Cannella, la nuova droga dei giovani. E’ boom di intossicazioni La sfida della cannella consiste nell’inghiottire un cucchiaio di questa spezia senz’acqua. Il sapore rende quasi impossibile deglutire, e provoca attacchi di tossest

cannella 367Fonte: creative commons
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Tra gli adolescenti americani e’ sempre più in voga una sfida che consiste nell’ingoiare un cucchiaio di cannella in polvere in meno di un minuto senza bere acqua. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Pediatrics, secondo cui la pratica avrebbe dei rischi seri per la salute. Nel 2012, scrivono gli autori dell’universita’ del Michigan, ci sono stati molti ricoveri causati dall’intossicazione da cannella: “I rischi per la salute – scrivono gli autori –  vanno dai problemi respiratori all’infiammazione dei polmoni agli attacchi d’asma. Quello che stiamo scoprendo e’ che il gioco non solo puo’ dare problemi acuti, ma sul lungo periodo potrebbe essere associato a malattie croniche”.

I giovani americani non sono nuovi a mode strsne e dannose. L’ultima era quella delle ustioni causate da  sale e ghiaccio. Il gioco della cannella è diventato popolare anche grazie a YouTube, dove i video delle varie “prove di coraggio” vengono pubblicati tra commenti e risate di chi guarda.

Medici e pediatri a stelle e strisce hanno lanciato l’allarme dopo che, negli ultimi dodici mesi, una trentina di adolescenti sono stati ricoverati dopo aver accettato la sfida. In vertiginoso aumento anche le chiamate ai centri anti-veleni: nel 2011 51 persone hanno chiesto un consulto dopo aver inghiottito un cucchiaio di cannella. Nel 2012 le telefonate sono state 222. “Le persone che soffrono d’asma o di altre patologie respiratorie hanno un rischio maggiore di non riuscire più a respirare bene dopo la sfida” – si legge sul sito della American Association of Poison Control Centers, che mette in guarda i ragazzi dall’accettare di prestarsi a simili bravate.

Parte della spezia finisce nei polmoni, causando irritazioni e lesioni permanenti. “La cannella è ricavata dalla corteccia di un albero – spiega Steven E. Lipshultz, pediatra della Miami Miller School of Medicine – Le fibre della cellulosa non si dissolvono tanto in fretta”. Una storia su tutte: lo scorso febbraio, racconta l’Huffington Post, Dejah Reed ha accettato la sfida per far compagnia a un amico che non voleva farlo da solo. Era la quarta volta che Dejah lo faceva: “Stavo ridendo, ho tossito, e ho mandato la cannella nei polmoni – racconta la ragazza – non riuscivo più a respirare. Il padre l’ha trovata con il viso bluastro. È stata ricoverata quattro giorni e da allora deve usare un inalatore tutte le volte che le manca il fiato dopo una corsa o se parla troppo in fretta. Non ha mai avuto problemi di asma. Ora sa che fare una cosa del genere “non è figo, è pericoloso”.

(Affaritaliani.it)