serrano, E. Pasquini, W. Draf, P. Castelnuovo

SALA CONCORDIA
TRADUZIONE SIMULTANEA SESSIONE OSAS
LA TERAPIA CHIRURGICA NELLA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO
Presidenti: M. De Benedetto, G. Sorrenti
15.30- 16.00 LETTURA
French recommendations for obstructive sleep disorders management
F. Chabolle
16.00-16.30 LETTURA
State of the art and future perspective in sleep apnea surgery
B. Tucker Woodson
16.30-17.00 LETTURA
The Mannheim protocol for diagnosis and therapy of obstructive sleep disorders
B.A. Stuck
17.00-17.30 LETTURA
The evolution of pharyngeal surgery for obstructive sleep disorders
K.P. Pang
17.30-17.45 L’evoluzione della chirurgia linguale: la chirurgia robotica
C. Vicini
17.45-18.00 L’otorinolaringoiatra competente in disturbi respiratori in sonno
M. De Benedetto
18.00-19.00 Discussione
G. Sorrenti, M. Benazzo, M. De Benedetto, A. Fibbi, O. Piccin, P. Ronchi, S. Mondini, F. Cirignotta

OTOCHIRURGIA , OTONEUROCHIRURGIA
SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: G.C. Modugno
TRADUZIONE SIMULTANEA
Presidente: B. Morra
08.30-10.00 TAVOLA ROTONDA
La ossiculoplastica: update
Moderatore: S. Berrettini
R. Albera, S. Bacciu, M. Barbara, C.A. Leone, N. Quaranta, A. Zaghis
Presidente: G. Paludetti
10.00-10.40 LETTURA
Surgery and “wait and scan” management of vestibular schwannomas based on their growth and incidence
M. Tos
Presidente: L. Presutti
10.40-12.10 TAVOLA ROTONDA
Protocolli di riabilitazione multidisciplinare della paralisi del nervo facciale
Moderatore: M. Barbara
R. Filipo, S. Monini, G. Antonini, P. Tran-Ba-Huy, M. Kameswaran, G. Salimbeni
Presidente: R. Pareschi
12.10-13.00 ARGOMENTI
I paragangliomi timpano giugulari
M. Sanna, M. Falcioni
Presidente: R. Filipo
13.00-14.30 TAVOLA ROTONDA
Hot topics in implantologia cocleare
Moderatore: D. Zanetti
D. Cuda, S. Burdo, A. Quaranta, S. Berrettini, A. Martini, M.G. Barezzani
14.45-15.45 SIMPOSIO MONOTEMATICO in collaborazione con Europharma
I Nutraceutici nella patologia cocleo-vestibolare
Moderatore: F. Beatrice, N. Raso, G. Guidetti, F. Muia
15.45-16.45 SIMPOSIO MONOTEMATICO in collaborazione con Polifarma
Trattamento del dizziness nella Vertigine Parossistica e nella Vertigine Emicranica: esperienze cliniche
Moderatore: G. Guidetti, G. Ralli, R. Pecci, M. Krause

SESSIONE OSAS
SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: G.C. Modugno
16.45-18.15 TAVOLA ROTONDA
Il neurinoma dell’acustico: quando e come operare
Moderatore: V. Colletti
F. Calbucci, G.C. Ferri, G. Danesi, L. Presutti, R. Filipo, G.C. Modugno, F. Trabalzini
Presidente: A. Rinaldi Ceroni
18.15-19.00 ARGOMENTI
Storia dell’ORL dell’Emilia Romagna
E. Cunsolo

ONCOLOGIA
SALA POLISSENA B
Coordinatore di Sala: U. Caliceti
Presidente: A. Antonelli
08.30-10.00 TAVOLA ROTONDA
La chirurgia con lembi liberi rivascolarizzati. Scuole a confronto
Moderatore: S. Podrecca
L. Calabrese, G. Succo, G. Almadori, M. Benazzo, U. Caliceti
Parliamo di sopravvivenza?
P. Salvatori
Presidente: A. Antonelli
10.00-11.00 ARGOMENTI
L’utilizzo della PET-TC nella gestione del paziente con neoplasia della testa e del collo. L’otorinolaringoiatra intervista il medico nucleare
U. Caliceti, P. Castellucci
11.00-12.00 SIMPOSIO
L’innovazione nella chirurgia della testa e del collo: tecnologia e rispetto tissutale
Moderatore: A Camaioni
G. Succo, R. Piantanida, G. Tortoriello, L. Barzan

ONCOLOGIA
SALA POLISSENA B
Coordinatore di Sala: U. Caliceti
Presidente: A. Rinaldi Ceroni
12.00-13.00 SIMPOSIO MONOTEMATICO in collaborazione con Olympus
La tecnologia HDTV ed NBI (Narrow Band Imaging) nella diagnosi
precoce delle neoplasie delle vie Aereo-Digestive-Superiori
G. Peretti (ORL), G. Gizzi (Gastroenterologo), V. Poletti (Pneumologo)
Presidente: F. Pia
13.00-14.30 TAVOLA ROTONDA
L’N0 nei tumori iniziali T1-T2 della lingua. Le divergenze terapeutiche
Moderatore: A. Pastore
E. De Campora, L. Calabrese, U. Caliceti, F. Ionna
Presidente: G. Cantù
14.45-15.30 LETTURA
Il trattamento endoscopico delle neoplasie del rinofaringe
P. Nicolai
Presidente: A. Sartoris
15.30-16.00 LETTURA
L’imaging delle neoplasie naso-sinusali
R. Maroldi
Presidente: M. Russolo
16.15-17.45 TAVOLA ROTONDA
Appropriatezza ed efficacia dell’imaging in ambito ORL. Il carcinoma squamo cellulare del cavo orale/orofaringe: quale tecnica di imaging nel follow-up?
R. Maroldi, D. Farina, G. Savastio
Presidente: A. Sartoris
17.45-19.00 ARGOMENTI
HPV e neoplasie della testa e del collo
U. Caliceti, S. Venturoli, G. Bertino

SALA GINEVRA
Coordinatore di Sala: M. Montaguti
PERCORSO ECM PER AUDIOMETRISTI E AUDIOPROTESISTI
Presidente: G. Sperati
08.30-09.00 LETTURA
Storia della vestibologia italiana
Moderatore: E. Mira
A. Martini, M. Richichi
Presidente: E. Mora
09.00-09.30 LETTURA
Origine ed evoluzione della Manovra di Semont
G. Guidetti
Presidente: P. Pagnini
09.30-10.15 LETTURA
La chirurgia del sacco endolinfatico
A. Quaranta
Presidente: M.A. Beltrame
10.30-11.15 ARGOMENTI
Gli impianti al tronco
V. Colletti
11.15-12.15 SIMPOSIO AIAC
Udito e sicurezza
Moderatore: A. Salami
C. Giordano, C. Canovi, M. Russolo
12.15-12.45 ARGOMENTI in collaborazione con Widex
Nuove strategie protesiche per l’attenuazione degli acufeni
B. Lucarelli
13.00-13.45 LETTURA SIAF
La vertigine emicranica
P. Pagnini
Presidente: F. Calbucci
13.45-14.30 LETTURA
Conflitti neurovascolari e Malattia di Menière
P. Laudadio
AUDIOLOGIA E VESTIBOLOGIA

SALA GINEVRA
Coordinatore di Sala: M. Montaguti
PERCORSO ECM PER AUDIOMETRISTI E AUDIOPROTESISTI
Presidente: A. Serra
14.30-16.00 WORKSHOP
Nuove acquisizioni nell’utilizzo delle tecniche strumentali in audiologia clinica: otoemissioni acustiche, potenziali evocati uditivi e da stimolazione
elettrica Vemps
Moderatore: R. Santarelli
G. Tognola, E. Arslan, E. Piccirillo, C. Brandolini
Presidente: D. Nuti
16.00-16.45 ARGOMENTI
La fistola perilinfatica
G.C. Modugno, M. Manfrin, A. Casani
17.00-18.00 SIMPOSIO AITA
Posizione giuridica e professionale del tecnico audiometrista
V. Mallardi
Presidente: R. Albera
18.00-19.00 TAVOLA ROTONDA
Impostazione della corretta diagnostica per immagini in audiologia e otologia. Aspetti clinici, organizzativi e medico-legali
A. Pirodda, G. Savastio, A. Cicognani

MISCELLANEA
SALA COSTANZA A
Coordinatore di Sala: D. Saggese
08.30-09.00 SIMPOSIO
L’otorinolaringoiatria nella subacquea e la subacquea nell’otorinolaringoiatria
Moderatore: P. Marcolin
G. Petrolito, L. De Campora, E. Nasole, A. Casolino, F. Di Donato, P. Longobardi
Presidente: M. Iemma
09.30-10.30 ARGOMENTI
Nuove proposte tecnologiche in chirurgia ORL. A che punto siamo
Moderatore: C. Vicini
G. Peretti, E. Pasquini, A. Salami
Presidente: F. Ottaviani
10.30-11.30 SIMPOSIO
Focus sull’eziopatogenesi dei disturbi labirintici
Moderatore: A. Pirodda
R. Bovo, N. Quaranta
Presidente: D. Casolino
11.30-12.30 ARGOMENTI
Patologie emergenti da immigrazione.
La malattia tubercolare
D. Saggese, S. Sabbatani
Progetti di Cooperazione Umanitaria Internazionale della SVO
F. Lunghi
Presidente: N. Mansi
13.00-14.30 SIMPOSIO SIOP
Patologia malformativa e neoformativa del distretto cervicale
in età pediatrica
Moderatore: S. Bottero
A. Ghidini, D. Saggese, F.M. Tucci, G. C. De Vincentiis
Presidente: M. Richichi
14.30-15.15 ARGOMENTI
I problemi dell’olfatto
G.C. Passàli, A.R. Bentivoglio

SALA COSTANZA A
Coordinatore di Sala: D. Saggese
Presidente: R. Fiorella
15.30-16.30 ARGOMENTI
Le infezioni degli spazi del collo
A. Antonelli
Presidente: P. Laudadio
16.30-17.15 LETTURA
La chirurgia della rocca
A. Quaranta
Presidente: D. Passàli
17.15-18.00 ARGOMENTI
La sindrome di Rendu-Osler e l’otorinolaringoiatria
M.L. Fiorella
Presidente: L. Bellussi
18.00-19.00 ARGOMENTI
La rinite allergica in età pediatrica: dai fattori di rischio alla terapia medica e chirurgica
M. Lauriello, L. Di Rienzo Businco

SALA COSTANZA B
Coordinatore di Sala: P.T. Cerasoli
08.30-09.30 ASSEMBLEA AICEFrcf
09.30-11.00 SIMPOSIO AICEFrcf
Innesti in rinosettoplastica: Aspetti controversi
P. Palma
A. Boccieri, D. Minghetti, A. Moretti, S. Mocella, S. Sciuto
11.00-12.30 SIMPOSIO AIOLP
Il ruolo del libero professionista ORL tra ricerca, clinica e terapia
Moderatore: L. Manzari, D. Celestino, S. Urbini, G. De Rossi , L. Sellari, L. Manzari, G. Nola,
A. Beghi, S. Urbini
12.30-14.00 SIMPOSIO AIRS
Risultati della Giornata Nazionale per la Lotta alla Sordità, considerazioni e proposte
Moderatore: G.C.Cianfrone
E. Arslan, J. Balestri, R. Cantore, G. Felisati, C. Giordano, E. D’Auria, A. Serra
14.15-15.45 SIMPOSIO “COLLEGIUM OTO-RHINO-LARYNGOLOGICUM”
La ricerca clinica e sperimentale nell’ambito dei tumori della laringe
Moderatore: M. Bussi
G. Peretti, O. Gallo, G. Almadori
Presidente: F. Lunghi
15.45-17.15 SIMPOSIO SVO
La terapia del carcinoma dell’orofaringe
Moderatore: R. Spinato
C. Grandi, L. Loreggian, G. Azzarello
17.30-19.00 TAVOLA ROTONDA SIO – AIOM – AIRO
La preservazione d’organo e di funzione nel trattamento dei tumori faringo-laringei. Stato dell’arte
Moderatore: F. Chiesa
S. Magrini (AIRO), M. De Vincentiis (SIO), M. Merlano (AIOM), M. Ansarin (Presentazione Casi Cinici)

RINOLOGIA
SALA VIOLANTE
Coordinatore di Sala: P. Schiavon
08.30-11.30 SESSIONE VIDEO – ONCOLOGIA
Moderatori: G. Redaelli, A. Canciullo
Trattamento di condrosarcoma laringeo e ricostruzione cricoidea con cartilagine costale
F. Parmigiani
Glossectomia parziale con Laser CO2 a fibra flessibile: nostra esperienza
G. Bellocchi, V. Damiani, A. Rocco
Compensi fonatori nelle laringectomie subtotali
A. Piccinini, M. Trebbi, G. Molteni, M.P. Luppi, G. Bergamini
Condrosarcoma della laringe sottoglottica
M. Ruberto, A. Grammatica, E.M. Cunsolo, M. Alicandri-Ciuffelli, L. Presutti
Trattamento di fistola tracheo-esofagea dopo tracheotomia percutanea
G. Molteni, E.M. Cunsolo, A. Piccinini, A. Grammatica, L. Presutti
Lembo libero di avambraccio:tecnica personale di chiusura del sito donatore
L. Giordano, S. Bondi, F. Ferrario, M. Bussi
Tumori laringei rari: plasmocitoma e liposarcoma
F. Taranto, G. Golinelli, M.C. Crespi, T. Bagnati, F. Farri
Uso del laser CO2 nelle resezioni dei tumori del cavo orale
M.G. Vigili
Lo svuotamento latero-cervicale con bisturi armonico. Nostra esperienza
A. Camaioni, V. Damiani, M. Simone, C. Viti
Impiego dell’elettrochemioterapia nelle neoplasie del distretto cervico facciale.
Nostra esperienza clinica
M. Gargiulo, G. Monda, P. Capasso, A. Papa. G. Cubicciotti
Chirurgia di salvataggio dei tumori dell’orofaringe: soluzioni ricostruttive con lembi microvascolari
G. Almadori, F. Bussu, M. Rigante, M. Salgarello, G. Paludetti
Revisione chirurgica del comparto centrale nelle recidive di carcinoma della tiroide
G. Molteni, M. Alicandri-Ciufelli, A. Ghidini, A. Grammatica, A. Piccinini, L. Presutti
Il trattamento chirurgico dei paragangliomi della biforcazione carotidea: la nostra esperienza.
D. Soloperto, D. Marchioni, M. Alicandri-Ciufelli, S. Tassi, L. Presutti

SALA VIOLANTE
Coordinatore di Sala: P. Schiavon
11.30-12.00 L’applicazione del Surgiflo nella chirurgia funzionale nasale
F. Ottaviani
Presidente: R. Speciale
12.00-13.00 SIMPOSIO
Moderni orientamenti diagnostici e terapeutici nella patologia dei turbinati
Moderatore: R. La Rosa
M. Gelardi, L. Amorosa, E. Pasquini, I. Tasca, P. Schiavon
Presidente: P. Schiavon
13.00-14.00 OPINIONI A CONFRONTO
La chirurgia nasale: dalla funzione all’estetica
I. Tasca (Otorinolaringoiatra), G. Schiavone (Chirurgo Plastico)
Presidente: F. Tartari
14.00-15.00 TAVOLA ROTONDA
Planning e risultato nella rinoplastica
Moderatore: M. Bussi
M. De Vincentiis, P.G. Giacomini, R. Mazzola, P. Palma, A. Staffieri
15.00-16.00 SIMPOSIO SIR
La rinite allergica: novità in diagnosi e terapia
D. Passàli, P. Cassano
Presidente: E. Pasquini
16.15-17.00 ARGOMENTI
Attualità protesiche nella chirurgia del seno frontale per flogosi recidivanti
S. Conticello

17.00-19.00 COMUNICAZIONI SUL TEMA DI RELAZIONE
Moderatori: G. Rizzotto, G. Spriano
Identificazione dei marcatori tumorali nel carcinoma della laringe
A. Salami, U. Pfeffer, R. Mora, M. Dellepiane, V. Mirisola, V. Santomauro, A. Esposito, L. Guastini
Diagnostica endoscopica intra-operatoria delle neoplasie laringee: utilizzo combinato della Narrow Band Imaging (NBI) e della Autofluorescenza (AF)
N. Mevio, G. Bertino, A. Occhini, F. Mura, D. Scelsi, M. Tagliabue, M. Benazzo
Voice Handicap Index dopo laringectomia ricostruttiva della laringe
G. Burali, R. Santoro, G. Mannelli, G. Bianco, S. Coscarelli
La chirurgia di recupero dopo fallimento radioterapico nell’early glottic cancer
G. Gitti, R. Santoro, B. Bini, G. Burali, O. Gallo
Lo svuotamento elettivo nei pazienti con carcinoma della laringe e collo N0, jugular node dissection versus modified radical neck dissection
G. Meccariello, G. Gitti, L. Leone, G. Larotonda, O. Gallo
Quali criteri per la ripresa dell’alimentazione per os dopo laringectomia sovracricoidea?Il ruolo dello studio endoscopico della deglutizione
A. Schindler, E. Borghi, F. Segala, F. Mozzanica, A. Peri, F. Ottaviani
Recupero vocale con protesi fonatoria nei pazienti sottoposti a laringectomia totale: nostra esperienza
G. Latini, E. Battisti, C. Cingolani, D. Giardini, N. Vitelli, G. Migliori
La qualità di vita percepita nei pazienti con carcinoma laringeo dopo trattamento chirurgico
A. Schindler, F. Mozzanica, D. Ginocchio, F. Segala, A. Invernizzi, N. Luca,
P.M. Evitts, F. Ottaviani
Valutazione della qualità di vita in pazienti sottoposti ad organ preservation surgery per carcinoma laringeo
E. Allegra, N. Lombardo, A. La Boria, M.R. Bianco, R Domanico, A. Garozzo
Considerazioni sul ritardo diagnostico in oncologia laringea
A. Abramo, R. Spinato
Il carcinoma adenoido cistico della regione ipofaringolaringea
G. Bertolini, B. Capolunghi, A. Bruschi, A.M. Bracci, I. Meraviglia, R. Bossi, F. Bertoletti
Conservazione della funzione d’organo in pazienti con carcinoma squamoso della laringe in stadio loco-regionale avanzato trattati mediante chemioradioterapia
S. Carpenè, M.C. Da Mosto, F. Aielli, C. Marchiori, V. Baggio, P. Boscolo-Rizzo
Valutazione degli outcomes funzionali nelle laringectomie sovracricoidee: l’esperienza del reparto ORL Pescara
C. Caporale, A. Martelli, A. De Petris, M.B. Berilli
Riparazione con lembo timico peduncolato di estesa lesione della pars membranacea della trachea toracica
S. Paradisi, M. Incarbone, A. Zani, A. Albertin, P. Salvatori
Il significato clinico-prognostico dei biomarkers P53 e KAI 1 nel carcinoma squamocellulare della laringe
M. Re, F. Gioacchini, M. Fiorini, A. Napolitano, V. Mallardi
Ipofolatemia nei carcinomi squamosi della laringe: dall’epidemiologia alla chemioprevenzione
F. Bussu, G. Cadoni, G. Almadori
Amiloidosi laringea. Un caso clinico
P. Georgoulopoulos Dristas
Laringectomia totale con suturatrice meccanica : nostra esperienza dal 2006 al 2009
S. Zucchini, A. Rencricca, M. Marani

Venerdì 21 Maggio

Miscellanea internazionale
SALA CONCORDIA
Coordinatore di Sala: G.C. Modugno
TRADUZIONE SIMULTANEA
Presidente: R. Speciale
08.30-10.00 SIMPOSIO
La Scialoendoscopia
Moderatore: E. Pasquini
C.Vicini, F. Montevecchi
Presidente: C. Zini
10.00-10.45 LETTURA
Cartilage timpanoplasty
M. Tos
11.00-11.15 L’AZIENDA PROIETTA E ILLUSTRA
in collaborazione con DIMED
Le applicazioni del laser RevoLix in ORL
P. Capaccio, E. Emanuelli, G. Colella, J. Zenk, M. Koch
Presidente: A. Rinaldi Ceroni
11.15-12.00 LETTURA
Menière’s disease: an old lady always attractive
J. Magnan
12.00-12.30 ARGOMENTI in collaborazione con DIstrex
Nuove tecnologie mini-invasive per la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali
P. Castelnuovo, E. Pasquini
Presidente: R.M. Gaini
12.30-13.15 LETTURA
Actualitè en laringologie pediatrique
N. Garabedian
Presidente: G. Rizzotto
13.15-14.00 LETTURA
Is there still a role for external partial surgery of laryngeal cancer?
D. Chevalier
Presidente: A. Salami
14.00-15.00 LETTURA
New advances in the treatment of sudden hearing loss
A.F. Ryan
15.00-17.00 Assemblea AUORL
17.00-19.00 Assemblea SIO

TIROIDE E PARATIROIDE
SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: O. Piccin
TRADUZIONE SIMULTANEA
Presidente: M. Piemonte
08.30-09.00 LETTURA
Short stay thyroid surgery and miniinvasive approach in USA
D.J. Terris
Presidente: M. Piemonte
Sessione con Televoter
09.00-10.30 TAVOLA ROTONDA
Controversie in chirurgia tiroidea
Moderatore: O. Cavicchi
A. Caroggio, D.J. Terris, S. Conticello, M.G. Rugiu, A. Procaccini
Presidente: F. Chiesa
Sessione con Televoter
10.30-12.00 TAVOLA ROTONDA
Il trattamento dei linfonodi nei carcinomi differenziati della tiroide N0
Moderatore: D. Saggese
G. Giugliano, G. Spriano, V. Barbieri, T. Ferri
Presidente: C. Vicini
12.15-13.00 LETTURA
Emerging technologies in thyroid surgery including robotic thyroidectomy
D.J. Terris
Presidente: A. Caroggio
13.00-14.15 TAVOLA ROTONDA
L’iperparatiroidismo primitivo. Highlight and pitfal
Moderatore: M. Piemonte
D.J. Terris, F. Bagatella, O. Cavicchi, S. Palma, S. Meduri
Presidente: A. Caroggio
14.15-15.00 LETTURA
Renal Hyperparathyroidism: surgical problems and its solutions
D.J. Terris
15.00-17.00 Assemblea AOOI

Miscellanea
SALA POLISSENA B
Coordinatore di Sala: F. Tesei
08.30-10.00 Argomenti di Otorinolaringoiatria pediatrica: il reflusso gastroesofageo nell’infanzia
Moderatore: L. Bellussi
R. Berni-Canani, G. Caruso, D. Casolino, E. Cunsolo
10.00-11.30 SIMPOSIO in collaborazione con Amplifon
Squilibri emodinamici e disordini dell’orecchio interno
A. Pirodda, A. Martini, C. Borghi, E. Cassandro
11.30-13.00 SIMPOSIO in collaborazione con Scharper Therapeutics
Stress ossidativo negli acufeni e nelle vertigini: quali evidenze?
A. Martini, P. Pagnini, C. Vicini, G.C. Cianfrone, A. Casani, A. Grifoni, G. Guidetti, D. Nuti
Presidente: E. De Campora
13.15-14.45 SIMPOSIO
Il trattamento dei tumori della parotide
Moderatore: G. Spriano
G. Paludetti, F. Ottaviani, M. Radici, G. Bongioannini
14.45-15.00 ARGOMENTI
Il ruolo della proteina hmgb1 nella evoluzione della flogosi nasale
A. Chiarugi

SALA GINEVRA
Coordinatore di Sala: P. Malucelli
08.00-08.30 Presentazione del Quaderno di Aggiornamento AOOI
“Terapia Medica in Otorinolaringoiatria”
A cura di P. Pisani
Presidente: P. Pagnini
08.30-09.30 SIMPOSIO
La responsabilizzazione dell’otorinolaringoiatra
V. Mallardi, A. Maida, M. Montaguti
PERCORSO ECM FONIATRI E LOGOPEDISTI
Presidente: F. Ursino
09.30-10.30 ARGOMENTI
La laringe in videoimmagini
Moderatore: R. Fustos
G. Succo, G. Peretti, M. Magnani
Presidente: F. Ottaviani
10.30-11.15 LETTURA
La terminologia e la percezione nei disturbi della voce artistica
F. Fussi
Presidente: M. De Vincentiis
11.15-12.15 ARGOMENTI
Tecniche fonochirurgiche classiche ed innovative: casi clinici a confronto
Moderatore: D. Casolino
A. Ricci Maccarini, R. Speciale
Presidente: S. Conticello
12.30-13.30 ARGOMENTI
La disfagia
Moderatore: O. Schindler
D. Farneti, I. Vernero, A. Schindler
13.30-15.00 SIMPOSIO AIOG
Argomenti di ORL e geriatria
Moderatore: G. Ralli
E. Arslan, R. Filipo, A. Salami, G. Guidetti, C. Vicini

Miscellanea,
ASSEMBLEE E DIRETTIVI SOCIETà AFFINI
SALA COSTANZA A
Coordinatore di Sala: C. Bergonzoni
08.30-09.30 Direttivo SIFEL
09.30-11.00 SIMPOSIO SIFEL
Comunicazione verbale e non verbale
Moderatore: U. Barillari
N. Angelillo, A. Schindler, E. Genovese, B. Travalca Cupillo, E. Volpe
11.00-11.30 LETTURA in collaborazione con Nòos
Effetti di una soluzione a base di resveratrolo e B-glucano nelle infezioni acute ricorrenti delle vie aeree superiori: dalle basi immunologiche alle strategie terapeutiche
M. Gelardi, M. Di Gioacchino
11.30-12.30 Sessione con Televoter
SIMPOSIO AIMAR
Il ruolo dell’infiammazione e dell’infezione nelle patologie delle vie aeree superiori ed inferiori
Moderatori: M. De Benedetto, C.F. Donner
D. Passàli, F. De Benedetto, F. Scaglione
12.30-14.00 Assemblea Straordinaria SIOP
14.00-15.00 Direttivo SIAF

SALA COSTANZA B
Coordinatore di Sala: G. Ferri
Presidente: R. Piantanida
08.30-10.00 TAVOLA ROTONDA
Gestione integrata delle urgenze respiratorie.
Aspetti clinici e organizzativi
Moderatore: G. Sorrenti
G. Succo, R.M. Melotti, G. Pinelli, L. Della Vecchia, A. Pigna
10.00-10.45 DIRETTIVO AIOG
10.45-11.45 DIRETTIVO SIR
11.45-12.45 DIRETTIVO AIAC
12.45-13.45 ASSEMBLEA AIOLP
13.45-14.15 DIRETTIVO ACTA ITALICA
14.15-15.00 DIRETTIVO ALTA ITALIA DI OTORINOLARINGOIATRIA

SALA VIOLANTE
Coordinatore di Sala: C. Carlucci
Presidente: A. Pastore
08.30-10.00 TAVOLA ROTONDA
L’innesto di grasso nel distretto cervico-facciale. Dall’incremento dei tessuti
alla medicina rigenerativa
Moderatore: L. Pignataro
L. Lazzari, G. Cantarella, P. Capaccio, A. Sbarbati, R. Mazzola
10.00-11.00 WORKSHOP
L’adeno-tonsillectomia in età pediatrica oggi,in Italia.
Attualità e problematiche. I risultati di una ricerca multicentrica
Moderatore: G. Motta
S. Conticello, E. Mevio, S. Motta, V. Tarantino
11.00-15.00 SESSIONE VIDEO
11.00-12.30 SESSIONE VIDEO – RINOLOGIA
Moderatore: E. Proto
Rinoplastica ricostruttiva con innesti di cartilagine costale autologa
A. Moretti, A. Croce, F. Vitullo, A. Castriotta, L. Citrato, M. De Rosa
Terapia chirurgica delle complicanze oculari nella sinusite odontogena da anaerobi: FESS e decompressione dell’orbita per via endoscopica
D. Cifarelli, G. Larotonda, G. Romano, P. Auteri
Complicanze ascessuali delle sinusiti acute: trattamento di alcuni casi in chirurgia endoscopica video-assistita
M. Fiorino, R.W. Pezzato, R. Izzo, M. Ducci
Endoscopic endonasal odontoidectomy
C. Carlucci, L. Fasanella, M. Iacoangeli, M Scerrati
Cellulite orbitaria: decompressione per via endoscopica endonasale
G. Di Lorenzo, E. Cunsolo, D. Marchioni
Ruolo e modalità degli approcci esterni “di minima” al seno frontale
in epoca endoscopica
F. Messina, P. Lozza, A. Maccari, C. Pipolo, A. Scotti, G. Felisati
Studio prospettico sull’utilizzo di un dispositivo etmoidale impiantabile
I. Ermoli, P. Bossolesi, G. Delù, G. Padoan, P. Castelnuovo
Micosi del seno sfenoidale con paralisi del III nervo cranico: un case report
A. Barbieri, S. Garofolo, G. Pane, G. Tinelli, M. Barbieri, I. Zannis
Laringotracheoplastica ricostruttiva per stenosi glotto-sottoglottica in paziente di 8 kg
S. Bottero, F. M. Tucci, M. Trozzi

SALA VIOLANTE
Coordinatore di Sala: F. Tesei
12.30-14.15 SESSIONE VIDEO – OTOLOGIA
Moderatore: A. Pirodda
Protesi impiantabile BAHA
E.Mevio, M. Mullace
Raro caso di fistola oto-rino-liquorale omolaterale
C. Bruzzi, D. Salsi, D. Padovani, M. Magnani, G. Staffa, D. Casolino
Diagnosi precoce e trattamento delle complicanze endocraniche della mastoidite acuta nel paziente pediatrico
M. Balbi, D. Dall’Olio
Proposte di utilizzo dell’impianto cocleare nella chirurgia della base cranica: nostra esperienza
M. Perotti, M. Andreis, E. Cappellaro, R. Sorrentino
La video-endoscopia ad alta definizione (HDTV) nella chirurgia del neurinoma dell’acustico con approccio retro-sigmoideo-trans-canalare
E.M. Cunsolo, G.P. Pinna, L. Presutti
L’approccio presigmoideo retrolabirintico endoscopio-assistito nella chirurgia degli schwannomi dell’VIII nervo cranico
M. Iacoangeli, F. Salvinelli, F. Greco, M. Casale, A Di Rienzo, M. Scerrati
Influenza delle variazioni di colore della platina sul diverso grado di difficoltà chirurgica della stapedotomia
G. Malafronte, S. Mazzone, B. Filosa
Stapedoplastica endoscopica trans-canalare: la nostra esperienza
G. Di Lorenzo, D. Marchioni, L. Presutti
La stapedotomia laser assistita con CO2
D. Dall’Olio, M. Balbi
La miringoplastica per via transcanalare endoscopica
A. Piccinini, D. Marchioni, G. Villari, M. Alicandri-Ciufelli, L. Presutti

14.15-15.00 SESSIONE VIDEO -MISCELLANEA
Moderatore: D. Dall’Olio
Drenaggio di ascesso cervicale secondario ad angina di Ludwig
R. Consalici, N. Zarro, D. Dall’Olio
Sleep endoscopy: procedura diagnostica pre-chirurgica
M. Barbieri, M. Filidoro, I. Zannis, A. Barbieri, F. Braido, A. Ferrari, P. Della Casa
Fratture blow-out con interessamento del margine orbitario inferiore. How we do it.
G.M. Mangone, S. Abriola, I. Cantore, G. Bucci, R. Cantore
Il Laser nella Chirurgia Robotica
F. Montevecchi, C. Vicini, P. Canzi
CD-ROM di chirurgia endoscopica dei seni paransali
P. Farneti, E. Pasquini, V. Sciarretta, G. Macrì, G. Tenti, G. Farneti

Sabato 22 Maggio

SALA CONCORDIA
Coordinatore di Sala: P. Schiavon
08.30-10.00 TAVOLA ROTONDA ISTITUZIONALE
Le lesioni granulomatose destruenti naso-sinusali
M. Bussi
10.00-11.00 Discussione ed interventi preordinati sul tema
della Tavola Rotonda
11.00-12.30 COMUNICAZIONI SUL TEMA DELLA TAVOLA ROTONDA
Moderatori: M. Bussi, P. Canzi
Plasmocitosi della mucosa del naso: caso clinico e revisione della letteratura
M. Pezzoli, M. Garzaro, F. Revello, J. Nadalin, C. Giordano
Sindrome di Wegener: lesioni nasali destruenti come esordio o come manifestazioni secondarie
F. Morolli, E. Tosin, A. Lo Monaco, S. Pilucchi
Midline granuloma e granulamotosi di Wegener naso-sinusale: due “specie” nosografiche in via di estinzione.
R.W. Pezzuto, M. Forino, I. Riccardo, M. Ducci
La perforazione del palato può essere considerata un marker clinico nella diagnosi differenziale tra granulomatosi di Wegener e lesioni indotte dall’uso di cocaina
S. Bondi, M. Trimarchi, S. Toma, C. Bellini, M. Bussi
La granulomatosi di Wegener: ENT management nella localizzazione rinosinusale
P. Canzi, E. Matti, G. Giourgos, I. Avato, L. Cavagna, F. Pagella
Problematiche di diagnosi e terapia delle malattie necrotizzanti delle alte vie respiratorie
D. Perano, E. Gabrielli, M. Masetti, V. Barbieri, M.G. Catanoso, L. Chiarolanza
Interessamento rinosinusale nelle granulomatosi polmonari: importanza della diagnosi differenziale e dell’approccio multidisciplinare
C. Ondolo, C. Albera, S. Vullo, C. Ferrero, G. Favatà, A. Fulcheri, S. Aversa, S. Conticello
Utilizzo in ORL di Surgiflo nella Chirurgia Endoscopica Funzionale dei Seni Paranasali
D. Di Maria, F. Giangregorio, L. Malafronte, G. Villari
Glomangioma sfenoidale: primo caso italiano
E. Esposito, B. Cassiano

SALA CONCORDIA
Coordinatore di Sala: P. Schiavon
12.30-14.00 CASI CLINICI IN VESTIBOLOGIA
Presidente e Moderatore: D. Nuti
Presentazione casi clinici:
A. Ciabattoni, P. De Carli, R. Pecci, M. Faralli, M. Mandalà
Gruppo di discussione:
G. Agus, L. Califano, P. Vannucchi, G. Asprella Libonati, V. Marcelli, M. Manfrin

SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: D. Saggese
10.30-14.00 COMUNICAZIONI
IL LASER CO2 NELLA CHIRURGIA OTORINOLARINGOIATRIA
Moderatore: G. Motta, G. Villari
I SESSIONE
LASER A CO2 e CARCINOMI LARINGEI

Chirurgia endolaringea con laser CO2: nostra esperienza
G. Tenti, A. De Vito, S. Zucchini

Laserchirurgia endoscopica dei carcinomi glottici
G. Villari , L. Malafronte, L. Califano D. Di Maria

Impiego del laser CO2 nel trattamento chirurgico del carcinoma T1 glottico: casistica e considerazioni preliminari
D.A. Giuliano, G. Averono, R. Teglia, N. Pavignano, L. Robiolio, F. Colombani

La Chirurgia endoscopica della laringe con laser CO2: studio retrospettivo dei Carcinomi glottici Tis, T1 eT2
G. Gangemi, B. Galletti

Cordectomia con laser CO2 nei carcinomi glottici Tis-T2: studio retrospettivo su 345 pazienti
A. Camaioni, C. Viti, M. Simone, V. Damiani

La chirurgia laser del carcinoma glottico: casistica e risultati
C. Mezzedimi, A. Mandoli, P. Nucci ,R. Pardi , R.M. Piane

Trattamento endoscopico laser CO2 dei tumori glottici
M. Ducci, R.W. Pezzuto, R. Forino, S. D’Alessandro, R. Izzo

Nostra esperienza nel trattamento con laser a CO2 dei tumori laringei glottici: risultati oncologici
A. Melis, L. Volpi , F. Meloni

Vantaggi, utilità e limiti del Laser CO2 in ORL
A. Palumbo

Laringectomia orizzontale sopraglottica mediante laser CO2 nel trattamento del carcinoma squamoso sopraglottico. Nostra esperienza
C. Parrilla, E. De Corso, G.C. Passàli, J. Galli

Cordectomie endoscopiche laser CO2: significato dei margini di resezione
P. Aluffi, M. De Munari, F. Farri, G. Golinelli, A. Toso
Rischio di recidiva locale di carcinoma glottico in stadio iniziale: chi e quando?
A. Toso, M.C. Crespi, F. Farrauto, P. Aluffi
Protocollo valutativo dei risultati funzionali dopo cordectomia laser.
E. Tosin, F. Morolli, M. Malagò, L. Cione, F. Stomeo

SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: D. Saggese
Voice handicap index nella valutazione postoperatoria in pazienti sottoposti a
cordectomia laser.
G. Parrinello, G. Mannelli, M. Busoni, G. Larotonda, S. Coscarelli, A. Deganello
Bioexeresi-Debulking Laser CO2
F. Pia, F. Farri, G. Golinelli, F. Taranto
VKG-ANALYSER: un software per la valutazione videochimografica (VKG)
quantitativa dopo chirurgia endoscopica laringea con laser CO2
F. Del Bon, C. Piazza, S. Mangili, M. Calisti, C. Manfredi, G. Peretti
DISCUSSIONE

II SESSIONE
LASER A CO2 E PATOLOGIA LARINGEA BENIGNA

Il trattamento delle paralisi in adduzione delle corde vocali mediante laser a CO2 a bassa potenza
G. Motta, M. Giugliano, G.C astaldo, P. Auletta, M.R. Cianchetta, D. Testa

Aritenoidectomia subtotale con laser CO2 secondo Remacle nel trattamento delle paralisi cordali bilaterali in adduzione
F. Pieri, A. Ricci Maccarini, M. Stacchini, D. Casolino, M. Magnani

La terapia chirurgica laser nella papillomatosi laringea: la nostra esperienza su 5 casi
L. Passeri, M. Sensini, G. Riva, V. Landolfo, C. Giordano

The “M” shaped microflap for the treatment of complex Reinke Space
Oedema of the vocal cords
C.W. Neil, M.R. Tan, B. Pittore, R. Puxeddu

Laserterapia della papillomatosi laringea in pazienti adulti
E. Gaio, G. Maggiore, R. Artico
DISCUSSIONE

III SESSIONE
LASER A CO2 E OTOLOGIA
Il laser a CO2 nella chirurgia della staffa: nostra esperienza clinica
G. Motta, L. Moscillo, G. Castaldo, M. Giugliano, L. Spadera, P.G. Landolfo, D. Testa
Risultati funzionali dopo stapedotomia con “one-shot” laser CO2
B. Sergi, M. Laruffa, V. Giglia, C. Parrilla, G. Paludetti
DISCUSSIONE

SALA POLISSENA A
Coordinatore di Sala: D. Saggese
IV SESSIONE
LASER A CO2 E CAVO ORALE
Il laser CO2 nel trattamento dei disordini potenzialmente maligni della mucosa
del cavo orale
A. Marzetti, A. Celebrini, B. Mafera, G. Mancini, M.G. Vigili
Laser a CO2 a fibra flessibile nella chirurgia del cavo orale:
nostra esperienza
A. Rocco, G. Bellocchi, V. Damiani
Mioepitelioma plasmocitoide del palato molle: caso di exeresi
mediante laser a CO2
G. Mancini, M. Tedaldi. A. Marzetti. B. Mafera, M.G. Vigili, E. Natale. S. Rahimi
LAUP 2010: stato dell’arte
G. D’Agostino, P.C. Frasconi, F. Montevecchi, M. Marani
DISCUSSIONE

SALA POLISSENA B
Coordinatori di Sala: S. Giorgi, C. Mazzini
PERCORSO ECM PER INFERMIERI PROFESSIONALI
09.00-09.15 Saluti e apertura dei lavori
A. Rinaldi Ceroni, A. Cavina
09.15-09.40 Il rischio clinico
M.R. Melotti
09.40-10.00 Benessere organizzativo: un obiettivo perseguibile
L. Cioni
10.00-10.20 Responsabilità Professionale
V. Pelagalli
10.20-10.40 OSAS Fisiopatologia e diagnosi – Moderatori di Sessione OSAS
G. Sorrenti, A. Pigna
11.00-11.20 OSAS S. Orsola peri-operatorio
S. Fogli Nerini
11.20-11.40 OSAS S. Orsola intra-operatorio
E. Castellani
11.40-12.00 OSAS: assistenza in Terapia Intensiva Post Operatoria
T. Bruno
12.00-12.20 OSAS: esperienza in chirurgia robotica
L. Troiano
12.20-13.30 TAVOLA ROTONDA
Integrazione professionale: luci ed ombre
A. Cavina, D. Carollo, A. De Palma, G. Gossetti
13.30-14.00 Questionario ECM
14.00 Conclusione del Corso

SALA GINEVRA A
Coordinatore di Sala: G. Ralli
10.00-11.00 RELAZIONI SCIENTIFICHE DEI VINCITORI DEL PREMIO
CALICETI-CITELLI-PIERANTONI
Moderatori: A. Rinaldi Ceroni, G. Ralli
11.00-14.00 COMUNICAZIONI
LA TIMPANOPLASTICA APERTA: INDICAZIONI E RISULTATI
Moderatori: G. Ralli, L. Fasanella
La timpanoplastica aperta: indicazioni e nostri risultati a distanza
P. Ferrara, M. Di Marzo, F. Martines, S. Ferrara
Timpanoplastica aperta: esperienza su indicazioni e risultati con un contributo di una casistica di 70 pazienti operati negli ultimi 5 anni in tre u.o.orl milanesi
A. Franzetti, E. Arisi, G. Nicoletti, A. Ciolli, N. Dolcetti
Timpanoplastica aperta endoscopica centrifuga nel trattamento dell’otite cronica colesteatomatosa
D. Villari, D. Marchioni, L. Presutti
Applicazioni particolari della CWD o della Bondy modificata
M. Balbi, D. Dall’Olio
La timpanoplastica aperta nel trattamento delle ernie meningee associate a colesteatoma
L.O. Redaelli de Zinis, M. Koka
Timpanoplastica aperta nelle recidive di colesteatoma dell’adulto
L. Moscillo, G. Castaldo, D. Testa, G. De Luca, G. Motta
Nuovo t.o.r.p. semisintetico: primi risultati nelle timpanoplastiche aperte
G. Malafronte., S. Mazzone
Doppio blocco di cartilagine nelle ossiculoplastiche parziali: risultati a lungo termine nelle timpanoplastiche aperte
G. Malafronte, B. Filosa
When open tympanoplasty for middle ear cholesteatoma in endoscopy era? Our experience
F. Salvinelli, M. Casale, M. Pappacena, F. Faiella, M. Potena, A. Incammisa, E. Vesperini, F. Greco, M. Trivelli, V. Rinaldi, V. Luccarelli
La timpanoplastica aperta: indicazioni, tecniche e risultati. Nostra esperienza
W. Livi, A. Romano
La petrosectomia subtotale : utilizzo ed impiego nelle patologie dell’orecchio medio
C. Cola, M. Negri
La timpanoplastica aperta: risultati anatomici
G.A.M. Ciancio , N. Quaranta, P. Berardi, A. Quaranta
La timpanoplastica aperta con tecnica inside-out: nostra esperienza
A. De Vito, G. Tenti
La timpanoplastica aperta, nostra esperienza: indicazioni, tecniche e risultati
G. Lai, E. D’Auria, F. Achena
Le timpanoplastiche “aperte” nei pazienti praticanti immersioni: nostra esperienza
A. Natale, D. D’Alesio, F. Silvani
L’incisione retro-concale: una nuova via d’accesso all’orecchio medio
G.A. Bertoli, R. Filipo
Chronic ear survey-qualità della vita nei pazienti sottoposti a tpl aperta e tpl chiusa
P. Petrone, N. Quaranta
Timpanoplastica aperta: risultati audiologici
C. De Laurentis, N. Quaranta, P. Fanizzi, A. Quaranta
Ossiculoplastiche nelle timpanoplastiche aperte: la nostra esperienza
A.R. Fetoni, E. De Corso, M.R. Marchese, B. Sergi, G. Paludetti
Risultati funzionali a lungo termine nelle timpanoplastiche aperte in tempo
unico: analisi multivariata dei fattori prognostici
M.C. Hera, C. Brandolini, M. Chiara R.,L. Manzari, G.C. Modugno, M.C. Raimondi
Tecnica di Bondy modificata: risultati a lungo termine
A.L. Giannuzzi, A. Bacciu, L. Lauda, M. Falcioni
La timpanoplastica aperta nella chirurgia del colesteatoma: considerazioni sulle indicazioni e sui risultati
F. Panu, E. Proto

SALA GINEVRA B
Coordinatore di Sala: I. Fernandez Xavier
10.00-11.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: I. Fernandez Xavier, C. Carlucci
Ruolo dell’adenotonsillectomia nella sindrome PFAPA
W. Garavello, F. Galluzzi, M. Romagnoli, M. Giovari, R.M. Gaini
Manifestazioni otorinolaringoiatriche nella mucopolisaccaridosi
E. Cantone, M. Mesolella, R. Palumbo, G. Di Lorenzo, A. Marino, A. Di Lullo, I. Ferranti, V. Cappello
Cisti aneurismatica dell’etmoide
A. Serra, S. Nanè, M. Bonfiglio, S. Cocuzza
Tep and Gerd
A.Serra, M. Bonfiglio, A. Conti, S. Cocuzza
Esiti di mastoidectomia aperta in soggetto con deiscenza del canale semicircolare superiore: un’associazione favorevole di condizioni sfavorevoli
A. Pirodda, M.C. Raimondi, C. Brandolini, G.C. Ferri, G.C. Modugno
Granuloma colesterinico dell’apice petroso: nuova tattica chirurgica
P. Terranova, A. Karligkiotis, S. Gallo, F. Basilico, P. Battaglia, M. Bignami, P. Castelnuovo
Schwannoma nasosinusale: business plan
S. Gallo, A. Karligkiotis, P. Terranova, F. Basilico, E. Sica, P. Battaglia, M. Bignami, P. Castelnuovo
Approccio diagnostico-terapeutico nel pz con disturbi respiratori ostruttivi nel sonno: attività di un centro di Roncochirurgia durante l’anno 2009
A. Castellucci, F. Marra, P. Limardo, S. Sciascia, O. Piccin, G. Scarammuzzino, G. Sorrenti
Fasciti necrotizzanti: gestione clinica e terapeutica
A. Castellucci, S. Sciascia, E.M. Amadei, V. Sciarretta, O. Piccin
Trattamento chirurgico della patologia da deiscenza del canale semicircolare superiore: nostra esperienza
C. Brandolini, A. Castellucci, M.C. Raimondi, G.C. Hera, G.C. Modugno
Ipoacusia improvvisa e titolazione serica di iga-hsv1: aspetti clinico-diagnostici
A. Serra, M. Bonfiglio, A. Martines, C. Grillo, L. Maiolino
Efficacia dei lavaggi nasali nelle donne in gravidanza affette da rinite allergica
W. Garavello, C. Villa, M. Vezzani,R.M. Gaini, L. Pignataro,L. Gaini
La chirurgia della tonsilla con radiofrequenza Coblation: l’esperienza dell’U.O.ORL di Carpi
E. Barrotta, M. Negri,S. Galli

11.00-14.00 COMUNICAZIONI
COMPLICANZE ASCESSUALI DELLE FLOGOSI DEL DISTRETTO CERVICALE
Moderatori: D. Petrone, V. Cappello
Fascite necrotizzante del distretto cervico-cefalico: nostra esperienza
A. Campanini, C. Marchi, A. Rencricca
Gestione e trattamento degli ascessi cervicali: nostra esperienza
M. Forini, A. Pennacchi, S. Giommetti, G. Pasquarella, G. Quagliett ,
V. Manna , M. Re
Le infezioni profonde del collo: analisi di 97 casi chirurgici
T. Bagnati , G.L. Averono, M. Policarpo, S. Spagliardi, G. Borello
Infezioni profonde del collo nell’anziano. L’esperienza dell’Università di Padova (2000-2009)
G. Marioni, R. Rinaldi., V. Prosenikliev, M. Sari, G. Ottaviano, D. Accordi, L. Giacomelli, A. Staffieri
Ascessi degli spazi profondi del collo: analisi mediante regressione logistica dei fattori predittivi di complicanza
R. Fuson, M. Stellin, M. Mantovani, P.R. Superga, M.C. Da Mosto, P. Boscolo-Rizzo
Infezioni degli spazi profondi del collo con interessamento mediastinico e polmonare: case report e revisione della letteratura
S. Aversa, C. Ondolo, A. Biglino, G. Radeschi,G.L. Fadda, N. Vione, F. Ardissone, S. Conticello
Il trattamento medico-chirurgico degli ascessi cervicali di origine odontogena
M. Gargiulo, P. Capasso, A. Papa, M. Cavaliere; S. Parascandolo
Casistica 2008-2010 della S.C. ORL dell’Ospedale Integrato dell’ASL-VC
P. Maioli , C. Guglielmetti, R. Dosdegani
Management delle fasciti cervico mediastiniche – ruolo della tracheotomia
P. Petrone, M.L. Fiorella, D. Petrone, R. Fiorella
Infezioni profonde del collo di origine odontogena: analisi di 85 casi consecutivi
(2000-2006)
G. Ottaviano, A. Staffieri, R. Rinaldi, D. Accordi, R. Marchese-Ragona, C. de Filippis, G. Marioni
Fascite necrotizzante del collo: esperienza personale
B. Jankowska, B. Crippa, M. Bavazzano, M. Dellepiane, A. Salami
L’antibiotico resistenza nel trattamento della fascite necrotizzante del collo
L. Guastini, B. Jankowska, V. Santomauro, M. Bavazzano , B. Crippa, R. Mora
Ascessi peritonsillari: nostra esperienza
F. Vitullo, M. De Rosa, A. De Stefano, C. Baffa, C. Capuano, A. Moretti, A. Croce

SALA GINEVRA B
Coordinatore di Sala: I. Fernandez Xavier
Ascesso peritonsillare: nostra esperienza
F. Cariti, A. Morelli, M. Barbara
Il trattamento degli ascessi nel distretto testa collo
L. Leone, M. Busoni, G. Parrinello, G. Meccariello, D. Vitali, A. Deganello
Ascesso retrofaringeo con diffusione mediastinica.3 casi
F.G. Mangiatordi, M. Cortese, D. Petrone
Complicanze ascessuali endocraniche da otite cronica colesteatomatosa
M. Raguso , F. Curatoli, V. Laurendi
Complicanze ascessuali endocraniche da infezioni sinusali
G. Campobasso, D. Petrone, F. Montagna
Nostra esperienza nel trattamento di 24 casi di mediastinite necrotica discendente
G.O. Gallone, L. Raimondo, J. Nadalin, G. Pecorari, C. Giordano
Gravità delle infezioni acute orl secondo la scala della sepsi
M. Righi, R. Consalici, F. Berni Canani
Raccolte ascessuali laterocervicali: analisi degli agenti patogeni
M. Malagò, V. Conz, L. Cione, S. Pelucchi
Complicanza ascessuale di adenite tubercolare
G. Ormellese, A. Marchesi
Flogosi del distretto cervicale: indagine microbiologica
G. Borello,G.L. Averono, E. Gobbato, V. Kroumova, L. Ceria, T. Bagnati
2 rari casi di ascessi cervicali da S. Agalactiae e Borrelia in adulti
D. Salsi, C. Bruzzi, D. Padovani, F. Soprani, D. Casolino
Complicanze ascessuali in un caso di otite esterna maligna
G. Tassone, P. Squeo, M. Barbara
Diagnosi e trattamento degli ascessi peritonsillari
M. Magnano, P. Mola, A. Bartolini, R. Mistretta, G. Machetta
Un raro caso di sindrome di Lemierre in un paziente affetto da empiema dei seni paranasali
F. Simoncello, C. Zoia, G. Tomei, P. Castelnuovo
Ascessi e flemmoni odontogeni: revisione della casistica
A. Castriotta, L. Citraro, A. Augurio, L. D’Agostino, M.G. Ciardo, G. Neri, A. Croce
Un caso di ascesso periorbitario in corso di sinusite fronto-etmoido-mascellare
G. Bandiera, C. Murè, C. Macri
Un caso di fascite necrotizzante del collo da Prevotella sp.
C. Diana, L. Pedò, U. Barbone, R. Fuestoes
Complicanza ascessuale di scialolitiasi parotidea: presentazione atipica
F. Ottaviani, A. Peri, N. Luca, A. Schindler, G. Marciante, F. Mozzanica
Cisti dermoide gigante sottolinguale rapidamente accresciuta durante la gravidanza: ruolo dei recettori estro-progestinici
R. Palumbo, M. Mesolella, M. Cimmino, E. Cantone, V. Galli, G. Russo
Ascessi laterocervicali estesi e mediastiniti discendenti necrotizzanti: trattamento e risultati
M. Simone, I. Sinopoli, A. Camaioni
Le fasciti cervicali necrotizzanti: nostra esperienza
A. Tagliabue, V. Fornaio, M. I. Notaro

SALA COSTANZA A
Coordinatore di Sala: G. Macrì
10.00-11.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: O. Piccin, G. Macrì
Metastasi orale di adenocarcinoma renale:case report
A. Marchesi, A. Premoli
High frequency tonsillotomy. An old technology in a new utilization. A report case of 92 patients
A. Brafa, S. Di Marco, S. Pace, A. Palma, A. Denaro
Carcinoma iperfunzionante paratiroideo ad estensione intratoracica
R. Spinato, E. Ferri, R. Manconi, E. Armato, G. Petrolito, A. Abramo
Chirurgia robotica & osahs:analisi dei risultati
F. Montevecchi, C. Vicini, P. Canzi, G. Tenti
Laringoceli esterni e interni: nostra esperienza
C. Bruzzi, D. Salsi, D. Padovani, D. Casolino
I melanomi primitivi della mucosa nasale. Report su 5 casi
M. Boson, S. Righi, D. Pateras,R. Patetta, D. Chiodo, L. Caramanico
Le tracheotomie endoscopiche con controllo direttoscopico: abbattimento degli eventi avversi
L. Sordo,W. Garavello, M. Romagnoli, G. Cavenaghi, E. Colombo, F. Parmigiani, R.M. Gaini
Valutazione del pattern dinamico delle vie aeree superiori nei grandi obesi mediante Manovra di Muller
S. Gallina, A. Ballacchino, F. Dispensa, G. Pantuso, F. Lorusso, R. Speciale
La pre-tracheotomia: una nuova opportunità nella gestione delle alte vie aeree
L. Pignataro, I.A. Clemente, S. Rezzonico, F. Iudica, P. Sigismund, A. Brevi,
M. Mantovani
Tumori sincroni in pazienti con carcinoma della laringe
M. Mesolella, M. Cimmino, E. Cantone, R. Palumbo, A. Marino, A. Di Lullo, M. Iengo
Trattamento endorale della calcolosi delle ghiandole salivari: la nostra esperienza
F. Ottaviani, A. Peri,N. Luca, A. Schindler, F. Mozzanica
Studio della via aerea nel sonno mediante TC con ricostruzione tridimensionale in pazienti affetti da OSAS: la SLEEP TC
R. Marchese Ragona, L. Lora, R. Motta, A. Vianello, G. Ottaviano, L. Guarda-Nardini,
V. Prosenikliev, S. Belcastrod, S. Fermo, D. Accordi, R. Migneco, I. Mylonakis,
G. Marioni, A. Staffieri
Tumore a cellule dendritiche interdigitate
M. Chiarlone, M. Castelli, P. Prina, G.P. Santoro, S. Ponzo, M. Carru, T. Pazzaia, M.C. Zavattero, M. Pagano
Manovra di Muller versus Sleep Endoscopy : due metodiche a confronto
M. Fusetti, F. Piermatteo, L. Lambusier, G. Marini, A.B. Fioretti, F. Di Cosimo, A. Eibenstein

11.00-14.00 COMUNICAZIONI
METODICHE DI STADIAZIONE DELLE NEOPLASIE MALIGNE
DELLA TESTA E DEL COLLO
Moderatori: M.G. Rugiu, F. Chiesa

L’applicazione Della Narrow Band Imaging E Dell’high Definition Television Nella Diagnosi, Stadiazione E Follow-Up Dei Carcinomi Della Laringe Ed Ipofaringe: Studio Prospettico Su 347 Pazienti
D. Cocco, C. Piazza, F. Del Bon, S. Mangili, P. Valotti, G. Peretti
Utilità della narrow band imaging (NBI) nella valutazione delle lesioni neoplastiche della testa e del collo: nostra esperienza
G. Bertino, A. Occhini, F. Mura, N. Mevio, D. Scelsi, M. Tagliabue, M. Benazzo
Impiego dell’NBI imaging nella diagnostica delle neoplasia della testa e del collo
N. Lombardo, E. Allegra, A. La Boria, T. Franco, G. Rotundo, S. Trapasso, A. Garozzo
Narrow Band Imaging for the early detection of recurrent laryngeal papillomatosis
N. Tan, R. Puxeddu
Impiego dell’autofluorescenza (AF) nella valutazione delle lesioni benigne e maligne del distretto cervico-cefalico
D. Scelsi, G. Bertino, A. Occhini, F. Mura, N. Mevio, M. Tagliabue, M. Benazzo
Utilizzo della 18 FDG PET nella diagnosi delle metastasi latero-cervicali da carcinoma occulto e nel follow-up delle neoplasie delle VADS
V. Conz, G. Parmeggiani, C. Aimoni, S. Panareo
Diagnostica delle metastasi o secondi tumori primitivi a livello toracico nella stadiazione dei tumori testa e collo
M.G. Rugiu, S. Palma, M. Piemonte
Il ruolo della PET-TC nei tumori della testa e del collo
C. Marchi, P.C. Frasconi, M. Marani, A.M. Marzullo, F. Matteucci
Tipizzazione dei focolai tiroidei iperfissanti 18FDG, incidentalmente documentati nel corso di esami PET Total Body (incidentalomi).
C. Baiocco, F. Taranto, M. Rudoni, R.L. Boldorini, P.L. Neri, M.T. Samà, G.L. Aimaretti, F. Pia
Ruolo della18fdg-pet nel follow up dei carcinomi differenziati della tiroide. Nostra esperienza
A. Marcantoni, S. Sciascia, E.M. Amadei, A. Castellucci,R. Ripani, P. Schiavon,
O. Cavicchi
La risonanza magnetica nella stadiazione locale del carcinoma laringeo avanzato:
correlazioni clinico-anatomo-radiologiche
R. Bianchi , P. Potepan , E. Montin , M. Guzzo, W. Fontanella, I. Ibba, F. Ferraro,
A. Garbellini , L. Mainardi, G. Scaramellini
Attualità e limiti del TNM nei tumori della laringe
V. Damiani, G. Bellocchi, A. Rocco
Follow-up laserchirurgia per neoplasie maligne laringee
B. Cassiano, E. Esposito, M.L Mangoni di Santostefano, C. Rossi, S. Esposito
Fibroendoscopia digitale versus panendoscopia
G. D’Agostino, S. Frassinetti
HPV e marker cellulari di progressione nella stadiazione dei tumori del testa-collo
V. Landolfo, M. Garzaro, L. Aghemo, M. Sensini, C. Giordano
Stadiazione patologica delle neoplasie linguali: data-set patologico utile per la pianificazione terapeutica
W. Fontanella, R. Bianchi, M. Guzzo, T. Ibba, L. Ferraro, A. Carbellini, G. Scaramellini,
M.P. Quattrone
Il tru-cut nella stadiazione dei carcinomi del distretto testa-collo
S. Frassineti, A. Campanini
TNM dei tumori cutanei non melanoma (nmsc): considerazioni e riflessioni cliniche
L.R. D’Ottavi, P. Bevilacqua, R. Chiarelli, P. De Carli, F.M. Galati, F. Paduano, M. Tilli,
F. Tauro, A. Cosenza
Stadiazione di N nei carcinomi differenziati della tiroide.
S. Palma, M.G. Rugiu, M. Piemonte

SALA COSTANZA B
Coordinatore di Sala: U. Cecchini
PERCORSO ECM PER MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI
Presidenti: D. Celestino, E. Calabrese, U. Cecchini
08.30-09.00 La Vertigine in Otorinolaringoiatria-Percorso diagnostico-terapeutico
L. Manzari
09.00-09.30 Le masse laterocervicali. Inquadramento diagnostico
U. Cecchini
09.30-10.00 Otite acuta in età pediatrica
C. Cola
10.00-10.30 Le rinopansinusiti: ruolo della citologia nasale
M. Mancini
10.30-11.00 Discussione
11.00-11.30 Pausa
11.30-12.00 Epistassi
D. Celestino
12.00-12.30 Chirurgia nasale e funzionale in età pediatrica
I. Tasca
12.30-13.00 Scialoendoscopia
E. Calabrese
13.00-13.30 Otiti croniche
E. Calabrese
13.30-14.00 Stato dell’arte nell’adenotonsillectomia
C. Nicoletti
Discussione

SALA VIOLANTE A
Coordinatore di Sala: G. Sorrenti
10.00-11.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: G. Sorrenti, F. Tesei
Risultati a lungo termine sull’efficacia del trattamento con radiofrequenza
della rinopatia ipertrofica
C. Incandela, G. Calamusa, M.F. Massenti, S. Incandela, R. Speciale, E. Amodio
Emangiopericitoma vs Tumore glomico
S. Ferrara, M. Di Marzo, P. Ferrara, L. Marasà, F. Martines
Lesioni destruenti della mucosa rino-orofaringea
M. Trani, M. Zanni, P. Gambelli, R. Baldi, S. Menabue
Diagnosi di ca. tonsillare in un caso di fascite necrotizzante
V. Conz, L. Cione, F. Morelli, M. Soliani, S. Pelucchi
Attività delle metalloproteinasi nei carcinomi della testa e del collo
W. Garavello, D. Maggioni, G. Nicolini, L. Motta, G. Tredici, R.M. Gaini
Tumore neuroendocrino dell’epiglottide pT2N2cM0: case report
C. La Greca, C. Lucchesi, R. Vannucchi, R.M. Piane
Emorragia mandibolare post estrazione dentale da malformazione arterovenosa della sottomandibolare e della mandibola
M. Schipano, L. Sordo, R. Spreafico, R. Bellotto, A.L. Rescaldani, C. Pozzoni
Report su un caso di tumore a cellule giganti dei tessuti soffici a triplice localizzazione labbro e cute
S. Righi, M. Boson, D. Pateras, R. Patetta, P.L. De Matteis, L. Caramanico
Emangioma cavernoso etmoido mascellare: case report
L. Bignoli, M.C. Crespi, M. Policarpo, M. De Munari, P. Aluffi
Un caso di linfangioma cavernoso localizzato al cavo orale
L.O. Piccioni, D. Sarandria, P. Limardo, M. Bussi
Ritidectomia come approccio estetico nell’exeresi di cisti branchiale
L.O. Piccioni, D. Sarandria, P. Limardo, M. Bussi
Angiofibroma della fossa pterigopalatina: case report
A. Ciabattoni, C. Calenti, A. Canciullo, M. Del Vecchio, G. Mambelli
Deiscenza del nervo facciale nell’otite media purulenta cronica colesteatomatosa
G. Magliulo, M.G. Colicchio, M. Ciniglio

Presidente: C. Vicini, G. Sorrenti
11.00-12.00 LINEE GUIDA
Aggiornamento in tema di linee guida roncochirurgiche
Aspetti diagnostici
O. Piccin
Aspetti terapeutici
C. Vicini
Aspetti anestesiologici
A. Pigna
Presidente: C. Vicini
12.00-13.00 Documento Conclusivo Consensus Conference sulla epistassi
A. Campanini
13.00-14.00 DIRETTIVO AICNA
M. Gelardi

SALA VIOLANTE B
Coordinatore di Sala: C. Brandolini
10.00-11.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: M. Montaguti, C. Brandolini
Video Head impulse test (V-HIT): applicazione della videooculografia al test di Halmagyi
E. Amato, E. Ferri, R. Spinato, E. Ulmer
Autoimmune inner ear disease (AIED): descrizione di un caso
L. Bettoni, L. Zanetti
Infarto acuto dell’AICA e sordità improvvisa isolata
F. Martines, G. Martinciglio, D. Bentivegna, E. Martines
Lo screening audiologico neonatale nella diagnosi precoce delle ipoacusie neurosensoriali di entità moderata
M. Lacilla, G. Aschero, E. Recchia, A. Canale, I. Vernero, R. Albera
Profilo audiologico nelle craniostenosi sindromiche
A. Canale, M. Lacilla, F. Dagna, A. Marinosci, E. Biamino, G.B. Ferrero, R. Albera
Tinnitus e sordità
G. Martinciglio, D. Bentivegna, E. Martines, F. Martines
Case report: Impianto Cocleare in un paziente affetto da Sindrome di Leopard
F. Catapano, C. Crisci, C. Di Meo, O. Marotta
Hearing loss in Sjogren’s Syndrome
M. Salafia. F. Salafia, A. Fusco
Comorbidità della VPPB
R.M. Laganà, G.P. Santoro, M. Mandalà, D. Nuti
L’ICRA noise come standard internazionale per l’audiometria vocale: sintesi e
Validazione per l’uso clinico in Italia
A. Castiglione, R. Gorla, A. Benini, L. Cappiello, A. Benatti, A. Ciorba, N. Prodi, R. Bovo
Presbiacusia: studio di popolazione
A. Benatti, L. Cappiello, A. Castiglione, A. Ciorba, C. Aimoni, R. Bovo
Effetti dell’impianto clocleare sull’acufene
L. Cappiello, A. Castiglione, A. Benatti, A. Ciorba, R. Bovo, A. Martini
Dinamica dell’omeostasi REDOX e del metabolismo cellulare nella patogenesi della presbiacusia
A. Serra, C. Alberio, C. Grillo, A. Martines, L. Maiolino
Persistenza del cytomegalovirus nei liquidi endolabirintici di un paziente affetto da sordità neurosensoriale profonda bilaterale
W. Di Nardo, S. Giannantonio, A. Scortecci, S. D’Onghia, S. Giannantonio, F. Cianfrone, A.R. Fetoni, M. Giuliani, G. Fadda, G. Paludetti

Studio della percezione musicale nei bambini portatori di impianto cocleare:
dati preliminari
W. Di Nardo, S. Giannantonio, A. Scortecci, F. Cianfrone, A.R. Fetoni, G. Paludetti
11.00-12.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: P.T. Cerasoli, C. Carlucci

Sindrome di Gradenigo senza otite acuta:un caso clinico
E. Bianco, M. Simone, R. Conflitti, F. Bergamo, L. Costarelli, P. Cerquetani, L. Conflitti, V. Damiani, C. Viti, A. Camaioni
Herpes Zoster Oticus (S. Di Ramsay-Hunt) con interessamento completo del pacchetto acustico facciale (S. di Sicard): quattro casi clinici
R. Conflitti, M. Simone, P. Cerquetani, B. Morgia, L. Conflitti, G. Brenna, V. Damiani, C. Viti, A. Camaioni
Sezione traumatica del nervo facciale: recupero funzionale dopo intervento di chirurgico di neurorafia
M. Malagò, R. Raffaelli, M. Geminiani, E. Satta, S. Denes, R. Merlo
Linfangioma cavernoso oroipofaringeo: trattamento chirurgico combinato
E. Tosin, F. Morolli, A. Faita, C. Bianchini, S. Pilucchi
Ruolo della visione foveale e periferica nei pazienti agarofobici
R. Teggi, S. Bondi, P. Recanati, M. Bussi
Un caso clinico di Istiocitosi X a localizzazione mastoidea senza sintomi otologici
M. De Rosa, V. Mastronardi, G. Filigrana Pignatelli, C. Baffa, A. Castriotta, A. Croce, G. Neri
Cerebro-meningite con stato comatoso da causa otogena: trattamento chirurgico si o no?
G. Romano, G. Larotonda, D. Cifarelli, A. Fineo, G. Pietromatera, A. Linzalone
Dati preliminari sull’accuratezza diagnostica del tampone rinofaringeo nell’identificazione del biofilm in pazienti pediatrici con adenoidite cronica
S. Torretta, P. Marchisio, A. Clemente, L. Drago, A. Brevi, E. Nazzari, L. Pignataro
Ruolo della N-Acetilcisteina nelle infezioni recidivanti delle prime vie aeree in età pediatrica.
J.P. Pintucci, M. Schipano, S. Corno, A. Tacchini, M. Garotta, M. Corizzato
Un caso di Actinomicosi Cervicofacciale
A. Melis, L. Volpi, D. Contis, S. Capobianco, F. Meloni
Cofosi post trauma cranio encefalico e Impianto Cocleare
M. Negri, P. Benincasa, M. Guida, C. Cola, S. Galli
Sindrome da disventilazione selettiva dell’epitimpano
G. Molteni, D. Marchioni, M. Alicandri-Ciufelli, F.L. Artioli, E. Genovese, L. Presutti

SALA VIOLANTE B
Coordinatore di Sala: C. Brandolini
12.00-14.00 SESSIONE POSTER
Moderatori: O. Piccin, G. Scaramuzzino
Resezione endoscopica dei tumori glottici T1-T2 con Laser CO2: risultati oncologici
M.G. Vigili, M. Micozzi, A. Marzetti, G. Moreschini, R. Zaccari, B. Mafera, G. Mancini
A. Celebrini
Gli ascessi del collo: tre casi clinici
F.G. Riu, A. Melis, L. Volpi, D. Contis, N. Machouchas, F. Meloni
Pyramidal Eminence and Subpyramidal Space: an Endoscopic Anatomical study
A. Piccinini, D. Marchioni, M. Alicandri-Ciufelli, A. Grammatica, L. Presutti
L’approccio endoscopico trans-nasale puro per la resezione del dente dell’epistrofeo:
2 casi
B. Carlucci, M. Iacoangeli, L. Fasanella, M. Scerrati
Inalazione dei corpi estranei in età pediatrica: rimozione endoscopica
A. Gentili, V. Landuzzi, L. Pasini, M.F. Caligiuri, D. Saggese, S. Baroncini
Le laminette “medio meatali” per la prevenzione delle sinechie della parete laterale delle fosse nasali
M. Mantovani, P.E. Sigismund, S. Torretta, P. Capaccio, A. Minetti, C. Guastella,
L. Pignataro
Analisi per dati appaiati sulla sopravvivenza in pazienti con carcinoma dell’orofaringe resecabile in stadio avanzato: chemioradioterapia sequenziale versus chirurgia primaria
M. Stellin, R. Fuson, M.C. Da Mosto, V. Baggio, P. Boscolo-Rizzo
La malattia di Anderson-Fabry in trattamento enzimatico sostitutivo: il coinvolgimento cocleare acuto
B. Capolunghi, A.M. Bracci, P. Franco, A. Bellocci, R. Parini, A.Bruschi, I. Meraviglia,
R. Bossi, G. Bertolini
La patologia degenerativa dell’articolazione temporo-mandibolare. Ruolo dell’infiltrazione dell’acido ialuronico: risultati preliminari
A.M. Bracci, B. Capolunghi, P. Franco, A. Bellocci, A. Bruschi, R. Bossi, I. Meraviglia
G. Bertolini
Persistenza di fistola faringo-cutanea dopo laringectomia di recupero: a proposito di un caso clinico
G. Verna, A. Taveggia, F. Farri, M. De Munari, F. Taranto
Trattamento endoscopico del mucocele fronto-orbitario con estensione laterale
S. Toma, M. Trimarchi, C. Bellini, P. Limardo, M. Bussi
Trattamento endoscopico e approccio combinato esterno-transnasale nella chirurgia del papilloma invertito: report di 109 casi.
P. Farneti, V. Sciarretta, G. Tenti, E. Pasquini

Anomalie del decorso della carotide esterna e dei suoi rami
F. Salafia, M. Salafia
Amiloidosi nasale: descrizione di un caso clinico e revisione della letteratura
C. Cingolani, E. Battisti, D. Giardini, G. Latini, G. Migliori
Comportamento venotropico di metastasi tiroidea da carcinoma renale
P. Salvatori, D.V. Matei, M. Andrioli, A. Brescia, S. Paradisi, A. Zani
Angioleiomioma della piramide nasale
G. Ceroni Compadretti, F. Battaglia, C. Di Lieto, I. Tasca
Exeresi di rinofima con tecnica a radiofrequenze
C. Di Lieto, G. Ceroni Compadretti, F. Battaglia, I. Tasca
Oncocitosi diffusa della ghiandola parotide
L. Santandrea, S. Lanza, S. Fucile, D. Romei Bugliari, R. Meranda, M. Graziadio
Resezione compartimentale mandibulotomica di carcinoma spinocellulare della mucosa della guancia e svuotamento laterocervicale omolaterale radicale
modificato di tipoIII
S. Abriola, I. Cantore, G.M. Mangone, G. Nolè, A. Ferrara, R. Cantore
Cisti dermoidi del pavimento orale:due case report e review della letteratura
M. Simone, I. Sinopoli, A. Camaioni
Considerazioni critiche e proposte integrative all’attuale International Headache
Classification (IHC) in previsione della prossima revisione
A. Enrico, A. Farri
La videosleependoscopy nell’iter diagnostico del paziente OSAS. Nostra esperienza
F. Marra, R. Gobbi, O. Piccin, G. Scaramuzzino, G. Sorrenti
Efficacia di un dispositivo intraorale a tipo “Silensor” modificato nell’OSAS dell’adullto
C. Stipa, F. Milano, F. Marra, G. Sorrenti, A. Bonetti, O. Piccin
Faringoplastica laterale associata a sospensione ioidea con tecnica di Hormann modificata nel trattamento dell’OSAS moderata-severa: esperienza preliminare
F. Marra, O. Piccin, G. Scaramuzzino, G. Sorrenti
Un raro caso di urgenza in ORL: il pseudoaneurisma dell’arteria tiroidea superiore
P. Canzi, A. Azzaretti, G. Sala, F.R. Canevari
Valutazione dei risultati della terapia riabilitativa dell’emiplegia laringea in relazione alla durata della malattia
G. Cantarella, L.M. Gaini, F. Castiello, S. Forti, A. Zambarbieri, A. Ciabatta, C. Assi,
S. Santoro, L. Pignataro
Disfonia correlata a sperone osteo-cartilagineo laringeo: descrizione di un caso clinico
L.M. Gaini, F. Iudica, L.V. Forzenigo, P.R. Biondetti, G. Cantarella
Lipoma gigante parafaringeo:case report
A. Rencricca, A. Campanini, S. Zucchini, P.C. Fiasconi, M. Marani, C. Vicini
Fascite necrotizzante del distretto cervico-cefalico: descrizione di un caso clinico
V. Galli, M. Mesolella, R. Palumbo, A. Montalbano, G. Giovenale, R. Cuofano, G. Russo
Un caso clinico di arteria stapediale persistente
G. Malafronte, S. Mazzone, B. Filosa
Fistola perilinfatica post-traumatica: indicazioni alla timpanotomia esplorativa
M.C. Raimondi, C. Brandolini, M.C. Hera, L. Manzari, G.C. Modugno
Studio dei potenziali evocati vestibolari miogenici oculari (o-VEMPs) in pazienti affetti da neurinoma dell’acustico
C. Brandolini, G. Piras, M.C. Raimondi, G.C. Modugno
Potenziali evocati vestibolari miogenici perioculari (O-VEMPs) nella diagnosi di Deiscenza del Canale Semicircolare Superiore (DCSS)
C.Brandolini, G. Piras, M. C. Raimondi, G. C. Modugno
Approccio diagnostico terapeutico nel paziente con disturbi respiratori ostruttivi nel sonno: attibità di un centro di roncochirurgia durante l’anno 2009
A. Castellucci, F. Marra, P. Limardo, S. Sciascia, O. Piccin,
G. Scaramuzzino, G. Sorrenti
Aspetti di citologia nasale nelle riniti non allergiche
A.M. Previtera, S. Ruta, L. Maiolino, C. Triolo, C. Grillo, A. Serra

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
MCA Events
Via G. Pellizza da Volpedo, 4
20149 Milano
Tel. 02.3493.4404
Fax 02.3493.4397
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www.mcaevents.org

Info: sio2010.org
http://www.sio2010.org/pdf/Programma.pdf

Chirurgia “in diretta” al San Vincenzo di Taormina. Il reparto di Otorino sempre più all’avanguardia

1 MARZO 2010

L’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico – facciale dell’Ospedale di Taormina si conferma un punto di riferimento della sanità siciliana e dell’intero Meridione. Il reparto diretto dal dott. Antonio Politi, ha organizzato un corso di Chirurgia in diretta di oncologia testa – collo. Novità che distingue questo evento da altri, è che per la prima volta esso si è svolto in Sicilia, tutorato da operatori siciliani, ed ha accolto corsisti provenienti da tutte le varie sedi ospedaliere della parte orientale dell’isola. “Questa circostanza – spiega il dott. Politi – evidenzia come anche da noi si è ormai in grado di confrontarsi con tutte le altre realtà sanitarie ben note delle altre regioni d’Italia, parlando la stessa lingua, e potendo così dare le stesse risposte terapeutiche ai pazienti, e non costringerli ad affrontare i disagi che il “turismo sanitario” inevitabilmente comporta”. L’equipe del dottor Politi ha eseguito svariati interventi di oncologia testa – collo (tiroide, ghiandole salivari, collo, laringe, cavo orale). In particolare è stato eseguito un intervento di laringectomia totale con apposizione di protesi fonatoria primaria. Questo permetterà cioè al paziente, malgrado la mutilazione della laringe, di poter riprendere a parlare con voce soddisfacente ed in breve tempo.

EVOLUZIONE DELLA CHIRURGIA NEL ‘900

“CENTO ANNI DI CHIRURGIA
Storia e cronache della Chirurgia Italiana del XX secolo

 

Cap. III
EVOLUZIONE DELLA CHIRURGIA NEL ‘900

I cento anni di Chirurgia del XX Secolo quasi coincidono con i primi cento anni della chirurgia moderna. Emblematicamente si può ricordare che nel 1899 Mikulicz introdusse l’uso delle mascherine e che solo pochi anni prima erano state inventate le autoclavi per la sterilizzazione ed impiegati camici e guanti di gomma.
Le sale operatorie con l’inizio del ‘900 cominciarono a diventare tali; prima erano a lungo state o anfiteatri didattici o luoghi appartati non dissimili dalle cucine domestiche.
Nel “Policlinico Umberto I” di Roma, inaugurato nel 1899 le camere operatorie dei padiglioni chirurgici che sono sopravvissute sino agli anni 80 del XX Secolo, rappresentarono il momento tecnico più avanzato della organizzazione chirurgica di inizio secolo. Ovviamente erano prive di impiantistica e di sistemi di sicurezza ma erano davvero ampie, contenevano due letti operatori ciascuna e soprattutto erano costruite all’ultimo piano con grandi vetrate sul soffitto rotondo che era il tetto dell’edificio, affinchè la luce del sole cadesse copiosamente sul letto operatorio.
Trent’anni più tardi, non sono dissimili le nuove sale.
operatorie dell’Istituto ”Regina Elena”, ma in più, una di esse è dotata di una completa parete di vetro, per consentire agli altri medici di assistere agli interventi dall’esterno della sala operatoria. Da quella posizione era però difficile avere più che una visione d’insieme ed il chirurgo teneva celati i segreti della sua arte.
Dopo la II Guerra Mondiale c’è l’esplosione tecnologica e i macchinari invadono le sale operatorie. È un crescendo di respiratori automatici, sistemi di monitoraggio, elettrobisturi, aspiratori, scialitiche, endoscopi sino a che la chirurgia mininvasiva introduce anche mini impianti televisivi.
I locali assumono caratteristiche sempre più avveniristiche, grandi maioliche alle pareti sino al soffitto, pavimenti in materiali sofisticati. Sistemi di sospensione sui quali girano monitor, pompe, infusori, defibrillatori, manometri ed altro.
Tubature e cavi flessibili sbucano da pareti, pavimenti o soffitti, per gas, per liquidi, per aspirazione. Ed ancora i sistemi di sicurezza per l’eliminazione dei gas, contro i rischi da correnti elettriche, la regolazione automatica della temperatura ambiente e la sterilizzazione dell’aria, sino ai flussi laminari e agli allarmi antifumo.
Le luci diventano soffuse ed autoregolanti, le porte a chiusura automatica con cellule fotoelettriche e i tavoli operatori, dai tavolacci di inizio secolo, diventano meravigliosi congegni metallici, snodabili per le diverse posizioni del malato, a funzionamento elettrico e telecomandato.
Insomma la distanza con le navi spaziali tende a zero: per l’esplorazione dello spazio-corpo, giù giù verso la cellula e l’infinito del genoma, c’è la stessa tecnologia che per lo spazio-atmosfera, verso la Via Lattea e l’altro infinito.
Lo stesso vale per lo strumentario chirurgico. I ferri, almeno quelli da taglio e da presa, cambiano poco, anzi
parte di essi seguitano ad essere quelli dei libri di Celso. II bisturi, le forbici, le pinze, portano però per lo più nomi di chirurghi illustri dei secoli XVIII e XIX ed inizio XX: Péan, Mikulicz, Kocher, Kelly e poi Mayo, Metzenbaum, Allis, sino a Francesco Durante ed alla sua apprezzatissima pinza chirurgica. Cambiano invece i materiali: leghe sempre più sofisticate, metalli eccellenti, dall’acciaio al tantalio. E compaiono strumenti più complessi, dal gastrostato di inizio secolo per le anastomosi gastrodigiunali dopo resezione antrale, all’angiostato di Dogliotti per l’anastomosi porta-cava che faciliterà tutta la chirurgia dell’ipertensione portale ed a tutti gli altri angiostati per chirurgia vascolare e ferri per cardio o neurochirurgia, importati d’oltreoceano.
Ed evolvono anche i materiali di sutura. Nel 1876 era stato prodotto il catgut e prima ancora il lino e la seta. Nel 1920 compaiono gli aghi atraumatici, ossia ago e filo come tutt’uno, inscindibile ed i fili sintetici di nylon. Ci sarà in quel primo ‘900 un grande fermento alla ricerca di sistemi di sutura meccanica, come le anastomosi intestinali col bottone di Murphy.
Le vere cucitrici automatiche comparvero in Russia negli anni ’60: tecnologia primordiale ma di grande efficacia, come lo fu anche quella degli Sputnik per le esplorazioni spaziali. Subito dopo la ricerca americana dette i suoi frutti, nacquero gli Stapler e la chirurgia viscerale migliorò i propri risultati in maniera significativa. Le suture manuali, quelle con l’ago ed il filo, arretrarono di fronte alle macchine. Non basterà a risollevarne le sorti, la produzione di fili sintetici riassorbibili costituiti da acido di poliglicolico: sono solo un miglioramento tardivo di tecniche in declino. Il futuro, dicono gli esperti, verrà dalla chimica e sarà delle colle.
Con gli anni ’70 si apre la strada delle fibre di vetro e ne consegue uno straordinario sviluppo delle endoscopie. Poco dopo saranno gli ultrasuoni ed i laser ad arricchire
le sale operatorie- Infine, l’ultimo decennio è caratterizzato dalla chirurgia mininvasiva in ogni settore, nella chirurgia addominale, in quella toracica, in quella sottocutanea, in quella delle cavità articolari. È il momento della miniaturizzazione. È la volta della chirurgia endoluminale, in urologia, in chirurgia vascolare e cardiaca, in neurochirurgia. Si apre la strada della robotica, dell’informatica, della realtà virtuale.
La tecnologia diventa momento centrale nel lavoro del chirurgo e condiziona la qualità e lo sviluppo: nascono i chirurghi laparoscopici, i radiologi interventisti, i chirurghi endovascolari e gli endourologi, gli specialisti del laser, gli ecoendoscopisti, gli endoscopisti operativi. Ogni macchina richiede e definisce un proprio esperto, talvolta un nuovo chirurgo.
Ma altri grandi eventi hanno determinato il progresso della chirurgia nel 20° secolo. Prima di tutto gli antibiotici. Fleming scoprì la penicillina negli anni ’20 ma la sua efficacia e diffusione è storicamente legata alla II guerra mondiale. E simultaneamente nel 1922 era stata sintetizzata l’insulina ed avviata la regolazione farmacologica del diabete. Fu nell’insieme, la seconda svolta, dopo Lister e l’antisepsi, nella guerra alle infezioni.
L’altro grande progresso fu la terapia infusionale endovenosa e le emotrasfusioni, dopo la definizione dei gruppi sanguigni. Una grande strada di scoperte, dai derivati del sangue, alla separazione delle sue componenti, al suo recupero intraoperatorio, alla nutrizione parenterale totale.
E ancora il curaro ed i suoi derivati, proprio quello delle frecce mortali delle tribù indiane del Nord America. Saranno la tubocurarina prima e la succinilcolina poi, gli eredi naturali, che apriranno la strada all’anestesia per intubazione, alla baronarcosi, al cosiddetto rilasciamento muscolare, al controllo completo della funzione respiratoria in corso di intervento e di conseguenza, all’accesso chirurgico ideale nelle grandi cavità
toracica e addominale. L’anestesista diventa uno specialista a pieno titolo: per tutta la seconda metà del secolo sarà l’amico inseparabile del chirurgo. Ed assumerà anche altri profili altrettanto pregnanti, come rianimatore e terapista del dolore. Cambia in tal modo anche l’organizzazione del lavoro, o meglio, il percorso assistenziale dell’operato: non più dalla degenza alla sala operatoria e ritorno, nella commozione dei parenti al capezzale, ma dalla sala operatoria ai centri di terapia intensiva e subintensiva, nell’isolamento gelido e tecnologico, dove solo le macchine hanno voce, perché tutto ritorni come prima, presto e bene, nella trepidazione dei parenti bloccati dietro vetrate implacabili e nei corridoi dei passi perduti.
E nel rapporto tra malato, malattia, intervento, ricovero, ospedale, dimissione e convalescenza, tanta acqua è passata durante il 1900 modificando aspettative, offerte e richieste.
Nel 1925, quando il Re d’Italia si operò di ernia, i suoi diari rivelano che restò immobilizzato a letto dieci giorni. L’immobilità era considerata fondamentale. E non solo per l’ernia. Ad esempio, i chirurghi affrontano la prima Guerra mondiale con la generale convinzione che le ferite addominali non dovessero essere operate e che l’infermo dovesse restare immobile. Ci si riferiva alla dottrina di Reclus secondo il quale le piccole perforazioni intestinali guarivano per erniazione della mucosa e quelle grandi per accollamento delle altre anse, favorito dall’immobilità. Bastò quella guerra a smentire Reclus ed a spingere i chirurghi ad operare i poveri peritonitici. Non bastò invece per una riabilitazione più rapida del Re operato e degli altri milioni di erniosi prima e dopo di lui, sino a che non cambiò la filosofia e prevalse il concetto di pronta riabilitazione, di ritorno precoce a casa, di recupero stimolato della piena integrità.
All’inizio del Secolo il malato accedeva controvoglia
al ricovero, l’Ospedale veniva guardato come luogo di sofferenza e di morte. Meglio era curarsi a casa ed anche operarcisi. Solo con gli anni ’60 con le Riforme Ospedaliere e la qualificazione degli Ospedali, la gente acquista la fiducia nel ricovero, vi accede con la speranza di ritrovare la salute, di guarire con la chirurgia. Ed il ricovero e la degenza assumono addirittura un valore taumaturgico. La richiesta diventa di ricovero per ogni necessità, di ricoveri lunghi, di convalescenze tutte in Ospedale.
Un vento nuovo e diverso soffierà solo a fine secolo: la chirurgia sempre più sofisticata e meno invasiva comporta un trauma minore e l’aspirazione degli infermi è di giovarsi con fiducia di tutto il progresso, per avere cure ed interventi a rapida guarigione ed a breve degenza. Cambia perciò la struttura stessa dell’Ospedale: non più tante degenze ma tanti servizi. La gloriosa corsia Sistina dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma, la più antica del mondo, 800 anni di vita celebrati nel 1998, forte di oltre 200 letti, cambia destino e diventa una straordinaria area monumentale per Convegni: tanti letti non servono più. L’Ospedale del Santo Spirito in Sassia costruito nel 1198, a ridosso della Basilica di San Pietro, per soccorrere i pellegrini e che nel massimo della espansione accoglieva sino a 1300 infermi, con l’ultima ristrutturazione del 1998 per far fronte ai bisogni del Giubileo del 2000, dilata i servizi e limita la propria area di degenza a 220 letti.
Nei venti anni a cavallo dell’inizio del XX secolo la chirurgia che sostanzierà i successivi decenni viene quasi tutta pensata, descritta e sperimentata. L’anestesia e l’antisepsi sono state le due condizioni permittenti ma morbilità e mortalità sono ancora troppo alte.
In quell’epoca, i libri di testo erano quelli di Medicina Operatoria di Francesco Occhini e di Durante e Leotta, Scuola romana: descrizioni anatomiche stupende, per la chirurgia degli arti, delle articolazioni ed anche
del tronco ma non dei visceri. La chirurgia toracica ed addominale, cosiddetta maggiore, ha ancora bisogno di decenni per essere sistematizzata. Lo farà negli anni ’40 Uffreduzzi e dopo la sua prematura morte lo completerà Dogliotti, Scuola di Torino, nel 1948 ed è il primo testo italiano di chirurgia completo ed enciclopedico. Trenta anni dopo sarà aggiornato da Angelo Paletto, erede della stessa Scuola.
Ma quale è stata la chirurgia durante il Secolo e quale la sua evoluzione? Si possono individuare tre fasi, separate dalle due guerre mondiali.
La prima fase può essere definita pionieristica ed è direttamente collegata alla seconda metà del secolo XIX: è la chirurgia asettica ed indolore ossia la chirurgia moderna che si misura con i nuovi grandi problemi passando dall’esterno all’interno del corpo umano. Il chirurgo diventa a sua volta internista, affronta la patologia viscerale, strappa ai medici competenze diagnostiche, propone la chirurgia digestiva, dello stomaco e del colon, quella urologica dei reni e della vescica, quella ginecologica e quella cranica per i traumi e non solo.
La chirurgia dello stomaco anche nelle mani di Billroth ha una mortalità alta. A Pèan, che in realtà aveva fatto la prima resezione gastrica per cancro, la paziente era morta subito. Anche Miles, quando propose e pubblicò nel 1910 la resezione addomino-perineale del retto, dovette riportare un’alta mortalità. I grandi clinici chirurghi italiani dell’epoca Durante, D’Antona, Bassini, Bottini, Bruno, Ceccherelli esitano molto di fronte a tante difficoltà e complicanze. Sposano con grande entusiasmo la chirurgia della tiroide, della mammella, dell’ernia, degli arti, delle ossa, del collo, della.faccia, della bocca e per tale via si avventurano nel cranio. Per queste chirurgie ci fu il grande riconoscimento internazionale con l’assegnazione, per tutti, a Kocher del Premio Nobel nel 1909 per la chirurgia della tiroide.
E prima della II guerra mondiale tutta la grande chirurgia viscerale era stata inventata.

Il primo intervento addominale in elezione coronato da successo fu di E. McDowell che nel 1809 asportò un voluminoso tumore ovarico.
Nella seconda metà del secolo XIX la chirurgia viscerale si legò al nome di Theodor Billroth, Clinico chirurgo di Vienna e padre della chirurgia resettiva dello stomaco, che propose la resezione gastrica distale nelle due ben note varianti ricostruttive con o senza esclusione duodenale. La prima resezione pilorica per cancro è probabilmente attribuibile a Pèan nel 1879 con esito sfavorevole. Billroth fu anche il primo ad eseguire la laringectomia totale.
Simultaneamente R. Von Volkman eseguiva le prime escissioni di cancro del retto e nel 1889 McBurney proponeva l’appendicectomia.
Nel 1890 Halsted a Baltimora introdusse, con l’uso dei guanti di gomma, anche il concetto di chirurgia regionale inventando la mastectomia radicale per cancro. Negli stessi anni Young eseguiva la prostatectomia.
Nel nuovo Secolo XX le tappe della chirurgia viscerale sono segnate nel 1906 da Wertheim con l’isterectomia allargata, nel 1910 da Miles con l’amputazione addomino perineale del retto, nel 1913 da Thorek con l’esofagectomia.

La guerra accelerò i tempi per la chirurgia nelle cavità celomatiche. Le suture intestinali e le resezioni viscerali dei feriti divennero uno straordinario laboratorio di progresso negli ospedali militari da campo, le cosiddette Ambulanze di Armata, dislocate sul fronte, comandate da grandi clinici come Giannettasio e Alessandri. Molti di quei feriti morirono ma molti guarirono testimoniando che la chirurgia addominale era possibile.
La seconda fase della chirurgia del XX secolo è quella dei capitani coraggiosi.
Dovunque nel Paese, in Ospedali grandi e piccoli, in condizioni ambientali certamente precarie, tutto quello che era stato descritto cominciò a diventare realtà pratica. Lo testimoniano gli Atti dei Congressi della Società Italiana di Chirurgia nei quali già figurano casistiche importanti di patologia e chirurgia viscerale sullo stomaco, sulle vie biliari, sul colon, non senza dispiaceri quanto a morbilità e mortalità

Analoga era la situazione in tutto il mondo. Hartmann, Chirurgo dell’Hotel Dieu di Parigi, pubblicando nel 1931 per la Masson il suo libro “Chirurgia del retto” riporta l’intera casistica del suo servizio di cinque anni tra il 1919 e il 1923, così sintetizzata: testa e collo 531 operazioni, 29 morti; torace e rachide 512 operazioni, 24 morti; fegato, milza e pancreas 160 operazioni, 17 morti; addome, stomaco ed intestino 1998 operazioni, 148 morti; ano e retto 485 operazioni, 14 morti; vie urinarie 87 operazioni, 8 morti.
Nel complesso 6747 interventi con 307 morti ossia una mortalità del 4,5%.
Ma nel dettaglio le cifre sono più dolorose, se si esamina la sola chirurgia viscerale vera e propria: 19 emicolectomie destre con 5 decessi, 11 resezioni del colon pelvico con 2 decessi, 202 gastroenterostomie posteriori con 30 decessi, 30 gastrostomie con 11 decessi, 16 amputazioni addomino-peritoneali del retto con 7 decessi e 30 amputazioni solo perineali del retto con 4 morti.
Delle 7 Miles decedute 2 morirono per cellulite pelvica, 1 per pielonefrite, 1 di pelviperitonite, 1 di polmonite bilaterale. Non è descritta la causa di morte dei due casi restanti.

Ed in quegli anni si completano le proposte tecniche sugli organi più difficili, il pancreas con Wipple nel 1935 ed il polmone con Graham nello stesso periodo. Ed anche prendono l’avvio gli studi sui trapianti che avevano ottenuto grande riconoscimento col Premio Nobel concesso a Carrel nel 1912. E si affaccia l’ipotesi della chirurgia cardiaca e vascolare con l’embolectomia dell’arteria polmonare proposta da Trendelemburg e realizzata anche a Roma in una notte del 1935 da Valdoni e Stefanini, poco più che trentenni.

La terza fase della Chirurgia del Secolo prende il via nella tragedia della II Guerra Mondiale quando con baronarcosi, emotrasfusioni ed antibiotici tutto diviene possibile. Dilaga la grande chirurgia viscerale ed anche quella del cuore, del polmone, del fegato, della aorta, dei trapianti e di tutte le protesi. Nasce lo slogan “grande taglio, grande chirurgo” o “grande chirurgo, grande taglio” ed ogni manovra sembra possibile e giustificata. La chirurgia dei tumori diventa regionale e radicale. Comincia la straordinaria avventura dei trapianti d’organo. Per tutto ciò, la morbilità conseguente sembra ragionevole e contenuta, l’invalidità, anche permanente ma inevitabile, la mortalità compatibile con la necessità e la speranza.
Sono gli anni delle gastrectomie totali, delle esofagectomie con ricostruzioni cervico-addominali, delle pneumonectomie intrapericardiche, delle pancreasectomie regionali con resezione vascolare, delle proctocolectomie totali, delle nefrectomie allargate, delle pelvectomie radicali, dei trapianti d’organo. La teoria e i risultati tecnici spingono a considerare questi interventi come la sola soluzione possibile soprattutto nel cancro. Le scuole chirurgiche si caratterizzano e competono proprio sulla aggressività e sulla estensione della exeresi. Per almeno 30 anni si avanza solo su questa strada.
Poi l’introduzione della quadrantectomia nel cancro della mammella, il rapido abbandono della mastectomia radicale devastante, aprono un’altra strada, quella della chirurgia ragionata, dell’exeresi più limitata, del rispetto dell’integrità dell’organismo, della invasività contenuta, del recupero delle funzioni organiche, della immagine corporea, della vita di relazione e di quella lavorativa. Ritrovano il loro legittimo ruolo, le gastrectomie subtotali, le resezioni coliche segmentane, le lobectomie polmonari mentre si discute e si studiano le linfoadenectomie e le terapie integrate.
La Tecnologia diventa, per questo nuovo credo, un potente motore. Di ogni organo la Chirurgia si limita ad asportare solo la parte malata, tentando di reinstaurare una sufficiente funzione e si cerca la strada per completare il risultato chirurgico con altre terapie. La riabilitazione diventa un momento fondamentale anche in chirurgia. Sorge la Chirurgia mininvasiva, quella con le sonde, quella del massimo rispetto del corpo. Tramonta l’ipotesi del “grande chirurgo, grande taglio”.
Su questo scenario si chiude il meraviglioso XX secolo.
La prospettiva è quella di un futuro ancora più straordinario per il quale si possono formulare tante stravaganti ed immaginifiche ipotesi ed una sola certezza: succederanno cose bellissime per la storia dell’uomo e per la sua salute. Per quanto riguarda i chirurghi in generale, sorge un grande dubbio, se cioè nello straordinario sviluppo tecnologico lo strapotere delle macchine non prevarrà sull’uomo e se insomma dopo tanti millenni il medico non debba lasciare il centro del campo diagnostico-terapeutico alla macchina, rassegnandosi a diventarne non l’utilizzatore ma l’assistente.

Il laser salva le corde vocali


La prevenzione e la diagnosi precoce sono senza dubbio le armi migliori per contrastare tempestivamente e radicalmente il tumore. Infatti, se questo viene scoperto nella sua fase iniziale, le possibilità di guarigione sono elevate e minori i disagi di tipo fisico e psicologico conseguenti alle terapie che il paziente dovrà affrontare.
A conferma di questo fondamentale concetto, una ricerca effettuata dell’équipe di Chirugia Cervico-Facciale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha dimostrato che il tumore iniziale della laringe, in molti casi, può essere asportato completamente con un unico intervento chirurgico, che è nel contempo diagnostico e terapeutico.
In altre parole la biopsia di una lesione della corda vocale, se eseguita con la tecnica messa a punto dai chirurghi dello Ieo, può guarire il paziente evitando nella maggioranza dei casi ulteriori terapie.
E questo con notevoli vantaggi per il paziente, a partire da un decorso operatorio brevissimo, da modesti disturbi correlati all’intervento e soprattutto dalla possibilità di non doversi sottoporre ai cicli di radioterapia esterna. Ma attenzione: questo tipo di intervento può essere effettuato solo se il tumore alla laringe è in fase iniziale; in presenza di una neoplasia avanzata non è possibile intervenire in modo conservativo ottenendo gli stessi risultati oncologici.
In pratica, il chirurgo, eseguendo la biopsia, asporta gli strati superficiali delle corde vocali togliendo, in questo modo, anche il tumore. Se l’esame istologico del tessuto prelevato darà conferma della completa asportazione della lesione tumorale, il paziente non necessiterà di ulteriori interventi chirurgici, né della radioterapia.
«La corda vocale ha tanti strati, proprio come una cipolla – spiega Fausto Chiesa, direttore della Divisione di Chirurgia Cervico-Facciale dello Ieo – noi abbiamo pensato di togliere completamente con il laser gli strati più superficiali: una quantità di tessuto assolutamente sufficiente sia per un’analisi bioptica completa sia, con ragionevole sicurezza, per la rimozione dell’eventuale tumore al suo stadio iniziale. Il tessuto prelevato viene orientato come se fosse una carta geografica: in questo modo l’esame istologico ci permette di avere la diagnosi, ma anche di sapere se la neoplasia è stata completamente asportata e dove eventualmente deve essere ulteriormente rimossa. Questa tecnica, che impegna il paziente in un breve ricovero di due o tre giorni, ci consente di risparmiare circa l’85 percento dei trattamenti radioterapici ritenuti indispensabili dopo la tradizionale biopsia “in ordine sparso”, con le stesse probabilità di guarigione e spesso in un’unica seduta operatoria.
Lo strato superficiale della corda vocale si riforma spontaneamente in quindici/venti giorni, senza ulteriori effetti collaterali. Il paziente, dunque, non affronta un intervento diagnostico più invasivo di quello standard e, in più, evita di doversi sottoporre ai cicli di radioterapia esterna, con gli inevitabili disagi di tipo fisico, psicologico e anche logistico che ne conseguono. Non dimentichiamo, inoltre, che non tutti i malati hanno facilmente accesso a un centro di radioterapia vicino a casa loro, e che un trattamento radioterapico dura circa sei settimane, coinvolgendo non solo il paziente, ma anche i familiari che lo accompagnano e lo assistono durante il trattamento. Inoltre la radioterapia, come tutte le cure, ha una serie di effetti collaterali (irritazioni, arrossamenti, secchezza alla gola) non sempre facili da sopportare».
Con i metodi tradizionali, invece, il chirurgo esegue la biopsia prelevando una serie di piccoli campioni cellulari dalla corda vocale con un criterio chiamato random, ossia in ordine sparso. In caso di positività per una lesione tumorale il paziente deve ritornare in sala operatoria per l’intervento vero e proprio, ovvero essere sottoposto a radioterapia perché la tecnica di prelievo “in ordine sparso” non garantisce la certezza di avere completamente asportato la neoplasia.
I ricercatori dello Ieo si sono resi conto che in molti casi (circa un quarto dei pazienti sottoposti alla biopsia “in ordine sparso”) la lesione viene asportata interamente già con questi prelievi bioptici. Hanno quindi pensato di migliorare le potenzialità della biopsia asportando completamente con il laser, sotto il controllo del microscopio operatorio, gli strati ammalati della corda vocale, così da poter superare i limiti della metodica “in ordine sparso” e far coincidere nella maggior parte dei casi la procedura diagnostica con quella terapeutica.
«La chirurgia oncologica cervico-facciale – aggiunge il dottor Fausto Chiesa – in questi ultimi anni è notevolmente cambiata rispetto al passato: nelle neoplasie laringee iniziali grazie all’utilizzo delle tecniche mini-invasive permesse dal laser, possiamo guarire molti pazienti, garantendo una discreta qualità della voce, con interventi eseguiti attraverso la bocca e non dall’esterno. Nelle neoplasie avanzate, invece, si è passati da interventi eroici, demolitivi e mutilanti (quelli per tumori del cavo orale venivano addirittura chiamati Commando), a interventi funzionali. Siamo oggi in grado di restituire una buona funzionalità (deglutizione, fonazione) anche ai pazienti trattati con questi interventi demolitivi, grazie all’introduzione di nuove tecniche ricostruttive, quali i lembi rivascolarizzati. Si tratta cioè del trapianto di tessuti sani dello stesso paziente prelevati da altri organi: per esempio si utilizzano i muscoli della coscia per costruire la muscolatura linguale asportata per un tumore».
Chirurgia con il laser
Il laser è un raggio di luce capace di incidere i tessuti grazie all’enorme energia termica che si libera nell’impatto. La tecnica laser per il tumore della laringe non è di per sé nuova; è stata, infatti, introdotta nella pratica clinica già negli anni ’70, dapprima a Boston, negli Stati Uniti, e successivamente in Europa. In Italia le prime applicazioni cliniche risalgono al 1980. La novità degli ultimi anni riguarda però il raggio laser, le cui dimensioni si sono ridotte dal millimetro delle prime apparecchiature al millesimo di millimetro attuale.
Grazie a queste caratteristiche, i laser oggi disponibili consentono di distruggere in modo preciso i tessuti malati, senza danneggiare in alcun modo quelli circostanti. Durante l’intervento si utilizzano inoltre dei coloranti vitali che evidenziano distintamente i margini del tumore, consentendo al chirurgo di intervenire esclusivamente nella zona delimitata, asportando completamente la lesione. «Questa tecnica – spiega Chiesa – non richiede alcuna incisione esterna: il laser viene focalizzato sulla laringe grazie a un sistema ottico molto sofisticato, ed è accoppiato a un raggio guida visibile attraverso il microscopio operatorio. L’intero intervento viene ripreso da una telecamera inserita nel microscopio consentendo all’équipe chirurgica di seguire su un video le fasi dell’intervento. Il vantaggio del trattamento laser è di poter operare in un campo operatorio senza la fuoriuscita di sangue, in quanto i vasi sanguigni e linfatici vengono sigillati dal raggio laser; inoltre il decorso successivo agli interventi con laser presenta in genere poche complicazioni, la ripresa funzionale è rapida e modesto il dolore post operatorio».
Il laser
Diagnosticare la neoplasia in una fase precoce per poterla curare in modo assolutamente poco invasivo, con il laser, è senza dubbio l’obiettivo principale dei medici.
Quali vantaggi offre il laser nei tumori della corda vocale?
La chirurgia laser permette di asportare il tumore senza incidere la cute esternamente. Attraverso un laringoscopio il chirurgo accede dall’interno alla laringe. Il laser, abbinato a un microscopio operatorio, è uno strumento che taglia i tessuti e contemporaneamente coagula i piccoli vasi sanguigni (non c’è perdita ematica). L’intervento può durare da circa mezz’ora a diverse ore, a seconda delle caratteristiche e dimensioni delle lesioni da asportare e della conformazione del paziente e richiede un’anestesia totale.
Il decorso operatorio è brevissimo: il giorno dopo l’intervento il paziente può essere dimesso e può già parlare e mangiare tranquillamente. Attenzione, però, questo tipo di intervento non può essere fatto in tutti i casi di cancro alla laringe, ma solo se il tumore è in una fase molto iniziale, per questo è importante la diagnosi precoce.
La terapia con il laser si può fare in tutti gli ospedali?
«Il laser – spiega il dottor Chiesa – è disponibile in molti ospedali. Ovviamente è indispensabile un’adeguata padronanza della tecnica per ottenere risultati ottimali.
Gli istituti oncologici italiani hanno una particolare competenza in queste patologie, ma anche molti ospedali e cliniche universitarie hanno acquisito la necessaria competenza oncologica. In particolare a Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori ha una riconosciuta competenza nel trattamento delle patologie otorinolaringoiatriche e maxillo-facciali, mentre l’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) è centro di riferimento internazionale per i tumori alla laringe, alla tiroide e al cavo orale e orofaringeo».
La laringoscopia
Si tratta di un esame che permette di vedere le condizioni della laringe e delle corde vocali e di individuare eventuali lesioni anche di piccole dimensioni. Oggi, per eseguire la laringoscopia, si utilizzano le fibre ottiche, sonde di pochi millimetri di diametro che vengono inserite attraverso il naso. «Con questo sistema – commenta Chiesa – è possibile osservare nei particolari la laringe e filmare l’esame: questa metodica aiuta a formulare una diagnosi corretta. L’esame non è particolarmente fastidioso e solo in pochi casi richiede la somministrazione di gocce anestetiche locali».
La Prevenzione è fondamentale
«La prevenzione – ricorda Chiesa – rimane il caposaldo della lotta contro ogni forma tumorale. In particolare per la laringe, organo che vede un’incidenza di tumori in costante crescita, esistono fattori di rischio che possono e devono essere evitati: in primis il fumo, per le sostanze nocive contenute nelle sigarette; l’eccessivo consumo di alcolici favorisce lo sviluppo di questi tumori perché scioglie le sostanze cancerogene (liposolubili) liberate dal fumo di sigarette, sigari e pipa favorendone il contatto prolungato con le mucose del cavo orale, faringe e laringe”.
I numeri
Ogni anno vengono segnalati circa 5.500 nuovi casi di cancro della laringe, dei quali: 5.000 circa nel sesso maschile; in Veneto e in Venezia Giulia si verificano circa 18 casi all’anno ogni 100.000 uomini; in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana l’incidenza è superiore a 10 casi annui; in Sicilia si registrano 4,9 casi all’anno di tumore della laringe ogni 100.000 uomini.
La percentuale di guarigione è abbastanza elevata: 60 percento dei casi totali. Se ci si riferisce però a tumori individuati e trattati nella fase precoce, la possibilità di guarigione supera il 90 percento.

Attenzione ai segnali di allarme
I tumori iniziali della laringe in genere danno sintomi modesti, spesso trascurati. L’organizzazione mondiale della sanità raccomanda di segnalare al medico curante ogni disturbo che non si risolva spontaneamente nel giro di quindici/venti giorni. In particolare attenzione ai seguenti sintomi, soprattutto se persistenti e con tendenza ad aggravarsi:

  • mal di gola che non guarisce;
  • dolore alla deglutizione;
  • cambiamento della voce o raucedine;
  • dolore localizzato all’orecchio;
  • tumefazione sul collo.

La voce della laringe
La laringe è un organo dell’apparato respiratorio a forma di condotto, lungo circa 12 centimetri, situato nel collo, collegato verso l’alto con la parte inferiore della lingua, all’indietro con la faringe e l’esofago, in basso con la trachea. Ha una struttura cartilaginea e nel suo interno ospita le corde vocali, due muscoli a forma di nastro, ricoperti da mucosa, che sono responsabili della fonazione.
La parte superiore della laringe è formata dall’epiglottide, una piccola cartilagine che durante la deglutizione si reclina a proteggere le corde vocali, formando una specie di scivolo che fa confluire il cibo nell’esofago, evitando che finisca nella trachea, cioè impedendo che “vada di traverso”.
È il punto d’origine delle vie aeree inferiori.
«In pratica – spiega il dottor Chiesa – è una valvola che regola tre attività fondamentali per una vita normale: la fonazione (le corde vocali vibrano al passaggio dell’aria e producono un suono utilizzato per parlare), la deglutizione (la funzione di scivolo dell’epiglottide indirizza nella giusta via i cibi e le bevande) e la respirazione (quando le corde vocali sono divaricate l’aria passa dalla bocca e dal naso raggiungendo i polmoni)». I tumori della laringe originano, nella maggior parte dei casi, dalla mucosa (epitelio) che riveste l’interno del canale: il più comune è il carcinoma a cellule squamose.

Le parole del dottor Chiesa sul fumo
«Il fumo è gravemente dannoso alla salute: questo avviso che compare su ogni pacchetto di sigarette rispecchia sinteticamente quanto i ricercatori hanno da tempo evidenziato. Si calcola infatti che circa il 75 percento delle malattie gravi siano oggi direttamente o indirettamente correlate con il fumo: dalle malattie cardio-vascolari, a quelle polmonari, ai tumori».
Il dottor Chiesa si è laureato in medicina nel 1969 all’Università di Milano e successivamente si è specializzato in chirurgia generale, oncologia e otorinolaringologia e patologia cervico-facciale. Dal 1994 dirige la Divisione di Chirurgia Cervico-facciale dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. In precedenza è stato Assistente e Vice-direttore della Divisione di Oncologia chirurgica cervico-facciale all’Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano. Il dottor Chiesa è professore a contratto presso la scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria dell’Università di Pavia. Fa parte del Comitato Scientifico della Scuola Italiana Laser. È direttore del periodico IEO Oncologia Europea e di Acta Otorhinolaryngologica Italica, la rivista ufficiale della Società Italiana di Otorinolarigologia; fa inoltre parte del comitato editoriale della rivista Oral Diseases. I suoi principali interessi clinici riguardano la patologia tiroidea e la chirurgia conservativa orale e laringea. Il dottor Chiesa fa parte di diverse società scientifiche italiane ed estere (SIC, SIO, AOOI, ESSO, BOCCS) ed è autore di oltre 200 pubblicazioni su argomenti di oncologia tiroidea e cervico-facciale. La sua attività di ricerca riguarda la diagnosi precoce e la chemioprevenzione delle neoplasie orali, la conservazione della funzione nell’oncologia cervico-facciale e le neoplasie tiroidee.

Dottor Fausto Giuseppe Chiesa
Direttore Divisione di Chirurgia Cervico-Facciale
Tel. 02.57489.490 – Fax 02.57489.491

Indirizzi utili
Esistono diverse associazioni di malati operati alla laringe che forniscono informazioni relative alla malattia e che organizzano corsi di riabilitazione dopo l’intervento. Tutte aderiscono alla Confederazione Europea Laringectomizzati (CEL).

Associazione Italiana Laringectomizzati (AIL)
Via Friuli 28, Milano
Tel. 02.5510819

Associazione Laringectomizzati della Regione Friuli Venezia Giulia
c/o Ospedale Santa Maria degli Angeli – Divisione ORL
Via Montereale 24, Pordenone
Tel. 0434.3991

Associazione Regionale Veneta Mutilati della Voce (ARVMV)
Via Santa Maria della Rocca Maggiore 13, Verona
Tel. 045.8032828

Unione Italiana Mutilati della Voce
Via L. Serra 2/E, Bologna
Tel. 051.357952

http://www.cancer.gov/cancerinfo/pdq/treatment/laryngeal/patient/
database oncologico del National Cancer Institute, chiamato PDQ, sui tumori laringei

http://www.cancer.gov/cancerinfo/pdq/treatment/oropharyngeal/patient/
database oncologico del NCI, chiamato PDQ, sui tumori dell’orofaringe

http://www.cancer.gov/cancerinfo/wyntk/larynx
Pagine del NCI dedicate alla diagnosi, alla stadiazione e alla terapia dei tumori della laring

IL BOMBARDAMENTO DI S.LORENZO



Una pagina splendida è quella scritta dai chirurghi a Roma durante i bombardamenti compiuti sulla città il 19 luglio ed il 13 agosto del 1943. Una pagina di atti d’eroismo, di grande sacrificio, di alta professionalità in un’atmosfera, quasi irreale, di angoscia, terrore, rabbia, voglia di sopravvivere. L’orrore della guerra, il coraggio e la volontà dei medici. Una pagina che merita di essere raccontata attraverso le testimonianze del tempo, le voci degli scampati, le cronache dei giornali e soprattutto la ricostruzione di un giornalista, Cesare De Simone, che ai bombardamenti ha dedicato un libro Venti angeli sopra Roma.
Lunedì 19 luglio 1943, a Roma, in edicola c’è solo Il Messaggero, gli altri quotidiani il lunedì non escono: sono II Popolo d’Italia, II Giornale d’Italia, Le Vie dell’Aria. In prima pagina c’è il radiodiscorso di Sforza. E c’è anche il bollettino di guerra n. 1149 nel quale si annuncia l’abbandono, sotto gli attacchi delle forze nemiche, di Agrigento. E c’è la notizia che Napoli è stata nuovamente bombardata. In cronaca un avviso che è quasi un presagio: riporta una serie di norme riservate ai medici i quali sono invitati, in caso di allarme aereo, a recarsi al Comando di zona della Vigilanza Urbana per essere destinati nei quartieri dove dovesse essere urgente la loro presenza.

Su Il Messaggero c’è anche l’annuncio che i consumatori residenti a Roma possono effettuare un quarto prelevamento di patate, un chilo. E anche una razione di carne bovina. C’è anche voglia di dimenticare l’angoscia del momento. Al “Teatro Quirino” la Compagnia comica Tommei-Sabbatini-Bacci-Raviglia presenta “La città delle lucciole” fantasia musicale in due tempi. Sulla locandina è scritto che “II teatro è arieggiato dalla cupola apribile”. Utile avviso perché fa caldo, alle otto del mattino il termometro già segna 27 gradi che alle 11, ora del bombardamento, arriveranno a 40 gradi. Una giornata di rara limpidezza senza una bava di vento. Chi ha tempo e voglia di andare al cinema può scegliere fra “Le due orfanelle” con Alida Valli e Osvaldo Valenti allo “Smeraldo”, “La Gorgona” con Mariella Lotti al “Salone Umberto” e “Pazzo d’Amore” con “il comicissimo Rascel” al “Farnese”.

Un altro tornante della storia sta girando su Roma ma gli abitanti non lo sanno. “Lo sa – scrive De Simone -Eisenhower ad Algeri. Lo sanno nella palazzina attorniata dalle palme del Comando NAAF ad Orano, gli ufficiali che si versano il caffè e bevono acqua ghiacciata mentre seguono sulle carte la rotta delle squadriglie che convergono verso Roma dall’Algeria, dalla Tunisia, dalla Libia e dall’Egitto. Lo sanno anche i settemila uomini in giubbotto di cuoio seduti sui seggiolini delle Fortezze volanti, dei Marauder, dei Mitchell, dei caccia P-38 Lightning in volo sul mare. La sterminata nuvola di ferro e di fuoco sta puntando su Roma nel cielo azzurro, dalla parte del mare e del sole, con le bombe da 500 e 1.000 libbre, gli spezzoni incendiari al fosforo e alla termite-magnesio, i proiettili traccianti, i cannoncini. In cuffia gli uomini sentono Glenn Miller e la tromba di Louis Armstrong o Ella Fitzgerald. E bevono Coca Cola e té aromatizzato”.
Il bombardamento ha inizio alle 11,03e termina alle 13,45 in due fasi: dalle 11,03 alle 12,10 sugli scali ferroviari del Littorio e di San Lorenzo come obiettivi primari, dalle 12,12 alle 13,35 sugli aeroporti del Littorio e di Ciampino. Si avvicendano, in sei ondate, 930 velivoli. Roma è aggredita, mutilata, uccisa dalla più potente flotta aerea che sia stata mai mossa nei cieli italiani. In poco più di due ore d’apocalisse, su Roma vengono sganciate 1.060 tonnellate di esplosivo, qualcosa come 4 mila fra bombe e spezzoni incendiari. La più pesante incursione come numero di vittime: dai 2.800ai 3.000 morti, non meno di diecimila feriti.
Ed ecco la pagina eroica dei medici. Gli ospedali più vicini all’area colpita sono il Policlinico “Umberto I” e il “San Giovanni”, i due maggiori nosocomi di Roma, e l’ospedale militare del Celio. In pochi minuti, mentre gli aerei stanno ancora martoriando la città infierendo su interi quartieri, le corsie si intasano. Morti e feriti vengono prima sistemati sui materassi, poi sulle coperte infine sui giornali o sulla nuda terra.
Orazio Pesce, medico traumatologo, primario al CTO della Garbatella, il giorno del bombardamento – aveva 23 anni e frequentava il sesto anno di medicina – si trovava al secondo padiglione di chirurgia al Policlinico “Umberto I”. “Pochi minuti dopo le undici – ricorda – arrivano i primi feriti e i primi morti. Una scena terrificante. Bianchi di polvere e di calcinacci, pieni di sangue. Un’intera mattinata al Policlinico a medicare, disinfettare, ricucire ferite. Feriti e morti con ambulanze ma anche con carretti, carrettini, motofurgoni, camioncini. Un continuo arrivare. Nel pomeriggio mi chiamano al secondo padiglione dove c’è una camera operatoria in funzione. Ore e ore, fino alla mattina dopo, ad operare soprattutto amputazioni di braccia e gambe, gambe e braccia “.
L’ospedale Regina Elena – scrive De Simone – il più vicino al piazzale di San Lorenzo, un ospedale specializzato in oncologia, ma con un paio di reparti destinati ad emergenza, è messo fuori uso dalle bombe”. Crollano due padiglioni dell’Istituto. I degenti sono prontamente trasportati nei rifugi sotterranei, ma due équipe restano al lavoro perché gli interventi sono in una fase avanzata. Una delle équipe è diretta da Raffaele Bastianelli che dell’Istituto è stato il fondatore e adesso ne è il direttore. Un altro episodio ha per teatro sempre il “Regina Elena”. Poche ore prima del bombardamento, il chirurgo Luisini visita un capitano di fanteria che era stato ricoverato nell’Istituto per la frattura della spalla sinistra sul fronte tunisino. Il medico comunica all’ufficiale che è guarito e può tornare al suo 40° reggimento della “Divisione Trieste”. Praticamente Luisini salva la vita all’ufficiale, Enzo Stimolo di 27 anni. Infatti l’ufficiale in attesa di avere dall’Istituto il foglio di dimissione, approfitta del tempo necessario per la stesura del documento, si reca alla stazione per acquistare il biglietto ferroviario per raggiungere il suo Corpo. Appena esce dal “Regina Elena” piovono le bombe.
Si saturano – scrive De Simone – rapidamente di feriti il Policlinico, il San Giovanni, l’ospedale militare del Celio, il San Giacomo, il San Camillo, il Santo Spirito, il Fatebenefratelli, il Cesare Battisti (l’altro ospedale militare in via Ramazzini a Monteverde). Si saturano le cliniche private. I feriti in condizioni meno gravi vengono trasportati negli ospedali di Frascati, Tivoli e Albano. Il primo ferito registrato è quello che viene trasportato alle 11,10 al San Giovanni. “Tavolieri Antonio – è scritto sul registro del pronto soccorso – anni 57, domiciliato ad Ardea, spappolamento arti inferiori ed escoriazioni alla faccia”.
Una testimone dell’abnegazione dei medici e del personale di assistenza è Letizia Zappelli, all’epoca infermiera volontaria della Croce Rossa al Celio. “Stavo all’Ospedale Militare – racconta dove c’era un reparto sempre pronto all’emergenza. Appena i feriti giungevano, li mandavamo, a seconda della gravità, in una delle cinque sale operatorie dirette dal colonnello medico Tarquini. Si dovevano passare in continuazione stracci imbevuti di acqua ossigenata per togliere il sangue ed impedire che coagulasse in terra”. In un documento inviato alle autorità dal dottor P. Santoli, colonnello medico dell’ospedale del Celio, è scritto che ” numerosi sono stati gli interventi demolitivi per spappolamento degli arti inferiori, numerose le laparatomie per lesioni addominali; più di uno gli interventi al cranio; complessivamente un centinaio gli interventi in cavità. Le camere operatorie hanno funzionato ininterrottamente fino a notte inoltrata, qualche chirurgo ha prestato la sua opera per più di dieci ore consecutive”. Per il grande contributo dato dai medici, il nuovo ministro della guerra del governo Badoglio, Sorice, ordina alla Direzione della Sanità Militare di inviare una lettera di compiacimento ai sanitari del Celio.
Roma è in ginocchio. Si contano i morti. Gli ospedali non reggono all’urto dei feriti. Alle 17,20 la Mercedes nera papale con il guidoncino bianco e giallo, esce dal portone su via Angelica. A bordo Pio XII accompagnato dal sostituto segretario di stato Mons. Montini. Il Papa raggiunge il quartiere di San Lorenzo e a piedi, circondato dalla folla, va la Basilica. Il Papa si fa largo fra la folla che grida “pace, pace…”. È la prima volta che Pio XII esce dal Vaticano dall’inizio della guerra. Ed è anche la prima personalità che giunge sul luogo del bombardamento. La folla continua a stringersi intorno al Pontefice che appare visibilmente commosso. Una moltitudine, fra cittadini e militari.
Ben altra accoglienza la gente di Roma riserva al sovrano Vittorio Emanuele III quando si reca in visita alle zone colpite. Grida ostili, addirittura “assassini…” La regina Elena visita i feriti, ma avverte un clima poco favorevole. Bene accolta invece dalla gente di San Lorenzo la principessa Maria José. Mussolini, che si trovava a Feltre in un incontro con Hitler mentre Roma viene bombardata, rientra a Roma in aereo nel tardo pomeriggio, ma rinvia al giorno successivo la visita ai luoghi colpiti dalle bombe alleate.
Ventiquattro giorni dopo Roma viene colpita di nuovo. Alle ore 11 in punto, tre minuti prima che nel primo bombardamento. È il venerdì 13 agosto 1943. Un’altra giornata limpida, azzurra, con il termometro che indica 31 gradi. Arrivano sul cielo di Roma 409 aerei decollati dalla Tunisia, dall’Algeria e da Pantelleria. L’incursione dura un’ora e mezza. Questa volta le Fortezze volanti volano su una Roma che “se dall’alto – scrive De Simone – sembra la stessa, nei Palazzi che contano è cambiata. Mussolini è in carcere, il suo regime è stato spazzato via, al Viminale, alla scrivania di capo del Governo, c’è il maresciallo Badoglio che già si sta attivando per raggiungere un’intesa con gli Alleati. Le bombe seminano morte e dolore. Quando suonano le sirene del “cessato allarme”, Pio XII dà disposizione di preparare la sua Mercedes nera e alle 12,45 è già per le vie di Roma fino a Piazza San Giovanni, Porta Maggiore, Via Taranto. La folla prega e grida “Pace, pace…”. Il giorno dopo, è il 14 agosto, a meno di 24 ore dal bombardamento, il governo Badoglio dichiara “Roma, città aperta”.
Fra tanto dolore, fra tanti episodi di eroismo, fra tante distruzioni, un episodio che fa sorridere, protagonista un chirurgo di cui un testimone del tempo, il già citato Orazio Pesce, medico traumatologo, studente di medicina all’epoca del bombardamento del 19 luglio, non vuol rivelare il nome.” Da quel giorno del bombardamento – racconta – un chirurgo emerito, professore di grande valore, Primario al Policlinico, ogni mattina alle 10,30, qualsiasi intervento stesse facendo, smetteva, posava i ferri, li dava all’Aiuto o ad un collega, saliva in macchina e se ne scappava a piazza San Pietro perché, diceva, lì stava al sicuro. Andava in un caffè di via della Conciliazione, prendeva un cappuccino seduto fuori del bar. Tanto gli americani vengono sempre alle 11, diceva. I colleghi lo sfottevano e lui rispondeva serio: e no, io alle 11 sto in piazza San Pietro, così mi salvo.