Abidal, sospiro di sollievo L’operazione è riuscita

Il difensore francese del Barça, a cui è stato diagnosticato un tumore al fegato, è stato sottoposto con successo a un intervento chirurgico a Madrid. Secondo i medici il tumore è stato completamente asportato e potrebbe lasciare l’ospedale tra una settimana

Eric Abidal esulta con Leo Messi dopo un gol. Reuters

BARCELLONA (Spagna), 17 marzo 2011 – Ottime notizie per Eric Abidal. Il difensore francese del Barcellona, 31 anni, a cui nei giorni scorsi è stato diagnosticato un tumore al fegato, è stato sottoposto con successo ad intervento chirurgico. Lo ha reso noto un comunicato del Barcellona.

TRE ORE — Secondo i medici l’operazione, durata circa tre ore, si è svolta senza particolari problemi e la massa tumorale è stata asportata. E’ ovviamente presto per azzardare qualsiasi tipo di prognosi, ma se il decorso post-operatorio dovesse essere regolare, l’ex giocatore del Lione potrebbe essere dimesso già tra una settimana.

Gasport

http://www.gazzetta.it/

21 maggio 1904 – A Parigi viene fondata la FIFA

FIFA

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bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati dell’acronimo FIFA, vedi FIFA (disambigua).
Fédération Internationale de Football Association
Logo Fédération Internationale de Football Association

Disciplina Football pictogram.svg Calcio
Fondazione 1904
Giurisdizione Mondiale
Federazioni affiliate 208
Confederazione CIO
ASOIF
Sede Bandiera della Svizzera Zurigo
Presidente Bandiera della Svizzera Joseph Blatter
Motto For the good of the Game
Sito ufficiale http://www.fifa.com
Visita il Portale:Calcio

La Fédération Internationale de Football Association (ing. International Federation of Football Associationsit. Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche), più nota con l’acronimo FIFA, è la federazione internazionale che governa lo sport del calcio. La sua sede si trova a Zurigo, in Svizzera. L’attuale presidente è lo svizzero Joseph Blatter.

La federazione fu fondata a Parigi il 21 maggio 1904. Attualmente si occupa di tutte le manifestazioni intercontinentali di calcio, ma anche di calcio a 5beach soccer e del torneo del videogame EA Sports dedicato al calcio, FIFA 10.

L’evento più importante è sicuramente il Campionato mondiale di calcio, che premia il vincitore con l’ambito trofeo della Coppa del Mondo. Tale torneo viene disputato ogni quattro anni, e la federazione ha il compito di scegliere paese organizzatore che ospita la fase finale della manifestazione.


Confederazioni

Bandiera della FIFA.

Alla FIFA fanno capo le 6 diverse confederazioni a cui spetta l’organizzazione e la supervisione dell’attività sportiva nei vari continenti:

  1. CONMEBOL – (Sud America) – Presidente: Bandiera del Paraguay Nicolas Leoz
  2. AFC – (Asia) – Presidente: Bandiera del Qatar Mohammed Bin Hammam
  3. UEFA – (Europa) – Presidente: Bandiera della Francia Michel Platini
  4. CAF – (Africa) – Presidente: Bandiera del Camerun Issa Hayatou
  5. CONCACAF – (Nord America) – Presidente: Bandiera di Trinidad e Tobago Jack Austin Warner
  6. OFC – (Oceania) – Presidente: Bandiera di Tahiti Hon Reynald Temarii
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Federazioni appartenenti alla FIFA.

Presidenti

Anno Presidente
19041906 Bandiera della Francia Robert Guérin
19061918 Bandiera dell'Inghilterra Daniel Burley Woolfall
19211954 Bandiera della Francia Jules Rimet
19541955 Bandiera del Belgio Rodolphe Seeldrayers
19551961 Bandiera dell'Inghilterra Arthur Drewry
19611974 Bandiera dell'Inghilterra Stanley Rous
19741998 Bandiera del Brasile João Havelange
1998 Bandiera della Svizzera Joseph Blatter

Squadre non appartenenti alla FIFA

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

16 Maggio 2004 Roberto Baggio gioca la sua ultima partite in Serie A e conclude cosi la sua grande carriera di calciatore

Roberto Baggio

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3by2white.svg Roberto Baggio Football pictogram.svg
Baggio1987.jpg
Baggio con la maglia della Fiorentina nel 1987
Dati biografici
Nome Roberto Baggio
Nato 18 febbraio 1967
Caldogno
Paese bandiera Italia
Altezza 174 cm
Peso 73 kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Ruolo Trequartistaattaccante
Ritirato 16 maggio 2004
Carriera
Giovanili
1974-1980
1980-1982
600px Rosso e Granata.png Caldogno
Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza
Squadre di club1
1982-1985 Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza 36 (13)
1985-1990 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina 94 (39)
1990-1995 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus 141 (78)
1995-1997 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan 51 (12)
1997-1998 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna 30 (22)
1998-2000 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter 41 (9)
2000-2004 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia 95 (45)
Nazionale
1988-2004 Bandiera dell'Italia Italia 56 (27)
Palmarès
W.Cup.svg Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
Argento Stati Uniti 1994
1 Dati relativi al solo campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2007
« I rigori li sbagliano soltanto quelli che hanno il coraggio di tirarli. »
(Roberto Baggio[1])

Club [modifica]

Competizioni nazionali [modifica]

Juventus: 1994-1995
Milan: 1995-1996
Juventus: 1994-1995

Competizioni internazionali [modifica]

Juventus: 1992-1993

Individuali [modifica]

1985
1990
1993
1993
1991
1993
1993
1993
2001
2001
Calciatore più amato dai tifosi: 2002
2003

11 Maggio 1930 – La nazionale di calcio dell’Italia batte 5-0 l’Ungheria a Budapest e conquista la sua prima Coppa Internazionale

Coppa Internazionale

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La Coppa Internazionale (nella prima edizione anche Coppa Antonín Švehla; nell’ultima edizione anche Coppa Dr. Gerö) è stata la prima competizione per squadre nazionali di calcio regolarmente disputata in Europa continentale mettendo di fronte le compagini nazionali dell’Europa centrale e costituisce un importante precursore del Campionato europeo per nazioni. Se ne disputarono sei edizioni, dal 1927 al 1960.


Storia

La prima coppa, in cristallo di Boemia

Negli anni venti il gioco del calcio stava uscendo dal suo periodo pionieristico e, come molti altri sport, andava superando i confini delle singole nazioni nel tentativo di organizzare competizioni che mettessero a confronto in maniera organica e sistematica le scuole dei rispettivi paesi. Hugo Meisl, dirigente ed allenatore della federazione austriaca aveva già ideato ed organizzato la Mitropa Cup, competizione per squadre di club, vera e propria antesignana della Coppa dei campioni. Sempre lui concepì ed organizzò un’analoga competizione per squadre nazionali: la Coppa internazionale (Europapokal der Fußball-Nationalmannschaften).

Gli anni d’oro [modifica]

I quattro membri fondatori della competizione furono AustriaItaliaCecoslovacchiaUngheria, vale a dire quelle federazioni le cui squadre nazionali dominavano al tempo il calcio continentale europeo, il torneo eleggeva la migliore formazione nazionale dell’ Europa centrale. A queste squadre si associò anche la Svizzera.

Questa competizione rappresentò in qualche modo la consacrazione delle massime potenze calcistiche europee di allora. Infatti, ad eccezione del campionato del mondo del 1930 in Uruguay, i nomi delle cinque partecipanti al torneo (Svizzera inclusa) erano sempre comparsi sul podio delle più importanti manifestazioni degli anni ventitrenta: tornei olimpici e campionati del mondo di calcio.

Il calcio cosiddetto “danubiano”, fondato sul dinamismo dei ruoli e sul possesso di palla, era additato come esempio di stile e di eleganza, mentre quello italiano, forse più utilitaristico, era però destinato a mietere i maggiori allori planetari, laureandosi campione del mondo nel 1934 e nel ’38campione olimpico nel 1936. All’appello mancavano gli inglesi, che però si ostinavano a non partecipare ad alcuna competizione ufficiale, ad eccezione del tradizionale Home championship che li vedeva contrapposti alle altre nazionali britanniche.

Due volte Azzurri, una volta Wunderteam

Vittorio Pozzo, CT due volte vincitore della Coppa Internazionale

La prima stagione della coppa si svolse negli anni 1927 – 1930. La formula, che rimase immutata nelle edizioni successive, prevedeva la disputa di un doppio girone all’italiana: ciascuna delle squadre nazionali si incontrava due volte con le altre, disputando con ciascuna squadra una partita in casa ed una in trasferta. Il calendario degli incontri non era rigidamente prefissato né organizzato in “giornate”, dipendendo piuttosto dalle disponibilità delle varie federazioni ad organizzare ogni singolo match. La vincente di ogni partita totalizzava due punti, mentre il pareggio dava luogo alla spartizione della posta. Risultava vincitrice del trofeo la squadra che al termine del doppio ciclo di incontri possedeva più punti in classifica.

La prima edizione fu vinta dall’Italia, che precedette di un unico punto la squadra austriaca.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Coppa Internazionale 1927-1930.

In palio per il vincitore c’era una particolare coppa in cristallo di Boemia donata dall’ex primo ministrocecoslovacco Antonín Švehla, per cui nella prima edizione fu nota anche come “Coppa Švehla”. Il primo esemplare del trofeo si ruppe cadendo a terra poco dopo essere stato vinto dagli italiani. Secondo un aneddoto riportato da più fonti pare che Vittorio Pozzo ne conservasse sempre una scheggia in tasca come portafortuna personale.

Il torneo ebbe un enorme successo e ne fu subito organizzata una seconda edizione, disputata nel biennio 1931 – 1932, nella quale ilWunderteam austriaco rese la pariglia all’Italia vincendo il torneo e relegando gli Azzurri al secondo posto.

La terza edizione fu ancora appannaggio dell’Italia, e fu ancora una lotta a due con la forte nazionale d’oltralpe. La nazionale italiana perse con l’Austria a Torino per 2 – 4 nel febbraio del 1934, ma seppe ottenere una decisiva vittoria per 0 – 2 (doppietta di Silvio Piola al suo esordio in azzurro) a Vienna tredici mesi dopo. La quarta invece venne interrotta dopo le prime partite a causa dell’annessione dell’Austria da parte dellaGermania nazista. Negli anni successivi, anche a causa delle vicende belliche, il torneo non fu più disputato.

Rinascita e tramonto

Già pochi mesi dopo la conclusione della guerra i paesi europei che avevano precedentemente animato il torneo si attivarono per rilanciarlo: la nuova edizione, la quinta, venne disputata a partire dal 1948. Le difficoltà dovute agli anni dell’immediato dopoguerra imposero però una scansione eccessivamente dilatata delle partite. Era iniziata la guerra fredda: Ungheria e Cecoslovacchia andarono incontro a un cambiamento di regime e finirono oltre la cortina di ferro. Questi avvenimenti estranei al calcio resero estremamente difficile l’organizzazione della competizione. Ci vollero quasi cinque anni per completare il ciclo degli incontri: alla fine prevalse l’Ungheria di Ferenc Puskás (capocannoniere con dieci reti), che conquistò così il suo unico alloro. La nazionale italiana, reduce dalla tragedia di Superga non seppe andare oltre il penultimo posto, appena sopra alla Svizzera, tradizionale “materasso” del torneo.

La coppa internazionale venne disputata per la sesta e ultima volta sotto l’egida della neonata UEFA, includendovi anche la Jugoslavia. La competizione si trascinò stancamente per sei anni (1954 – 1960) alla fine dei quali prevalse una Cecoslovacchia in netta ascesa (sarebbe diventata vicecampione del mondo di lì a due anni). L’Italia fu ancora relegata al penultimo posto, migliore soltanto della debole Svizzera.

La coppa disputata in questo periodo è stata intitolata alla memoria del dottor Josef Gerö, dirigente della federcalcio austriaca scomparso nel1954. Questa intitolazione ha fatto sì che alcuni annuari statistici estendessero erroneamente la denominazione “Coppa dr. Gerö” anche alle edizioni disputate nell’anteguerra.

Con il completamento della sesta edizione, nel 1960, la coppa internazionale, che ormai aveva perso molto del suo significato ed interesse, venne sostituita da una competizione più organica: il Campionato d’Europa per Nazioni organizzata direttamente dalla federazione continentale.

Albo d’oro

Anni Classifica
Squadra vincitrice Punti Secondo posto Punti Terzo posto Punti
1927 – 1930
Dettagli
Bandiera dell'Italia
Italia
11 Bandiera dell'Austria
Austria
10 Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
9
1931 – 1932
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Bandiera dell'Austria
Austria
11 Bandiera dell'Italia
Italia
9 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
8
1933 – 1935
Dettagli
Bandiera dell'Italia
Italia
11 Bandiera dell'Austria
Austria
9 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
9
1936 – 1938
Dettagli
La competizione venne interrotta a causa dell’annessione dell’Austria alla Germania nazista il 12 marzo 1938.
1948 – 1953
Dettagli
Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
11 Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
9 Bandiera dell'Austria
Austria
9
1954 – 1960
Dettagli
Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
16 Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
15 Bandiera dell'Austria
Austria
11

Capocannonieri

Edizione Capocannonieri
Reti Cannoniere Squadra nazionale
1927-1930 6 gol Julio Libonatti
Gino Rossetti
Italia
Italia
1931-1932 8 gol István Avar Ungheria
1933-1935 7 gol Leopold Kielholz
György Sárosi
Svizzera
Ungheria
1936-1938 10 gol György Sárosi Ungheria
1948-1953 10 gol Ferenc Puskás Ungheria
1954-1960 7 gol Lajos Tichy Ungheria

Vincitori

2 Maggio 2006 – Scoppia lo scandalo del calcio italiano, definito dalla stampa Calciopoli, che vede coinvolte principalmente la Juventus e il suo direttore sportivo Luciano Moggi, il Milan, la Fiorentina e la Lazio.

Scandalo del calcio italiano del 2006

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Lo scandalo del calcio italiano del 2006 (noto anche con il nome di Calciopoli o, impropriamente, Moggiopoli) è stato, in ordine di tempo, il terzo grande scandalo (dopo quello del 1980, noto come Calcioscommesse e quello del 1986, noto come Secondo calcioscommesse oCalcioscommesse 2) a investire il mondo del calcio italiano, anche se come portata ed effetti è stato certamente maggiore dei primi due. Lo scandalo, le cui prime avvisaglie emersero da indiscrezioni di stampa alla fine di aprile del 2006 (ma in realtà negli ambienti calcistici circolava da diversi mesi l’esistenza di scottanti intercettazioni telefoniche tra importanti dirigenti federali e di società, oggetto di indagine della Procura diTorino, sebbene non fosse chiara la reale portata dei fatti), fu battezzato dagli organi di informazione con varie denominazioni, ma alla fine è storicamente prevalso il termine Calciopoli (per assonanza con Tangentopoli, laddove in quel caso a reggere l’espressione era il terminetangente). Le intercettazioni telefoniche oggetto delle indagini emersero solamente il 2 maggio 2006.

Oggetto delle indagini da parte della Procura Federale della FIGC furono, oltre a vari dirigenti della stessa Federcalcio e dell’Associazione Italiana Arbitri, i dirigenti di diverse società professionistiche di calcio. A conclusione delle indagini la procura decise di chiamare a rispondere di vari capi di imputazione sei club: JuventusMilanFiorentinaLazioReggina ed Arezzo (gli ultimi due, non coinvolte dalle classifiche nella lotta per la qualificazione alle coppe europee 2006-2007, furono giudicate in un procedimento a parte, per consentire priorità ai giudizi sui primi quattro club, influenti sulla determinazione delle squadre italiane partecipanti alle competizioni internazionali nella stagione successiva). Altre società, oggetto delle intercettazioni, al termine delle indagini non furono ritenute passibili di giudizio sportivo.

L’accusa principale era di illecito sportivo, verificato nel tentativo di aggiustare le designazioni arbitrali per determinati incontri di campionato o di intimidire (o corrompere) gli arbitri assegnati affinché favorissero le azioni conclusive di una squadra a danno dell’altra.