Sanità, medici di base 7 giorni su 7 Ambulatori sempre aperti

Riunione-fiume a palazzo Chigi, via libera nella notte al decreto: niente tassa sulle bibite, nei succhi di frutta ingredienti naturali. No ai videopoker vicino a scuole e ospedali

di Michele Di Branco

ROMA – Dopo un Consiglio dei ministri-fiume che si è prolungato fino a tarda sera, il decreto sulla Sanità è stato infine approvato.«La tutela della salute è un vero e proprio asset produttivo per il Paese», ha chiosato Mario Monti presentandosi in conferenza stampa intorno alla mezzanotte. Il premier ha voluto precisare che in tutto il settore della sanità si premia il merito e si allontana la politica. Il provvedimento (16 articoli al posto dei 27 messi nero su bianco a fine agosto) è stato asciugato. La tassa sulle bibite gassate evapora e la stretta sui videopoker viene un po’ allentata rispetto alle intenzioni della prima ora. Ma non affonda affatto, come si pensava fino a qualche giorno fa. Il ministro Balduzzi è riuscito dunque a salvare gran parte del suo lavoro.

Certo, la «battaglia della gazzosa» è stata persa. Ed è saltato anche l’articolo 6 che riformava il piano sull’autosufficienza che puntava ad estendere la tutela sanitaria a categorie (anziani e malati) oggi escluse. Ma partono riforme importanti come i cosiddetti ambulatori 24 ore su 24 che mandano in pensione il medico di base e restano salve le sanzioni per chi vende fumo ai minori. Inoltre non scompare il giro di vite nei confronti delle pubblicità che spingono i ragazzi verso il gioco d’azzardo compulsivo.

La riforma, spiegano dal ministero della Sanità, è una necessità perché, oltre a tutelare «corretti stili di vita», risponde all’esigenza di contenere i costi. Il servizio sanitario nazionale, già colpito da una riduzione di fondi di 5 miliardi a partire dal 2014 (manovra Tremonti 2011 ), ha infatti ricevuto, con la spending review, un ulteriore taglio da 4,7 miliardi per il prossimo triennio.

Nel dettaglio, rispetto alle indiscrezioni delle ultime ore, la novità più importante è la disposizione che impone una distanza minima di 200 metri da scuole, ospedali e luoghi di culto per le nuove sale scommesse, bingo e slot machine. Un passo indietro rispetto a una prima stesura che introduceva 500 metri di distanza per tutti questi esercizi, vecchi e nuovi. Ma un passo in avanti rispetto a chi prevedeva la totale cancellazione della restrizione. Nel decreto è comunque evidente il contrasto ai fenomeni di ludopatia, che viene inserita tra le patologie protette dal servizio sanitario nazionale. Sono previste «chiusure temporanee» di attività con giochi in denaro «in presenza di fenomeni estesi di ludopatia, anche su segnalazione dei sindaci». 

Inoltre vengono vietate le «comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, dirette o indirette, che inducano all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco con vincita di denaro, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive, newlot o ad attività, anche online, finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente dal caso, all’interno di programmi radiotelevisivi rivolti ai minori nei venti minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi e nell’intera fascia oraria dalle 16 alle 19.30». 

Per i concessionari di pubblicità che sgarrano, multe da 10mila a 50mila euro
 e in caso di recidiva «si applica una sanzione da euro 50mila a euro 100mila». Alla terza violazione la concessione viene sospesa per due anni. «Qualora l’attività di gioco, anche online, avvenga in mancanza delle prescritte autorizzazioni o concessioni governative – si legge ancora nel provvedimento – la violazione del divieto è punita con la sanzione pecuniaria da euro 150mila a euro 300mila e comporta l’impossibilità per tutti i soggetti coinvolti di ottenere autorizzazioni o concessioni per 5 anni». 

Fra le altre novità, lo stralcio dal provvedimento delle norme sul fascicolo elettronico, che saranno inserite nel decreto sull’agenda digitale a cui sta lavorando il ministro Corrado Passera. Come era emerso nei giorni scorsi, salta la tassazione sulle bibite gassate. Resta invece l’obbligo, dal primo gennaio 2013, della presenza di almeno il 20% di succo naturale nelle bevande analcoliche con frutta. Innalzata dunque la soglia minima del 12% con conseguente aumento del consumo di arance di 200 milioni di tonnellate. Il decreto Balduzzi prevede anche la riforma dell’ attività professionale intramoenia dei medici Tra le novità che li riguardano il pagamento della prestazione, che dovrà avvenire direttamente a servizio sanitario nazionale, con mezzi di pagamento che «assicurino la tracciabilità di qualsiasi importo».

Medici di base 7 giorni su 7. Conferma anche per la «costituzione di reti di poliambulatori territoriali dotati di strumentazione di base, aperti al pubblico per tutto l’arco della giornata, nonché nei giorni prefestivi e festivi con idonea turnazione, che operano in coordinamento e in collegamento telematico con le strutture ospedaliere». Insomma, sparisce il medico di base e arriva l’assistenza h24 affidata a un pool di professionisti che lavoreranno in equipe.

Coca Cola e Pepsi: caramello nocivo, la preoccupazione arriva in Italia

Ridotto nelle bevande Usa perché potenzialmente cancerogeno, in Europa è considerato non a rischio. l’Italia chiede verifiche alla Commissione europea e maggior chiarezza nelle etichette al Ministero della Salute

caramello nocivo
IL PARERE DELL’ESPERTO 

bevanda zeroBevande zero: un veleno legale?

Gli Usa hanno vietato l’edulcorante contenuto nelle bevande zero a causa della sua tossicità. Ma l’Italia e altri paesi continuano a permetterne l’utilizzo.

UN ALTRO PROBLEMA 

cibo contaminatoAlimenti contaminati: trovati steroidi e metalli pesanti nei cibi

Il Ministero della Salute diffonde i risultati dell’indagine sulla qualità degli alimenti in Italia: trovate sostanze pericolose in cibi di origine animale.

ALLO STUDIO 

microchip cibo contaminatoCibo contaminato: arriva il chip da borsetta per individuarlo

Si chiama Safefood e permetterà di effettuare una rapida analisi della qualità degli alimenti, individuando la presenza di agenti contaminati.

L’allarme è arrivato dagli Stati Uniti. Le tanto amate bevande brune con le bollicine a marchio Coca Cola e Pepsi – in territorio Usa – hanno rischiato di vedere apparire sulle loro confezioni l’etichetta “a rischio cancro”, alla stregua dei pacchetti disigarette.

Questo perché lo stato della California ha valutato di inserire nella lista delle sostanze potenzialmente cancerogene, il 4-Mei – scrive ilCorriere della Sera –composto chimico presente nel caramello, utilizzato nella lavorazione delle bibite per conferire al prodotto il tipico colore marroncino.

Anche se Coca Cola e la Food and Drug Administration tendono a sdrammatizzare, sottolineando la sicurezza del colorante e puntualizzando che – per arrivare alla dose potenzialmente nociva – si dovrebbero bere 1000lattine al giorno – le 2 grosse compagnie si sono subito messe in moto per evitare l’apparizione della sciagurata scritta su tutti i loro prodotti.

Hanno infatti richiesto ai produttori con cui lavorano di modificare il loro processo di produzione per ridurre la quantità di 4-Mei nel caramello. Risultato? Colore delle bibite lievemente più chiaro ma sapore 100% inalterato – tiene a sottolineare l’American Beverage Association.

E l’ondata di preoccupazione ha ora raggiunto anche il nostro Paese: «E’ urgente fare chiarezza sul caramello presente nelle bibitecommercializzate in Italia» dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).

Infatti, continua Agostino Macrì, responsabile per la sicurezza alimentare dell’Unc, il caramello presente nelle bibite si ottiene con un particolare trattamento termico dello zucchero: ne esistono quattro tipi di differente composizione e recentemente l’Efsa – Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – ha definito le dosi accettabili giornaliere di ognuno. Tuttavia  nelle etichette dei prodotti commercializzati sul mercato è indicata di norma la presenza di un solo caramello senza specificare di quale dei quattro si tratti.

Una grave lacuna informativa secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori che richiede «una presa di posizione del Ministero della Salute per avviare un’indagine in merito ai livelli di caramello impiegati nelle diverse bevande e ai controlli che vengono effettuati per verificare la presenza di eventuali contaminantiritenuti cancerogeni».

Sulla stessa linea, l’eurodeputato della Lega Nord Lorenzo Fontana che – in un’interrogazione presentata all’esecutivo comunitario – chiede alla Commissione europea di verificare se il composto chimico 4-Mei sia cancerogeno o meno, per valutare la fondatezza delle preoccupazioni della California in merito. E’, infatti, paradossale come lo stesso composto possa essere considerato nocivo negli Stati Uniti e non in Europa.

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